Relazione Solaio

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Relazione Tecnica A.A.

2017-2018

INDICE

0. Premessa ............................................................................................................. 2

1. Analisi dei carichi ................................................................................................. 2

2. Scelta dei materiali e tensioni di progetto ........................................................... 5

3. Valore di progetto agli SLU del carico ................................................................. 6

4. Progetto e verifica delle sezioni maggiormente sollecitate ................................. 9

5. Valori massimi del taglio nelle sezioni d’appoggio ............................................. 11

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0. Premessa
Il caso di studio è rappresentato dal generico solaio intermedio di un edificio su più piani destinato ad
uffici aperti al pubblico con interpiano d’altezza pari a 3,2m.
Le finiture ipotizzate sono:
• pavimento galleggiante per la parte interna del solaio;
• pavimento in ceramica per le parti a sbalzo;
• controsoffitto continuo in cartongesso;
• tramezzi in cartongesso doppia lastra con un’orditura metallica, s= 0,15m, h=3,2m.

N.B. Per il calcolo del peso proprio dei controsoffitti e dei tramezzi si è fatto riferimento a esistenti categorie di questi
prodotti ideati da Knauf®, si vedano le schede tecniche allegate.

1. Analisi dei carichi


Il primo passo da seguire per progettare un solaio latero-cementizio gettato in opera è elaborare un
approssimativo predimensionamento dello stesso al fine di calcolare quelli che sono i carichi
permanenti strutturali (G1). Come riportato dalla N.T.C. 2018 si considera un’altezza del solaio che sia
superiore ai 15cm e che risulti essere maggiore o uguale a L/25, dove con L si indica la luce maggiore
presente all’interno dello stesso. Dunque, nello specifico caso studio l’applicazione di questa formula
dà uno spessore minimo di solaio, della sola parte strutturale formata da soletta e pignatte, pari a 24cm.
Sempre per normativa s’impone uno spessore della soletta che sia maggiore o uguale ai 4cm, si sceglie
proprio questo valore, ciò, affinché venga rispettata la condizione prima vista, impone una pignatta
d’altezza almeno pari a 20cm. Il solaio dunque presenta un’altezza di 24cm considerando i 3cm di
massetto per il passaggio degli impianti sanitari ed elettrici e i circa 15cm di pavimento galleggiante si
avrà uno spessore complessivo di 42cm.

È ora possibile calcolare i carichi agenti sul solaio, questi sono:

G1, Pesi propri strutturali:

- Soletta= 25 KN/mc * 0,04m*1*1= 1 KN/mq


- Pignatta= 5 KN/mc * 0,20m*0,40*2= 0,80 KN/mq
- Travetti= 25 KN/mc * 0,20m*0,20*1= 1 KN/mq
Il peso Totale di G1 è pari a 2,80 KN/mq

G2, Carichi permanenti non strutturali:


- Massetto=19 KN/mc* 0,03m*1*1= 0,57 KN/mq
- Pavimento galleggiante= 90Kg/mq  0,90 KN/mq

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- Controsoffittatura: controsoffitto non ispezionabile con rivestimento di una lastra di spessore


20mm e uno strato sovrastante di lana di roccia, 15mm, di densità 30Kg/mq. Il peso dell’intero
pacchetto è 26kg/mq  0,26 KN/mq
- Tramezzi, peso a mq: 43kg/mq * 3,2m = 137,6 kg/m  1,37 KN/m
Questo valore va considerato su tutta la superficie del solaio si ricorre alla Norma che in questi
casi, cioè con un peso dei tramezzi a mq che varia tra 1 KN/m e 2 KN/m, dice di adottare per
l’incidenza tramezzi un valore di carico uniformemente distribuito pari a 0,8 KN/mq.

Il peso Totale di G2 è pari a circa 2,53 KN/mq

Q, il valore delle azioni variabili:

Si ricorre alla Tab. 3.1.II presente nella NTC 2018, questa impone per la categoria B2, gli uffici aperti al
pubblico, un valore di 3KN/mq.

