Arte Bizantina
Arte Bizantina
Arte Bizantina
Per studiare l’arte bizantina non studieremo opere modo si poteva graduare il pigmento e
che si trovano a Bisanzio, ma studieremo delle assumere varie tonalità. Spesso tra due
opere italiane che si trovano a Ravenna. Questo colate di vetro veniva messa una lamina
perché ad un certo punto, la capitale dell’impero d’oro battuta che dava alla tessera il
romano d’occidente venne spostata a Ravenna, la colore d’oro. I bizantini useranno
quale era dotata di un porto di classe. Quindi, moltissimo le tessere dorate. Nelle opere
creata Costantinopoli, essa permetteva un bizantine viene utilizzato moltissimo il
collegamento diretto. colore dell’oro che diventa simbolo della
divinità. Se nel mondo paleocristiano si
Però accadde che ci fu la caduta dell’impero rappresentava il buon pastore e non Gesù,
romano d’occidente. Quindi, quando parliamo di ora si rappresentava Gesù, la Madonna in
storia dell’arte bizantina, fondamentalmente oro
Non c’è più la regola prospettica tipica dell’arte Nella zona dell’abside veniva rappresentato il cristo
classica. Il porto di classe viene incasellato e le pantocrator, il cristo che ha il dominio su tutto il
barche che dovrebbero dare l’idea della profondità mondo. Quindi in quell’abside viene rappresentato il
sembrano una sopra l’altra. Stessa cosa per il cristo sul mondo accompagnato dagli angeli e due
palazzo di Teodorico perché le due ali laterali santi ravennati, San Vitale e sant’Ecclesio.
vengono riportate tutte sullo stesso piano San Vitale prende la corona, Ecclesio invece porta il
Domina la bidimensionalità e una rappresentazione modellino della chiesa di san vitale.
non più mimetica.
Le figure sono diventate ancora più schematiche e
ieratiche: volti uguali, occhi sbarrati molto grandi,
Basilica di San Vitale naso a canna, lungo. Quindi una fisionomia
Anche in questo caso esterno spoglio, tipizzante dell’arte bizantina. Vestiti detti a canna,
monocromatico e materiale povero, interno, invece, perché hanno un andamento lungo. La scena è tutta
molto ricco. dorata, ci sono solo queste nuvolette stilizzate che
danno un minimo di ambientazione, sotto quel poco
In questa fase giustinianea succede che Giustiniano, di natura rappresentata è molto geometrizzata, i
imperatore d’Oriente, prova a riconquistare l’impero quattro fiumiciattoli sono tutti uguali, anche il
d’occidente e toglierli alla dominazione ostrogota di terreno.
Teodorico, e lo fa attraverso una guerra lunga,
chiamata guerra greco-gotica. Ai due lati dell’abside ci sono questi cortei (p.357)
che rappresentano Giustiniano a sinistra e la moglie,
Per cui temporaneamente viene ricostituita l’unità Teodora, a destra.
tra l’impero d’oriente ed occidente. Solo che la Giustiniano non fu mai stato a Ravenna ma chiese di
sottomissione dell’Occidente è totale all’oriente, essere rappresentato in questi cortei, visto che
infatti Ravenna diventa una provincia chiamata dominava su Ravenna. Giustiniano sta portando
esarcato. l’ostia e Teodora il vino, quindi culto cristiano. E lo
riconosciamo perché ha l’aureola, quindi è divino,
Studiamo questa chiesa perché ha una pianta l’imperatore è considerato figura divina. C’è il
centrale. E in oriente domina l’impianto basilicale vescovo maximanianus e poi abbiamo sacerdoti e
centrale, rispetto a quello longitudinale, più tipico soldati, per indicare tuti gli elementi che
dell’occidente. Infatti questa pianta è centrale, più costituiscono l’imperatore Giustiniano.
precisamente ottagonale. L’interno è raggiungibile
dopo aver attraversato un nartece, detto a forcipe. Le figure trasmettono un’idea del movimento perché
stanno andando verso il cristo pantocrator, profonda
Abbiamo due ingressi. Dal nartece per entrare nella ieraticità.
chiesa si può scegliere di entrare da due ingressi. Il
cambio d’ingresso da una prospettiva diversa al Stessa cosa per il corteo femminile in cui c’è un
fedele o al visitatore, perché colui che entra a minimo di cambiamento perché c’è quest’ultima che
sinistra si ritrova in un ambiente che intuisce come apre la tenda, per far vedere la direzione del corteo.
centrale, perché la sua traiettoria non è Ma le prospettive sono totalmente errate, ma non per
immediatamente portata a guar5dare l’abside e incapacità, ma proprio perché sacrificano la
l’altare. Invece se entro dall’ingresso centrale, naturalezza.
sebbene lo spazio sia centrale, ho più l’idea di una
longitudinalità. La tipizzazione è molto più evidente in questo
gruppo di donne tutte ravvicinate, qui invece c’è una
L’altra cosa è che noi abbiamo un doppio spazio, un maggiore differenze, soprattutto vediamo la
nucleo centrale e uno anulare attorno. La novità è ricchezza del pettorale e del copricapo di Teodora
che ci sono queste nicchie grandi, chiamate esedre. che sta portando il calice. Qui abbiamo il trionfo
della rappresentazione bizantina che punta all’idea
del divino, alla rappresentazione del singolo e non
della naturalezza dell’immagine.