Il Sinassario Esteso Per S. Zosimo Vesco
Il Sinassario Esteso Per S. Zosimo Vesco
Il Sinassario Esteso Per S. Zosimo Vesco
RIVISTA
STIJDI BIZANTINI
tr, Ntr,OE,LLE,NICI
FONDATA DA S. G. MERCATI
DIRETTA DA A. ACCONCIA LONGO
N.s. 38 (2001)
ROMA 2002
IL SINASSARIO PER S. ZOSIMO DI SIRACUSA
TRÀDITO DAI TESTIMONI DELLA RECENS/O M"
EDIZIONE DEL TESTO E TRADUZIONE
Reda{one:A. Arur.a:n - F. D'Aruro - A. Luzzt (t) H. Dnreneve, Synaxarium Eccbsiae Constantinopolitanae e codice Sir-
mondiano, adicctis synatariis selectis (Propylaeum ad Acta SS. Novembris), Bru-
xellis 1902,coll. 4ll, 6-10- 412, l-6; syn. selecta:409-410,50-57;411-412. 38 (21
gennaio); 567-568,43-47 (28 marzo). Dalla sezione relativa ai synaxaia selecta si
ricava che nei testimoni della classe M* la memoria di Zosimo figura anche al 21
gennaio (semplice annuncio: cf., ad esempio, il Sinassario relativo al semestre in-
vernale Athon. Inur. H 177, Î.266, dove si legge anche il distico di Cristoforo Mi-
tileneo su cui cf. H. For,lrenr, Initia hymnorum Ecclesiac Graecac, V/2 lstudi e te-
sti, 215 bisl, Citta del Vaticano 1966, p. 113), come nelle altre;ecensioni del Si-
nassario. Rapide osseryazioni sulle prime due redazioni iu E. MonrNr, Sicilia,
Roma e ltalia suburbicaria nelle tradizioni del sinassario costantinopolitano, iî Si"
cilia e Italia suburbicaria tra IV e VIII secolo. Atti del Convegno di Studi (Catapia,
24-27 ottobre 1989), a cura di S. Pnrcoco - F. Rrzzo Nenvo - T. Snnoelr-e, Sove-
'
ria Mannelli 1991,pp. 129-184,precisam. pp. 135-13ó.La notizia più estesaè stata
accolta (ma al 21 gennaio), con poche modifiche e l'aggiunta di un paio di parti-
colari desunti dalle due redazioni brevi, nei Sinassari in neogreco di Nrronplros
'A0fivot
HrcronrrEs, 2ova(apwù1E tóv 6rb6era pnvóv roú èvwuroú, I, 18ó83,
',{011-
pp. 398-399; e di K. Du<nxrs, Méyag ouva(apwrfig ndvrav rdtv rÍyíav,Y, èv
vo4 1889, pp.482-484.
ISSN 0557-13ó7 ('z)Cf, Ia comunicazione presentata al VI Congresso Nazionale dell'Associa-
zione Italiana di Studi Bizantini (Catania - Messina 2-5 ottobre 2000), dal titolo
In notizia del Sínassario di Costantinopoli per s. Zosimo vescovo di Siracusa, in
corso di stampa negli rA.ttirelativi. Si veda anche M. Rn, Za Vita di s. hsimo vg-
Pubblicazione Ftnanitatadall'Univetsità di Roma <La Sapienza> scovo di Siracusa: qualche osservazione,in Riv. di St. Biz. e Neoell. t.s.37 (2000),
Mario Re
Il sinassario per S. Zosimo di Siracusa
dare, nel presentare l'edizione integrale del sinassario più esteso, che la Può essere interessante, infine, segnalare che, nel narrarne l,elezio-
composizione di esso non risale oltre la metà del sec. XII, essendo tale, ne al soglio episcopale di Siracusa, il sinassarista afferma che Zosimo ri-
al più presto, l'epoca di formazione della recensio M*, interamente costi- cevette oil timone della chiesa santa di Siciliao, mostrando di aver tenu-
tuita, in base alle odierne conoscenze, da soli testimoni orientaìi(3). Ciò to presente la situazione politico-religiosa dell'isola sullo scorcio del sec.
fa ritenere, peraltro, che a quell'epoca la Vita Zosimi si potesse leggere VII, quando Siracusa acquista sempre maggiore importanza, divenendo
ancora, in area greco-orientale, nellaveste originaria. Un altro particola- capitale del tema di sicilia (istituito trail692 e il ó95) e, probabilmente,
re che si intende ribadire riguarda l'omissione, nel sinassario tràdito dai sede arcivescovile con funzioni di tipo metropolitico all'epoca dell'impe-
manoscritti della famiglia M*, dell'intervento del papa nella consacra- ratore Leone III (717-741)(?).