Il peso Totale del Solaio è pari a 8,33 KN/mq

Si procede con il calcolo dei carichi agenti anche sulla parte a sbalzo considerando che essa rappresenta
un balcone al fine di consentire un miglior deflusso delle acque piovane, si considera un’altezza di
questo minore di 4cm rispetto all’altezza del solaio prima visto. Si considera un’altezza pari a 38cm,
realizzabile con la scelta di una pignatta da 28 cm.

G1sb, Pesi propri strutturali:

- Soletta= 25KN/mc * 0,04m*1*1= 1 KN/mq


- Pignatta= 5KN/mc * 0,28m*0,40*2= 1,12 KN/mq
- Travetti= 25KN/mc * 0,20m*0,28*1= 1,40 KN/mq

Il peso Totale di G1sb è pari a 3,52 KN/mq

G2sb, Carichi permanenti non strutturali:


- Massetto=19 KN/mc* 0,040m*1*1= 0,76 KN/mq
- Intonaco=20 KN/mc* 0,020 m*1*1= 0,3 KN/mq
- Pavimento in ceramica= 0,4 KN/mq

Il peso Totale di G2 è pari a 1,47 KN/mq

Q, il valore delle azioni variabili:

Si ricorre alla Tab. 3.1.II presente nella NTC 2018, questa impone per la categoria C2, i punti di
affollamento, un valore di 4 KN/mq.

Il peso Totale del Solaio dello sbalzo è pari a 8,99 KN/mq

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2. Scelta dei materiali e tensioni di progetto


Il solaio è parte di un fabbricato contenenti uffici aperti al pubblico il cui interno è classificato come
classe ambientale XC2 (condizioni ordinarie). L’Eurocodice prevede per questa classe un calcestruzzo
di resistenza minima Rck 30MPa, dunque di classe C25/30. La tensione massima di progetto del
calcestruzzo sarà data dalla formula:
0,83 ∗ 𝑅𝑐𝑘
𝑓𝑐𝑑 = 𝛼𝑐𝑐 ∗
𝛾𝑐

Che applicata alle condizioni specifiche prima descritte diventa:


0,83 ∗ 30
𝑓𝑐𝑑 = 0,85 ∗ = 14,12 𝑀𝑃𝑎
1,5

La tensione di progetto appena calcolata è applicabile alle sezioni in corrispondenza degli appoggi
mentre in campata, poiché la zona compressa impegna la soletta superiore, di sezione pari a 40mm
(dunque minore di 50mm), la tensione di progetto del calcestruzzo va ridotta del 20%:

𝑓𝑐𝑑 = 0,8 ∗ 14,12 = 11,30 𝑀𝑃𝑎

Per le barre di armatura si sceglie la classe B450C avente tensione di progetto pari a:

𝑓𝑦𝑘 450
𝑓𝑦𝑑 = = = 392 𝑀𝑃𝑎
𝛾𝑠 1,15

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3. Valore di progetto agli SLU del carico


Per calcolare le combinazioni dei carichi agenti sul solaio si fa riferimento allo scenario dello Stato Limite
Ultimo che comprende le combinazioni che possono verificarsi più raramente. Questo scenario, infatti,
permette di individuare le combinazioni che massimizzano i carichi . Come riportato nelle N.T.C la
formula utilizzata è:

𝛾𝐺1 ∗ 𝐺1 + 𝛾𝐺2 ∗ 𝐺2 + 𝛾𝑄 ∗ 𝑄 + ∑𝑛𝑖=2 𝛾𝑞 ∗ 𝜑𝑜𝑖 ∗ 𝑄𝑖

I coefficienti 𝛾 hanno un valore diverso a seconda che si operi in condizioni favorevoli o sfavorevoli, di seguito si riporta
una tabella che ne indica il valore.

