Santa Lucia

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 60

A SANTA LUCIA

MELODRAMMA IN DUE ATTI

(dalle Scene popolari Napolitane di GOFFREDO COGNETTl)

musiCoA
DI

PIERANTONIO TASCA
VERSI

di ENRICO GOLISCIANI

FIRENZE
TIPOGRAFIA GALLETTI E COCCI

1892
Digitized by the Internet Archive
in 2014

https://archive.org/details/santaluciamelodrOOtasc
PERSONAGGI

CICCILLO^ pescatore Tenore

ROSELLA Soprano
TOTONNO, ostricaro, padre di

Ciccillo e di Baritono

CONCETTINA Soprano leggero

MARIA MeBBO Soprano

TORE, lo zoppo Secondo Basso

NANNINA (4 anni) Ragazza

Marinari, Pescatori, Venditori, Avventori,

Popolani e Popolane, Poliziotti, Voci di devoti ecc.

Scena: Napoli 1861


Atto Primo

La strada di Santa Lucia a Napoli.

Cantina, e banco d'ostricaro a dritta: casetta di Maria a sinistra: verso


il fondo l' Ispezione di polizia. Al di là del parapetto della via, il mare,

il Vesuvio, e la luna che spunta nel cielo azzurro.

SCENA 1.

Totonno al suo banco cfostricaro a dritta; dalF altro lato


Maria. T^resso la cantina^ seduti, Tore, e Avventori^ gio-
cando alla mora^ o bevendo. Venditori diversi e dinanzi ai
bevitori popolane che ballano la tarantella. Concettina va
e viene dalla cantina, servendo, poi più tardi si accosta
il fondo, mestamente:
a Rosella, seduta al parapetto, verso
a terra, ai suoi piedi dorme Nannina. Più tardi Ciccillo
con arnesi da pescatore venendo dalla spiaggia»

Gluadro animatissimo

(Mentre si balla la tarantella a dritta]

VOCI DI VENDITORI.

— Ostreche d' 'o castìeilol... rostrecaro!...


— Acqua zurfegna ! Acqua ferrata!
Vongole!...
— 'E tonnine !...

'O refrisco!..

A chi vo' veverei...


— 'E viene vide 'o fummo! 'o maruzzaro!...
6 A SANTA LUCIA

I GIOCATORI.

Sei!- Quattro! - Nove! - Tre! -


Due! - Cinque! - Otto! - Per me! -
Per me! -

I BEVITORI (verso la cantina).

— Porta Gragnano!
Portane ancora!
Pene e miserie
Alla mal' ora!
Bicchiere in mano,
Core contento...
Ed io mi sento
Meglio d' un re!

GIOCATORI.
— Per me!
Per te!
— Ohe!
LA FOLLA.
Baraonda —
più gioconda
Dove mai si può trovare?
Ben l'adagio il seppe dir:
Veder Napoli e morir!

UN GRUPPO DI POPOLANE (giovani)

(tenendosi abbracciate alla vita tre per tre, e avanzandosi cantando


voluttuosamente).

(c La luna mmiez' 'o mare!


«Mamma mia, mariteme tu!
« Nu ninno aggia ncappare...
« Ca non pozzo aspetta chiù!...
(Passando innanzi a Hosella)
— Addio, bella di Santa Lucia!
/
ATTO PRIMO 7

ROSELLA (languidamente).

— Addio!..

MARIA (da sé),

(Lei ! sempre lei !)

IL GRUPPO (d'innanzi a Totonno).

— Sì Totò,
Buonasera !

TOTONNO (verso il gruppo).

— Ah! son qui in connpagnia


Le più ladre!
:(carezzando qualenna, e pizzicando qualche altra)

Addio, zucchero! - Toh!...


La mia fata!...

ALCUNE FRA IL GRUPPO.


— E c' è nulla per me ?

Per me?

TOTONNO.
Basta! ho capito^ in mia fe' !

Siete tutte d' intesa stasera


iPer poter tormentarmi!

IL GRUPPO.
— Ah! ah! ah!
Veh ! chi paria! non fate la cera!
Voi, voi siete, e il quartiere lo sa,
Il tormenta-figliuole!
(circondando Totonno con civetteria).

MARIA.
Han ragione!
8 A SANTA LUCIA

TOTONNO (a Maria).

Mi venite così ad aiutar!,..

IL GRUPPO (indicando Totonnoj.

Quante ha fatte languir di passione!

TOTONNO.
Sono vecchio! lasciatemi andar!

IL GRUPPO.
Vecchio sì! - del gran Turco è peggiori
Ne darete poi conto al Signor!

TOTONNO (venendo avanti).

— Sono vecchio, vi ripeto!


Ritirata in tempo io batto:
Dei peccati, se ne ho fatto,
Col Signor me la vedrò !

Ma a voi altre tentatrici,


A voi, un de' tre nemici
Dell'oppressa umanità,
Come al diavolo dirò:
Olà! olàr
Satanasso, indietro va! -
II gruppo — Maria — e altri del popolo

Satanasso, indietro vai


Ah ah ah ah!....

TOTONNO (concludendo con brio).

— Io sono libero
Arzillo e gaio!
Non penso a femmine,
Fo V ostricaio !
ATTO PRIMO 9

Son fresche l'ostriche,


Son del Fusaro...
(dando la voce)

Ohi 1 V ostricarol

IL GRUPPO.
Ohi ! l'ostricar !

(La folla si disperde ripetendo) :

Baraonda, più gioconda


Dove mai si può trovar?
Ben l'adagio il seppe dir:
Veder Napoli e morir!
(Restano in scena le ragazze)

SCENA IL
Ciccillo, Rosella, Concettina, Maria, Totonno, Tore
e il gruppo delle raga:{:^e,

LE RAGAZZE (a Maria).

