Rosario Italia Pompei 15-04-2020

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Pontificio Santuario

della Beata Maria Vergine


del Santo Rosario di Pompei

Santo Rosario per l’Italia

15 Aprile 2020
Immagini:
Copertina: Immagine della Beata Maria Vergine del Santo Rosario
Pagina 2: Immagine del Beato Bartolo Longo,
Fondatore del Santuario e delle Opere di Carità di Pompei
Misteri del Rosario: “La Risurrezione di Cristo” di Annibale Carracci,
Museo del Louvre, Parigi;
“L’Ascensione di Gesù” di Antonino Alberti”
detto il Barbalonga. Museo Regionale, Messina;
“Pentecoste” di Juan Bautista Maino de Castro.
Museo del Prado, Madrid;
“Assunzione della Vergine Maria” di Guido Reni.
Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea, Genova;
“L’Incoronazione della Vergine” di Diego Velasquez.
Museo del Prado, Madrid;
Pagina 28: “Cristo Risorto incontra sua madre”,
Guercino, 1629, Pinacoteca civica di Cento (Ferrara)
Misteri della Gloria

meditati con

il Beato Bartolo Longo


(1841-1926)
Apostolo del Santo Rosario
Fondatore del Santuario
e delle Opere di Carità di Pompei

il Servo di Dio Francesco Saverio Toppi OFMcap.


(1925-2007)
già Arcivescovo-Prelato di Pompei

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Canto:
AVE MADRE DELLA CHIESA
(Testo: Anna Maria Galliano - Musica: Antonio Christian Pagano)

Ave, madre della Chiesa sposa del Signore,


unisci tutti gli uomini
col Padre e col tuo Figlio nell’Amor.

Piena di grazia, sei tempio di luce,


umile Vergine figlia di Sion,
in te è disceso l’Amore di Dio,
la sua Parola dimora tra noi.

Eva novella, sei Vergine santa,


madre di Cristo sorgente di vita
dal cuor di Dio al mondo donata
per far rinascere l’umanità.

Ave, madre della Chiesa sposa del Signore,


unisci tutti gli uomini
col Padre e col tuo Figlio nell’Amor.

Vescovo: O Dio vieni a salvarmi.


Tutti: Signore, vieni presto in mio aiuto.

Vescovo: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.


Tutti: Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.

Vescovo: Introduzione

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I MISTERO
Vescovo:
Nel primo mistero della
gloria contempliamo:

La Risurrezione
di Gesù

1. Lettore: Dal Vangelo secondo Marco (16, 1.5-6)

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e


Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. [...] En-
trate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito
d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non
abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risor-
to, non è qui».

2. Lettore: Dagli scritti del Servo di Dio


Mons. Francesco Saverio Toppi

La nostra vicenda terrena è costellata da ogni genere di sofferen-


ze che terminano con la stroncatura della morte, eppure portia-

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mo dentro una insopprimibile aspirazione alla felicità e alla vita.
(…) Occorre un salto dalla realtà terrena a quella ultraterrena,
dal mondo della carne a quello dello Spirito, dall’opera dell’uo-
mo a quella di Dio. E l’opera di Dio trova la sua sintesi emble-
matica, la sua espressione suprema nella Risurrezione del Cristo
Gesù. (…) Noi recitando il Rosario ci concentriamo nel Cuore di
Maria, dove troviamo immancabilmente Gesù che ci comunica
per Maria la potenza della sua Risurrezione, ossia la Vita della
sua Grazia, la santità del suo Spirito, la gioia paradisiaca del suo
Amore.
(da “Il Rosario e la Nuova Pompei”, n. 5, maggio 1996)

Dagli scritti del Beato Bartolo Longo

O vero Figlio di Dio,


che consolazione è questa per noi tutti,
che in Te fermamente crediamo!
La tua Risurrezione, o glorioso nostro Salvatore
ci infonde gioia e consolazione,
perché ci assicura la nostra riconciliazione con Dio.
E come Tu risorgendo prendesti nuova vita,
così noi, risorti dal peccato alla grazia,
viviamo, in Te, di una vita nuova. Amen.
(da “I Quindici Sabati del Santissimo Rosario”, Pompei 1981, p. 272)

Canto: Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo.


Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo,
con te amiamo.

Vescovo: Invochiamo in questo primo mistero Maria, porta


del cielo, per le vittime che questo terribile morbo

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ha mietuto tra i medici, gli infermieri, gli operatori
sociali, i sacerdoti, gli anziani e le persone tutte. Lei,
che è segno di sicura speranza di ciò che saremo,
introduca questi nostri fratelli alla contemplazione
del volto di Dio.

Vescovo: Padre nostro...

Solista: Ave, Maria... e benedetto è il frutto del tuo seno


Gesù, che è risorto per noi
Tutti: Santa Maria... (10vv)

Gloria al Padre… (cantato)

Vescovo: Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra


dolcissima, ottienici di credere fortemente alla risur-
rezione di Cristo e di risorgere ogni giorno con Lui a
vita nuova.

Vescovo: Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario


Tutti: prega per noi.

Canto: Ave Maria

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II MISTERO
Vescovo:
Nel secondo mistero della
gloria contempliamo:

L’Ascensione
di Gesù al cielo

1. Lettore: Dal Vangelo secondo Luca (24, 50-52)


Poi [Gesù] li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li
benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva por-
tato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornaro-
no a Gerusalemme con grande gioia.

2. Lettore: Dagli scritti del Servo di Dio


Mons. Francesco Saverio Toppi

Vorremmo stare anche noi a fissare il cielo e a seguire Gesù


mentre si allontana; vorremmo restare a lungo nella speranza
che la nube si dilegui e Lui, il Maestro e Signore, riappaia nello
splendore del suo volto glorificato. Stiamo con Maria a guarda-

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re, ad attendere nella certezza che Egli riapparirà nella sua gloria
e vi coinvolgerà anche noi. (…) È questa una realtà sbalorditiva,
esaltante: occorre una fede viva per prenderne atto, per rendersene
conto. La preghiera a Maria, «Colei che ha creduto» (Lc 1,45),
aiuterà efficacemente ad assimilare questa realtà, attraverso una
meditazione intensa, prolungata, una contemplazione luminosa,
sostenuta dai doni della sapienza e dell’intelletto, come viene esi-
gito per i Misteri del Rosario. Siamo dunque risuscitati con Cristo,
siamo assisi in Cristo alla destra del Padre, nella gloria dei cieli.
(da “Il Rosario e la Nuova Pompei”, n. 2, febbraio 1994)

Dagli scritti del Beato Bartolo Longo

O Vergine Immacolata e Madre nostra amatissima,


che, piena di celesti speranze e di smisurato amore,
vedesti il tuo Diletto ascendere al cielo,
accendi la nostra fede,
ravviva la nostra speranza
e rinvigorisci la nostra carità;
benedici, accetta le nostre fatiche,
ed ottienici la perseveranza finale
per meritare la corona eterna del cielo.
E Tu, Vergine fedele, che sei beata perché credesti,
specchio di viva fede e modello di ogni cristiano,
ottienici da questo tuo Figlio
che stacchiamo il nostro cuore
dai falsi piaceri del mondo,
e agiamo alla luce di quella fede,
che è il fondamento delle cose che noi speriamo,
cioè dell’eterno premio. Amen.
(da “I Quindici Sabati del Santissimo Rosario”, Pompei 1981, pp. 306.308)

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Canto: Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo.
Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo,
con te amiamo.

Vescovo: Invochiamo in questo secondo mistero Maria, salu-


te degli infermi. Vogliamo affidarLe gli ammalati e
quanti sono impegnati nella loro cura. A Lei chie-
diamo di aiutare gli operatori sanitari ad accostarsi
ai pazienti, nella consapevolezza di avere di fronte
persone che vivono una fragilità fisica e spirituale.
Siano sempre pronti a curare, anche quando non
sono in grado di guarire, con la delicatezza e il ri-
spetto che ognuno può dare.

Vescovo: Padre nostro...


