Armare Un Laser

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Armare un Laser

By Crippa Francesco ([email protected])

1. Montate l'albero incastrando le 2 parti che lo compongono una dentro l'altra

2. Infilate le stecche della randa nelle apposite tasche, facendo attenzione che la stecca più corta è quella
che si trova più vino all'angolo di penna

3. A differenza di TUTTE le altre imbarcazioni, nel Laser non è la randa ad essere infilata sull'albero, ma è
l'albero che deve essere infilato nella randa!!!! Questa risulta essere infatti una delle procedure più
scomode e più faticose al momento di armare la barca, ma è compensata dal fatto che l'albero potrà
essere facilmente trasportato, in quanto diviso in 2 parti non molto lunghe (anche sul tetto della
macchina!!!!). Nel farlo fate attenzione che l'inferitura rimanga dritta rispetto all'albero e non si pieghi.

4. Infilate nuovamente l'albero nell'apposto buco sullo scafo. Ricordate che da questo momento in puoi la
prua dell'imbarcazione dovrà essere sempre rivolta contro vento, in modo da non far prendere vento alla
vela, evitando così pericolosi (e soprattutto DANNOSI) scuffi a secco!

5. Ora bisognerà infilare il boma nell'apposito perno che si trova sull'albero, appena sotto la vela.

6. Per fissare la randa al boma, bisognerà fare una "gassa d'amante" (non preoccupatevi, è un nodo alla
marinara!) al passante che si trova all'estremità posteriore del boma con una scotta chiamata
"tesabase". Dopodiché si farà passare questa scotta nell'anello che si trova all'angolo di bugna della
randa e di nuovo nel passante all'estremità del boma. Per finire tirate (o meglio "tesate") bene il
tesabase e "strozzatelo" nell'apposito strozzascotte che si trova sempre sul boma (è l'unico!). Se avete
fatto tutto secondo i piani il boma dovrebbe volteggiare a mezz'aria saldamente attaccato alla base della
randa.

7. Per fissare il cunningam vi sono diverse scuole di pensiero. Questo dipende anche dal fatto che ci sono
varie versioni di Laser in circolazione e molte di queste utilizzano sistemi differenti. Nonostante ciò il
risultato è ovviamente lo stesso! Potete fare una gassa d'amante sia sull'anello della mura della randa,
sul passante ai piedi dell'albero o ad un apposito passante posto sopra il perno del boma (vedete un po'
voi, probabilmente non tutti avranno passanti sopra al perno del boma, però...). Fatto ciò tesate bene il
Cunningam e fatelo passare (anche se lo avete già fatto prima) nel passante posto ai piedi dell'albero;
dopodiché strozzatelo nello strozzascotte posto tra l'albero ed il pozzetto.

8. E' ora di passare un po' alla poppa della barca. Con un'apposita scotta dovrete formare un triangolo su
cui scorra un bozzello. Prendete la scotta e fate passare un'estremità in uno dei 2 passanti posti sulla
poppa del Laser. Con la stessa estremità fate una gassa d'amante; prendete il bozzello più piccolo che
avete nella sacca (tipica dei marsupiali ma anche dei velisti :-)) e infilatecelo. Dopodiché infilate anche
l'altra estremità nell'altro passante e nella gassa da vuoi fatta prima. Strozzate la scotta nello
strozzascotte di poppa e tesate con cura. Visto? Non è un triangolo quello che avete fatto?

9. Ora è la volta di sistemare la scotta della randa, ovvero la "corda" più lunga e fastidiosa (ma
indispensabile!!). Fate una gassa d'amante nell'estremità inferiore dell'ultimo bozzello a poppa del boma
(in caso di forte vento si può fare anche un 8 di savoia, ma è una finezza che non è il caso di illustrare
ora...); facendo attenzione a non incrociare tra di loro le scotte, fate passare l'estremità libera della scotta
della randa nel bozzello più grosso che avete nella sacca (se non lo avete vuol dire che è già attaccato a
quello più piccolo sul triangolo, nel caso sia staccato, ATTACCATELO!!) da prua verso poppa. Infilate
l'estremità che avete in mano nel bozzello a poppa del boma da poppa verso prua ,poi nel passante
SOTTO il boma e di nuovo sul primo bozzello sempre situato sul boma. La stessa estremità va fatta
passare nel grosso bozzello posizionato davanti al pozzetto da prua verso poppa. Cazzate la scotta
finche non "finisce" e lasciatela all'interno del pozzetto. Se non vi siete legati come salami avete
posizionato la scotta. :-)

10. Ho lasciato per ultimo il fissaggio del vang in quanto tutte le scotte di cui fino ad ora abbiamo parlato
possono aiutarvi a tesare in modo corretto il vang. Il vang è composto da due attacchi uniti da una scotta
che vanno fissati rispettivamente sull'albero e sul boma. E' facile distinguere i due attacchi, sebbene
siano "intercambiabili", poiché per il fissaggio all'albero sarà necessario sfilare un perno da uno degli
attacchi. Il vang va fissato anche al boma utilizzando un sistema ad "incastro"; poiché il fissaggio risulta
essere piuttosto intuitivo, non mi soffermerò molto su questo punto.

11. Poiché il Laser è un'imbarcazione per una sola persona, presumo che lo armerete da soli! Perciò per
tesare il vang senza nessuno che vi dia una mano potete cazzare la scotta della randa fino ad ottenere
la miglior curvatura dell'albero e quindi tesare il vang senza fare alcuna fatica; ricordate che per fare ciò
la barca deve essere posizionata con la prua controvento e tutta la manovra va effettuata piuttosto in
fretta, per lasciare la randa libera di scarrocciare a destra e a sinistra senza compromettere l'assetto
della barca.

12. La deriva va inserita in quella fessura che si trova davanti al pozzetto (è impossibile sbagliare!!). Picchè
con vento di poppa la deriva diventa un freno idrodinamico piuttosto scomodo, può essere alzata; per
questo è consigliabile di fissarla con una corda elastica al passante posto ai piedi dell'albero o a quello
posto a prua, in modo che non cada una volta che viene sollevata!

13. La pala del timone va fissata infilando i due perni negli appositi spazi che si trovano sulla poppa della
barca. Nel farlo fate attenzione che la linguetta metallica blocchi la pala (si sente un click!). Se la pala del
timone è libera di muoversi dal basso in alto, vi conviene sistemare la linguetta, altrimenti rischiate di
perdervi il timone (che NON galleggia!) al primo scuffio. Suppongo non faccia piacere tornare in porto a
nuoto!!

14. La barra del timone va infilata nell'apposito buco posto sopra alla pala. Nel fare ciò fate bene attenzione
a far passare la barra SOTTO al lato posteriore del triangolo di poppa. Anche la cima che esce dalla
pala va fatta passare sotto al triangolo.

15. Bene, dopo aver chiuso tutti i tappi provate a scendere in acqua: se la barca non affonda ma prende
velocità, ce l'avete fatta!! Altrimenti... nessuno è perfetto!!

Non dimenticatevi di fare un bell'"8" di Savoia a tutte le cime delle scotte!!!

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