Condizioni Coefficiente Valore


Favorevoli 1,00
Carichi Permanenti ɣG1
Sfavorevoli 1,30
Carichi Permanenti Favorevoli 0,00
non strutturali Sfavorevoli
ɣG2 1,50
Favorevoli 0,00
Carichi variabili
Sfavorevoli
ɣQ 1,50

Dall’equazione precedente si ottengono due valori diversi, uno rappresenta le condizioni di carico
favorevoli ed è pari a 2,80 KN/mq mentre l’altro rappresenta quelle sfavorevoli ed è pari a 11,94 KN/mq.
Facendo lo stesso per la parte a sbalzo si ottiene un valore in condizioni di carico favorevoli pari a 3,52
KN/mq e un valore in condizioni sfavorevoli pari a 12,78 KN/mq
N.B Sono state trascurate azioni variabili diverse da quelle indicate nei calcoli, per tale motivo l’ultimo membro
dell’equazione è stato omesso dal calcolo.

Ci serviamo ora di quattro diverse combinazioni di carico:

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Ottenendo i seguenti diagrammi del momento.

Per ciò che riguarda il primo appoggio, che secondo i diagrammi ha momento nullo, si considera, poiché
il solaio è solidale con le travi sulle quali appoggia, un certo grado di incastro. Il momento di verifica
minimo è, come prescritto dalle N.T.C.:

𝑞 ∗ 𝑙2
𝑀𝑚𝑖𝑛 =
16

Dove q rappresenta il valore massimo di carico, in questo modo si ottiene:

11,94 𝐾𝑁 ∗ (6𝑚)2
𝑀𝐴,𝑚𝑖𝑛 = = 26,853 𝐾𝑁 ∗ 𝑚
16

Con questo valore e con i diagrammi ottenuti dalle condizioni di carico a trave continua si ricava
l’inviluppo del diagramma dei momenti.

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Poiché le sezioni di un solaio non sono armate a taglio, per tener conto delle sollecitazioni sulle barre
tese derivanti anche dalla sollecitazione del taglio occorre traslare il diagramma del momento di un
tratto pari a d. Dove d è dato dalla differenza tra l’altezza della parte strutturale del solaio e il valore
del copriferro. Il solaio ha un’altezza strutturale pari a 24cm, quello dello sbalzo la ha pari a 32cm. È
necessario calcolare lo spessore del copriferro. Per le N.T.C. sono due le formule che mi permette di
ricavare il valore del copriferro, quella che qui si riporta per prima permette di calcolare il copriferro in
campata, tiene conto solo dell’armatura longitudinale del solaio, la seconda calcola il copriferro sugli
appoggi e oltre all’armatura longitudinale considera anche quella trasversale:

𝐶 = 𝐶𝑛 + (𝛷 2) 𝐶 = 𝐶𝑛 + 𝛷𝑡𝑟𝑠 + (𝛷 2)

Dove Cn è il copriferro nominale. Lo spessore dello stesso è pari alla somma di due termini, uno
considera la classe del calcestruzzo utilizzata, in questo caso la C25/30, mentre l’altro le condizioni alla
messa in opera delle armature. Il primo valore è pari a 25mm mentre il secondo, agendo a vantaggio di
sicurezza, è 10mm. Si è infatti considerata la soluzione per la quale non vengono eseguiti controlli
qualitativi sul cantiere, se si fosse considerata una soluzione inversa il contributo da aggiungere sarebbe
stato pari a 5mm. Non resta che determinare il valore di Φ.

Nel prossimo paragrafo verranno fatte le considerazioni relativa alla scelta delle armature; per ora si
ritiene necessario, al fine del calcolo di d, indicare le due misure dei ferri utilizzati, Φ14 e Φ10, e della
rete elettrosaldata , Φ8.
La d considerata avrà tre valori diversi, uno relativo agli appoggi pari a 190mm, un secondo relativo alle
campate di 198mm e un terzo in prossimità dello sbalzo pari a 270mm. Si riporta il diagramma degli
inviluppi dei momenti flettenti:

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4. Progetto e verifica sezioni maggiormente sollecitate


Come detto all’interno del paragrafo precedente le armature scelte hanno due differenti misure: Φ10
e Φ14. Per dimensionarle è stata usata la formula:
𝑀𝐸𝑑
𝐴𝑠 =
0,9 ∗ 𝑑 ∗ 𝑓𝑦𝑑