Il vostro fidanzato
Che torna dalla pesca!

MARIA.
Ben tornato!

CICCILLO (venendo dalla spiaggia).

Amore è morto, e la rosella muore !

Bella, trovar più pace tu non puoi.


Tu non avevi caro che quel fiore,

Ed era vita amor de' giorni tuoi.


Ed or che le rimane, sventurata?
Vedete! da la pena s'è ammalata!
Se piange sempre, chi le darà torto?
Ahi! la rosella muore, e amore è morto!
(entra nella cantina guardando Rosella)
IO A SANTA LUCIA

MARIA (da sè).

(Anche lui guarda sempre !)

ROSELLA (da sè verso Maria).

(Dalla rabbia
Si consuma' - mal' abbia
Quella trista gelosa 1)

CONCETTINA.
Cos'è questa canzone?
Sempre P ascolto, e non la so spiegar.
Di te sembra parlar....

ROSELLA (mestamente).

Cè una ragione -
- —A lungo stetti, tre anni fa, malata:
Ch' io Io fossi d'amore ognun credea :

Ed una rosa alla finestra avea.


Grama rosa d' inverno, non baciata
Dal sole - ogni mia cura
A quel piccolo fiore io dedicava.
Tanto mesto e' sembrava - nell'oscura
Sua vita! Quando un dì fui per morire,
La rosellina videro appassire -
Da questo la canzone. -
(con tutta l'anima)

— Ah 1 fossi morta allora !

Soffersi tanto, e tanto soffro ancorai

CONCETTINA.
— Guaristi invece.

ROSELLA (amaramente),

— All'ospedale, dove
Venni condotta L..
ATTO PRIMO

CONCETTINA (con vivacità)

— Sia pur. . ma guaristi!


Il che fu meglio, che, per quanto amara,
La vita a tutti è cara.
(indicando Nannina che dorme)
E poi quella piccina
Non hai, che tua sorella t' affidava
Morendo?

ROSELLA.
(commossa, andando verso la bambina)

— E vero... sì - Com'è bellina!


(contempla e carezza insieme a Concettina la bimba)

MARIA.
(scuotendo intanto Totonno assorto)

— Incantato vi siete?

TOTONNO (ricomponendosi).

— Ma.... guardava
Le stelle....

MARIA.
(indicando con dispetto Eosella).

— O gli occhi di colei, la bella


Fra le belle? Pensate
Vedere in lei l' immagin della madre,
Vostra passione !

TOTONNO (fieramente)

— Non me ne parlate!

MARIA.
— Del tradimento fattovi
Col diventar d' un gran signor la bella
12 A SANTA LUCIA

Dato ha conto da un pezzo all'altro mondo.


(indicando poi di nnovo Rosella)

Ma, perchè a lei somiglia,


Sebben fingiate il burbero,
A cuor vi sta sua figliai

TOTONNO.
— Ma che!...

MARIA (convinta).

— Oh!

CONCETTINA
(occupatasi nel frattempo con Rosella a contemplare e carezzare
la bambina, dice ora piano a Rosella istessa, additando Maria).

— (C è Maria
Che ti guarda in cagnesco !)

ROSELLA
(facendo Inccicare nn coltello che cava dal petto, feroce)
— (Badi a se!)

CONCETTINA
(piano a Rosella e presto).

— (Bri lascia stare! m'atterrisci!)

ROSELLA
(intasca il coltello, e indicando la bambina).

— Veh!
S' è svegliata !

(alla bambina svegliatasi piagnucolosa, dolcemente)

— Che vuoi ?

(Nannina leparla all'orecchio: Maria batte il tamburello con le


dita sul pancone di Totonno, al quale poi Rosella si volge,
additando la bambina).

!
ATTO PRIMO i3

— Le regalate un' ostrica


In cortesia ?

TOTONNO.
Sempre capricci I...

ROSELLA (affabilmente).

— Sono
Bambini !...

Io per comprarne
Non ho danaro., e voi buon cuore avete!
Si, dunque ?... prendi !

{prende un' ostrica dal banco di Totonno, e la dà a Nannina, che


la mangia avidamente)

Grazie!
TOTONNO (sempre brusco).

Dopo esservi servita!

MARIA.
(frattanto piano a Tore clie beve presso la cànova).

(Mi promettesti farla


Arrestar!)

TORE (piano a lei).

(Ma un pretesto
Vuole la polizia! senti...)
(dialoga sottovoce con Maria).

ROSELLA.
(proseguendo, a Totonno).

— Conosco
Il vostro cuore...

TOTONNO.
— Andate... andate adesso!
A SANTA LUCIA

ROSELLA.
— Perchè scacciarmi? vi vogliamo bene!

MARIA.
(clie ha lasciato di parlare con Tore).

— Si... per aver delle ostriche!

ROSELLA.
(dà Tina bieca ocoliiata a Maria, e prosegue poi a parlare a Totonno).

— Vi pare
Ch'io meriti il vostr' odio?... dite^

TOTONNO (imbarazzato).

— No...

ROSELLA.
— Qua la mano! Io so

Che siete in fondo generoso...

MARIA.
(frapponendosi con disprezzo).

— Eh! via!
Basta cosi!

ROSELLA.
(con sub'taneo impeto slanciando Maria in là con un violento spintone)...

— Togliti tu di qui!
(Movimento).

MARIA (vivamente punta).

— A me... un'offesa?

ROSELLA (freddamente).

