Tesi Sperimentale Di Virginia Como Accademia Anea - Valutazione Oggettiva e Risultati Dell' Uso Di Bio Comp en Satori Su Zone Perturbate-Relatore-Sergio Berti-Correlatore-Tiziano Guerzoni

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VALUTAZIONI OGGETTIVE E RISULTATI DELL’USO DI BIOCOMPENSATORI SU

ZONE PERTURBATE

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INTRODUZIONE

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Perché affrontare un percorso sperimentale proprio nell’ambito della geobiologia, affascinante ma non privo

di difficoltà, in particolare nella dimostrazione oggettiva dell’esattezza delle nostre percezioni?

Certamente in questa scelta ha avuto un ruolo determinante la mia sensibilità personale alle perturbazioni dei

luoghi in cui mi trovo e all’interesse che la geobiologia ha suscitato in me fin dalla prima lezione,

illuminante perché mi ha fatto capire che potevo trovare mezzi che mi permettessero di comprendere la forte

influenza che luoghi diversi avevano su di me, andando ben al di là di semplici constatazioni come “qui sto

bene” e “qui sto male”; un’altra spinta decisiva per la scelta di questa tesi mi è stata data dall’entusiasmo che

il mio relatore Sergio Berti e, in seguito, il mio correlatore Tiziano Guerzoni hanno saputo trasmettermi nei

confronti di questa disciplina così particolare, fornendomi gli strumenti materiali e speculativi per affrontarla

con cognizione di causa.

Nel mio percorso triennale di naturopatia ho avuto l’opportunità di approfondire lo studio di un’intelligenza

del corpo troppo spesso dimenticata o relegata ai margini della coscienza; si tratta di reazioni fisiche,

biochimiche ed emotive strettamente legate al contesto in cui ci troviamo: spesso il nostro corpo agisce e

reagisce istintivamente, per esempio, portandoci a scegliere un posto dove riposare piuttosto che un altro,

oppure trovando una posizione per noi “comoda” che ci fa evitare un punto perturbato.

Il discorso sull’intelligenza del corpo è molto più ampio e complesso di quanto si possa discutere in questa

sede, perciò qui mi limiterò a toccare l’argomento solo per quanto concerne l’influenza del territorio, delle

modifiche apportatevi e dei modi in cui l’individuo reagisce di fronte agli stimoli ambientali, come sia

possibile adattarsi a queste condizioni con l’uso dei biocompensatori e come verificare oggettivamente se e

quali cambiamenti ci siano stati nel rapporto tra la persona e l’ambiente.

1
Metodi d’indagine – Ho ritenuto opportuno svolgere la ricerca nel mio appartamento sia per un semplice

motivo di comodità, sia perché si tratta di un ambiente molto perturbato che però non presenta particolari

influenze da parte di campi elettromagnetici indotti quali antenne, ripetitori, tralicci dell’alta tensione e

simili. Questo permette un’indagine sui punti perturbati senza dover considerare l’eventuale influenza di

altri campi.

Nella mia indagine mi occuperò dell’effetto di due diversi biocompensatori: il compensatore Stella, creato da

Tiziano Guerzoni, e il più noto Cleanergy (nel caso specifico, un Midi Cleanergy), compensatore a circuiti

radionici. Di entrambi spiegherò meglio gli effetti durante lo svolgimento del lavoro.

Partirò dall’esame delle reazioni di dieci soggetti, sei uomini e quattro donne, che si sono offerti di fare

questa esperienza assieme a me. Tramite un prezioso strumento chiamato Heart-V1 e un PC ho potuto

registrare le variazioni dell’attività dei sistemi simpatico e parasimpatico e la frequenza cardiaca di questi

soggetti in due punti perturbati e un punto neutro. L’esame è stato ripetuto in tre diversi momenti: lasciando

l’ambiente senza alcuna compensazione, sotto l’effetto di Stella e sotto quello di Cleanergy.

Oltre a raccogliere dati con l’Heart-V1 ho effettuato dei test di forza con un dinamometro e dei test

kinesilogici; inoltre ogni soggetto è stato interrogato circa le proprie sensazioni e condizioni emotive volta

per volta, in ogni punto e in ognuna delle tre situazioni ambientali; per evitare il rischi di autosuggestione,

queste persone sono state tenute all’oscuro sia dello scopo della ricerca sia della natura dei punti considerati;

inoltre i compensatori sono stati sistemati dal mio correlatore, ignaro sia dei punti considerati che del lavoro

svolto fino a quel momento.

Lo scopo – L’obiettivo di questo esperimento è di raccogliere dati verificabili oggettivamente (come quelli

ottenuti con l’Heart-V1 e con il dinamometro) e tradurre i risultati in una statistica sul mio piccolo campione

di persone; questo per entrare nell’ordine di idee che ciò che percepiamo attraverso un ascolto consapevole

delle reazioni del nostro corpo non è dovuto a fattori contingenti e aleatori né a una qualche forma di

suggestione, ma è uno strumento la cui validità può trovare conferma dai dati misurati elettronicamente e

meccanicamente.

2
I risultati di questa ricerca, inoltre, vogliono mostrare come e quanto i biocompensatori modifichino

l’interazione dell’individuo con l’ambiente e quanto l’azione dell’uno sia diversa da quella dell’altro, in

modo da poter scegliere il compensatore più adatto alla situazione e all’individuo, poiché si evidenzieranno

le differenze individuali nell’interazione con questi strumenti: alcune persone saranno più sensibili all’effetto

di Stella e altre trarranno maggiore beneficio dall’uso di Cleanergy, a conferma del fatto che ogni individuo

costituisce un sistema energetico e biologico particolare e che non esiste né un unico problema né una

soluzione standardizzata. Ho avuto inoltre l’opportunità di lavorare nell’ambiente in cui vivo e adattarlo alle

mie necessità, provando su me stessa, pur non facendo ovviamente parte del campione analizzato, gli effetti

dei compensatori e le differenze tra un ambiente perturbato e un ambiente compensato.

3
VALUTAZIONI OGGETTIVE E RISULTATI DELL’USO DI

BIOCOMPENSATORI SU ZONE PERTURBATE

4
CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO

_____________

Situazione geologica generale:

La città dell’ Aquila sorge, insieme ai numerosi piccoli paesi che la circondano, nella valle del fiume Aterno,

che scorre in direzione NO-SE e si trova a NE della catena carbonatica dei monti Ocre (2204 m.) e Sirente

(2349 m.). Il substrato geologico è formato da una successione calcarea e calcareo-marnosa molto spessa

(circa 3000-4000 metri) che risale al meso-cenozoico e che si può attribuire a facies 1di piattaforma

carbonatica. Questa successione è legata all’evoluzione geologica della cosiddetta Piattaforma laziale-

abruzzese, un’importante unità paleogeografica che ha condizionato fortemente l’evoluzione tettonica di

gran parte dell’Appennino.

Dal punto di vista strutturale quest’area si trova in corrispondenza della sovrapposizione di due unità: quella

del Velino-Sirente e quella del Gran Sasso. La sovrapposizione avviene lungo un fronte di scorrimento molto

articolato ch si muove in direzione appenninica. La struttura si è disarticolata durante il Pleistocene, sotto

l’azione di movimenti distensivi aventi orientamenti diversi; in questo modo abbiamo avuto la formazione di

depressioni tettoniche dette graben. Tale assetto strutturale ha poi condizionato tutta l’evoluzione

geomorfologica successiva: i rilievi dell’area circostante, infatti, sono caratterizzati da un notevole sviluppo
2
di morfologie carsiche come doline o campi carreggiati3 (ben visibili sui rilievi ed evidentissime, per

1
Il termine “facies” indica l’associazione di alcune caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche che
permettono di distinguere un corpo roccioso da un altro.

2
“Dolina” è una parola slovena che significa “valle”, entrata nel lessico internazionale perché molto usata
nel corso degli studi sui fenomeni carsici locali. In geologia, infatti, si intende “valle carsica”, cioè una
depressione del terreno modellata da fenomeni carsici.

3
I campi carreggiati, o solcati, sono affioramenti rocciosi con solchi più o meno paralleli e di profondità
variabile. Si tratta di un fenomeno carsico di superficie.

5
esempio, nella zona di Campo Imperatore) e depressioni tettoniche di ampia portata, associate all’azione di

sistemi di faglie distensive o trastensive, che cioè presentano un moto complesso, con componente sia

orizzontale che verticale, dovuto a una situazione locale di natura distensiva. Questi sistemi si sono spesso

evoluti nei livelli di base di alcuni reticolati idrologici ora secchi. Le depressioni principali (Altopiano delle

Rocche, Prati dell’Anatella, Prati del Sirente) sono orientate e allineate nella direzione dell’Appennino e

sono controllate sia dai sistemi tettonici distensivi che abbiamo già considerato, sia dall’affioramento dei

piani di scorrimento. Durante il Pleistocene-Olocene in fondo a queste depressioni si sono formate zone

sedimentarie palustri con deposizione di sabbie e argille, ai margini delle quali si aprono spesso inghiottitoi

ancora attivi.

In basso, la piana intermontana dell’Aterno è il più ampio graben dell’area situata, come ormai sappiamo, tra

i massicci del Velino- Ocre- Sirente da un lato e dal Gran Sasso dall’altro, e presenta una morfologia

caratterizzata da superfici terrazzate, colline e aree pianeggianti modellate in depositi fluvio-lacustri relativi a

vari cicli sedimentari che si sono succeduti durante il Pleistocene. Questa è specificamente l’area urbana, e la

zona che andremo a considerare è quella intorno a S. Maria di Collemaggio.

Elementi perturbanti: L’appartamento, di circa 90 mq, si trova al quarto piano di un condominio ed

è una mansarda orientata a S-E. Come possiamo vedere chiaramente dalla pianta generale, l’area perturbata

6
si presenta abbastanza complessa: l’appartamento è attraversato da tre elementi attivi di interazione tettonica,

di natura distensiva (evidenziate in giallo), che si allargano in tre direzioni diverse: N-O/ N-E, S-E/N-E e S-

E/S-O.

Figura 1: mappa generale

Inoltre l’area è attraversata da tre acquiferi confinati (evidenziati in celeste) di cui due si

sovrappongono quasi totalmente agli elementi tettonici orientati sull’asse E/O mentre il terzo copre

solo parzialmente quello che si orienta sull’asse N/S.