Nelle verifiche in campata e negli appoggi si è usato il procedimento relativo alle sezioni rettangolari;
questo è valido anche in campata poiché la Norma ammette che se l’asse neutro è contenuto nella
soletta superiore allora posso trattare la parte di campata, relativa a soletta e travetti, come sezione
rettangolare. Le formule utilizzate sono:

Distanza dall’asse neutro dal bordo compresso:


𝐴𝑠 ∗ 𝑓𝑦𝑑
𝑋=
0,8 ∗ 𝑏 ∗ 𝑓𝑐𝑑

Momento resistente allo stato limite ultimo:


𝑀𝑅𝑑 = 0,8 ∗ 𝑏 ∗ 𝑓𝑐𝑑 ∗ 𝑋 ∗ (𝑑 − 0,4 ∗ 𝑥)

Segue una tabella che riporta, per ogni sezione del progetto, i valori principali:
Sollecitazione di
Progetto Verifica dei momenti
progetto
Md b d As richiesto Armatura Armatura As totale X MRd Mrd/Md
Sezione
[KN*m] [mm] [mm] [mm^2] [-] [Φ] [mm^2] [mm] [KN*m] [-]
A 26,85 1000 190,00 401,58 3,55 2 Φ10+2 Φ14 466,00 16,08 33,53 1,25
AB 40,90 200 198,00 587,00 3,81 2(2 Φ14) 616,00 26,71 45,23 1,11
B 45,00 1000 190,00 673,04 5,96 2 Φ10+4 Φ14 774,00 26,71 54,41 1,21
BC 21,30 200 198,00 305,70 3,87 2 Φ10+ 2 Φ14 466,00 20,21 34,69 1,63
C 42,30 1000 190,00 632,66 5,60 2 Φ10+4 Φ14 774,00 26,71 54,41 1,29
CD 38,90 200 198,00 558,30 3,63 2(2 Φ14) 616,00 26,71 45,23 1,16
D 18,50 1000 270,00 194,71 1,26 2 Φ14 308,00 10,63 32,09 1,73

Per poter determinare la posizione e la lunghezza dei ferri occorre calcolare il momento resistente di
ogni singola barra, si ricorre alla formula:

𝑀𝑅𝑑 = 𝐴𝑠 ∗ 0,9 ∗ 𝑑 ∗ 𝑓𝑦𝑑

Il valore di d cambia nel caso della campata (d=198mm), dell’appoggio (d=190) e dello sbalzo
(270mm), dunque si avranno quattro valori diversi:

• Sezioni con d = 198mm


I ferri utilizzati hanno diametro Φ10 e Φ14 di momento resistente rispettivamente pari a:
𝑀𝑅𝑑,𝛷10 = 79 ∗ 0,9 ∗ 0,198 ∗ 0,392 = 5,50 𝐾𝑁 ∗ 𝑚
𝑀𝑅𝑑,𝛷14 = 154 ∗ 0,9 ∗ 0,198 ∗ 0,392 = 10,75 𝐾𝑁 ∗ 𝑚

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• Sezioni con d = 190mm


I ferri utilizzati hanno diametro Φ10 e Φ14 di momento resistente rispettivamente pari a:

𝑀𝑅𝑑,𝛷10 = 79 ∗ 0,9 ∗ 0,190 ∗ 0,392 = 5,20 𝐾𝑁 ∗ 𝑚


𝑀𝑅𝑑,𝛷14 = 154 ∗ 0,9 ∗ 0,190 ∗ 0,392 = 10,10 𝐾𝑁 ∗ 𝑚

• Sezioni con d = 270mm


I ferri utilizzati hanno diametro Φ10 e Φ14 di momento resistente rispettivamente pari a:

𝑀𝑅𝑑,𝛷10 = 79 ∗ 0,9 ∗ 0,270 ∗ 0,392 = 7,41 𝐾𝑁 ∗ 𝑚


𝑀𝑅𝑑,𝛷14 = 154 ∗ 0,9 ∗ 0,270 ∗ 0,392 = 14,45 𝐾𝑁 ∗ 𝑚

Lunghezza d’ancoraggio delle barre


Si calcola la lunghezza d’ancoraggio necessaria alle diverse barre. La tensione d’ancoraggio è data dalla
formula:

𝑓𝑏𝑑 = 2,25 ∗ 𝜂1 ∗ 𝜂2 ∗ 𝑓𝑐𝑡𝑑 = 29,56 𝐾𝑁 ∗ 𝑚

Dove η1 e η2 sono due coefficienti che dipendono, rispettivamente, dalle condizioni d’ancoraggio e dalla
grandezza del diametro della barra.