— Offesa non t'ho: mi davi noja,


E t' ho tolta di mezzo — è questo tutto!
ATTO PRIMO i5

MARIA (con sarcasmo).

— Giojal
Se ti dò peso, rodili 1

ROSELLA (fremente).

— Maria!... finisce malel

CONCETTINA (frapponendosi).

— Cos' è?

TOTONNO (frapponendosi pure).

* — Siamo alle solite!

MARIA.
(a Totonno e Concettina, indicando poi Rosella).

— Voi non c'entrate!... Affé,


Credete abbia paura di quella....

ROSELLA.
— E naturale!
Hai sulla polizia il braccio forte!

MARIA.
Ohe!
La lingua tieni a freno, che, se t'ostinerai.
Te la ricaccio in gola!

ROSELLA.
(rimboccando le maniche).

— Vediam come farai!

MARIA.
(disponendosi anch'essa ad nna rissa).

— Ah si?

(Nannina accorre verso Maria come in difesa di Rosella, e Maria la gitta


a terra).

Va là, pitocca!
i6 A SANTA LUCIA

ROSELLA (prorompendo).

— Nata di cane!

(cava in un attimo il coltello, e vibra un colpo a Maria, olie va a vuoto:


movimento).

MARIA (gridando).

— Ajuto!
Il coltello!... Madonna!

TOTONNO.
(rapidamente disarma Rosella, e si caccia in tasca il coltello, dicendo).

(— Da' qui!)

FOLLA DI POPOLO (accorrendo)

— Cos' è accaduto?

MARIA (indicando Rosella).

— Son ferita! ha il coltello!...

TUTTI.
— Il coltello!
(Tore si fa largo tra la folla).

TOTONNO (a Maria).

— Ferita
Non sei! non c'è coltello! col guscio ti graffiò

Di quest' ostrica!
(indicando un guscio che ha in mano).

LA FOLLA.
— E vero! è vero!

MARIA.
— Ah! l' ho capita!
Siete d' accordo tutti !...
ATTO PRIMO 17

TORE.
— All' ispezione l

(Le guardie si avanzano tra la folla).

LA FOLLA.
— No!
Non c' è coltello!

CONCETTINA.
— Spiai
(con impeto a Tore).

ROSELLA (alle guardie).

— Non ci vengo!

LA FOLLA.
— Ha ragione!

TORE.
Ci verrai con la forzai...

TOTONNO (risoluto).

— E andiamo!

TUTTI.
— All'ispezione!
(tutti tumultuando vanno via, entrando nel palazzo dell'ispezione, meno
le donne del popolo).

SCENA III.

Ciccillo e le donne.

CICCILLO (entrando prestamente).

— Che grida? che tumulto?

2
i8 A SANTA LUCIA

LE DONNE.
(clie ciarlavano tra loro, aggruppandosi, e sottovoce).

— (È lui! è lui!...
Tacciam, per carità l

Non ci si può scherzare con costui!


Se tutto apprende, un nuovo chiasso ei fa!

Tacciam, per carità!...)

CICCILLO.
— Che avvenne qui?,., eh' è stato?

LE DONNE.
— Ma... vedete. ...

CICCILLO.

— Ch' è stato?... raccontate...

LE DONNE.
— Ma, sapete!....
Rosella...

CICCILLO.

- Ah!... c'è di mezzo lei?

LE DONNE.
— Si è detto-
Ch' abbia tirato un colpo di coltel...

CICCILLO.
— Un colpo di coltello?

LE DONNE.
— Ma, in effettOy.

Non venne sparso sangue, grazie al ciel!

La fidanzata vostra, la Maria,


Non fa che stuzzicarla tute' il dì!
ATTO PRIMO 19

CICCILLO.

— Con Maria fu il baccan?

gruppo di donne.
— Che ha gelosia
Della bellezza di Rosella!

2!" gruppo.
Oh si?

Una strage sarebbe, se per questo


Si volesser le donne accoltellar!

CICCILLO.

— Or dove stanno?

LE DONNE.
— AlF ispezione : presto
Saran qui!

CICCILLO.

— Ci andrò io!...

(risoluto, poi riflettendo e arrestandosi).

— (Tutto a svelar
Andrei!...)
(poi alle donne vivamente).

— Ma la ragion qual fu?

LE DONNE.
— Un nonnulla!
Maria però vostr' obbligo è avvertir!
Quell'altra è ardita, e se il cervel le frulla,
Un giorno o l'altro mal potrìa finir.
20 A SANTA LUCIA

1!" gruppo,
(segnandosi).
— Lontano sia!

2!" gruppo.
Lontano sia!

LE DONNE.
— Principia in chiesa la litania,

E certe cose non s'han da dir!

SCENA IV.

Ciccillo,donne del popolo, Concettina, Totonno ^ /o//a


d^ uomini e donne dall' ispepone^ e poi da quella Rosella,
Maria, Tore.
Movimento o-

LE DONNE (andando verso il fondo).

— Oh! ritornano!... — Ebben?...


(domandando con premura alla folla olie torna).

CONCETTINA.
— Niente di niente!
(sempre con vivacità).

Davvero, in sui principio,


L' ispettor volea fare... volea dire...

Ma con moine e chiacchere


Seppi l'orso ammansire!
Non trovato il coltel, mancò la prova.
E mio padre garante
Si fece per Rosella,
Attestando che dessa
Da noi vive ospitata. Ei si convinse.
Ed eccola rimessa in libertà!
ATTO PRIMO 21

LA FOLLA.
— Brava 1 brava !

CICCILLO (da sò).

(— Respiro!)

MARIA.
(tornando, fra i denti).

( — Tutto a vuoto!)