7
Figura 2: Acquiferi confinati Figura 3: Interazioni di tipo tettonico

Per quanto riguarda i reticolati naturali, le particolarità da segnalare sono la presenza di un unico

nodo Benker e quella di un piano Hartmann che inizia all’altezza di circa 1,20 m dal pavimento e finisce a

circa 1,70m. Naturalmente molti dei nodi Hartmann e Curry sono sovrapposti alle interazioni tettoniche e

agli acquiferi, e lo stesso nodo Benker si trova sull’acquifero che scorre in direzione N/S, ma non è

interessato da interazioni tettoniche.

Figura 4: Rete Hartmann- Benker Figura 5: Rete Curry

8
OBIETTIVI E METODI DELLA RICERCA

L’obiettivo che questa ricerca si pone è di rilevare in modo oggettivo:

1- La diversità di interazione esistente tra diversi punti dell’appartamento, opportunamente prescelti, dove

effettuare le prove su un campione di persone di sesso ed età differenti;

2- Se esistano nei tre punti considerati reazioni diverse da parte di persone appartenenti allo stesso sesso e

persone di sesso diverso;

3- Se i biocompensatori presi in esame e opportunamente posizionati abbiano effetto sul campione

considerato;

4- Se le interazioni indotte siano le stesse su tutti i componenti del campione di persone diverse per età e

sesso utilizzando lo stesso biocompensatore;

5- Se le interazioni indotte siano le stesse in funzione del tipo di biocompensatore utilizzato nella ricerca;

6- -Se le interazioni indotte siano idonee a modificare le interazioni presenti in modo ottimale e

biocompatibile.

Dopo aver effettuato i rilevamenti geobiofisici e strumentali necessari ad avere una mappa completa delle

zone perturbate e aver riportato sulla piantina 1:100 dell’appartamento le reti di interazione naturali, gli

acquiferi e le interazioni tettoniche, sono stati scelti tre punti particolari sui quali operare:

P1: l’unico nodo Benker presente in casa, attraversato da un acquifero confinato;

P2: un punto tendenzialmente neutro da utilizzare come parametro di riferimento delle reazioni individuali;

P3: un punto che si trova su un acquifero in corrispondenza di un’interazione tettonica di natura distensiva,

interessato anche dal passaggio della rete Benker e posto a fianco della centralina elettrica e del citofono.

9
Figura 6: punti presi in esame

Il campione di persone prese in esame è composto di dieci individui: quattro femmine e sei maschi, di età

compresa tra i 17 e i 60 anni (una studentessa di liceo classico, tre studenti di ingegneria elettronica, una di

ingegneria chimica, uno di animazione, un commercialista, un insegnante, un magistrato e un medico).

I biocompensatori presi in esame sono stati due: uno di tipo Stella e uno di tipo Cleanergy.

Ogni componente del campione è stato esaminato in “Cieco” in tre situazioni e in tre momenti diversi: a fine

giugno 2008 nell’ambiente non compensato, con le zone perturbate non compensate; a ottobre 2008

nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella; a fine dicembre 2008-inizio gennaio

2009 nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy.

Su ogni componente del campione sono stati effettuati i seguenti tipi di rilievi nei punti presi in esame:

1- Qualità del benessere

2- Rilievi della forza massima espressa mediante dinamometro;

3- Test chinesiologici (O-ring test)

10
4- Analisi dell’Heart Rate Variability (frequenza cardiaca, Heart Variability, livello di bilanciamento tra i

sistemi simpatico e parasimpatico).

Al termine della raccolta dei dati sono stati elaborati i grafici relativi, dai quali emergono le conclusioni che

in seguito saranno analizzate dettagliatamente.

L’apparecchiatura per le analisi HRV

Per misurare l’HRV e l’attività del sistema nervoso autonomo è stato utilizzato l’Heart & Emotions, un

apparecchio prodotto da Elemaya, che possiede un sistema di condizionamento e elaborazione dei segnali e

un software relativo. La raccolta dei dati avviene per mezzo di un sensore fotopletismografico che dev’essere

applicato all’indice o al medio del soggetto in esame e ne rileva fedelmente il battito cardiaco attraverso le

variazioni cicliche del tono pressorio nei capillari del dito.

Perché rilevare proprio questi parametri? La misura e l’analisi spettrale dell’HRV permettono di ottenere dati

oggettivi sulle interazioni che si creano tra uomo e ambiente, e questo consente di verificare come l’ambiente

agisca sul sistema nervoso autonomo e come possa bilanciare o, al contrario, sbilanciare l’equilibrio tra il

sistema simpatico e il parasimpatico; così è possibile notare come esistano luoghi che stimolano l’attività del

sistema simpatico e altri che invece la inibiscono, favorendo l’attività del parasimpatico. Sappiamo che

l’organismo tende sempre a mantenere un equilibrio con il contesto ambientale, e che si tratta di un

equilibrio dinamico; questo significa che è in continuo adattamento, e cambia in funzione di tutta una serie di

parametri quali:

-variabilità dello spettro solare giornaliero e stagionale;

-variabilità dei valori di riflettenza e assorbanza dei materiali di cui è composto il sottosuolo e che lo

circondano, e delle loro emissioni nel campo infrarosso termico;

-variabilità delle emissioni elettromagnetiche telluriche di bassissima frequenza (al di sotto dei 5Hz);

-variabilità dei campi elettrici naturali e del campo magnetico terrestre;

-variabilità delle condizioni atmosferiche come pressione, umidità relativa, temperatura, vento, ionizzazione

ecc;

11
-influenza di campi magnetici artificiali ELF, RF, MW.

L’equilibrio fra questi due sistemi o la predominanza dell’uno rispetto all’altro determina le condizioni

psicofisiche dell’individuo, e questo accade per cause interne come stress, pensieri e preoccupazioni o per

cause esterne legate, come già accennato, a condizioni e variazioni ambientali.

Il cuore è uno degli organi che più risente del mancato equilibrio tra i due sistemi, poiché è gestito, in modo

complementare, da entrambi; le rispettive attività sono rilevabili grazie alla misura dell’HRV, e i dati raccolti

possono essere analizzati per mezzo di un software per calcolare la distanza temporale, in millisecondi, tra

un battito e l’altro. In questo modo è possibile creare un diagramma particolare, detto tacogramma, che

esprime la distanza temporale R-R tra un battito e l’altro in funzione del numero di battiti. Per ottenerne uno

da 300 battiti sono necessari circa 5 minuti di acquisizione dati. Il grafico ottenuto in questo modo viene

elaborato in base alle trasformate di Fourier, e ne viene calcolato lo spettro di potenza, che rappresenta il

contenuto frequenziale del tacogramma e contiene le informazioni di base per stimare il bilanciamento tra

simpatico e parasimpatico. I valori di frequenza si dividono in tre categorie di banda:

-VLF, da 0,01 a 0,04 Hz, dovuta all’attività del sistema simpatico, alle variazioni di termoregolazione e a

fattori interiori del soggetto, come preoccupazione, stress, pensieri ricorrenti e ossessivi;

-LF, da 0,04 a 0,15 Hz, dovuta all’attività del sistema simpatico e a quella dei baro recettori;

-HF, da 0,15 a 0,4 Hz, dovuta all’attività del sistema parasimpatico e a ritmo e profondità respiratoria.

Dall’elaborazione di questi fattori possono desumersi dei parametri di normalità, definiti dalla ditta

americana Cardiologix:

Frequenza cardiaca: 59-96 battiti al minuto;

Deviazione standard tacogramma: 40-110 millisecondi;

Ln (total power): 7,2-9,1;

Ln (VLF): 6,6-8,6;

Attività simpatico (LF): 5,9-8,0;

12
Attività parasimpatico (HF): 3,8-7,0.

In base a questi parametri è possibile rilevare informazioni sulle influenze che l’ambiente ha sull’attività

simpatica e parasimpatica del sistema nervoso autonomo. Per ricavare informazioni attendibili il soggetto in

prova deve essere completamente a riposo, quindi seduto comodamente o sdraiato, vestito con abiti comodi,

in un ambiente con luci molto basse e una temperatura costante tra i 20 e i 30 C°, in assenza di

preoccupazioni, pensieri ossessivi ed elementi di disturbo esterni (come telefoni, campanelli, suonerie

ecc…), e non abbia disturbi importanti a carico del cuore. In condizioni come queste, le ricerche effettuate

evidenziano come la funzionalità cardiaca sia dipendente solamente dall’ambiente, e quindi possiamo

parlare di ambienti che tendono a stimolare il sistema simpatico, altri che tendono a stimolare il sistema

parasimpatico e altri ancora che invece bilanciano i due sistemi4.

4
S. Berti, “Misura dell’Heart Rate Variability (HRV) come indicatore attendibile delle interazioni tra uomo
e ambiente”
13
QUALITA’ DEL BENESSERE:

ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI

____________________

Sensazione: I dati relativi alle sensazioni provate dalle persone nei punti esaminati sono senza dubbio i più

soggettivi, e saranno considerati per primi proprio perché sia evidente, in seguito, la coincidenza con quelli

rilevati oggettivamente dai macchinari.

Dopo aver effettuato le altre prove è stato chiesto alle persone, in separata sede, se avessero provato nel

punto esaminato sensazioni di benessere, disagio o indifferenza. In sede di elaborazione è stato attribuito un

valore di +5 alle sensazioni positive, 0 a quelle di indifferenza, -5 a quelle negative, e sono stati elaborati due

grafici distinti per uomini e donne. Come già accennato in precedenza, i campioni per le donne sono quattro,

per gli uomini sono sei.

Sensazione sul punto P1 in assenza di biocompensatori:

Le prove senza compensatori sono state svolte alla fine di giugno 2008, con una temperatura di circa 28°C e

un alto tasso di umidità.

Sensazione donne Punto 1


1
valore sensazione

0
-1
provata

-2
S1
-3 S2
-4 S3
S4
-5

soggetto
esaminato

14
Le particolarità rilevate in questi grafici sono relative a P1(nodo Benker su acquifero confinato) in assenza di

biocompensatori:

-in assenza di biocompensatori, in tre casi su quattro le donne hanno manifestato una sensazione di disagio

in P1;

-A parità di condizioni, una donna su quattro esprime indifferenza;

-A parità di condizioni, in nessun caso è stata registrata una sensazione di benessere.

