Melodramma Ottocento
Melodramma Ottocento
Melodramma Ottocento
Vincenzo Bellini
dall’opera “NORMA”
CASTA DIVA – (soprano)
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Gioacchino Rossini
dall’opera “GUGLIELMO TELL
OUVERTURE – (orchestra)
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Gioacchino Rossini
dall’opera “GUGLIELMO TELL
OUVERTURE – (orchestra)
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Gioacchino Rossini
dall’opera “GUGLIELMO TELL
OUVERTURE – (orchestra)
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Gioacchino Rossini
dall’opera “GUGLIELMO TELL
OUVERTURE – (orchestra)
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Giuseppe Verdi
dall’opera “TROVATORE” Manrico (tenore):
Di quella pira l'orrendo foco
DI QUELLA PIRA Tutte le fibre m'arse avvampò!...
Empi spegnetela, o ch'io tra poco
Col sangue vostro la spegnerò...
Era già figlio prima d'amarti
Di quella pira è una popolare cabaletta, tratta dal Non può frenarmi il tuo martir.
Trovatore di Giuseppe Verdi, su libretto di Salvadore Madre infelice, corro a salvarti,
Cammarano. Manrico (tenore) e Leonora (soprano) si O teco almeno corro a morir!
trovano all'altare, pronti a sposarsi. Arriva Leonora:
Non reggo a colpi tanto funesti...
improvvisamente Ruiz, il luogotenente di Manrico nel
Oh quanto meglio sarìa morir!
conflitto contro il Conte di Luna, e gli rivela che la Ruiz, Coro di armati:
vecchia zingara Azucena, colei che Manrico ritiene la All'armi, all'armi! eccone presti
propria madre, è caduta nelle mani dei nemici. A pugnar teco, teco a morir.
Manrico invia Ruiz a raccogliere un drappello di
armati, e intona questa celebre cabaletta. La cabaletta
si conclude con la partenza di Manrico per la battaglia
con cui intende salvare la madre.
IL MELODRAMMA ITALIANO NELL’OTTOCENTO - ASCOLTI
Giuseppe Verdi
dall’opera “AIDA”
GLORIA ALL’EGITTO E
MARCIA TRIONFALE
Giuseppe Verdi
dall’opera “TRAVIATA”
BRINDISI
Giacomo Puccini
dall’opera “BOHEME”
CHE GELIDA MANINA
In soffitta (ATTO PRIMO)
Giacomo Puccini
dall’opera “TOSCA” Dammi i colori...
RECONDITA ARMONIA
Recondita armonia di
bellezze diverse!
È bruna Floria, l'ardente
E’ la prima romanza dell’opera Tosca. amante mia.
E’ cantata dal pittore, Mario E te, beltade ignota, cinta
Cavaradossi, che mentre dipinge un di chiome bionde,
ritratto di donna, immagina la sua Tu azzurro hai l'occhio,
amata, Tosca. Tosca ha l'occhio nero!
Pietro Mascagni
dall’opera “CAVALLERIA RUSTICANA”
INTERMEZZO SINFONICO