zione di Zosimo al soglio episcopale di Siracusa, laddove sialaVita Zosi- La presente edizione è frutto della collazione di venti sinassari della
mi che Ie due redazioni brevi del sinassario fanno esplicitamente il no- classe M*, dove la notizia per Zosimo figura, di norma, al secondo o al
me del papa Teodoro(a); come si è già avuto modo di sottolineare(s), tale terzo posto. Essi sono stati individuatíutilizzando le liste pubblicate dal
omissione potrebbe essere interpretata come un intervento di censura Delehaye(8), da Halkin nel Novum Auctarium della B/1G(r) e da Andrea
da parte del sinassarista (attivo almeno un secolo dopo lo scisma del Luzzi(to); due (l'Athon. Staur. 44 e I'Athon. pantel. 6l) mi sono stati se-
1054) nei confronti della Chiesa di Roma(ó). gnalati dallo stessoLuzziche, unitamente all'Athon. Inur. L39, li ha col-
pp.29-42. Le due notizie brevi saranno ripubblicate (con traduzione) nell'appen- F. H,^rKrN, Un nouveau synaxaire byzantin: le ms. Gr. lit. d. 6 de la Bibliothèque
dice I, secondo l'edizione del Delehaye citata nella nota precedente. La Vita Zosi- Bodléienne, à oxford, in Annuaire de I'Institut de phitologie et d'Histoire oríentales
zl, pervenuta solo in traduzione latina (BHL9026), è tuttora inedita nella sua ve- et slaves 10 (1950), pp. 307-328 (rist. ro., Rechercheset documents d'hagiographie
ste originaria; sull'edizione che sta preparando Frangois Dolbeau (in collabora- byzpntine, Bruxelles 1971[Subs. hag., 51], precisam. pp. 21, 23 e 26).
zione con chi scrive), basata sull'unico codice superstite, il Neapolit. XV AA 14, ff. "". e) Cf. V. Launpru, Iz corpus des sceaut de t'Empìre byzs.ntin,V: L'Agtise.lA:
1111ó'(da cui verranno tratti i passi citati nel presente contributo) cf. ibid., p. 29, L'Église de Constantinople. A: La hiérarchic, paris l9ó3, pp. 691-697(vi sì data la
nota 1. La versione rimaneggiata pubblicata da O. GantaNt,Vitae Sanctorum Si- creazione della metropoli di Siracusa intorno aII'800; il sigillo n. 888 attesta iI ri-
culorum, I, Panormi ló57, pp. 226-231, è stata ristampata in Acta Sanctorum tolo di ometropolita di Siciliao); N. OrrouourpÈs, [Jne liste arabe des stratègesby_
Martii, III, Antverpiae lóó8, pp. 839-843. zantins du vII" siècle et les oigines du thème de sicilia, in Riu. di st. Biz. e Neoell.
(3)A. Luzzt, L'influsso dell'agiografia italo-greca sui testimoni più tardiei del n.s. 1 (1964), pp. l2l-130; A. Gurnou - F. Bunc.mgre, L'Italiabizantina dall'esar-
Sinassaio di Costantinopoli, ín m., Studi sul Sinassaio di Costantinopoli, Roma cato di Ravenna al tema di Sicilia, Torino 1988,p. 318; L. Cucco RuccrNr, Ia Si,
1995 (Testi e Studi bizantino-neoellenici, 8), pp. 177-200, precis. p. 177 (biblio- ciliafra Roma e Bisanzio, iîStona dclla Sicilia,Ill, Napoli 1980,pp. 42-46:A. Ac-
grafia precedente in ID., Il semestreestivo della recensioneH* dcl Sinassaio di Co- coNcrA Loxco, Siracusa e Taormina neLl'agiografiaitalo-greca, in Riv. di St. Bi<. e
stantinopoli, ibid., pp.5-90, precisam. p. ó8, nota 62). Naell. n.s. 27 (1990), pp. 33-54, precisam. p. 47. Osserva, tuttavia, H. EnzpNs-
(a) Si può ricordare, a tal proposito, Ia metafrasi (pervenuta inversione geor- BERGER,Fondozione o oifondazione,? Alcune osservazioni sulla politica eclesia-
giana) della Passio Cosmaeet Damiani eseguita da Giovanni Xifilino (nipote del- stica del conte Ruggero, in chicsa e società in sicilia. L'eta normanna, a cura di G.
l'omonimo patriarca morto nel 1075), in cui si omette la notizia del battesimo ri- Zrro, Torino 1995, pp. 21-49, precisam. p. 21, che se Siracusa in epoca bizantina
cevuto dall'imperatore Carino ad opera del papa Felice, particolare che figura, in- ofu la sede principale, quasi metropolitana ... un'organizzazione metropolitan4
vece, nel modello (BHG 373d): cf. G. LuoNco, Il ndossier, agiografico dei Santi vera e propria, nel senso posteriore del termine, non sembra invece essereesisti-
Cosma e Damiano, ín Sant'Eufemia d'Aspromonre. Atti del Convegno di Studi per ta: in sicilia essavenne definita soltanto verso al fine del sec. XrI dopo la costitu-
il bicentenario dell'autonomia (Sant'Eufemia dAspromonte, 14-1ó dicembre zione dell'arcivescovato di Monreale>. All'epoca del sinassarista, invece, la chiesa
1990),a cura di S. LpeNze, Soveria Mannelli 1997, pp.33-89, precisam. p. ó1. di siracusa godeva di minofe prestigio rispetto ad altre diocesi siciliane come pa-
(s) Cf. Re, La notizía cit. lermo, Messina e Monreale; di quest'ultima Siracusa divenne suffraganea nel
(ó)Naturalmente l'omissione potrebbe anche non essere dovuta a motivazio- 1188 (cf. O. GlncNe, I vescovi di Siracusa, Siracusa 1994,p. 103; H. ENzeNsspnr
ni particolari; occorre tenere presente, infatti, che nei testimoni della classe M" cE;*, Fondafione cit,, p. 4O).