Sensazione uomini P 1
2
valore sensazione

-2
provata

S
1
-4
S
-6 2

soggetto
esaminato

Per quanto riguarda gli uomini, si osservano le seguenti particolarità:

-In assenza di biocompensatori, tre uomini su sei avvertono disagio rimanendo su P1;

-A parità di condizioni, tre uomini su sei esprimono indifferenza.

-A parità di condizioni, in nessun caso si registrano sensazioni positive.

Confrontando i due grafici si nota come sostare su P1 generi sensazioni di disagio nella maggior parte delle

donne e per la metà degli uomini esaminati.

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Sensazioni sul punto P1 in ambiente compensato con Stella :

Le prove con Stella sono state effettuate a Ottobre 2008 sugli stessi soggetti, a circa 20°C di temperatura e un

medio tasso di umidità. I seguenti dati sono relativi a P1 in presenza del biocompensatore di tipo Stella.

sensazione donne p1 stella

2
valore S1
sensazion0 s2
e riferita s3
-2 s4
-4

-6
sensazione donne p1 stella

In questo caso si può notare che:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, una sola donna su quattro esprime

disagio rimanendo su P1;

-A parità di condizioni, due donne su quattro esprimono indifferenza;

-A parità di condizioni, una donna su quattro ha espresso una sensazione di benessere.

In generale, dunque, i soggetti rilevano un miglioramento delle proprie condizioni emotive nello stesso punto

compensato con Stella.

16
sensazione uomini p1 stella

-1
s1
valore -2 s2
sensazion s3
e riferita -3 s4
s5
-4 s6

-5
sensazione uomini p1
stella

Per gli uomini, invece, il cambiamento avvertito nelle proprie condizioni emotive è minimo:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, in due uomini su sei persiste la

sensazione di disagio in P1;

-A parità di condizione, quattro uomini su sei esprimono indifferenza.

In conclusione, dalle dichiarazioni degli stessi soggetti sembra che il compensatore Stella migliori

sensibilmente la situazione per le donne, mentre per gli uomini il cambiamento è minimo.

Sensazione sul punto P1 in ambiente compensato con Cleanergy:

Le prove effettuate con Cleanergy sono state effettuate tra la fine di Dicembre 2008 e i primi di gennaio

2009, a circa 20°C di temperatura, in condizioni di medio-alta umidità. Questi dati sono relativi al punto P1

in presenza del biocompensatore di tipo Cleanergy.

17
Sensazione donne P1 Cleanergy
5
4
3
2
1 S1
Valore
0 S2
-1 S3
sensazione
-2 S4
-3
-4
-5

Anche in questo grafico si nota un miglioramento nelle condizioni emotive dei soggetti:

-Nell’appartamento compensato con biocompensatore di tipo Cleanergy, una sola donna esprime sensazioni

di disagio in P1;

-A parità di condizioni, una donna su quattro riferisce sensazioni positive;

-A parità di condizioni, due donne su quattro esprimono indiffernza.

La situazione con il biocompensatore di tipo Cleanergy, quindi, migliora per le donne nella stessa misura che

con il biocompensatore di tipo Stella rispetto all’ambiente non compensato. Osservando, però, che a

percepire disagio è qui un soggetto diverso (S2) rispetto a Stella (S3) fa riflettere sul fatto che anche quando

statisticamente c’è un miglioramento sensibile, l’interazione tra persona e ambiente è sempre soggettiva

anche se mediata da un biocompensatore: nei casi esaminati, per esempio, vediamo che S2 reagisce bene a

Stella (passa da una percezione negativa a una indifferente) ma non a Cleanergy (la percezione resta

negativa), mentre per S3 accade esattamente il contrario.

18
Sensazione Uomini P1 Cleanergy

5
4
3 S1
2
S2
1
S3
0
S4
-1
1 S5
-2
-3 S6
-4
-5

Questi sono gli aspetti rilevanti per gli uomini:

-Nell’appartamento compensato con biocompensatore di tipo Cleanergy un solo uomo riferisce sensazioni

negative in P1;

-A parità di condizioni, un uomo su sei riferisce sensazioni positive;

-A parità di condizioni, la maggior parte degli uomini (quattro su sei) esprime indifferenza.

Contrariamente a Stella, quindi, con Cleanergy si rileva un miglioramento sensibile negli uomini su P1.

Comincia a essere evidente adesso come uomini e donne abbiano reazioni diverse interagendo col territorio,

e come sia diverso l’effetto che ha lo stesso tipo di compensazione sugli uni e sulle altre: qui, per esempio, si

può osservare come il campione femminile risponda allo stesso modo a Stella e Cleanergy, mentre il

campione maschile resta più o meno indifferente a Stella e mostra un miglioramento netto con Cleanergy.

19
Sensazioni sul punto P2 in assenza di biocompensatori:

Prove effettuate a fine giugno 2008, a circa 28°C, in condizioni di umidità alta. I seguenti grafici si

riferiscono al punto P2 in assenza di biocompensatori. P2, come accennato, è un punto tendenzialmente

neutro.

Sensazione donne punto2


6
valore sensazione provata

0
S1
-2 S2
S3
-4 S4
-6

soggetto esaminato
soggetto esaminato

I dati rilevanti per le donne sono i seguenti:

-In assenza di biocompensatori, in tre casi su quattro la sensazione espressa dalle donne esaminate è positiva

in P2;

-A parità di condizioni, una sola donna ha riferito una sensazione negativa.

20
sensazione uomini punto 2 Stella
5
4

valore sensazione provata


3
2
1
S
0
1
-1
-2 S
-3 2
-4
-5

soggetto esaminato

I dati rilevanti per gli uomini sono invece questi:

-In assenza di biocompensatori, tre uomini su sei hanno dichiarato di provare una sensazione di benessere in

P2;

-A parità di condizioni, due uomini su sei dichiarano di non avvertire particolari sensazioni;

-A parità di condizioni, un solo uomo del campione esaminato prova disagio.

Si può concludere che in un punto tendenzialmente neutro come P2 la maggior parte degli individui del

campione, sia uomini che donne, provano sensazioni di benessere o indifferenza.

Sensazioni sul punto P2 in ambiente compensato con Stella

Queste prove sono state effettuate a Ottobre 2008, in condizioni di umidità medio-alta , a circa 20°C, e sono

relative all’applicazione del biocompensatore di tipo Stella nell’appartamento.

21
sensazione donne p2 stella

4
s1
valore 3
s2
sensazion
s3
e riferita 2 s4
1

0
sensazione donne p2 stella

Questi sono i risultati del campione femminile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, tre donne su quattro si trovano a

proprio agio in P2;

-A parità di condizioni, una sola donna esprime indifferenza;

-A parità di condizioni, non si rilevano casi in cui il soggetto esaminato esprima disagio.

Con Stella si rileva dunque un miglioramento generale delle condizioni emotive delle donne prese in

considerazione.

22
sensazione uomini p2 stella

4
s1
valore 3 s2
sensazion s3
e riferita 2 s4
s5
1 s6

0
sensazione uomini p2 stella

Per gli uomini, si evidenziano i seguenti aspetti:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, quattro uomini su sei dichiarano di

provare sensazioni positive in P2;

-A parità di condizioni, due uomini su sei esprimono indifferenza;

-A parità di condizioni, in nessun caso viene espresso disagio.

La conclusione che si può trarre da questa analisi in P2 è che con l’applicazione del biocompensatore di tipo

Stella si riscontra un miglioramento nella totalità dei casi esaminati in entrambi i campioni.

Sensazione sul punto P2 in ambiente compensato con Cleanergy:

Queste prove sono relative all’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy, e sono state effettuate tra

fine dicembre 2008 e i primi di gennaio 2009.

23
Sensazione donne P2 Cleanergy

4 S1
S2
3
S3
2 S4
1

Dal grafico emergono i seguenti dati:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, l’intero campione femminile

dichiara di provare sensazioni di benessere in P2;

-A parità di condizioni, in nessun caso viene espressa indifferenza;

-A parità di condizioni, in nessun caso viene espressa una sensazione negativa.

E’ evidente dunque con Cleanergy un notevole miglioramento delle condizioni di tutte le donne esaminate.

Sensazione Uomini P2 Cleanergy

5 S1
S2
4 S3
3 S4
S5
2
S6
1

24
Questi sono i dati che emergono dall’analisi del campione maschile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, cinque uomini su sei dichiarano

di provare una sensazione di benessere in P2;

-A parità di condizioni, un solo uomo su sei esprime indifferenza;

-A parità di condizione, in nessun caso viene espresso disagio.

Anche per quanto riguarda gli uomini è evidente che l’applicazione di Cleanergy porta ulteriore

miglioramento. L’analisi comparata dei campioni non presenta differenze, in quanto esiste un netto

miglioramento delle condizioni emotive di entrambi con il biocompensatore di tipo Cleanergy in P2.

Sensazioni sul punto P3 in assenza di biocompensatori:

Queste prove sono state effettuate a fine giugno 2008, in condizioni di umidità alta, a una temperatura di circa

28°C in assenza di biocompensatori. P3 è un punto particolarmente perturbato, in quanto si trova su un

acquifero confinato in corrispondenza di un’interazione tettonica di natura distensiva, è interessato anche dal

passaggio della rete Benker ed è posto a fianco della centralina elettrica e del citofono.

Sensazione donne p3

1
valore sensazione provata

0
-1
-2 S1
S2
-3 S3
-4 S4

-5

soggetto
esaminato

25
Dal grafico relativo al campione femminile emerge che:

-In assenza di biocompensatori, due donne su quattro esprimono sensazioni negative in P3;

-A parità di condizioni, due donne su quattro esprimono indifferenza;

-A parità di condizioni, in nessun caso sono rilevate sensazioni positive.

sensazione uomini punto 3


1
S1
valore sensazione

0
-1 S2
provata

-2 S3

-3 S4

-4 S5

-5 S6

soggetto esaminato

Per gli uomini questi sono gli aspetti rilevanti:

-In assenza di biocompensatori, quattro uomini su sei esprimono disagio su P3;

-A parità di condizioni, due uomini su sei esprimono indifferenza;

-A parità di condizioni, in nessun caso sono rilevate sensazioni positive.

Dai grafici si rileva che nel punto P3 viene percepita una sensazione spiacevole da entrambi i sessi, con la

prevalenza del campione maschile (2/3 degli uomini contro la metà delle donne esaminate).

