Il Mandolino
Il Mandolino
Il Mandolino
Il mandolino classico, detto anche napoletano, ha ormai raggiunto la perfezione con gli strumenti
realizzati da Embergher[9], Vinaccia e Calace[10], è caratterizzato da un corpo panciuto a goccia,
realizzato a doghe che si congiungono al vertice in corrispondenza dell'incastro con il manico, come
il liuto ed il bouzouki greco, mentre la parte posteriore della cassa è irrobustita dallo scudo, una fascia
lignea che circonda la tavola armonica per buona parte del perimetro. La tavola armonica presenta la
caratteristica forma a lacrima; in genere dotata di tre catene perpendicolari alla linea di mezzeria
(ladder bracing), è piegata all'altezza del ponticello o subito sotto di esso, tecnica che consente allo
strumento di supportare l'elevata tensione delle corde metalliche. La testa del mandolino napoletano è
piatta, una vera e propria cavigliera.
Il mandolino classico possiede un timbro delicato, molto espressivo e 'cantabile', con una componente
di riverbero che fluidifica e omogeneizza l'effetto del tremolo. La sonorità è dolce e argentina. A
confronto con la sonorità di strumenti aventi un disegno più moderno, si svela intubata e gutturale, in
particolare se le corde vengono pizzicate lontano dal ponticello, mentre la definizione è sempre
eccellente su tutta l'estensione; i sovracuti risultano brillanti e nitidi arrivando a essere decisamente
pungenti, se suonati in prossimità del ponte.
La proiezione non è il suo punto forte mentre la dinamica è ottima, a patto di non costringerlo a ricavare
più suono di quanto esso sia capace. Il rapporto segnale/rumore sulle corde basse varia sensibilmente
in funzione della forza e dell'angolo d'impatto del plettro, in particolare migliora man mano che
l'esecutore si sposta verso la tastiera, mentre su quelle alte resta praticamente costante. Il mandolino
classico rimane uno strumento dalla voce 'piccola' ma estremamente espressiva, capace di diventare
languida e perfino sdolcinata, e dà il meglio di sé con un plettro rigido ma non troppo spesso di forma
allungata.
spicchi, costruzione riservata agli strumenti di pregio, nella quale gli spicchi sono separati da filetti
colorati, mentre quelli più modesti possono avere il fondo in un pezzo unico leggermente arcuato o
addirittura piatto. Analogamente agli strumenti contemporanei, il manico si congiunge alla cassa in
posizione più arretrata rispetto al mandolino classico ed possiede in genere un profilo dorsale sottile,
favorendo così l'accesso alle posizioni più acute. La tastiera può essere piatta o presentare un profilo
convesso. Ponticello e cordiera sono assimilabili ai modelli nostrani. Rispetto ai due tipi già descritti,
grazie alla profondità della cassa, il timbro è decisamente più profondo e risonante. In genere non ne
possiede la medesima dolcezza, qui compensata da una maggior capacità di proiezione, dal
lungo sustain e da un invidiabile equilibrio tonale. Sempre a causa delle proporzioni relative tra l'ampia
volumetria interna e le ridotte dimensioni della buca, gli acuti non sono particolarmente brillanti e lo
strumento, più che ai cantabili disseminati di trilli, si rivela adatto a fraseggi ad ampio respiro, richiedenti
molta dinamica, nonché ai passaggi riccamente arpeggiati con accordi estesi in cui la forte
sollecitazione impartita alle corde si traduce in una maggior risonanza più che in un incremento di
suono.
Una mostra di mandolini Gibson. Sono esposti anche mandole, mandobassi e strumenti di altri costruttori di inizio
'900 come Larson Brothers di Chicago.
Studio di nudo
(donna con mandolino)
Paul Gauguin
Tecnica[modifica | modifica wikitesto]
Il plettro si tiene tra il pollice e l'indice per 1/3 della sua lunghezza e con il semplice movimento del
polso bisogna colpire una volta la coppia di corde dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto.
Eseguendo questo movimento alternato molto rapidamente su una stessa nota si ottiene
il tremolo o trillato, effetto che rende unico il suono di questo strumento.
In Italia[modifica | modifica wikitesto]
In Italia è presente la Federazione Mandolinistica Italiana (F.M.I.), che accoglie orchestre, ensembles e
gruppi che utilizzano il mandolino quale strumento principale nel proprio organico[22]. La F.M.I.
rappresenta l'Italia in seno all'E.G.M.A. (European Guitar and Mandolin Association)[23].
Uno dei gruppi più antichi è l'Estudiantina Bergamasca di Bergamo, cofondata dal compositore Angelo
Mazzola.[24]
Dal 2010 si svolge a Modena, Protagonista il Mandolino, una delle rassegne più importanti nel
panorama Mandolinistico italiano[25], organizzata dall'Associazione Ensemble Mandolinistico Estense.