Solista: Ave, Maria... e benedetto è il frutto del tuo seno
Gesù, che è asceso al cielo per noi.
Tutti: Santa Maria... (10vv)

Gloria al Padre… (cantato)

Vescovo: Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra


dolcissima, ottienici di camminare con giustizia
e santità per le strade del mondo, tenendo fisso lo
sguardo alla patria del cielo.

Vescovo: Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario


Tutti: prega per noi.

Canto: Ave Maria

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III MISTERO
Vescovo:
Nel terzo mistero della
gloria contempliamo:

Il dono dello
Spirito Santo

1. Lettore: Dagli Atti degli Apostoli (2, 1-4)


Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trova-
vano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal
cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e ri-
empì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di
fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e
tutti furono colmati di Spirito Santo.

2. Lettore: Dagli scritti del Servo di Dio,


Mons. Francesco Saverio Toppi

Nel Terzo Mistero Glorioso si contempla la discesa dello Spirito


Santo nel cenacolo, dov’erano gli Apostoli, i discepoli con alcune
donne e con Maria, Madre di Gesù, in assidua e concorde preghie-
ra. È l’icona liturgica del Santo Rosario che presenta la Chiesa

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con Maria nell’attesa e nell’invocazione dello Spirito promesso
dal Padre e meritatoci dal Figlio. (…) Il beato Bartolo Longo nei
«Quindici Sabati» invita ad entrare spiritualmente nel cenacolo
per pregare con Maria, attendere fiduciosamente e desiderare con
Maria il Consolatore, credere con Maria nell’amore del Signore
che ci vuol dare lo Spirito Santo come dono supremo, compren-
sione di ogni altro dono. (…) Entriamo ancora nel cenacolo, come
suggerisce il nostro beato Bartolo Longo, e tratteniamoci con Ma-
ria ad implorare una rinnovata Pentecoste per noi e per la Chiesa
intera. Maria, sposa dello Spirito Santo, può e vuole introdurci col
suo Rosario nei tesori inesauribili del Consolatore divino.
(da “Il Rosario e la Nuova Pompei”, n. 7, luglio-agosto 1996)


Dagli scritti del Beato Bartolo Longo

O Maria, che sei sempre Maestra della Chiesa,


e piena di tutti i doni dello Spirito Santo,
insegnaci Tu a ben pregare:
prega Tu stessa per noi,
e suscita nei nostri cuori quei gemiti e quei sospiri
che valgono ad attirare in noi lo Spirito Santo.
Poni sulle nostre labbra
le preghiere più conformi al tuo Cuore,
che giungano più gradite a Te,
e pienamente siano esaudite da questo Dio di bontà.
O Spirito di Bontà e di Amore,
penetra anche il nostro cuore,
affinché non cessi mai dal pregare,
secondo il consiglio del Salvatore,
con fede viva, con umiltà profonda,
con generosa perseveranza. Amen.
(da “I Quindici Sabati del Santissimo Rosario”, Pompei 1981, pp. 317-318)

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Canto: Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo.
Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo,
con te amiamo.

Vescovo: Invochiamo in questo terzo mistero Maria, tempio


dello Spirito Santo. A Lei, aiuto dei cristiani, affi-
diamo i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e
le religiose e tutti coloro che operano a servizio dei
malati, perché siano sempre pronti, come il buon
Samaritano, a versare l’olio della consolazione e il
vino della speranza. Lo Spirito Santo soffi ancora
nella Chiesa, per aiutare il mondo a ritrovare, attra-
verso la via della salute, la strada della salvezza.

Vescovo: Padre nostro...


Solista: Ave, Maria... e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù,
che ha effuso lo Spirito Santo sopra di noi.
Tutti: Santa Maria... (10vv)

Gloria al Padre… (cantato)

Vescovo: Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra


dolcissima, ottienici di essere sempre docili all’azio-
ne dello Spirito Santo, perché egli compia in noi,
nella Chiesa e nel mondo i prodigi di una rinnovata
Pentecoste.

Vescovo: Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario


Tutti: prega per noi.