26
Sensazione sul punto P3 compensato con Stella:

Le prove relative all’applicazione del biocompensatore di tipo Stella sono state effettuate a ottobre 2008, in

condizioni di umidità medio-alta e a una temperatura di circa 20°C.

sensazione donne p3 stella

-1

valore -2 S1
sensazio -3 s2
s3
ne s4
riferita -4

-5
sensazione donne p3
stella

Questi sono gli aspetti rilevanti emersi dall’analisi del campione femminile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella tre donne su quattro esprimono

indifferenza su P3;

-A parità di condizioni, una sola donna esprime disagio;

-A parità di condizioni, in nessun caso si rilevano sensazioni positive.

Si può notare che l’applicazione di Stella porta un lieve miglioramento nelle donne esaminate.

27
sensazione uomini p3 stella

-1
s1
valore -2 s2
sensazio s3
ne -3 s4
riferita s5
-4 s6

-5
sensazione uomini p3
stella

Dall’analisi del campione maschile emerge che:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, quattro uomini su sei esprimono

indifferenza su P3;

-A parità di condizioni, due uomini su sei esprimono disagio;

A parità di condizioni, nessun soggetto ha espresso sensazioni di benessere.

L’analisi comparata dei grafici mostra che l’applicazione del biocompensatore di tipo Stella porta un lieve

miglioramento nelle condizioni emotive delle donne esaminate e un miglioramento più sensibile in quelle

degli uomini.

Sensazioni sul punto P3 in ambiente compensato con Cleanergy:

Le prove relative all’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy sono state effettuate tra la fine di

dicembre 2008 e i primi di gennaio 2009, in condizioni di umidità media, a una temperatura di circa 20C°.

28
Sensazione donne P3 Cleanergy

0,8 S1
S2
0,6
S3
0,4 S4

0,2

L’analisi del campione femminile mostra che:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy l’intero campione femminile

esprime indifferenza su P3;

-A parità di condizioni, in nessun caso vengono espresse sensazioni negative;

-A parità di condizioni, in nessun caso vengono espresse sensazioni positive.

Da questi dati emerge un sensibile miglioramento delle condizioni emotive delle donne esaminate, dopo

l’applicazione di Cleanergy.

Sensazione Uomini P3 Cleanergy

0
S1
1
-1 S2
-2 S3
S4
-3
S5
-4 S6

-5

29
Per gli uomini risultano evidenti i seguenti aspetti:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, quattro uomini su sei esprimono

indifferenza su P3;

-A parità di condizioni, due uomini su sei esprimono disagio;

-A parità di condizioni, in nessun caso vengono espresse sensazioni positive.

Come già osservato in un caso analogo, il fatto che statisticamente i risultato dell’applicazione di Cleanergy

coincidano con quelli di Stella non deve indurre a trascurare la componente soggettiva: come risulta dai

grafici elaborati, i soggetti che provano disagio su P3 con Stella sono S2 e S3, mentre con Cleanergy

risultano essere S3 e S6. Sembra evidente che S2 non trova giovamento dall’applicazione di Cleanergy, ma

le sue condizioni migliorano con Stella. Il contrario accade per S6.

Dall’analisi comparata si nota come il campione degli uomini ottenga lo stesso risultato con l’uso di Stella o

Cleanergy, mentre le donne sembrano migliorare più sensibilmente con Cleanergy.

E’ anche importante notare come su P3 nessuno degli individui esaminati esprima sensazioni di benessere,

nonostante trovi giovamento dall’uso dei biocompensatori.

30
RILIEVI DELLA FORZA MASSIMA:

ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI

________________

Il rilievo della forza massima è stato effettuato per mezzo di un dinamometro e i dati raccolti sono stati

elaborati in grafici calcolando la forza media del soggetto e poi applicando i seguenti valori:

+2 per ogni 20% in più rispetto alla forza media;

0 valore corrispondente alla forza media;

-2 per ogni 20% in meno rispetto alla forza media.

Anche in questo caso i dati sono stati elaborati in due campioni distinti per uomini e donne.

Valori di forza rilevati sul punto 1 in assenza di biocompensatori:

Forza donne punto 1

0,5

0
forza rilevata

-0,5
S1
-1 S2
S3
-1,5 S4

-2

soggetto
esaminato

31
-In assenza di biocompensatori, su P1 in tre donne su quattro è stato rilevato un valore di forza inferiore alla

media pari al 20%;

-A parità di condizioni, una sola donna ha mantenuto il suo valore medio di forza;

-A parità di condizioni, in nessun caso è stato riscontrato un incremento del valore di forza.

forza uomini punto 1

2
1,5
S1
1
forza rilevata

0,5 S2

0 S3
-0,5
S4
-1
-1,5 S5
-2
S6

soggetto esaminato

-In assenza di biocompensatori, su P1 in quattro uomini su sei è stato rilevato un valore di forza inferiore alla

media pari al 20%;

-A parità di condizioni, in un caso su sei è stato rilevato un valore di forza pari al valore medio del soggetto;

-A parità di condizioni, in un caso su sei è stato rilevato un incremento del valore di forza pari al 20%.

Si riscontra sul punto P1, in assenza di biocompensatori, un calo generale dei valori di forza in entrambi i

campioni esaminati.

32
Valori di forza rilevati sul punto P1 in ambiente compensato con Stella:

Forza Donne Stella P1

0
S1
-0,5
S2
S3
-1
S4
-1,5

-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 nella metà dei casi (due donne

su quattro) è stato rilevato un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizione, in due donne su quattro è stato misurato un valore di forza pari alla media del

soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso è stato riscontrato un incremento del valore di forza.

L’applicazione del biocompensatore di tipo Stella ha portato dunque un lieve aumento dei valori di forza

nelle donne esaminate.

33
Forza uomini P1 Stella
2
1,5 S1

1 S2
0,5 S3
0 S4
-0,5 S5
1
-1 S6
-1,5
-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 in due uomini su sei è stato

riscontrato un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in due uomini su sei il valore di forza riscontrato è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in due uomini su sei il valore di forza rilevato è superiore alla media del 20% .

Risulta da questi dati che il biocompensatore di tipo Stella comporta per gli uomini esaminati un

miglioramento sensibile della situazione.

34
Valori di forza rilevati sul punto P1 in ambiente compensato con Cleanergy:

Forza donne P1 Cleanergy

1
-0,5 S1
S2
-1 S3
S4
-1,5

-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 in due donne su quattro è

stato rilevato un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in due donne su quattro è stato rilevato un valore di forza pari alla media del

soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso è stato rilevato un incremento del valore di forza nelle donne.

Forza uomini P1 Cleanergy


2
S1

1 S2
S3
0 S4
S5
1
-1
S6

-2

35
- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 in cinque uomini su sei si

riscontra un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in un solo caso su sei viene riscontrato un valore di forza pari alla media del

soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso risulta un aumento del valore di forza negli uomini.

Dai dati raccolti sui due campioni si evince che mentre per le donne, tenendo conto delle particolarità

individuali, non c’è differenza statistica tra l’uso di Stella e quello di Cleanergy (entrambi determinano un

lieve miglioramento), per gli uomini, invece, con Stella sussiste un miglioramento, mentre con Cleanergy si

ha un netto peggioramento del quadro generale sul punto P1.

Valori di forza rilevati sul punto P2 in assenza di biocompensatori:

Forza Donne Punto 2

3
forza rilevata

2
1 S1
S2
0
S3
-1 S4

-2

soggetto
esaminato

36
-In assenza di biocompensatori, su P2 si riscontra un incremento del valore di forza in due donne su quattro,

rispettivamente del 20 e del 40%;

-A parità di condizioni, in una donna su quattro il valore di forza riscontrato è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in una donna su quattro è stato rilevato un valore di forza inferiore alla media del

20%.

Forza uomini punto 2


2
1,5
1
forza rilevata

0,5
0 S
1
-0,5
-1 S
2
-1,5
-2

soggetto esaminato

-In assenza di biocompensatori, su P2 in tre uomini su sei è stato registrato un valore di forza superiore alla

media del 20%;

-A parità di condizioni, in tre uomini su sei si riscontra un valore di forza inferiore alla media del 20%.

37
Valori di forza rilevati sul punto P2 in ambiente compensato con Stella:

Forza Donne P2

S1
1,5
S2
1 S3
S4
0,5

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 in tre donne su quattro si rileva

un aumento del valore di forza pari al 20%;

- A parità di condizioni, in una sola donna il valore di forza misurato risulta pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso si riscontra un valore di forza inferiore alla media.

1,5 S1
S2
1
S3
0,5 S4
S5
0 S6

1
Forza uomini P2 Stella

38
-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 in cinque uomini su sei si rileva

un incremento del valore di forza del 20%;

-A parità di condizioni, in un solo uomo su sei il valore di forza registrato è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso si riscontrano valori di forza inferiori alla media.

In base ai dati esaminati, è evidente che l’applicazione di Stella provoca un netto miglioramento delle

condizioni.

Valori di forza rilevati sul punto P2 in ambiente compensato con Cleanergy:

Forza Donne P2 Cleanergy


2

1,5
1 S1
S2
0,5
S3
0
S4
-0,5 1
-1
-1,5
-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 in due donne su quattro si

registra un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in due donne su quattro si rileva un valore di forza superiore alla media del 20%.

39
Forza uomini P2 Cleanergy

2 S1
S2
1,5 S3
S4
1 S5
S6
0,5

0
1

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 l’intero campione maschile

registra un incremento del valore di forza pari al 20%;

-A parità di condizioni, in nessun caso il valore di forza è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso il valore di forza è inferiore alla media.

Dai dati raccolti si può notare come l’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy provochi un lieve

peggioramento delle condizioni nel campione femminile; al contrario, il campione maschile registra un

notevole miglioramento su P2 nella totalità dei casi.

40
Valori di forza rilevati sul punto P3 in assenza di biocompensatori:

Forza Donne Punto 3


2

1
forza rilevata

0
S1
-1 S2
S3
-2
S4

soggetto
esaminato

-In assenza di biocompensatori, su P3 in due donne su quattro si registra un valore di forza inferiore alla

media del 20%;

-A parità di condizioni, in una donna su quattro il valore di forza registrato è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in una donna su quattro il valore di forza registrato è superiore alla media del 20%.

Forza uomini punto 3


4
3 S1

2 S2
forza rilevata

1 S3
0
S4
-1
S5
-2
S6
soggetto
esaminato

41
-In assenza di compensatori, su P3 in cinque uomini su sei si registra un incremento dei valori di forza pari al

20% in quattro soggetti e del 40% in un caso;

-A parità di condizioni, in un uomo su sei si rileva un valore di forza inferiore alla media del 20%.