ricorre con regolarità, concordemente con le altre recensiones del Sinassario, la (8)DemHrvE, Synaxaium cit., coll. )O(XVIII-XLVI.
memoria di vari papi, quali Io stesso Teodoro (18 maggio), Gregorio Magno (12 (') BHG Nov. Auct. 2478.
marzo) e Martino I (13 aprile): cf. l'elenco delle commemorazioni presenti nei Si- (to)A.Luzzr, Un canone inedito di GíuseppeInnografo per un gruppo di martiri
nassari Oxon. Aedis Chisti 2, Oxon. Bodl. Gr. lit. d. 6 e Trec. Bibl. M.unic.1204 in occidentalieisuoirapporticoniltestodeisinassari,i\rD.,Studicit.,pp. l34-13g.
Mario Re Il sinassario per S. Zosimo di Siracusa
Atheniensb Bibl. Nat. 2665, tr. 166-228 (sigla M14), sec. XV. Sinassario nita dal monaco Melezio. Sinassario <puro> per il semestre esti-
(puro> per il trimestre marzo-maggio('za); vo(");
AtheniensisBibl. Nat. 2679 (sieIa M8); an. 1341.Sinassario upurou per iI Paisinus Coisl. 309 (sigla Me), sec. XIV. Meneo-Sinassario per i mesi
semestreestivo(2s). marzo-maggio (32);
AthonensisLaur. L 39 (sigla Mll), sec. XIL Sinassario (puro> acefalo e Parisinus gr. L573 (sigla Ml7), seconda metà del sec. XfV, vergato dal
mutilo per il semestre estivo(2ó); prete Teofilatto. Meneo-Sinassario per il bimestre marzo-aprile (33);
AthonensisPantel. ó1 (sigla M15), an. 1274,vergato da Gerasimo toner- Parisinus Suppl. gr. 101ó(sigla M18), sec. XV. Sinassario (puro> acefalo
'Arcsrvíou (Tessalonica).
vóg per iI monastero Sinassario (puro)) per e mutilo del foglio finale per il semestre estivo(3a);
il semestre estivo(27);
Athonensis Staur. 44 (sigla Mló), sec. XilI. Sinassario (puro)) per il se-
(3t)Cf. Dereneur., Synaxaium cit., col. XLI; R. Devneesse, Bibliothèque Na-
mestre estivo(28);
tionale. Département des manuscrits. Catologuedes manuscrits grecs, ll lz, fonds
Oxoniensis Aedis Christi 2 (sigla Md), prima metà del sec. XIV, probabil- Coislin, Paris 1945,p. 203; F. Harxrx, Manuscríts grecsde Paris.Inventaire hagio-
mente vergato a Costantinopoli. Sinassario .puro> (con lacune) per graphíque, Bruxelles 1968 (Subs. hag., 44), p. 258; Luzzr, (Jn canone cit., p. 13ó.
il semestreestivo(2e); Sul copista si veda E. Geunrscnec - D. HmrrrNcen - H. Huxcen, Repertoium
Oxoniensis Bodl. Gr. lit. d. 6 (sigla M19), fine sec. XIII-inizi sec. XfV, der griechkchen l(opisten 800-1600. 2. Teil: Handschriften aus Bibliotheken Fran-
proveniente dalla regione di Trebisonda. Sinassario (puro> acefalo kreichs und Nachtriige zu den Bibliotheken Grossbritanniens, Wien 1989, n 375. Il
codice è citato in G. Pnnro, Scritture libraie arcaizlanti della prima età dei paleo-
e mutilo per il semestre estivo(3o);
logi e loro modelli, in Scrittura e civiltà 3 (1979), pp. l5l-193, precisam. p. 180, fra
Parisinus Coisl. 223 (sigla Mc), an. 1300/01,vergato in un monastero ato- gli esempi di scrittì-rredi imitazione dell'età dei Paleologi (cf. anche Llrvrsrlrtz, Die
Handschiftenproduktion cit., p. 49 e nota 92).
' (")Cf. Drrenayp, Synaxarium cit., col. XLII (datazione al sec. )ilV); H.