TORE.
(ohe le è vicino, piano e presso).

( — Ritenterem...)

MARIA,
(a lui, ugualmente).

( — Va al diavolo L..)
(Tore borbottando si sperde tra la folla).

CONCETTINA.
(a Rosella che viene avanti).

— Tu devi
Da stasera dormire in casa nostra,
Capisci... o guai!

ROSELLA,
(a Totonno e Concettina),

— Di tanta bontà vostra


Come rendervi grazie?

TOTONNO.
(affettando sempre il tuono brusco).

— E Concettina
Che v'offre...
22 A SANTA LUCIA

LA FOLLA.
— Buona figlia L.. benedetta!
(Dalla cliiesa s' ode snono d' organo, cui si sposa il canto delle litanie
della Vergine).

— Ma sentite... cominciano
Le litanie L. su, in chiesa!

MARIA.
(fremente, piano e concitata a Ciccillo).

— La bella novità
Avete intesa? — Se Rosella resta
Presso di voi, io mai
, Vi riporrò più piede!

CICCILLO.

— Non fate la cattivai ve ne prego!...

MARIA (più forte).

— Vi guardi il ciel... la testa!

(entra in casa; Rosella, trovandosi vicino, ha inteso e stringe fremendo


il pugno :Ciccillo la guarda).

(La folla a poco a poco sale alla cliiesa, donde prosegue ad udirsi il suono
dell'organo, e il canto delle litanie, cui ora fa eco tutta la folla en-
trata nella Chiesa istessa. Ciò continua per un certo tratto durante
la scena seguente).

SCENA V.

Ciccillo, Rosella.

CICCILLO
(verso Rosella che saliva anch'essa alla chiesa).

— Aspetta!
ATTO PRIMO 23

ROSELLA
(fermandosi sui gradini della chiesa).

— Cosa vuoi?
Ci possono veder.

CICCILLO.

— La pesca del corallo


Mi richiama doman
Sul mare: un anno intier
Di qui starò lontan...
Ho da parlarti!

ROSELLA.
Sbrigati!

CICCILLO.
(piegando le braccia).

— Con Maria litigar

Perchè?

ROSELLA.
— Fu lei cagio le :

M'odia: cerca occasione


Per farmi imprigionar.

CICCILLO.

— Ma il coltello...

ROSELLA.
— La mano
Essa alzò su Nannina,
La mia, la tua bambina !

CICCILLO.
— Sta zitta!...
24 A SANTA LUCIA

ROSELLA.
— Nulla più
Vidi... e scattai con l'impeto
D'un cor di madre!

CICCILLO.

— E tu,

Per questo solo, uccidere


Volevi...?

ROSELLA.
— Era mia figlia....

CICCILLO.

— Selvaggio ti consiglia
Sempre un istinto... e che?
Lo neghi?

ROSELLA (con esaltazione).

— Non comprendi:
Esser madre che sia!...

(con tutta l'enfasi)

Per la creatura mia


Tutto io scordo!

CICCILLO (con amarezza)

— Anche me!
Lo so, lo so -

ROSELLA.

— Che vuoi dir?


ATTO PRIMO 25

CICCILLO,
— Che mal pensi...

Che gl' irruenti sensi


Del tuo materno amor
Qualche mister, non bello,
Patrian celare ancor!

ROSELLA.
— Che!...

CICCILLO.
— Un colpo di coltello
Per nulla non si dà!
E Maria poco fa... qui, presso a te...

ROSELLA.
— - Intesi!...

CICCILLO.
— Che significa
La bieca sua parola?
Sei bella, audace... l'idolo
Di tutti... vivi sola,
Povera...

ROSELLA (animandosi).

— E tu puoi credere?
Tu? - Addio?
(per nsoire)

CICCILLO.

— Quest'è l'amore che hai per me?

ROSELLA.
(con enfasi somma, schivando Ciccillo)

— Oh! dell'amor mio cosa t'importa?...


si!

Va da Maria! essa t'aspetta


26 A SANTA LUCIA

Teneramente.... la poveretta!
Essa è la bella tua fidanzata!
Sposala dunque!... falla beata...

E lascia in pace chi t'annoiò!...

CICCILLO.

— Io non lo posso....

ROSELLA.
— Andiamo!...

CICCILLO.

— Rosella, io t'amo!
(seguendola)

ROSELLA.
— Amante
Non ha una miserabile!

CICCILLO.

— Io t' amo!

ROSELLA.
— Un' arrogante...
(con sarcasmo)

Che ad un'onesta femmina


Dà un colpo di colteli

CICCILLO.
— Basta, in grazia! risparmiami
Tortura sì crudeli

ROSELLA.
— Io ti torturo?., sentilo!... curioso!
Sei tu, tu che ti maceri!
.

ATTO PRIMO 27

CICCILLO.
— Io?

ROSELLA.
— Perchè sei ^^eloso?

Io ti mio core e l' onor mio.


diedi il

Io t'amai d'un amor sincero, ardente!


Tua mi promisi, là, din^inzi a Dio,
Tua compagna fedele eternamenre!
Tutto ho immolato, tutto, a quest'amor,
E se il dovessi, impavida,
Darei la vita ancor!...

CICCILLO.

— Che vuoi?... quando lontano io son... sul mar...


Come piij dura la mia croce par!
— Talor ti vedo, pallido, sfinito
Il dolce volto., sofferente, o morrai
Sogno talora che tu m' hai tradito..
Che un g^an signore al braccio suo ti porta!
Or chiedi 1' elemosina ai pascami.
Ora un povero ospizio ti raccoglie ..