Canto: Ave Maria

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IV MISTERO
Vescovo:
Nel quarto mistero della
gloria contempliamo:

L’Assunzione
di Maria in cielo
in anima e corpo

1. Lettore: Dal Cantico dei Cantici (2, 10-13)

Ora l’amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e
vieni, presto! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la piog-
gia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto
è tornato [...]. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto!».

2. Lettore: Dagli scritti del Servo di Dio


Mons. Francesco Saverio Toppi

L’esistenza terrena di Maria ebbe un termine come quella di


Gesù, Maria passò da questa all’altra vita come Gesù, con un atto

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d’amore supremo. Il beato Bartolo Longo, riassumendo il pensie-
ro di Santi e Dottori della Chiesa, scrive che Maria vide spezzarsi
i vincoli della carne per un impeto travolgente d’amore che la
congiunse, anima e corpo a Gesù risorto e asceso al Cielo. Fu as-
sunta per una irruzione dello Spirito che la catapultò nella pienez-
za trasfigurante della sua unione col Figlio. Recitando il Rosario,
ritmando con lo sguardo stupito l’Ave Maria, l’accento cade e il
cuore riposa contemplando la Piena di Grazia, la Congiunta del
Signore, la Benedetta fra le donne con il Frutto benedetto del suo
seno. E la preghiera sale, l’anelito dello spirito si slancia verso
l’abbraccio definitivo, beatificante col Signore Gesù, centro del-
la Comunione Trinitaria, paradiso di tutti i cuori.
(da “Il Rosario e la Nuova Pompei”, n. 9, novembre-dicembre 1996)

Dagli scritti del Beato Bartolo Longo

O santa e immacolata Verginità di Maria,


non sappiamo con quali parole lodarti!
O Signora nostra dolcissima,
Tu hai già lasciato la terra,
sei giunta nel tuo regno dove siedi Regina
sopra tutti i cori degli Angeli.
Ci rallegriamo con te di sì alto privilegio
della tua Assunzione in Cielo.
Ma ricordati che fu per noi peccatori
che Tu fosti elevata a tanta dignità e gloria;
perciò non hai perduto, anzi in Te è cresciuta
la compassione verso di noi poveri figli di Adamo.
Dal gran trono, dunque, dove regni, rivolgi, o Maria,
anche sopra di noi gli occhi tuoi pietosi,
ed abbi pietà di noi. Guardaci e soccorrici.

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Per i meriti dunque della tua beata morte,
impetraci l’amore alla perfezione
con una fede forte, una coscienza retta,
un cuore puro nelle intenzioni,
per uscire da questa vita in grazia di Dio:
e così venire in paradiso, a lodarti
e a cantare le tue glorie, come Tu meriti. Amen.
(da “I Quindici Sabati del Santissimo Rosario”, Pompei 1981, pp.345-346)

Canto: Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo.


Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo,
con te amiamo.

Vescovo: Invochiamo in questo quarto mistero Maria, sede


della Sapienza. Alla Vergine affidiamo coloro che
ci governano: abbiano sempre volontà e impegno
di mettersi a servizio degli altri, con perseveranza e
gratuità. Non manchi loro l’entusiasmo, la passione
e lo zelo nel fare scelte giuste per il bene comune
soprattutto per le persone più deboli e disagiate.

Vescovo: Padre nostro...


Solista: Ave, Maria... e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù,
che ti ha portata in cielo in anima e corpo.
Tutti: Santa Maria... (10 vv)

Gloria al Padre… (cantato)

Vescovo: Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra


dolcissima, ottienici che, contemplando il tuo volto,
più bello del sole, ci sentiamo rapiti dalla bellezza di

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Dio e ci impegniamo a costruire il mondo secondo il
suo Cuore.

Vescovo: Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario


Tutti: prega per noi.

Canto: Ave Maria

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V MISTERO
Vescovo:
Nel quinto mistero della
gloria contempliamo:

L’incoronazione
di Maria
a Regina del Cielo
e della Terra
1. Lettore: Dal Vangelo secondo Luca (1, 46-49)
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spi-
rito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della
sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome».