OnroNr, Inventaire sommaire des manuscrits grecs de Bibliothèque Nationale,III,
(24)Lvzzr,Un canone cft., p. 147, nota 105. Paris 1888, p. 180, che data il codice al sec. XII; DEvneesse, Bibliothèque Natio-
('zs)Hn<nr, Cataloguecit., pp. 15ó-157. nale... Iz fonds Coislin cit., p.299 (sec. XrV); HlrxrN, Manuscrits grecs cit.,
(2ó)Descrizione in SpvnrooN Leunrores - S. Eusrurr^DEs, Catalogue of the pp.276-277 (sec. XIV). Secondo il mio parere (che formulo con cautela, poiché
Greek Manuscipts in the Library of the Laura on Mount Athos with Notices from fondato òolo sull'esame degli specimina dei pochi fogli contenenti la notizia per s.
other Libraies, Cambridge 1925 (Harvard Theological Studies, 12), p. 5ó' Zosimo), Ia datazione corretta è quella proposta dal Delehaye e ripresa dal De-
(27)Descritto in S. Lervrsnos, Catalogue of the Greek Manuscipts on Mount weesse e da Halkin; anche la minuscola del Coisl. 309 sembra, infatti, rientrare
Athos, I, Cambridge 1895, p. 77. nell'ambito di quelle scritture di imitazione, cui si è accennato nella nota prece-
(rB)Ibid., II, Cambridge 1900, p. 288; Srvnroon - Eustnerraoes, Catalogue dente, studiate alcuni anno orsono da G. Pnlro, Scritture liúrarie cit., e da H.
cit., pp. 395-39ó. HuNcen - O. KnrsrnN, Archaisierende Minuskel und Hodegonstil im 14. Jahr-
(re)Datato al sec. XIII in Delenrve, Synaxartum cit., coll. XLI-XL[, al XII da hundert. Der Schreiber Theoktistos und die rpó)uatva róv TptBahóv, in lahrbuah
F. HarrrN, Iz synaxaire grec de Chist Church à Orford, it Anal. Boll. 66 (1948), der òsteneichischen Byzantinistik 29 (1980), pp. 187-236.La generale impressione
pp. 59-90 (rist. Io., Études d'épigraphie grecque et d'hagiographie byzantine, Lon- di artificiosita dela scrittura, la frequente presenza di lettere ingrossate (in parti-
don 1973, XXI), il codice va assegnato alla prima meta del sec' XfV: cf. I. Hur- colare theta e omicron) e del tau spesso esageratamenteallungato verso l'alto so-
're*.,Corpus der byznntinischen Miniaturenhanilschriften, 4: Oxford Christ Church, no le principali caratteristiche che consentono di accostare la grafia del codice
Stuttgart 1993, n' 46: 4.1, pp. 129-132:4.2, Abb. 596-634; Lvzzt, Un canone cit', parigino alle scritture arcaízzanti del sec. XfV, anche se si tratta di imitazione
p. 13ó, nota 67. Per le commernorazioni presenti in questo Sinassario si veda eseguita con molta cura (si,vedano, in proposito, le perplessità diLuzzr, (Jn cano-
Hrr-ruN, Un nouveau cit., pp. 14-35. ne cít., p. 137, nota 72).
(s)HlrrrN, (Jn nouveau cit.; Hur-rnn, Corpus cit., 3: Oxford, Bodleian Li- (3r)HerrrN, Manuscits grecs clt., pp. 2L4-215(con datazione al sec. XV); Ga-
brary, III, Stuttgart 1982, n' 1ó3: 3.1, p. 245 (con datazione alla prima metà del MTLLScHEc- H,cRrFrNceR. - HuNcen, Repertoium der giechischen Kopisten 800-
sec. XW; i ff. 1* e 238-239', insitici, sono vergati in :una bouletee databile al se- 1ó00.2. Teil cit., n" l8ó (in particolare 2A,Verzeichnis der Kopisten, dove si rileva
condo quarto/metà del sec.X); 3.2, Abb. 574-580.'Perle note che ne attestano la la vicinanza della grafia del copista Teofilatto allatipizzazíone nota come <Hode-
provenienza cf. A. Bnvpn, Some Trapezuntine Monastic Obits (1368-15ó3),in Re- gon-Stil", attestata nel seconda metà del sec. XIV).
rtue des études byzantines 34 (1976), pp. 125-138. (3a)Cn. Asrnuc - M. L. Cor.rcrsry, Bibliothèsue Nationale. Département des
10 Mario Re Il sinassario per S. Zosimo di Siracusa
TrecensisBibl. Munic. 1204 (sigla M12), sec. XfV, verosimilmente adope- dici (cf. apparato, linee 10, 16, 23, 24, 32, 34-35, 40, 45, 45-46).Un grup-
rato nel monastero costantinopolitano del Pantocrator' Sinassario po ben definibile, poi, risulta quello composto da Me, M3, Mó, M7, M8 e
<puro) per il semestreestivo(3s).- Mló, che, in genere, concordano nel tramandare varianti da scartare; si
Dalla collazione dei venti testimoni sopra elencati emerge con evi- è ritenuto opportuno, dunque, eliminare, unitamente ad M13, codice as-
denza l'opposizione tra M11, il più antico rappresentante finora noto sai tardo (an. 1579) di nessun interesse per la costituzione del testo (di-
della classeM* $;, e M2 (dal quale dipende, in parte, M18), da un lato, e pende, in genere, da Md), anche M3, M6, M7 e M8, registrando in appa-
il resto della tradizione dall'altro. Il caso più rilevante riguarda Ia lezio- rato le lezioni dei soli Me e Mló, quali migliori rappresentanti del grup-
ne vrrrl0eìqtQ nóOql(linn. 10-11),attestata concordemente da M2, Mll e po. M18, che, come già detto, dipende in parte da MZ (in alcuni casi,
M18, laddove gli altri testimoni recano vrrqOeìq tQ róOer, in un contesto invece, si accorda con M17) è stato mantenuto anche perché nella parte
in cui si narra del desiderio del piccolo Zosimo (poi messo in atto) di ri- finale (linee 42-46) presenta un testo notevolmente diverso (per dispo-
vedere i genitori. La lezione tQ nóOrptrova peraltro riscontro nel passo zione e selezione dei vocaboli) dal resto della tradizione, tanto da giusti-
corrispondente della Vita Zosimi, dove si legge (chi parla è lo stesso san- ficarne l'integrale registrazione in apparato.