Poi t'adducon gli sgherri Tracotanti


Alla prigione, o in preda a infami voglie!
— E per le guance... ohimè!
Di lagrime roventi
Scorrere allora un rivo
Sento, pensando a te!
Ed una vita io vivo,
Stanca per mille sdenti,

Di morte assai peggior...


Per questa gelosia... per questo amor!

ROSELLA (intenerendosi)

— Via! via!
28 A SANTA LUCIA

GICCILLO.
— Tu più non m'amil

ROSELLA.
— E tu più a me non credi!

CICCILLO.

— Ti credo.... ti vorrei
Sol più tranquilla!
(prendendo le mani)
Vedi....

Se tu potessi intendere
Come son io felice

Quando così contemplo


La dolce tua beltà!

ROSELLA.
— Amor non è che fede !

Chi ama, no, noi dice...

E le parole mentono
Ma il cor mentir non può!

CICCILLO.
— Cara, proseguii, inebriami,
Così prosegui ancor!

ROSELLA.
— In core, in cor mi leggi,
Vedrai se t'ama il cor!

CICCILLO.
— Sì, tu m'hai sempre amato,
Rosella!... io lo rammento.
Una sera lucevano
Mille stelle lassù;
ATTO PRIMO 29

Movea la nostra barca


Sovra P onde d' argento
Lieve lieve cullandosi...

ROSELLA
(attratta dalle memorie)

— Mi sussurravi tu
Con dolcezza ineffabile:
Esser vuoi tu mia sposa?

CICCILLO.
— E un bacio ti posai
Sulla bocca vezzosa...
(la bacia)

Così! - m'ami?

ROSELLA (prorompendo).
— Sì... t'amo!

CICCILLO (incalzando).

— Non amerai che me?

ROSELLA.
— Sol te!... sol te!...

CICCILLO.
— Giura!...
(snono di campane dalla cliiesa).

ROSELLA.
— - Per la Madonna
Della Catena, giuro!
Non amerò che te!

(QUADRO)

Cala la tela»
Atto Secondo

La stessa decorazione dell' atto I. - alba.

SCENA I.

Alcuni marinari seduti al parapetto della banchina^


guardando in giti. - Voci di pescatori giù dalla spiaggia.

- In iscena Maria e Tore.

VOCI.
— Tira nterra, ca vene!

MARINARI.
— Bona pesca, compà!

VOCI.
— Tirai... ohi!... tira!... - So' chiene
Sti rezze!... tira... a... a... a!...

MARINARI (canticchiando a distesa).

— Ohe', figlio'!... ohe', core 'e cane!


et Pecchè me vuo' lassare int'a li ppene? »

VOCI.

«Tira, cumpà!... ah!... ah!....

TORE (a Maria).

— E torna stamattina?

MARIA.
— Tra poco.
32 A SANTA LUCIA

TORE.
— Ne sei certa?

MARIA.

— Certa.

TORE.

— E che speri fare?

MARIA.

— Quel che tu non sapesti, or compie un anno!

TORE.

— Ma fu quella dannata Concettina


Che mandò tutto a monte! - Che hai pensato?

MARIA.

— Sciocca se tei dicessi! ~ Ho la mia rete


Anch' io, dove, impigliati, tu vedrai
Si sbraneran costoro come belve!
Maritarmi a Ciccillo
Più non m' importa omai!...

(verso la canova).

Soltanto voglio
Veder fiaccato
L' insano orgoglio
Di codesta Rosella,
E de' suoi protettor' !
-

TORE.

— Buona fortuna!
ATTO SECONDO 33

VOCI (come prima).

« Oje tira, ca è venuta! »

MARINARI (come prima).

(( — Core 'e cane!


« Pecchè me vuo' lassare int'a li ppene? »

MARIA (cupamente verso la canova).

— Oh! guai per tutti voi, maligna gente!


Il giorno di vendetta omai spuntò.
Sprezzata non m'avrete impunemente:
Piangere, com' io piansi, vi vedrò!
Vi colpirà ne l'intimo del cor
L'odio che per voi provo -- io vivo ancor!

TORE.
— Per non fallir lo scopo,

Di sangue freddo è d' uopo,


Non lo scordare, e simula
Placando il tuo furor!
(si allontana).

SCENA II.

La canova a dritta s^apre^ e ne escono Concettina e


Rosella: Maria in scena - Concettina aiutata da Ro-
sella, SI occupa a trasportare in iscena le panche, le scranne
ecc. che si videro innanzi alla canova neWatto primo,

CONCETTINA
(neir uscire^ respirando forte).

— Oh la bella giornata! oh il bel sole!


(a Rosella con brio).

Su, presto!
Dammi mano! Ciccillo arriva...

3
f

34 A SANTA LUCIA

ROSELLA.
Ecco 1

(si occupa come sopra).

MARIA
(avvicinandosi verso di loro).

Buondì
A voi!... Sono la prima a salutarvi!

ROSELLA
(come trasalendo da sè).

(E questo
Che d'un cattivo augurio senso mi fè!)

MARIA.
E così?
Oggi allegria?

CONCETTI N A.
Che diamine! rivedo mio fratello
E voi non state allegra? promesso a voi non è?

MARIA.

Si... si... ma...

CONCETTINA.
Un « ma » c' è sempre tra lori;
(sempre occupandosi come sopra)
— Perdo il cervello!
amate, o non v'amate? sposarvi, o no, volete?
Tutti sono d'accordo, meno voi due, mi par!

ROSELLA
(terminato di collocar tutto, e poi da sè).

Nulla manca!... (oh eh' ei venga! che venga!)


ATTO SECONDO 35

MARIA (ironica e marcando)

In casa avete
Più d' un padrone...