Nello specifico caso considerato entrambi questi valori possono porsi pari a 1, si considera, infatti, una
condizione di buon ancoraggio per la barra e un diametro della stessa minore a 32mm. Si ha dunque:
0,7 ∗ 𝑓𝑐𝑡𝑚 0,7 ∗ 2,56
𝑓𝑐𝑡𝑑 = = = 1,19 𝑀𝑃𝑎
𝛾𝑐 1,5

E la tensione d’ancoraggio delle barre è pari a:

𝑓𝑏𝑑 = 2,25 ∗ 1 ∗ 1 ∗ 1,19 = 2,68 𝑀𝑃𝑎

La lunghezza d’ancoraggio di base è data dalla formula:

∅ 𝑓𝑦𝑑 ∅ 392
𝑙𝑏 = ∗ = ∗ = 36,5 ∗ ∅
4 𝑓𝑏𝑑 4 2,68

Quindi per ogni barra le lunghezze d’ancoraggio sono:

- Ferri Φ10: lb=365 mm

- Ferri Φ14: lb=511 mm

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5. Valori massimi del taglio nelle sezioni d’appoggio


In base alle quattro combinazioni di carico viste si ottengono i diagrammi del taglio di seguito riportati

Ottenendo un inviluppo:

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La verifica a taglio degli appoggi del sistema considerato si è eseguita mediante una tabella. I valori di taglio Vrd
sono calcolati secondo la formula:

1
100 ∗ 𝜌𝑆 ∗ 𝑓𝑐𝑘 3
𝑉𝑅𝐷 = 0,18 ∗ 𝐾 ∗ ∗ 𝑏𝑤 ∗ 𝑑
𝛾𝑐

Di questa formula non è stata riportata la trattazione generale ma quella particolare per sezioni senza
specifica armatura a taglio e in assenza di sforzo normale. Nella stessa il fattore K considera l’ingranamento
degli inerti, cioè un meccanismo di resistenza al taglio in un elemento in CLS anche privo di armatura a taglio,
mentre ρs è il rapporto geometrico dell’armatura longitudinale. Questi valori si calcolano rispetto alle formule:

100 𝐴𝑠
𝐾 =1+ 𝜌𝑆 =
𝑑 𝑏𝑤 ∗ 𝑑

Entrambi i valori sono fortemente dipendenti da d (ρs dipende anche dall’area dell’armatura presente nella
sezione), per tale motivo i valori saranno tra loro diversi.

Sollecitazione di
Progetto Verifica dei tagli
progetto
Ved b d As totale ρS K VRd Ved/VRd
Sezione
[KN] [mm] [mm] [mm^2] [-] [-] [KN] [-]
A,DX 31,30 200,00 190,00 466,00 0,012 1,73 24,59 1,27
B,SX 43,30 200,00 198,00 774,00 0,020 1,71 29,68 1,46
B,DX 37,50 200,00 190,00 774,00 0,020 1,73 29,12 1,29
C,SX 36,00 200,00 198,00 774,00 0,020 1,71 29,68 1,21
C,DX 42,00 200,00 186,00 774,00 0,021 1,73 28,84 1,46
D,SX 32,00 200,00 198,00 308,00 0,008 1,71 21,83 1,47
D,DX 21,70 200,00 270,00 308,00 0,006 1,61 25,24 0,86

Nella maggior parte dei casi il valore di progetto è maggiore del taglio resistente della sezione, calcolato con
la dimensione di base del travetto, per tale motivo è necessario ampliare la dimensione della base eliminando
alcuni elementi di alleggerimento, cioè creando una fascia semipiena.

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