Valori di forza rilevati sul punto P3 in ambiente compensato con Stella:

Forza Donne P3 Stella

1 S1
S2
0
S3
1 S4
-1

-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 in due donne su quattro si

registra un incremento del valore di forza pari al 20%;

-A parità di condizioni, in due donne su quattro si riscontra un valore di forza inferiore alla media del 20%.

Rispetto all’ambiente non compensato, si può notare un lieve miglioramento nelle condizioni delle donne in

P3.

42
Forza uomini P3 Stella
0 S1
1 S2
-0,5
S3
S4
-1
S5
-1,5 S6

-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 in cinque casi su sei gli uomini

registrano un valore di forza inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in un solo caso il valore di forza rilevato è pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in nessun caso il valore di forza rilevato è superiore alla media.

Se il grafico relativo alle donne mostra un live miglioramento con il biocompensatore Stella in P3, quello

degli uomini segnala un netto peggioramento delle condizioni.

Valori di forza rilevati sul punto P3 in ambiente compensato con Cleanergy:

Forza Donne P3 Cleanergy

2
1,5
S1
1
S2
0,5
0 S3
-0,5 S4
1
-1
-1,5
-2

43
-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 in tre donne su quattro è

stato riscontrato un valore di forza superiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in una donna su quattro è stato riscontrato un valore di forza inferiore alla media del

20%.

Compensando l’ambiente con Cleanergy le donne mostrano un netto miglioramento.

Forza uomini P3 Cleanergy

2
S1
1,5
S2
1
S3
0,5
S4
0
S5
-0,5
1 S6
-1
-1,5
-2

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 in quattro uomini su sei il

valore di forza registrato è inferiore alla media del 20%;

-A parità di condizioni, in un uomo su sei si registra un valore di forza pari alla media del soggetto;

-A parità di condizioni, in un uomo su sei si registra un valore di forza superiore alla media del 20%.

E’ stato verificato che le donne hanno su P3 un miglioramento nello con Cleanergy; gli uomini, al contrario,

mostrano anche in questo caso un peggioramento delle condizioni generali, che su P3 risultano molto

migliori in assenza di compensatori.

44
O-RING TESTS:

ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI.

_________________

Ogni individuo del campione esaminato è stato sottoposto all’O-ring test sette volte; i dati raccolti sono stati

elaborati attribuendo i seguenti valori:

+5 per ogni test chiesiologico positivo

-5 per ogni test chinesiologico negativo.

Il grafico indica sull’asse orizzontale il numero del test condotto e su quello verticale i soggetti esaminati.

Tests chinesiologici condotti sul punto P1 in assenza di biocompensatori:

test kinesiologici donne punto


1
0

-5
risultato

Tk
-10 1
tk 2

tk 3
-15
tk 4
-20

test kinesiologico
test kinesiologico

-In assenza di biocompensatori, su P1 i test chinesiologici condotti sul campione femminile risultano tutti

negativi con il valore minimo;

45
-A parità di condizioni, in nessun caso sono stati effettuati sul campione femminile test chinesiologici dal

risultato positivo.

test kinesiologici uomini


punto p1
0

risultato medio
-5
-10 tk
1
-15 tk
-20 2
tk
-25 3
-30

test kinesiologico

-In assenza di biocompensatori, su P1 i test chinesilogici condotti sul campione maschile risultano tutti
negativi.

-A parità di condizioni, non sono stati condotti test chinesiologici dal risultato positivo.

Test chinesiologici condotti sul punto P1 in ambiente compensato con Stella:

Test kinesiologico donne P1 stella


20
risultato medio su 4 soggetti

15

10 TK1
tk2
5 tk3
tk4
0 tk5
tk6
tk7

test kinesiologico

46
-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, i risultati dei test chinesiologici

effettuati sul campione femminile sono tutti positivi, e tre test su sette (tk1,tk4, tk6) raggiungono il valore

massimo;

-A parità di condizioni, non risultano test chinesiologici negativi per il campione femminile.

Test kinesiologico uomini P1


stella
30 Tk
1
test kinesiologico

tk2
20
tk3
10
tk4

0 tk5

tk6
#test
kinesiologico tk7
uomini P1
stella

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, i test chinesiologici effettuati sul

campione maschile danno tutti risultati positivi al massimo del valore, a parte tk7, che ha valore 5;

-A parità di condizioni, non sono stati effettuati sul campione maschile test chinesiologici dal risultato

negativo.

Dai dati raccolti, con il biocompensatore di tipo Stella risulta un evidente miglioramento delle condizioni di

uomini e donne sul punto P1, poiché tutti i test condotti sono risultati positivi. I valori degli uomini, però,

risultano quasi tutti al massimo.

47
Test chinesiologici condotti sul punto P1 in ambiente compensato con Cleanergy:

Test chinesiologico donne P1 Cleanergy

20
tk1

15 tk2
tk3
10 tk4
tk5
5
tk6
0 tk7

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 i test chinesiologici

condotti sul campione femminile risultano tutti positivi, anche se solo due test su sette (tk1, tk2) raggiungono

il valore massimo;

-A parità di condizioni, non sono stati condotti sul campione femminile test chinesiologici che abbiano dato

risultato negativo.

Test chinesiologico uomini P1 Cleanergy

tk1
30
tk2
25
tk3
20
tk4
15
tk5
10
5 tk6

0 tk7

48
- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 i test condotti sul

campione maschile risultano tutti positivi, e quattro su sette raggiungono il valore massimo;

-A parità di condizioni, non sono stati effettuati test chinesiologici sul campione maschile che abbiano dato

risultati negativi.

Anche con l’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy è stato registrato un netto miglioramento

generale sul punto P1, anche se gli uomini hanno raggiunto un maggior numero di valori massimi.

In generale, il maggior numero di valori massimi è stato riscontrato con il biocompensatore Stella.

Test chinesiologici condotti sul punto P2 in assenza di biocompensatori:

test kinesiologici donne punto 2


20

15
risultato

"tk
10 1
tk2
5
tk3
0

test kinesiologico
test kinesiologico

-In assenza di biocompensatori, su P2 i test condotti sul campione femminile sono tutti positivi, e tutti hanno

raggiunto il massimo valore possibile;

-A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno dato risultati negativi.

49
test kinesiologico
uomini p2

30
tk1
risultato 20 tk2
medio su tk3
6 tk4
soggetti 10 tk5
tk6
0
test kinesiologico uomini p2 stella

-In assenza di biocompensatori, su P2 i test condotti sul campione maschile sono tutti positivi, e tutti

raggiungono il massimo valore possibile.

Test chinesiologici condotti sul punto P2 in ambiente compensato con Stella:

test kinesiologico donne p2 stella

20

15
tk1
risultato tk2
medio su 10 tk3
4 tk4
5 tk5
soggetti
tk6

0
test kinesiologico donne p2 stella

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 i test condotti sul campione

femminile sono tutti positivi e tutti raggiungono il massimo valore possibile;

-A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno dato risultati negativi.

50
test kinesiologico
uomini p2 stella

30
25
20 tk1
risultato tk2
medio su 15 tk3
6 soggetti 10 tk4
tk5
5 tk6
tk7
0
test kinesiologico uomini p2 stella

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 i test condotti sul campione

maschile risultano tutti positivi, e tutti raggiungono il massimo valore possibile.

L’analisi comparata dei grafici mostra che in entrambi i campioni l’applicazione del biocompensatore Stella

non cambia le condizioni esistenti sul punto P2, poiché i risultati restano tutti sui massimi valori possibili.

Test chinesiologici condotti sul punto P2 in ambiente compensato con Cleanergy:

Test chinesiologico donne P2 Cleanergy


20 tk1
tk2
15
tk3
10 tk4
tk5
5
tk6
0 tk7

51
-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 i test condotti sul campione

femminile risultano tutti positivi, e quattro su sette raggiungono il massimo valore possibile;

-A partità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno dato risultati negativi.

Test chinesiologico uomini P2 Cleanergy

30
tk1
25
tk2
20
tk3
15 tk4
10 tk5
5 tk6
0 tk7

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 i test condotti sul campione

maschile risultano tutti positivi, e tre su sette raggiungono il massimo valore possibile.

Dall’analisi comparata emerge con l’applicazione del biocompensatore Cleanergy un lieve peggioramento

delle condizioni di entrambi i campioni su P2: pur restando i valori sempre tutti positivi, il numero di test che

raggiungono il massimo valore possibile è sensibilmente diminuito sia rispetto ai dati raccolti con il

biocompensatore Stella che a quelli relativi all’ambiente non compensato.

52
Test chinesiologici condotti sul punto P3 in assenza di biocompensatori:

test kinesiologici donne punto 3

0
risultato medio
-5
tk1
tk2
-10 tk3
tk4
-15 tk5
tk6
-20 tk7

test kinesiologico

-In assenza di biocompensatori, su P3 i test condotti sul campione femminile risultano tutti negativi, e tutti

raggiungono il minimo valore possibile;

-A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno dato risultati positivi.

test kinesiologici uomini punto 3

-22
-23
-24
risultato medio

-25 tk1
-26 tk2
tk3
-27
tk4
-28 tk5
-29 tk6
tk7
-30

test kinesiologico

53
-In assenza di biocompensatori, su P3 i test condotti sul campione maschile risultano tutti negativi e sei su

sette raggiungono il minimo valore possibile.

Test chinesiologici condotti sul punto P3 in ambiente compensato con stella:

test kinesiologico donne p3 stella

20

15
tk1
risultato tk2
medio su10 tk3
4 tk4
soggetti 5 tk5
tk6
tk7
0

test kinesiologico donne p3 stella

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 i test chinesiologici condotti sul

campione femminile risultano positivi in sei casi su sette e tre raggiungono il massimo valore possibile;

- A parità di condizioni, i test condotti sul campione femminile in un caso su sette hanno risultato pari a zero;

- A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno risultati negativi.

54
test kinesiologico uomini p3 stella

30
25
20 tk1
risultato tk2
medio su 15 tk3
6 soggetti 10 tk4
tk5
5 tk6
tk7
0
test kinesiologico uomini p3 stella

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 i test chinesiologici condotti sul

campione maschile risultano tutti positivi e raggiungono il massimo valore possibile in sei casi su sette;

- A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione maschile risultano negativi.