(a Concettina, accennando di furto Rosella)

.... e quando s' è in molti a comandar...

CONCETTINA (dispiacendosi).

— E perchè pungere?
Voi sempre uguale
Sarete, affé?...

ROSELLA
Maria si
(che alla frase di è morso le labbra, le si avvicina ora, e con.
calma ostentata dice).

— Per vostra regola,


Là... un sol comanda,
Credete a me !

Chè se di pungere
Voglia vi tenta...

Oggi rispondervi
Non mi talentai
(in tnono di noja, scostandosene).

MARIA
(pallida d' ira, ma simulando).

Chi ti domanda
Niente?., tu sei
Originale!..
(come forzandosi a sorridere).

Chi parla a te ?...

ROSELLA (da se).

(Prudenza, assistimi!)
36 A SANTA LUCIA

MARIA
(proseguendo e indicando Concettina).

Io P ho con lei !...

(traendo nn pò più in là Concettina, e oontinnando, mentre Bosella,


passeggiando la scena con arte, cerca modo come prestare orecchio).

— Si può negare
Che da quel giorno
Che in casa vostra
Rosella entrò,
Padrona ed arbitra
Ne diventò?
Or che Cicctllo
Farà ritorno,
Udrà... vedrà...
E... capirà!...

ROSELLA
(frapponendosi a un tratto, a Maria).

— Per vostra regola,


Nulla a capire,
Nulla a ridire

V'ha in quanto a mei

CONCETTINA
(alzando la voce, ad entrambe).

Orsù!... finitela!
Avvelenarci
Qiiesta giornata
Vogliamo?... ohibò!
(manda in là Rosella).

ROSELLA (simnlando sempre).

— Oh!... sono inezie


Da non badarci !

E per intesa
ATTO SECONDO 3?

Non me ne dò!...

Eccomi qua...
Io canterò...
La ra la ral...
Io riderò!...

MARIA
(da sè, verso Bosella).

(Rida, ma l' ultima


Non riderà 1)

ROSELLA (da sè).

(Ch'ei venga!... venga!)

CONCETTINA
(tra sè, verso Maria).

(Trista, va là!)

SCENA III.

Totonno dalla canova. Dette in iscena.

TOTONNO
(con grande allegria).

— La barca è in vista. . è in vista !...

(indicando verso il mare).

Il figlio bello arrivai

ROSELLA
(da sé con impeto).

— (Oh! n'e.^a tempo!)

CONCETTINA (battendo le mani).

— Evviva!
.

38 A SANTA LUCIA

CONCETTINA, TOTONNO
(con tutta r enfasi).

Benedetto il Signor!

MARIA (da sè).

— (Or la vedrem!...)

ROSELLA (da sè).

— (Risorgi, o povero mio cor!)

TOTONNO
(con maggior brio, a Concettina).

— Ma tempo non perdiamo! su d'una paranzella


Mi slancio, e gli vo incontro.
(indicando la canova).

Tu insieme con Rosella


In casa! e preparate un pranzetto coi fiocchi,

Un pranzo di gran gala!


(con pieno entusiasmo).

Voglio spendere gli occhi


Un giorno simile
Per festeggiar!

CONCETTINA (a Rosella).

— Tu vieni?

ROSELLA (distratta).

Subito!

CONCETTINA
(entrando, a Rosella, cui indica con gli ocelli Maria).

(Non la curar!...)

(entra con Eosella).


ATTO SECONDO 39

SCENA IV.

Totonno e Maria.

TOTONNO.
E voi, donna Maria,
Ci farete F onore di pranzare
In nostra compagnia^

MARIA (freddamente recisa).

— Finché c'è in casa

Rosella, no!...
(Totonno fa un gesto di sorpresa).

Già il dissi

A vostro figlio.

TOTONNO.
E che?... cacciarla dunque
Io dovrei, come un cane, dopo quanto
Di bene ella m'ha fatto, entrando in casa?
Saggia, economa, vigile.
Modesta, esatta... — Che direbbe mai
La gente? — Il sì Totonno
Un bel coraggio ha avuto!...

MARIA (malignamente).

— Ma... la gente...
Già dice un'altra cosa!

TOTONNO.
Oh! già?... e che cosa?
Saprò farli star zitti!
Sposando voi Ciccillo...
40 A SANTA LUCIA

MARIA.

Voi farete Rosella vostra sposa!

TOTONNO
(piegando le braccia).

C'è qualcosa di male?

MARIA.

Niente... — e l'odio

Vostro...
(fìngendo trattenere a stento le risa).

... era invece...

TOTONNO (serio).

Odiata io non l'ho mai...^


Bensì madre sua
la

Quella stessa che un giorno tanto amai!


(poi con effusione).

Ed è sua madre — che in lei rivedo,


Ma bella e pura — siccome allor,

Ed a quel tempo — tornare credo, io

E per Rosella — brucio d'amor!


Oh! ne ho sofferto — stenti e torture!...
Ho maledetto — il mondo inter!
Or ho un'anima
basta! io pure!... — io pure:
Prima che muoja voglio goder'... —
MARIA.

A 1' età vostra !

TOTONNO.
Non son già decrepito!:
ATTO SECONDO 41

MARIA.

E lei che pensa?

TOTONNO.
Ma... lasciò capire...
Ed io lasciato ho intendere. .

Sapete... —
(come tornando in sè).

Tardi ho fatto

Intanto... trattener
Non mi posso... Scusate!
(esce in fretta per la sinistra).

MARIA.

— Vecchio matto!...
(con sguardo di sprezzo verso Totonno clie esce).

Ti servirò a dover!...
(rientra in casa a sinistra).