to) .sum essem parvulus, desiderio et amore stimulatus parentum, fu- Nei rimanenti casi, nell'impossibilità di definire con precisione rap-
giens de monasterio ad eosdem veniou (sz)'Spessola lezione tràdita con- porti di dipendenza tra i vari testimoni, si è ritenuto opportuno non pro-
cordemente daM2, Mll ed M18 è attestata anche da Mc, M12 e M17 (a cedere ad ulteriori eliminazioni.
volte anche Ml), in alcuni casl contra la testimonianza dei rimanenti co- Nella costituzione del testo, dunque, è stata data preferenza all'ac-
cordo tra Mll ed M2; in caso di disaccordo, si è optato per la lezione at-
testata da uno dei due codici in accordo con il gruppo di cui Mc è il mi-
manuscrits. Cataloguedes manuscrits grecs' Troisième partie: Le Supplément grec. glior testimone o, in alcuni casi, con il resto della tradizione.
' '
T. III: Nr' 901-1371,Paris 19ó0,p. 97; Harxrn, Manuscits grecs cit',p'299. L'apparato è di tipo onegativo>; si è utilizzata la sigla C per indicare
C) Cf. F. HerxrN, In synatcaire grec de Chifflet retroueé à Troyes (manuscrit I'accordo di tutti gli altri codicícontra la lezione di Mll e M2 accolta nel
1204), ín AnaI. Boll. 65 (1947), pp. 6l-70; ro., Distiques et notices propres au SWa-
testo. Secondo luso, non sono state registrate le varianti puramente or-
xaire de Chifflet, ibid. 66 (19a8), pp. 5-32 (entrambi gli articoli ristampati in ro.,
Etudes d'épigraphie cit., XXII e XXIII).
tografiche.
(36)Cf. Luzz4 (Jn canone cit., p. 135, nota ó0.
(31)Cf. Vita Zosimi, cod. Neapolit. XV AA 14, f. 13. Il motivo del nó0oq tóv yo- Palermo Mario Re
vÉorvricorre con frequenza nelle agiografie e nei testi di catechesi monastica, do-
ve spesso è indicato come vera e propria tentazione demoniaca per colui che ha
scelto di abbandonare il secolo. Mi limito in questa sede a ricordare laVita Anto-
nil di Atanasio di A-lessandria(cf. Athanase d'Alexandrie, Vie d'Antoine.Introduc-
tion, texte critique, traduction, notes et index par G' J. M. BmreuNr, Paris 1994
[Sources chrétiennes, 400], pp.13ó-138 lS3, 5l: o'Exei toívuv tòq riplùq òro-
rpíprov,rlv òróvorov éotúOpr(ev,ónroqnpòq pÈv tò róv 1ovÉo:vpq Énrotpég1tor
pqòètóv oulyevóv pvqpoveú1'ó?'ovòè ròv nóOovxcì ndoav tlv orouò{v è11 napi
tòv tóvov tflq, dorrloeoq "); la Vita di s. Giovanni Calibita, interamente costruita
'Iaúwqq
sul motivo dell'amore per i genitori (cf. O. Lervesroes, "Aytog, KaLupítr15
['Avétc\oru reíprevaèr llaprcwóv ra6írav], in flLdrav 16 11964l' pp' 259-303); la
Vita di s. Stefano il Giovane: quando l'igumeno Giovanni accoglie il giovane Stefa-
no nel monastero di s. Aussenzio, nel corso della cerimonia della vestizione, se-
guendo il rituale previsto dall'fficium Pani Habitus, lo ammonisce pl nól,tv
é1iq 1ovÉcovnó0ov únèp @eoú:cf. In Vie d'Étienne le Jeune par Étienne le Diacre,
introduction, édition et traduction M.-F. AuzÉpv, Aldershot 1997 (Birmingham
Byzantine and Ottoman Monographs, 3), p' 104, 5 12, linn. 2-3; J. Gom, Eucholo-
gium sfue rituale Graecorum,Yenezia 1730 (rist. Graz 19ó0),p. 384, 12-15'
Mario Re II sinassario per S. Zosimo di Siracusa 13
îpoú, îoig îpónolq òè oiolpdq roì peBrll,ouótr topù roÚ ópo(úToDturpOeí- Metù òè 1póvov trvù 26erpotovei oùtòv rpeoBúrepovroi oùv @eQenì
oo cnfll.Oev eiq trlv ó/ov è<p'Sòrooreòóoot pèv tÌ1v toÚ òpyr(opévou 35 1póvorq reooopúrovtunotpúvaqtò éoutoùnoípvrovperò rúoqq npaóqtoq
tivEpòq oùtflq 0líryrv, dnol,l.oyflvoí re rÓv nl,qyóv roi ioOflvor. Tflq oúv rcoì ove(rroríag, ayúnr1g re eil,rrprvoùq roì oupnoOeíogúnepBo?"1,oúo1q,
20 vurròq rotol.opoúor1q,tivepóqoev 11riflo qrovlv èv toíg éyrútorg uùtoÙ Vrt<prp @eoù roì òerloer núvrrov òé1eror roùq oíoroq rflq lrrel,óv úyíog toù
rcorpcopévou eioroùoovKoì l.éloDoov' o<inóppryovtlv Euoóòq roÚtlv>, rfl @eoú èm},qoío,q, èreîoe ro0 ènrorónou rrpoq Kúprov èròr1pr1oovtoq.