Comparando i dati, si può notare in entrambi i campioni un netto miglioramento delle condizioni, anche se il

grafico degli uomini mostra valori massimi per un maggior numero di volte rispetto a quello delle donne, che

invece ha anche un valore pari a zero.

Test chinesiologici condotti sul punto P3 in ambiente compensato con Cleanergy:

Test chinesiologico donne p3 cleanergy

tk1
20
tk2
15 tk3
10 tk4
tk5
5
tk6
0
tk7
1

55
- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 i test chinesiologici

effettuati sul campione femminile risultano tutti negativi, e quattro su sette raggiungono il maggior valore

possibile.

- A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione femminile hanno risultati negativi.

Test chinesiologico uomini p3 cleanergy

25 tk1
20 tk2
tk3
15
tk4
10
tk5
5 tk6
0 tk7

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 i test condotti sul

campione maschile risultano tutti positivi e in cinque casi su sette raggiungono il massimo valore possibile;

- A parità di condizioni, in nessun caso i test condotti sul campione maschile risultano negativi.

I dati a confronto mostrano, con il biocompensatore di tipo Cleanergy, un deciso miglioramento delle

condizioni di entrambi i campioni su p3 rispetto all’ambiente non compensato, e un ulteriore miglioramento

rispetto all’appartamento compensato con il biocompensatore Stella, in quanto non ci sono valori pari a zero

e il numero dei test che raggiunge il massimo valore possibile è in aumento.

56
HEART RATE VARIABILITY: INTERPRETAZIONE DEI DATI

___________________

I dati relativi all’Heart Rate Variability (HRV) sono stati rilevati per mezzo dello strumento ”Heart &

Emotions” di Elemaya, con il quale è stata misurata anche l’attività del sistema nervoso autonomo nei punti

esaminati P1,P2,P3. Poiché per ogni soggetto è stato effettuato il rilevamento dei dati per nove volte (P1, P2

E P3 senza compensatori, P1,P2 E P3 con Stella E P1, P2 E P3 con Cleanergy), per un totale di ben novanta

grafici HRV, in questa sede saranno presentati ed esaminati soltanto i grafici riassuntivi, ottenuti dai risultati

mediati. Per l’interpretazione dei dati rilevati saranno presi come riferimento i valori normali indicati dalla

Cardiologix,azienda che opera da anni nel settore della strumentazione per il monitoraggio ed il controllo

del cuore, e qui di seguito riassunti:

Frequenza cardiaca: 59-96 battiti al minuto;

Deviazione standard tacogramma: 40-110 millisecondi;

Ln (total power): 7,2-9,1;

Ln (VLF): 6,6-8,6;

Attività simpatico (LF): 5,9-8,0;

Attività parasimpatico (HF): 3,8-7,0.

Figura 7: esempio di grafico relativo all'HRV e all'attività del Sistema Nervoso Autonomo

57
legenda:

Grafici riassuntivi HRV P1 donne:

P1DONNE:ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

10
9
8
7
6
Serie1
5
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4

P1 DONNE: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO


10

6
Serie
4 1
Serie
2 2
0
1 2 3 4

58
P1 DONNE: HEART RATE VARIABILITY

400
350
300
250
Serie1
200
150 Serie2
100 Serie3
50
0
1 2 3 4

Grafici riassuntivi Hrv P1 Uomini:

P1 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

12

10

8
Serie1
6
Serie2
4
Serie3
2

0
1 2 3 4 5 6

P1 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO

10

6
Serie1
4 Serie2
Serie3
2

0
1 2 3 4 5 6

59
P1 UOMINI: HEART RATE VARIABILITY

500
450
400
350
300
Serie1
250
200 Serie2
150 Serie3
100
50
0
1 2 3 4 5 6

Dati relativi al punto P1 in assenza di biocompensatori:

Questi sono i dati relativi al campione femminile:

-In assenza di biocompensatori, i dati rilevati su P1 mostrano che l’attività del sistema simpatico rientra

nella norma (5,9-8,0) per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta sotto la norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta sopra la norma per una donna su quattro.

-In assenza di biocompensatori, risulta che su P1 l’attività del sistema parasimpatico rientra nella norma

(3,8-7,0) per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta sotto la norma per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma.

-In assenza di biocompensatori, su P1 i valori di HRV rientrano nella norma (40-110 millisecondi) per una

donna su quattro;

-A parità di condizioni, il valore di HRV risulta sotto la norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano sopra la media per due donne su quattro.

60
Si può notare, a questo proposito, che il punto P1 (nodo Benker su acquifero confinato) a tende a stimolare

leggermente l’attività del sistema simpatico nelle donne.

Di seguito sono i dati relativi al campione maschile:

-In assenza di biocompensatori, in P1 l’attività del sistema simpatico rimane nella norma (5,9-8,0) per

quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta sotto la media in due uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico negli uomini risulta al di sopra dei

valori normali.

-In assenza di biocompensatori, in P1 l’attività del sistema parasimpatico rimane nella norma (3,8-7,0) per

cinque uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma per un uomo su

sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico negli uomini risulta al di sotto dei

valori normali.

-In assenza di biocompensatori, in P1 i valori di HRV risultano nella norma (40-110 millisecondi) per tre

uomini su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto della norma per due uomini su sei;

-A parità di condizioni, il valore di HRV risulta al di sopra dei valori normali per un uomo su sei.

Si può dedurre da questi dati che il punto P1 per sua natura non influisce particolarmente sull’attività del

sistema nervoso autonomo negli uomini e quindi che questi reagiscono in modo diverso dalle donne alla

presenza di acquiferi confinati.

61
Dati relativi al punto P1 compensato con Stella:

Per quanto riguarda le donne, questi sono i risultati dell’elaborazione dei dati:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 l’attività del sistema

simpatico rimane nella norma (5,9-8,0) per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per una donna su

quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per una donna su

quattro.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 l’attività del sistema

parasimpatico risulta nella norma per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per due

donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico in nessun caso risulta al di sotto della norma.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 il valore di HRV rimane nella

norma per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, il valore di HRV risulta al di sopra della norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso il valore di HRV risulta al di sotto della norma.

Mentre su P1 l’attività del sistema simpatico, nelle donne esaminate, non subisce variazioni con

l’applicazione del biocompensatore Stella rispetto all’ambiente non compensato, il sistema parasimpatico

risulta più attivo, e i valori di HRV si normalizzano in tre casi su quattro, rispetto a un solo caso in assenza di

biocompensatori.

62
Queste sono invece le reazioni degli uomini:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 l’attività del sistema

simpatico rientra nei valori normali per un uomo su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto della norma in due uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra della norma in tre casi su sei.

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P1 l’attività del sistema

parasimpatico risulta nella norma in due uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma in quattro casi su

sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto della norma.

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, il valore di HRV in P1 risulta nella

norma per un uomo su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano sotto la media per un uomo su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano superiori alla norma per quattro uomini su sei.

Da quanto rilevato emerge che l’applicazione del biocompensatore Stella su P1 provoca negli uomini

esaminati un leggero aumento dell’attività del sistema simpatico.

Dati rilevati sul punto P1 nell’ambiente compensato con Cleanergy:

I dati relativi alle donne mostrano i seguenti risultati:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 l’attività del sistema

simpatico risulta nella norma per una donna su quattro;

63
-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta superiore ai valori normali per tre donne su

quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico in nessun caso risulta al di sotto dei valori normali;

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 l’attività del sistema

parasimpatico risulta al di sopra della norma nell’intero campione femminile;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta nei valori normali o al di

sotto di essi.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, i valori di HRV risultano in

tutte le donne esaminate molto al di sopra dei valori normali;

-A parità di condizioni, in nessun caso il valore di HRV risulta compreso nei valori normali o al di sotto di

essi.

Risulta evidente, dalle reazioni dei soggetti esaminati, che il biocompensatore di tipo Cleanergy su P1

provoca un aumento evidente dell’attività del sistema simpatico.

Le reazioni degli uomini evidenziano i seguenti aspetti:

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 l’attività del sistema

simpatico rimane nella norma per cinque uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico rilevata è al di sopra dei valori normali per un uomo

su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 l’attività del sistema

parasimpatico risulta nella norma per quattro uomini su sei;

64
-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per due

uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P1 i valori di HRV

risultano al di sopra dei valori normali per cinque uomini su sei;

-A parità di condizioni, in un solo caso il valore di HRV rimane nella norma;

- A parità di condizioni, in nessun caso il valore di HRV risulta al di sotto della norma.

Si segnala, in conclusione, un aumento dell’attività del sistema simpatico anche nel campione maschile, che

però si mantiene all’interno di valori normali.

65
Dati relativi al punto P2:

P2 DONNE: ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

12

10

8
Serie1
6
Serie2
4 Serie3
2

0
1 2 3 4

P2 DONNE: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO

10
9
8
7
6
Serie1
5
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4

66
P2 DONNE: HEART RATE VARIABILITY

300

250

200
Serie1
150
Serie2
100
Serie3
50

0
1 2 3 4

P2 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

10
9
8
7
6
Serie1
5
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4 5 6

67
P2 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO

9
8
7
6
5 Serie1
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4 5 6

P2 UOMINI: HEART RATE VARIABILITY

180
160
140
120
100 Serie1
80 Serie2
60
Serie3
40
20
0
1 2 3 4 5 6

Dati relativi al punto P2 in assenza di biocompensatori:

Questa è la situazione del campione femminile:

-In assenza di biocompensatori, su P2 l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali

per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico rientra nella media per una donna su quattro;

68
-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali.

-In assenza di biocompensatori, l’attività del sistema parasimpatico rientra nei valori normali per tutte le

donne esaminate;

-A parità di condizioni, in nessun caso si rileva un’attività del sistema parasimpatico al di sopra o al di sotto

dei valori normali.

-In assenza di biocompensatori, i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali per tre donne su

quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV rientrano nella norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali.

Dai dati analizzati si può dedurre che il punto P2, per sua natura, favorisce l’attività del sistema

parasimpatico lasciando i valori nella norma.

Di seguito sono i dati relativi al campione maschile esaminato:

-In assenza di biocompensatori, su P2 l’attività del sistema simpatico rientra nella norma per due uomini su

sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per quattro

uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali.

-In assenza di biocompensatori, su P2 l’attività del sistema parasimpatico rientra nei valori normali per

l’intero campione maschile esaminato;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra o al di sotto dei

valori normali.