SCENA V.

Dopo breve paiisa^ dalla dritta Ciccillo, poi Concettina


dalla canova, e Maria di nuovo di sua casa.

CICCILLO
(verso ]a canova, forte).

Ah! finalmente!
(andando verso le ca'se).

Chi è in casa, ehilà?

CONCETTINA
(neir uscire, vedendo Ciccillo, e gettandoglisi al collo).

La voce sua!
42 A SANTA LUCIA

CICCILLO (abbracciandola).

Sorella miai

CONCETTINA.
Fratello 1

CICCILLO.

E il caro nostro papà?

CONCETTINA.

Non l'incontrasti?

CICCILLO.

No! — Un'altra via


Io colmio capo presi testé!
Quanto mi spiace!

CONCETTINA.

Ed anche a me '

MARIA (tornando in iscena).

Voi qui?
(andando verso Ciccillo).

E permesso di salutarvi?

CICCILLO (dandole la mano).

Buon giorno!...

MARIA.

E nulla... mi dite più?


Non v'interessa di me informarvi,
De' miei parenti?
ATTO SECONDO 43

CICCILLO (cercando correggersi).

Stordito 1 — Orsù,
Stan bene?

MARIA (a Ciccillo).

Bene.

CONCETTINA
(con brio a Ciccillo e a Maria).

E le facciamo
Poi queste nozze?

MARIA (marcando).

Se ne faranno
Due nel contempo!

CICCILLO.

Due?
(Concettina guarda anch' essa Maria sorpresa).

Toh! sentiamo!
Tu forse? (a Concettina)

CONCETTINA.

Io?... niente!

CICCILLO (a Maria).

E chi saranno
Questi altri sposi?

MARIA (affettando semplicità).

— Rosella...

CICCILLO (indietreggiando).

Che?!
44 A SANTA LUCIA

MARIA.

E vostro padre...

CICCILLO.

Mio padre? !

CONCETTINA.
VehI
Nulla io sapevo!

MARIA.

Or or P ha detto.

CICCILLO.

L'ha detto?... lui?

MARIA.

Lui stesso!
(da sè).

(Effetto
Tosto gli fece: vendetta avrò!)

CICCILLO
(convulso, a Concettina).

— E tu... tu non sai nulla?

CONCETTINA.
Io... non so... vado-
Pel pranzo... — guarda un pò!
(entra frastornata nella canova),

CICCILLO
(a Maria, fremente).

Sicché Rosella.
.

ATTO SECONDO 45

MARIA.

E figlia di sua madre!...


(rientra in casa).

CICCILLO.

Oh! sciagurata!
Infamia!... orror!...
E vederla per sempre
Fra le braccia d' un vecchio
Dovrò?... e quel vecchio è mio padre? no, no,
Per l'inferno ch'ho in cor!...

SCENA VI.

Totonno dalla sinistra e Cicillo.

TOTONNO
(entrando, e correndo verso Ciccillo).

— Ciccillo!

CICCILLO
(reprimendosi, in vivo contrasto).

Oh!.,, voi?

TOTONNO (abbracciandolo).

Figlio!... ed io che sul mare


Correa...
(poi arrestandosi).

Non m'abbracci? stai muto?... cos'è?


Ciccillo?

CICCILLO.

V abbraccio.
(abbracciando! o)
46 A SANTA LUCIA

T(ìTONNO (fissando Ciocillo).

E strano!... mi pare
The gli occhi abbi rossi... hai pianto?

CICCILLO.
Ma chel
Stanchezza... la no'te vegliata...

TOTONNO.
Hai ragione!
Riposati! vieni!...

CICCILLO
(tratteneii'lo Totonno che cercava condurlo via).

V'avrei da parlar!

TOTONNO.
E parìa!

CICCILLO (sempre contenendosi).

Voi sempre avete intenzione


Ch' io sposi Maria ?

TOTONNO.
Si dèe domandar?
Sicuro!

CICCILLO.

Uno scoglio ved' io. Si contrasta


Maria con Rosella a ogn' ora del dì.

Se deggio sposarla, bisogna che...

(facendo il gesto di mandar via una persona).

TOTONNO.
Basta !

Lo stesso Maria dicevami. .


ATTO SECONDO 47

CICCILLO.
Ah si?

TOTONNO.

E dico a te pure eh' è un fior di virtù


Rosella!.... non posso scacciarla!

CICCILLO.

Vieppiù
Che voi vi scaldiate mi sembra!...

TOTONNO.
Ma certo!
Mi scaldo 1 — Rosella!... beato davver
Chi in moglie l'avesse!

CICCILLO.

E ninno s' è offerto

A tanto.'' e nessuno ha lei nel pensier?

TOTONNO.

Cè uno... un' amico... un intimo amico...

CICCILLO.

Allor, tanto meglio

TOTONNO.
E tu a consigliar
Mi spingi costui...

CICCILLO.

Ma quando?... vi dico...
48 A SANTA LUCIA

TOTONNO
(abbracciandolo commosso).

Ciccillo !

CICCILLO
(dolcemente staccandosi)

Chi é questi ?

TOTONNO.
Te P ho da svelar ?

Son io!...

CICCILLO (sordamente).

Voi Stesso!... (Il fulmine


Scoppiato è su di me!)
(da sè, e poi a Totonno)

— Ed essa v'' ama?... ditemi!...

TOTONNO.
— Si!

CICCILLO.

— Dalla bocca sua


L' udiste?

TOTONNO.
Ma.., comprendere
Mei fece!

CICCILLO
(prorompendo, e afferrandogli le mani, con espressione d'ira selvaggia).