2. Lettore: Dagli scritti del Servo di Dio


Mons. Francesco Saverio Toppi

Siamo al termine dei Misteri del Santo Rosario, veniamo invitati


ad alzare lo sguardo al Cielo per contemplare la Vergine Maria
coronata Regina dell’universo e la gloria di tutti i Santi. (…) Ma-
ria ha amato il Signore con tutta se stessa; è stata sempre dispo-

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nibile al suo Volere; ha condiviso in tutto la vita del Figlio; ha
sofferto con Lui e per Lui sul Calvario, desolata accanto al Cro-
cifisso abbandonato. Doveva pertanto condividere la sua glorifi-
cazione; doveva con il Figlio, Re del Cielo e della Terra, essere
coronata Regina dell’universo, Regina perché Madre del Re. (…)
«Sposa dello Spirito Santo» come amava contemplarla il beato
Bartolo Longo, Maria è Regina d’Amore, Madre di misericordia
e di tenerezza ineffabile. Accanto a Lei ed in Lei contempliamo la
Patria celeste e la Gloria di tutti i Santi. Siamo invitati ad aspirare
alla felicità immensa ed eterna che ci attende, ad orientare tutte le
nostre brame verso la Realtà deificante che il Signore ha prepara-
to per noi nel suo Paradiso.
(da “Il Rosario e la Nuova Pompei”, n. 1, gennaio 1997)

Dagli scritti del Beato Bartolo Longo

O Maria, da questa terra d’esilio,


ove geme esiliata l’anima nostra,
noi alziamo gli occhi a Te, che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dell’ancella
sono rivolti alle mani della padrona,
così gli occhi nostri a Te son rivolti, o Regina,
o Signora e Madre nostra, fino a che Tu non abbia di noi pietà.
O Madre dolcissima ed amabilissima,
noi ti domandiamo le grazie più gradite al tuo Cuore.
O nostra Regina, ottienici di essere umili,
distaccati dalla terra, docili alla divina volontà;
impetraci il santo amore di Dio,
la buona morte, il Paradiso.
O dolce Signora, vogliamo venire a vederti in Paradiso:
mutaci da peccatori in santi. Amen
(da “I Quindici Sabati del Santissimo Rosario”, Pompei 1981, pp. 378-379)

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Canto: Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo.
Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo,
con te amiamo.

Vescovo: Invochiamo in questo quinto mistero Maria, Regina


alla destra del Figlio. A Lei affidiamo la Chiesa in-
tera, soprattutto il nostro Papa Francesco. Continui
a donargli parole che aprano il cuore alla speranza;
parole accoglienti capaci di suscitare gesti di com-
prensione e di perdono, parole di amore che spinga-
no tutti a opere di carità per i più bisognosi in questo
tempo di pandemia.

Vescovo: Padre nostro...


Solista: Ave, Maria... e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù,
che ti ha incoronata Regina del Cielo e della Terra.
Tutti: Santa Maria... (10vv)

Gloria al Padre… (cantato)

Vescovo: Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra


dolcissima, ottienici di camminare con perseveranza
nella via del bene, per godere in eterno con Te della
gioia della Trinità, nella gloria degli angeli e dei santi.

Vescovo: Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario


Tutti: prega per noi.

Canto: Ave Maria

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Canto: SALVE, REGINA

Salve, Regína,
mater misericórdiæ;
vita, dulcédo et spes nostra, salve.
Ad te clamámus, éxsules fílii Evæ.
Ad te suspirámus, geméntes et flentes
in hac lacrimárum valle.
Eia ergo, advocáta nostra,
illos tuos misericórdes óculos
ad nos convérte.
Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exsílium osténde.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.