-In assenza di biocompensatori, su P2 i valori di HRV rientrano nella norma per cinque uomini su sei;

69
-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali per un uomo su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali.

Come già evidenziato per le donne, anche nel caso degli uomini il punto P2, per sua natura inibisce l’attività

del sistema simpatico favorendo quella del parasimpatico e lasciando i valori nella norma.

Dati relativi al punto P2 in ambiente compensato con Stella:

Per quanto riguarda il campione femminile esaminato:

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 l’attività del sistema

simpatico risulta al di sotto dei valori normali per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico rientra nella norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali per una donna su

quattro.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 l’attività del sistema

parasimpatico risulta nella norma per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per una

donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 i valori di HRV risultano

nella norma per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali per una donna su quattro;

70
L’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy sbilancia leggermente l’attività del sistema nervoso

autonomo delle donne esaminate su P2; il parasimpatico, infatti, mostra valori al di sopra della norma e

anche l’attività del sistema simpatico varia molto in base al soggetto esaminato.

Seguono i dati relativi al campione maschile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 l’attività del sistema

simpatico rientra nella norma per quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per due uomini su

sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 l’attività del sistema

parasimpatico rientra nei valori normali per cinque uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per un uomo

su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P2 i valori di HRV risultano

nella norma per cinque uomini su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra della norma per un uomo su sei;

-a parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sotto della norma.

Anche in questo caso si nota, con l’applicazione del biocompensatore di tipo stella, un incremento

dell’attività del sistema parasimpatico in P2 sul campione maschile.

71
Dati relativi al punto P2 in ambiente compensato con Cleanergy:

Per quanto riguarda le donne esaminate:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 l’attività del sistema

simpatico risulta nella norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali per tre donne su

quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 l’attività del sistema

parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali in tre casi su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico rientra nella norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 i valori di HRV

risultano al di sopra dei valori normali per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano nella norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali.

Con l’applicazione del biocompensatore Cleanergy si riscontra un’intensa attività del sistema simpatico nelle

donne sul punto P2.

Per quanto riguarda il campione maschile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 l’attività del sistema

simpatico rientra nella norma per tutti gli uomini esaminati;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra o al di sotto della

norma.

72
-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 l’attività del sistema

parasimpatico rientra nella norma per quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma per due uomini su

sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto della norma.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P2 i valori di HRV

risultano nella norma per quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto della norma per un uomo su sei;

- A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra della norma per un uomo su sei.

Contrariamente a quanto accade per le donne, negli uomini esaminati su P2, con il biocompensatore

Cleanergy, il sistema nervoso autonomo risulta più equilibrato.

73
Dati relativi al punto P3:

P3 DONNE: ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

10
9
8
7
6
Serie1
5
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4

P3 DONNE: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO

9
8
7
6
5 Serie1
4 Serie2
3
2 Serie3
1
0
1 2 3 4

74
P3 DONNE: HEART RATE VARIABILITY

300

250

200
Serie1
150
Serie2
100
Serie3
50

0
1 2 3 4

P3 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA SIMPATICO

10
9
8
7
6
Serie1
5
4 Serie2
3 Serie3
2
1
0
1 2 3 4 5 6

75
P3 UOMINI: ATTIVITA' SISTEMA PARASIMPATICO

9
8
7
6
5 Serie1
4 Serie2
3
Serie3
2
1
0
1 2 3 4 5 6

P3 UOMINI: HEART RATE VARIABILITY

250

200

150
Serie1
100 Serie2
Serie3
50

0
1 2 3 4 5 6

Dati relativi al punto P3 in assenza di biocompensatori:

Di seguito sono i dati relativi al campione femminile:

-In assenza di biocompensatori, su P3 l’attività del sistema simpatico risulta nella norma per due donne su

quattro;

76
-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra della norma per due donne su

quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali.

-In assenza di biocompensatori, su P3 l’attività del sistema parasimpatico rimane nella norma per due

donne su quattro;

- A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma per due donne su

quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-In assenza di biocompensatori, su P3 i valori di HRV risultano al di sopra della norma per due donne su

quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto della norma per una donna su quattro;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali per una donna su quattro.

Le reazioni sul punto P3 non compensato sono, da parte delle donne esaminate, molto soggettive.

Per quanto riguarda gli uomini esaminati:

-In assenza di biocompensatori, su P3 l’attività del sistema simpatico rientra nella norma per quattro

uomini su sei;

-A parità di condzioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per due uomini su

sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra della norma.

-In assenza di biocompensatori, l’attività del sistema parasimpatico in P3 rientra nella norma per l’intero

campione maschile esaminato;

77
-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra o al di sotto dei

valori normali.

-In assenza di biocompensatori, i valori di HRV risultano nella norma per quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali per due uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sopra della norma.

In generale, per gli uomini i valori sul punto P3 non compensato sono normali nella maggior parte dei casi.

Dati relativi al punto P3 in ambiente compensato con Stella:

Di seguito i risultati del campione femminile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 l’attività del sistema

simpatico rientra nella norma per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali per una donna su

quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 l’attività del sistema

parasimpatico rientra nella norma per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per due

donne su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, i valori di HRV rientrano nella

norma per una donna su quattro;

78
-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sotto della norma.

Con l’applicazione del biocompensatore di tipo Stella l’attività del sistema simpatico nel punto P3 viene

stimolata nella maggior parte delle donne esaminate.

Per quanto riguarda gli uomini:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 l’attività del sistema

simpatico rientra nella norma per due uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra della norma per tre uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per un uomo su

sei.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 l’attività del sistema

parasimpatico risulta nella norma per due uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra della norma per quattro uomini

su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

- Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Stella, su P3 i valori di HRV risultano

nella norma per tre uomini su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali per un uomo su sei;

-A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali per due uomini su sei.

Anche negli uomini, se pur in misura minore rispetto alle donne, si osserva un aumento di attività del sistema

simpatico su P3 dopo l’applicazione del biocompensatore Stella.

79
Dati relativi al punto P3 in ambiente compensato con Cleanergy:

Seguono i risultati del campione femminile:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 l’attività del sistema

simpatico rientra nella norma per due donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sotto dei valori normali per una donna su

quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simpatico risulta al di sopra dei valori normali per una donna su

quattro.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 l’attività del sistema

parasimpatico rientra nella norma per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per una

donna su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 i valori di HRV

rientrano nella norma per una donna su quattro;

- A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra dei valori normali per tre donne su quattro;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sotto dei valori normali.

Nelle donne esaminate si osserva, dopo l’applicazione del biocompensatore di tipo Cleanergy, un leggero

incremento di attività del sistema simpatico su P3, anche se in misura minore rispetto allo stesso punto

compensato con Stella.

80
Per quanto riguarda gli uomini:

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 l’attività del sistema

simpatico risulta nella norma per tre uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema simptaico risulta al di sopra della norma per tre uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema simptaico risulta al di sotto dei valori normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 l’attività del sistema

parasimpatico rientra nella norma per tre uomini su sei;

-A parità di condizioni, l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sopra dei valori normali per tre

uomini su sei.

-A parità di condizioni, in nessun caso l’attività del sistema parasimpatico risulta al di sotto dei valori

normali.

-Nell’appartamento compensato con il biocompensatore di tipo Cleanergy, su P3 i valori di HRV

rientrano nella norma perdue uomini su sei;

- A parità di condizioni, i valori di HRV risultano al di sopra della norma per quattro uomini su sei;

-A parità di condizioni, in nessun caso i valori di HRV risultano al di sotto della norma.

Negli uomini si riscontra un aumento dell’attività del sistema simpatico su P3 nella metà dei casi, dopo

l’applicazione del biocompensatore Cleanergy.

81
CONCLUSIONI

________

Dall’analisi dei dati raccolti sul campione di persone utilizzato, è ora possibile rispondere alle domande poste

inizialmente circa gli obiettivi di questa ricerca:

Esiste diversità di interazione tra i tre diversi punti dell’appartamento, opportunamente prescelti,

dove effettuare le prove su un campione di persone di sesso ed età differenti?

Si, si può affermare che esistono differenze di interazione tra i tre punti prescelti dell’appartamento:

P1: nodo di Benker su acquifero confinato; nella maggior parte dei soggetti esaminati ha provocato

sensazioni di disagio; la forza rilevata con il dinamometro è stata, in questo punto, inferiore alla media

individuale per la maggior parte di essi. I risultati degli O-ring test condotti in questo punto, inoltre, sono

risultati negativi per la totalità del campione. Nella maggior parte delle donne, come osservato in modo più

approfondito nel capitolo precedente, c’è stato un incremento dell’attività del sistema nervoso simpatico e

dell’HRV.

2
1,5
1
0,5
0
-0,5 1 2 3
-1
-1,5
-2

Figura 8: riassuntivo dinamometro donne

82
3

1 SC
Stella
0
Cleanergy
1 2 3
-1

-2

Figura 9: riassuntivo dinamometro uomini

P2: zona tendenzialmente neutra considerata come riferimento delle reazioni individuali; la sensazione

percepita dalla maggior parte delle persone è stata di benessere e i valori di forza misurati, tramite

dinamometro, sono risultati superiori alla media individuale per la metà dei soggetti esaminati; gli O-ring

test, inoltre, risultano tutti positivi per la totalità dei soggetti. I dati raccolti con HRV mostrano,sia per il

campione maschile che per quello femminile, un’accentuata attività del sistema parasimpatico e un’attività

cardiaca perfettamente nella norma.

P3: si trova su un acquifero in corrispondenza di un’interazione tettonica di natura distensiva; è interessato

anche dal passaggio della rete Benker ed è a fianco della centralina elettrica e del citofono; la maggior parte

delle persone interrogate, in merito, ha espresso una sensazione di disagio in questo punto, mentre le prove di

forza effettuate con il dinamometro hanno mostrato un incremento della forza nella maggior parte del

campione maschile e un decremento sensibile nel campione femminile. I test chinesiologici effettuati (O-ring

test) risultano tutti negativi e i dati relativi all’HRV rientrano nella norma, per la maggior parte dei soggetti

esaminati, anche se la reazione riscontrata è molto soggettiva.