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tòv Zóotpov gúî,orcotflg povflqrcotoltnóvteg, npòq
dEel.rpoí, tòv noporulóvcov TuvoiKoé260:v èv t@ oírrp oùtoú oípoppooúocv,l"opòv 1,e-
èníoronov ùn11eonv eq'S òt'oùtoÚ tòv ó(tov tflg rlyoupevícqnpolerpro0fl- 45 ntòv rcpóoneòov ér cóv Íporíorvroì tfl luvorrì ènròoúq,roú vooiporoq ioqp
vor, ó òé qqot npòq oùtoúq' oéottv étepóq trq óptl povo26òq èv tfl povfl;> rivoòeírvutur' éotq yòp eù0éroq 11púorqroú oípotog.
30 Koi eínov' opóvoqó rotol.etrp0eìg<púl"o(èv cùtfl>. Koì ó èníoronoq' "è1ò
oiòoo, <pr1oív,nótt éreivó6 èotrv Ó(roqo. Koì npoorol,eoÓpevogtoÚtov
eùOùqeoqpúytoeKoì nopéò<orcev oùtoiq einóv' niòoÚoútoq èrc@eoÚèoqpó-
1orc.r úp1ov rnì rlyoúpevog úpóv".
II) Tfl oùrfl npépq pvitlrl roù óoíou Zaoípov éntorónou Xuporoúoqg tflq
Xtrel,óv vrjoou.
(,) Traduco così in virtù delle considerazioni esposte in Re, l,4 Yita di s. Zosi-
mo cit, p.40, nota 40.
(3) Sugli anni di vita del santo vescovo (che nella Vita risultano esserenovan- (t) R:e,Iz notizio cit.
ta) cf. rr., La notizia cit.; il sinassarista, con ogni probabilità, avrà sommato i dati ('?)si vedano le osservazioni di s. pnrcoco, Monaci e santi greci di sicilia,
in
riportari nella notizia, aggiungendo solo i sette anni precedenti l'ingresso di Zosi- ro., Monaci, fìlosofi e santi. saggídi storia della cultura tardoantlca, soveria Man-
mo in monastero (così si legge nellaVita) ed oinettendo i quaranta trascorsi co- nelli 1992, pp. 266-267; e di A. AccoNcr,c LoNco, La vita d.i zosimo vescovodi si-
me igumeno, di cui si parla sia nellaVita che nel sinassario esteso (cf. linee 34-35 racusa: un esempio di nagiografia stoica>, in Riu. di St. Biz. e Neoell. n. s. 3ó
della presente edizione). (1999),pp. 5-17.
fl sinassario per S. Zosimo di Siracusa 23
22 Mario Re
Vita Zosimi (e cod. Neapolit' XV AA 14, linn. 16-25: Arqleiro ó poró- f. 13*': Helias episcopus referebat:
Sinassario Mo
proq oútoq rcepí nvoq yuvc,r- o...accessitad eum (ilvescovo Giovanni)
ff. 11'-1ó')
ròq yévougpèv l,opnpoú,toiq patricia quaedam nomine Domnina pro
linn. 1-3: O$toq ú1roqY€wrl- f. 12': Hic itaque sanctissimus pater no- tpónotq Eè oiolpdg roì peBrl- quadam possessione; indecens et indi-
Oeìgnop' eùoeBóvYovécov roì ster Zosimus parentum quidem fuit in l,ou ón nopù toú ópo(úyoutu- gna ad virum Dei accessutemerario fac-
òrrorooúv1 ou(óvtcov, étr vr1- abundantia viventium, locupletum qui- qOeioo dnflì,Oeveig d1v tifov ta est et contristavit eum. Qui autem in-
nroq òv eòo04noP' oùtóv eù- dem terrenis, sed multo locupletissimo- e<p'Sòrooreòóoorpèv t4v toú crepans reges dicens: nNolite tangere
0ùq ev tfl povfr tflg ncrP0évou rum spiritualibus, quorum cura sine ava- óp1r(opévou tivòpòq oùrflq christos meos et prophetis meis nolite
Aouríoq tQ @eQ òoul,eú- ritia erat propriae possessionis .. ' Deinde 0i,íytv, tinol,l,oyflvoí te tóv malignarir, plaga languoris dissoluit
erv óg npò oul,l,rlYeoq Í0P' septennis apponitur ab eisdem iustibus nl,qyóv roì iaOflvar. Tflg oùv praedictam patriciam, ammonens quam
oùtóv ti<ptePro0eíq' parentibus in iam dicto monasterio, velu- vurtòq rotol"oBoúo1q, <ive- multos temerarios exemplo illius. Ipsa
ti quondam Samuhel, offerturque sanc-
Bór1ocv11ti/cr <povÌ1vèv toîg autem saevo oppressa languore confugit
tae martyri semperque virgini Luciae' èyrútorq oùtoù rorpo:pévou ad sanctam martyram Luciam, nesciens
Zosimus eioroùoov roì lélouoov' manifestum periculum minusque per-
l i n n . 1 0 - 1 5 : K o í n o t e e i q f. 13: ... referre erat solitus '..