— E Stata tua...
Tua quella donna impura?
Lei, della mia creatura
La madre!?... parla!
ATTO SECONDO 49

TOTONNO.
(le mani tra i capelli).

Che!
Tua... la bambina?... ohimè!

CICCILLO (esaltato).

Si... è mia figlia - mia figlia!

Noi comprendesti ancor?


Nè la voce del cor
Tel fece indovinar?

TOTONNO.
No... no! per la memoria
Di tua...

CICCILLO.

Non bestemmiar!
(con tutto l' impeto).

Non tei permetterebbe


Il giusto mio furor! -

TOTONNO (desolatamente)

Oh che sventura! o Vergine


Maria!...

SCENA VII.

Rosella dalla canova - Detti.

TOTONNO
(a Rosella clie esce alle gridaj

— Che mai faceste?


Del figlio mi toglieste
E la stima, e l'onor! -
A SANTA LUCIA

ROSELLA (colpita).

Io?... che dite?... spiegatevi!

TOTONNO

Ne morrò dal dolor!...


(entra piangendo nella canova)

SCENA Vili.

Ciccillo e Rosella.

ROSELLA.
— Ch^ hai con tuo padre?

CICCILLO.

Vattene !

ROSELLA (vieppiù sorpresa).

Mi scacci?

CICCILLO.

Si.

ROSELLA.

Perchè?
Che cosa ho fatto?

CICCILLO.
Vattene !

ROSELLA.

lo vo' sentir da te
Che ho fatto!
ATTO SECONDO 5i

CICCILLO (con vivo scoppio).

— Tu la bella
Sei di mio padre ! !

ROSELLA (inorridita)

Io... la

Calunnia infame ! !...

CICCILLO.

Vattene !

ROSELLA (concitatamente).

Non è veri... per la mia


Salute eterna L.. credimi,
Per nostra figlia!

CICCILLO.

Via!
Finisci !

ROSELLA.

E chi... chi ha detto?

CICCILLO.

Mio padre istesso!

ROSELLA

Mente!!

CICCILLO.

Non ha mentito mai!


52 A SANTA LUCIA

ROSELLA.
Ed malignamente,
or,
Mentì! -
(covrendosi il volto fra le mani)

Dio! Dio! tradita


Così !

CICCILLO (amaramente).

T' è poi sfuggita


La parola!
ROSELLA.

Io...

CICCILLO.

Va... va!
(cupamente)
Parlò... fin di sposarti!...
— Mi fai ribrezzo.... parti!...

(scaldandosi)

Parti, ti dico!...

ROSELLA (con anima).

No! - qui, a te d' innante,.


A tuo padre, a mia figlia, al mondo intero,
Ed ai santi del cielo, singhiozzante.
Straziata, ripeto: non è vero!

CICCILLO.

Sei tu che menti, scellerata!

ROSELLA.
Uccidimi !

Fino in punto di morte, col pensiero


Volto all' eternità... agonizzante....
Ripeterò costante: — non è vero!l
ATTO SECONDO 53

CICCILLO.

Ed io, se pur ti vedo


Spirante a' piedi miei,
Dirò: bugiarda sei...

Io non ti credo!!

ROSELLA (con voce strozzata).

Ciccillo!... nell'abisso

Della disperazion
Gettarmi hai tu prefisso?
(poi con anima)

Tutti d' accordo son


Questi infami per farmi a brani il core!

CICCILLO (come fuor di sè).

Sei tu, sei tu, Rosella,


La figlia di tua madre...
Senza onore
Al par di quella...

Tu!...

ROSELLA.

(dà in un urlo di disperato dolore, poi ad un tratto, con subita risolu-


zione, grida a Ciccillo :)

— Addio... per sempre ! !

(corre precipitosa verso la banchina in fondo, e di un salto si slancia giù).

CICCILLO (scosso vivamente).

— Rosella!!
54 A SANTA LUCIA

SCENA ULTIMA.
Tumulto di voci e grida giù dalia banchina^ sempre
più crescente - Totonno e Concettina accorrendo - poi
Kosella. - injìne suonatori di chitarre e mandolini - Detto.

VOCI (confusamente).

Ah!! è caduta!
— S' è buttata!
(Ciccillo scende giù di corsa)

AI soccorso!

TOTONNO
(uscendo e correndo a guardar giù)

Egli l'ha uccisa! l'ha uccisa!

(Concettina correndo in fondo)

Madonna
Santa!

VOCI.

Al soccorso !... 1' ha raccolta !

E nnorta!
No... no ! è svenuta !...

comparisce dal fondo risalendo le scale della banchina, e por-


(Ciccillo
tando fra le braccia Rosella molle d'acqua, cerea, i capelli sparsi,
immobile: essa vien fatta adagiare presso la chiesa; tutti, in ispecie
Totonno e Concettina, si affollano intorno al gruppo movimento :

animato).

(Di dentro s'ode un'armonia di chitarre e mandolini che accennano alla


canzone : Ammore è morto, ecc.)

ROSELLA
(ad un tratto, sollevandosi con supremo sforzo, stringe il capo di Cic-
cillo al suo petto, e baciandolo ripete fiocamente :)

Non è ver!...
(ricade tosto e spira).
ATTO SECONDO 55

CICCILLO

(con tutta la disperazione) Rosella ! !

(si getta, piangendo dirottamente, sul corpo di lei: Totonno, Concettina,


e molti tra la folla, scovrendosi il capo, s' inginocchiano e pregano -
I suonatori entrano in iscena dalla sinistra, sempre suonando al :

vedere il lugubre quadro tutti d' improvviso tacciono).

Cade la tela.

FINE
^