LITANIE LAURETANE

(Solista) (Tutti)

Signore, pietà Signore pietà


Cristo, pietà Cristo pietà
Signore, pietà Signore pietà

Santa Maria prega per noi


Santa Madre di Dio prega per noi
Santa Vergine delle vergini prega per noi
Madre di Cristo prega per noi
Madre della Chiesa prega per noi
Madre della divina grazia prega per noi

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Madre purissima prega per noi
Madre castissima prega per noi
Madre sempre vergine prega per noi
Madre immacolata prega per noi
Madre degna d’amore prega per noi
Madre ammirabile prega per noi
Madre del buon consiglio prega per noi
Madre del Creatore prega per noi
Madre del Salvatore prega per noi
Vergine prudente prega per noi
Vergine degna di onore prega per noi
Vergine degna di lode prega per noi
Vergine potente prega per noi
Vergine clemente prega per noi
Vergine fedele prega per noi
Specchio di perfezione prega per noi
Sede della Sapienza prega per noi
Fonte della nostra gioia prega per noi
Tempio dello Spirito Santo prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria prega per noi
Dimora consacrata di Dio prega per noi
Rosa mistica prega per noi
Torre della santa città di Davide prega per noi
Fortezza inespugnabile prega per noi
Santuario della divina presenza prega per noi
Arca dell’alleanza prega per noi
Porta del cielo prega per noi
Stella del mattino prega per noi
Salute degli infermi prega per noi
Rifugio dei peccatori prega per noi
Consolatrice degli afflitti prega per noi

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Aiuto dei cristiani prega per noi
Regina degli angeli prega per noi
Regina dei patriarchi prega per noi
Regina dei profeti prega per noi
Regina degli Apostoli prega per noi
Regina dei martiri prega per noi
Regina dei confessori della fede prega per noi
Regina delle vergini prega per noi
Regina di tutti i santi prega per noi
Regina concepita senza peccato prega per noi
Regina assunta in cielo prega per noi
Regina del Rosario prega per noi
Regina della famiglia prega per noi
Regina della pace prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,


perdonaci, Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,


ascoltaci, Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,


abbi pietà di noi

Vescovo: Preghiamo secondo le intenzioni del Santo Padre


Padre Nostro...
Ave, Maria...
Gloria...

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Vescovo:
Supplica alla Beata Maria Vergine
del Santo Rosario

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della


Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o
Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo
Tempio di Pompei, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con
confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il
tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia,
sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni
e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre,
quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed affli-
zioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino e
vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli
e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo
sensibilissimo cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e
di perdono.
Ave, Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati tornia-
mo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente
il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma Tu
ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il te-
stamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre no-
stra, Madre dei peccatori. Tu dunque, come Madre nostra, sei la
nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a

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te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia! O Madre buo-
na, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie,
dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto
dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendo-
no il Cuore amabile del tuo Figliuolo. Pietà oggi imploriamo per
le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché
pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di
Misericordia!
Ave, Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto-


nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue mise-
ricordie. Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio,
splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu
distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la
terra e le creature tutte sono soggette.
Tu sei l’onnipotente per grazia, Tu dunque puoi aiutarci. Se Tu
non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua
protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Ma-
dre, non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino
che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miria-
mo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi
confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli
tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te
aspettiamo le sospirate grazie.
Ave, Maria

Chiediamo la benedizione a Maria


Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi
negarci. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante e in modo spe-
ciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici,

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o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi
splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei
chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre:
concedi il trionfo alla Religione e la pace alla umana Società.
Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti co-
loro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti
gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e pro-
muovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a
Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza
negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi
non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della
vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o
Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio
dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque be-
nedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.
Amen.

Vescovo: Preghiamo.
Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo e dello spirito
e per la gloriosa intercessione di Maria santissima,
sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano
e guidaci alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.

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BENEDIZIONE

Vescovo: Dio misericordioso,


che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine,
ha redento il mondo,
vi colmi della sua benedizione.
Tutti: Amen.

Vescovo: Dio vi protegga sempre


per intercessione di Maria, vergine e Madre,
che ha dato al mondo l’autore della vita.
Tutti: Amen.

Vescovo: A tutti voi, che con fede


avete pregato il Rosario,
conceda il Signore la salute del corpo
e la consolazione dello Spirito.
Tutti: Amen.

Vescovo: E la benedizione di Dio onnipotente,


Padre † e Figlio † e Spirito Santo †
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Tutti: Amen.

Vescovo: Benediciamo il Signore.


Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

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Canto:
Antifona Mariana Regina coeli
(Gregoriano - X Sec.)

Regina coeli, laetare, Alleluja!