<cum essem pawulus, desiderio et nùnóppryov tÌ1v òuoóòq toó- pendens quod sancta iniquis non pro-
ènr0upíav è1,0òv 0eóoooOor quia
stimulatus parentum, fugiens de tqv>, rff lerpì únoòeí(oocr. sunt, sed potius obsunt, unde haec dete-
roìlq lewfltoPoq, vxl0eìg tQ amore
'Yno- monasterio ad eosdem venio. Qui cum To0 òè epgóBou evooróvtoq riorata est sua temeritate. Accedens au-
nó0rpèOeúootooùtoúq.
stupefacti, roì taiq 0eponotvíorveipq- tem decidit iuxta venerabilem tumulum
otpéryovtog òè aùto0, rfl vu- me essent intuiti, attoniti,
quid vellet esse taciti cogitabant. Cum- rótoq: "dpcrreòrò tó1oug d1v ipsius martyris quasi curatura, immo fa-
r r ì é r c e í v 1è ( e ) , 0 o ù o o t f l q
que culpam ex incommoditate eventus rdpíov úpóv èr péoou petò stu saecularis dignitatis; deinde sonitu
l,ópvorcog11ú1ío rlneíl'er at)trp
minantes, raÌ rflq eùvflqoù{q roì èrno- facto, vidit -inquit- martyram (solebat
roì épel,},e túYor o<PoòPÓq' citius agnovissent, arguentes,
suscipientesque volentem òòv norrjoote u, nl,rloróoooo.r enim iuxta tumulum ipsius requiescere)
pvÌ1 òé trq étéPo evòo(otútr1 oblectantes
sed potius volentem, me oútot tfl rl.ív1 eúpov oùrlv exeuntem alapisque quasi verberare fa-
qvoecveîos,noPqúPaviPQte- nolentemque,
monasterium reduxenrnt. Haec inter, verpúv. cietenus miseram Domninam dicentem-
opévq, o,vtenorr]ooto oùtoÚ, ad
que: uProicite hinc quantocius hanc foe-
flv roì siòeo0eioo 11<iYíct étu- cum in eodem restitutus essem mona-
vidi in tidamn. Et quasi exurgens, talia cer-
ryevoùtòv ò},íYov,roì è[t'1o<Po- sterio, nocturno sopori deditus,
ecce quidam sonitus ad ianuas nens, dixit obsequentibus ei famulis:
},íooto pqòénote fiq Povflg visione: nTollite hinc dominam véstramn. Acce-
loculi factus est, et egressa
e[e].0eiv' Ò òr1 roì Èn111eí- honorabilis
dentes vero illi dominam suam iam
Àsto rtrÌ nenoÍqrce. sancta martyr, arguens et minans, me
mortuam reppererunt et efferentes sepe-
quasi cmdelibus et variis flagellis affli-
lieruntu (3).
gere volebat, ut ex ipsius furibundo cor-
poris motu videbatur, nisi inventa esset
alia quaedam mulier purpureo habitu
venerabilis, iucunditate vultus gratissi-
ma, quae martyram a flagellis prohibens
mea quasi vice me promittebat nihil de
cetero tale commissurum aut ulterius a
monasterib recessurum. Me autem sta-
bilitatem illius verbis attestante, rece- (3)Sulle differenze tra le due narrazioni relative a questo episodio cf. Re, I,a
Vita di s. Zosimo cit., pp. 4l-42.
dens quae videbatur non comparuitu'
1À
Mario Re Il sinassario per S. Zosimo di Siracusa
25
'Erei
linn. 2ó-33: ò è r p ò q ff. 13'-14: ... dormivit in Domino sanctus r o i o u p n o 0 e í o g ú n e p B o l , - rium augens, fratres clementer quasi
pa_
K ú p r o v e ( e ò r l p l o e v ó r f l q Faustus eiusdem monasterii abbas ... l,oúoqq... ter erudiens, discretionis virtutem prae
povfrqnpoeotòq roi núvteg oí Exèuntes tamen, communi consilio om- omnibus tenens ...