83
6
4
2
0
1 2 3
-2
-4
-6

Figura 10: riassuntivo sensazioni donne

2 Serie1
Serie2
0
Serie3
1 2 3
-2

-4

Figura 11: riassuntivo sensazioni uomini

Esiste, nei tre punti considerati, diversità di reazione da parte di persone appartenenti allo stesso sesso

rispetto a persona appartenenti a sessi diversi?

Anche in questo caso la risposta è affermativa: sono state osservate reazioni differenti a seconda del sesso

delle persone esaminate:

84
40
30
20
10 SC
0 Stella
-10 1 2 3 Cleanergy
-20
-30
-40

Figura 12: Riassuntivo O-ring donne

40
30
20
10 SC
0 Stella
-10 1 2 3 Cleanergy
-20
-30
-40

Figura 13: riassuntivo O-ring uomini

Come risulta dai grafici in queste pagine, alcune reazioni possono coincidere (come nel caso degli O-ring

test condotti sui tre punti senza compensatori: sui punti P1 e P3 i test risultano senza distinzione di sesso tutti

negativi, mentre su P2 risultano tutti positivi, come riportato nelle figure 12 e 13), ma nella maggior parte dei

casi uomini e donne reagiscono alle interazioni ambientali in modi diversi, a volte antitetici, come nel caso

dei test di forza su P3 senza compensatori (figure 8 e 9): nelle donne si registra una diminuzione dei valori

medi, mentre negli uomini c’è un netto aumento. Anche nella percezione delle sensazioni (figure 10 e 11),

nonostante i due campioni si orientino nello stesso modo, senza compensatori la percezione del disagio è più

forte nelle donne in P1 e negli uomini in P3.

Le maggiori differenze si possono osservare nei grafici del capitolo precedente, in cui risulta evidente come i

biocompensatori scelti abbiano un maggiore effetto sul sistema simpatico delle donne piuttosto che sugli

uomini. Parlando dell’effetto dei biocompensatori si risponde anche a un’altra delle domande poste

85
all’inizio: I biocompensatori esaminati, opportunamente posizionati, hanno effetto sul campione

considerato? In caso di risposta affermativa, le interazioni indotte sono le stesse per tutti i componenti

del campione, a prescindere da sesso ed età, utilizzando lo stesso biocompensatore?

Come si può ancora osservare dai grafici in queste pagine, le sensazioni percepite dalle persone esaminate, i

valori di forza e i risultati dell’O-ring test variano molto in base al biocompensatore utilizzato. Per quanto

riguarda le sensazioni (figure 10 e 11), con Stella si osserva un cambiamento nella percezione da parte dei

soggetti: ad esempio, su P1 la situazione delle donne migliora, poiché la maggior parte di esse, che senza

compensatori provava disagio, ora dimostra benessere o indifferenza; negli uomini aumenta leggermente la

percentuale di soggetti che non provano sensazioni particolari rispetto a quelli che provano disagio. Su P2

invece per le donne la situazione non cambia molto rispetto all’assenza di compensatori, mentre gli uomini

dimostrano un netto miglioramento. Su P3 c’è un lieve miglioramento generale in entrambi i campioni.

I test di forza (figure 8 e 9) su P1 mostrano con Stella un deciso miglioramento della media negli uomini

mentre nelle donne il fenomeno è meno marcato. Su P2 c’è un netto miglioramento generale, mentre su P3

con Stella la situazione addirittura peggiora, lievemente per le donne e in misura marcata per gli uomini.

I test chinesiologici O-ring rivelano un miglioramento generale in entrambi i campioni su P1 e P3, mentre su

P2 la situazione non cambia per nessuno dei soggetti esaminati, poiché i test risultavano già tutti positivi con

i massimi valori possibili.

Stella favorisce l’attività del sistema simpatico negli uomini su P1; per le donne invece la differenza tra

Stella e l’ambiente non compensato è minima. Su P2 i valori di tutti i soggetti si normalizzano; negli uomini

è stimolata una giusta attività del sistema simpatico, con valori tutti nella norma. Su P3, sempre con Stella, si

nota un aumento dell’attività del sistema simpatico in entrambi i campioni, con valori normali nella maggior

parte dei casi.

Gli effetti del biocompensatore di tipo Cleanergy si possono riassumere come segue: per quanto riguarda le

sensazioni percepite dai soggetti (figure 10 e 11), su P1 la situazione delle donne è statisticamente uguale a

quella di Stella; per gli uomini invece c’è un ulteriore miglioramento. Su P2 il miglioramento è netto per

entrambi i campioni anche rispetto a Stella: la totalità delle donne ha dichiarato di provare sensazioni

86
positive in questo punto, mentre per gli uomini una sola persona ha espresso indifferenza e il resto del

campione ha provato benessere. Su P3 la situazione migliora per la maggior parte dei soggetti, senza

differenze rilevanti tra i due compensatori.

Per quanto riguarda i test di forza, nelle donne su P1 Cleanergy porta un miglioramento pari a quello di

Stella, mentre per gli uomini la situazione peggiora in maniera decisa: cinque su sei registrano un livello di

forza al di sotto dei valori medi individuali. Su P2, invece, il miglioramento è evidente per l’intero campione

maschile, mentre per le donne la situazione subisce un lieve peggioramento; migliora invece leggermente su

P3 con Cleanergy, mentre per il campione maschile succede esattamente il contrario: il peggioramento è

generale.

I test chinesiologici condotti hanno dato con Cleanergy i seguenti risultati: su P1 c’è un miglioramento nelle

condizioni del campione femminile, minore però rispetto a quello registrato con Stella; sugli uomini i due

compensatori portano entrambi un deciso miglioramento. Su P2 sia per le donne che per gli uomini si

registra un lieve peggioramento, anche se i valori restano comunque positivi; su P3 Cleanergy porta un

miglioramento per entrambi i campioni, anche se per gli uomini l’entità di questo miglioramento è

leggermente inferiore a quello registrato con Stella.

In generale, si è osservato che il biocompensatore di tipo Cleanergy aumenta l’attività del sistema simpatico

in quasi tutti i casi: per le donne in maniera notevole su P1 e P2, mentre su P3 l’azione sembra più

equilibrata; per gli uomini anche questa volta accade il contrario: su P1 e P2 c’è un aumento dell’attività del

sistema simpatico, ma i valori restano nella norma; su P3, invece, nella maggior parte dei casi questi valori

sono troppo alti.

Dai risultati ottenuti possiamo affermare che le interazioni indotte non sono le stesse per tutti usando lo

stesso biocompensatore, ma c’è differenza tra uomini e donne e si notano differenze individuali anche

all’interno degli stessi campioni; inoltre, si può rispondere anche a un altro degli interrogativi presentati

all’inizio di questa ricerca: se le interazioni indotte siano le stesse con entrambi i compensatori oppure i

due strumenti abbiano effetti diversi. Anche a questa domanda, dopo aver confrontato i dati, si può

rispondere che le interazioni non sono affatto le stesse: anche se entrambi i compensatori tendono a stimolare

il sistema simpatico, si notano delle differenze nelle reazioni dei due campioni esaminati e nei punti in cui

87
questi strumenti vengono utilizzati: a volte l’attività del sistema simpatico viene stimolata in modo troppo

aggressivo da un compensatore, mentre l’altro ha un’azione più lieve, oppure in un determinato punto un

compensatore è più adatto per gli uomini e uno per le donne; inoltre è indispensabile tenere in

considerazione la persona nella sua soggettività. In base a questi risultati, ottenuti dall’ indagine condotta con

la metodologia di misura illustrata nei capitoli precedenti, non è possibile dire quale compensatore sia

migliore e quale universalmente più adatto, perché l’esperienza fatta dimostra che non esiste il

biocompensatore perfetto; esiste, se mai, il biocompensatore adatto a una data persona in un dato punto. A

questo proposito si può rispondere all’ultima domanda, che è forse la più importante: le interazioni indotte

sono idonee a modificare le interazioni presenti in modo ottimale e biocompatibile?

La ricerca, condotta nell’appartamento preso in esame su un campione di quattro donne e sei uomini, mostra

che le interazioni presenti non sono state modificate in senso definitivo né biocompatibile per tutti i punti

esaminati: in alcuni casi un biocompensatore ha compensato in modo soddisfacente un punto o due di quelli

esaminati, ma non tutti e tre, e non opportunamente per tutti i soggetti. Non si esclude che in altri contesti

questo possa accadere, ma in questa ricerca, con la metodologia di misura utilizzata, non è stato osservato. E’

emerso però che i biocompensatori sono particolari dispositivi che hanno un effetto (variabile a seconda del

tipo utilizzato) sull’ambiente circostante e che le interazioni, da essi indotte, sono spesso molto forti; per

questo motivo non è opportuno usarli e sistemarli in modo superficiale, con l’idea che possano risolvere tutti

i problemi legati alle interazioni ambientali presenti. Prima di scegliere un biocompensatore , è

indispensabile considerarne più di uno ed effettuare prove chinesiologiche, test di forza, rilevamento

dell’attività di HRV e del sistema nervoso autonomo e quant’altro si possa rendere necessario per scegliere la

soluzione più adatta per l’ambiente e la persona che si stanno considerando. Sarebbe opportuno effettuare

tutte le prove in momenti diversi della giornata e dell’anno e solo dopo aver esaminato i dati con attenzione

consigliare o scegliere il biocompensatore più adatto. Anche se già enunciato, è utile ripetere che non esiste

il biocompensatore universale: è indispensabile ricordare che come ogni persona va trattata nella sua

interezza e individualità, anche l’ambiente circostante va considerato nello stesso modo.

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Per terminare, si può affermare che la ricerca condotta non è affatto conclusa, è stata solamente indicata una

metodologia oggettiva di indagine che, pur con le limitazioni del caso, potrà essere utilizzata per ulteriori

ricerche ogni qualvolta si presenti la necessità di rendere biocompatibile l’interazione tra uomo e ambiente.

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RINGRAZIAMENTI

Un sentito ringraziamento va al mio relatore Sergio Berti, al mio correlatore Tiziano Guerzoni, a tutti i

docenti dell’accademia ANEA e a tutte le persone che mi hanno aiutato nella realizzazione di questa ricerca:

Davide e Ilaria, Valentina e Francesco, Yuri e Mariangela, Eleonora, Stefano, Andrea e Romolo.

Un ringraziamento particolare al mio compagno Andrea, che oltre a essersi prestato a questa esperienza mi

ha anche aiutato nella revisione della tesi e ai miei genitori Romolo e Patrizia.

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