Quia quem meruisti portare, Alleluja!
Resurrexit sicut dixit. Alleluja!
Ora pro nobis Deum, Alleluja!

28
Il Santuario di Pompei
e le Opere di Carità

Il Santuario di Pompei fu eretto tra il 1876 e il 1891, mediante


l’opera del suo fondatore, l’avvocato pugliese Bartolo Longo,
beatificato il 26 ottobre 1980 dal Papa San Giovanni Paolo II.
Grazie alla nobildonna Caterina Volpicelli, poi canonizzata, co-
nobbe la Contessa Marianna Farnararo De Fusco, rimasta vedo-
va in giovane età, con cinque figli piccoli. Nel 1872, proprio per
curare le sue proprietà, giunse a Valle di Pompei.
Aggirandosi per le campagne del luogo, sentì salirgli dal cuore
il dubbio che ormai da tempo lo tormentava: “come avrebbe fat-
to a salvarsi, a causa delle esperienze poco edificanti della vita
passata?”. Era mezzogiorno e al suono delle campane si accom-
pagnò una voce: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”. E da
allora la sua vita fu interamente dedicata alla propagazione del
Santo Rosario e all’evangelizzazione.
Bartolo Longo fondò, quindi, un Santuario di pietra, che acco-
glie il prodigioso quadro della Vergine Maria, giunto da Napoli
a Pompei su un umilissimo carro di letame il 13 novembre 1875,
ma anche un Santuario della carità. Da un lato la preghiera del
Rosario, dall’altro le Opere sociali: sono le due fondamenta del
Santuario.
L’avvocato fondò, nel 1887, l’Orfanotrofio Femminile, la prima
delle sue Opere di carità a favore dei minori. Nel 1892 veniva
collocata la prima pietra dell’Ospizio per i figli dei carcerati,
retto, a partire dal 1907, dai Fratelli delle Scuole Cristiane di San
Giovanni Battista de La Salle. Dopo appena sei anni gli allievi
erano oltre cento. Il primo ragazzo accolto, un calabrese, diven-
ne, poi, sacerdote. In seguito accolse anche le figlie dei carcerati
che affidò alla cura delle Suore Domenicane “Figlie del Santo

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Rosario di Pompei”, da lui fondate nel 1897. Questi furono gli
inizi di una grande ed ininterrotta attività. Il carisma di Bartolo
Longo, che si respira ancora oggi a Pompei, si concretizza in
numerose opere: il Centro oratoriale “Beata Vergine” che ac-
coglie e sostiene l’educazione dei minori; la “Casa Emanuel”,
comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini con serie
problematiche; il “Centro oratoriale Bartolo Longo” che offre
sostegno scolastico e la possibilità di partecipare a numerose at-
tività pomeridiane a circa 150 ragazzi provenienti da famiglie
con gravi problemi sociali; le cinque case famiglia attive presso
il Centro per il bambino e la famiglia “Giovanni Paolo II”: “Oasi
Vergine del Sorriso”, casa famiglia per minori, e “Maria Madre
della Provvidenza”, casa di accoglienza per minori, affidate alla
“Fraternità di Emmaus”; la casa di preghiera e di accoglienza
“Maria Madre di Misericordia”, e la Casa di fraternità e di ac-
coglienza “Santa Maria del Cammino” guidate dalla “Comunità
Papa Giovanni XXIII”; e la Comunità “Chiara Luce”, residenza
per minori con disabilità, diretta dalla “Fondazione Giuseppe
Ferraro onlus”; il Centro di aiuto alla vita; la confraternita Mi-
sericordia; il consultorio familiare “San Giuseppe Moscati”; la
Mensa per i poveri “Papa Francesco” gestita dall’Ordine di Mal-
ta presso la Casa del Pellegrino; il Centro di ascolto Caritas; la
“Comunità incontro” per il recupero dei tossicodipendenti. Tutte
queste opere, molte delle quali sono attive anche in questa emer-
genza, seguendo le norme emanate dal governo, si reggono sulle
offerte dei devoti della Madonna di Pompei.

www.santuario.it

www.facebook.com/santuariopompei/
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