dòel,goí,tòv Zóotpov <púl.oro nes pariter adeunt beatum Johannem
rflq povflgrorol"rnóvteg,npòq sanctitatis reverentia plenum ... praeco-
'Icoóvvnv linn. 37-38: ... yrlgrp @eoú f. 14.': Igitur Petro quodam sancto epi_
tòv èníoronò'v On- nio sanctitatis venerabilem et virtute
roì òerjoer nóvtcov òé1etor scopo humanam reliquente vitam, duc_
e
t'1 o o v e < p ' SE r ' o ù r o ú t ò v praecipuum, praescientiae gratia dita-
toùq oioroq rflg Xrrel.óv torem et pastorem plebs sibi instanter
d(tov rflg r'lyoupevíoqnporúsr- tum, quemadmodum probatio sequentis
dyíog roù @eoù èrrl,qoíoq, petebat. Cumque clerus et populus varia
pro0flvar,ó òé gqor npòg où- operis declarabit. Venientibus autem eis
èreÍoe roù Ènrorózou rrpòq petitione sibi esset contrarius, quidam
toúg. oéotrv étepógtrg óptr ad praedictum summum pontificem,
Kúprov èròrlprloovtog. hunc, quidam illum petentes ... populo
povològ èv tfl povfl;o Koì eí- sanctum virum Zosimum sanctificatum,
nov' npóvoq ó rotol,er<p0eÌq ut ita dicam, ex utero matris suae nihil autem et clero in duobus divisis senten_
<púl.o(év oùtfl,. Koì ó èní- habentes contempsemnt, relinquentes tiis ... Utraque pars, episcopi duo et sen_
oKoTrog'oè1ò oiòo,r, grloív, eum custodem ecclesiae et sancti loculi tentiae populorum duae, Romam
o ó t r è r e i v ó q è o t r v r Í ( r o q o . semper virginis martyris Luciae. Hos er- adeunt. ... summum sacerdotium adep-
Kaì npoorol,eoópevoqtoúrov go cernens homo Dei Johannes episco- tus est, signis insignis, iste de quo loqui_
eùOùqèoqpóTlo€Koi nopéòco- pus inquit: uReliquum non habet ve- mur honorabilis pater noster Zosimus,
rev oùtotqeiaóv' niòoùoútog strum monasterium aliquem?o. Illi in- sub Theodoro ter beatissimo papa ro-
èr @eoú èo<ppúyrotortÍp1ov quiunt: "Nullum, venerabilis pater>. mano.
rcoìrlyoúpevoqúpóvu. Deinde adiciens dixit eis: oVidete si ha-
betis alterum aliquem". Qui responden- linn. 39-41: Toútr1vòè róÀ.rv f. 1ó: Hoc enim modo erudiens
suum
tes aiunt: "Domine pater, non habemus, óoíroq roì 0eogrl.óg òroru- gregem annos decem et tres, perrexit
ad
nisi hostiarium custodem templi; hunc pepvrlooq ènì 1póvorq rpro- Dominum.
si forte videre quaeris, vocatus veniat>. rqíEera 'rcoì oqpeírov oùr
Cum festinatione ergo iussus adduci, in ò?rílcovoùtoupyògyevópevoq,
conspectu eorum cum incredibili hono- dnfll,Oenpòg Kúprov.
re et reverentia susceptus ab eo est ...
Tunc ei ordinationem praelationis tri-
lin. 43: ... roì tugl,oì rivép),e- f. 16,: Igitur quaedam mulier
buit, nulla interposita mora, eisque pru- nomine
ryov... Theodora, genere Alexandrina, patieba-
dentem dispensatorem et ductorem bea-
tum iuxta Domini legem tradidit. tur oculis graviter ... confugit ad sepul-
chrum sancti Zosimi pontificis, spe non
tepida, sed certa de eius sancta virtute,
linn. 34-3ó: Merù òè 1póvov f. 14: Non multis autem interpositis die- cotidie ungebat pupillas de oleo lampa_
trvù, lerpotoveî a,ùtòv rpe- bus, vocatus ab eodem sanctissimo Jo- darum atque ita ad purum curata est
o p ú t e p o v r o ì o ù v @ e Qe n ì hanne episcopo ... presbyter est ordina- sancti visitatione.
1póvorqteooopórovro norpú- tus ... Permanente itaque eo in ordine
vog rò eouroú noípvrov petù abbatiae annis quadraginta, ita in omni- linn. 43-4ó: ... raí trq róv f. ló": Cumque ei a praedicto Fortunato
núoqq npoótqtoq roì dve(r- bus discretus, ut nec odibilis bonis nec èreioe tóte nopo,tulóvtorv diacono pannus quidam lineus,
cum
rcoríoq,ùyúqq te eil.trptvoúg vitiosis remissus videretur ... Monaste- TuvoÌro, é1rov èv te oírcrp quo corpus sancti exterserat, datus fuis_
26 Mario Re