Regolamento GAL - Rettifica II PDF
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REGOLAMENTO
”G AR ANZI A ARTIGI AN AT O LIGURI A”
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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE LIGURIA
Art. 1 –Obiettivi
Il presente Regolamento operativo è disposto in attuazione del Programma Operativo Regionale
2014-2020 (“POR”), e determina le modalità di accesso agli interventi di sostegno per operazioni
finanziarie a favore delle imprese artigiane liguri, previsti nell’ambito dell’Asse 3 “Competitività”.
Gli interventi di sostegno per operazioni finanziarie a favore delle imprese artigiane si propongono
di promuovere lo sviluppo degli investimenti del comparto artigiano ligure ostacolato da determinati
fattori critici quali la difficoltà nell’accesso al mercato del credito da parte delle imprese del comparto,
sostenendo la capacità di credito attraverso forme di garanzia sostenute da riassicurazioni e
interventi agevolativi mirati a consentire loro migliori condizioni.
Lo strumento finanziario e gli interventi agevolativi associati e combinati con esso, sono attuati
nell’ambito delle Azioni 3.6.1 “Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione
del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di
razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci” e 3.1.1. “Aiuti agli
investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di
riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” e contribuiscono al perseguimento conseguimento
degli obiettivi specifici 3.6 relativo al miglioramento dell’accesso al credito, del finanziamento delle
imprese e della gestione del rischio e 3.1 relativo al rilancio della propensione agli investimenti del
sistema produttivo e dei risultati delle priorità pertinenti.
2.1.1 Riassicurazione
La riassicurazione del fondo opera sulle garanzie rilasciate dai confidi convenzionati con il Gestore
a sostegno dei prestiti e delle operazioni di locazione finanziaria accordati alle PMI artigiane con
sede operativa in Liguria, diretti a finanziare l’avvio d’impresa, lo sviluppo e il rafforzamento
dell’attività generale dell’impresa, la penetrazione di nuovi mercati o nuovi sviluppi, la realizzazione
di nuovi investimenti o una delle finalità di cui all’art. 37 comma 4 del regolamento (UE) 1303/2013
coerente con la misura, di importo ammissibile minimo pari a euro 10.000,00 e massimo di euro
500.000,00.
La misura della riassicurazione è pari all’80% dell’importo garantito dal Confidi ed è rilasciata per
l’importo massimo di euro 250.000,00.
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Il valore della garanzia riassicurata non può essere inferiore al 50% e superiore al 80% dell’importo
dell’operazione finanziaria sottostante.
La durata della riassicurazione è corrispondente con quella della garanzia del confidi e
dell’operazione finanziaria sottostante.
La riduzione del costo della garanzia riconosciuta non può superare la quota massima
corrispondente al 3% dell’importo dell’operazione finanziaria su cui insiste la garanzia; la quota
spettante viene calcolata, in funzione della durata dell’operazione finanziaria, nella misura dello 0,6%
annuo del corrispondente importo moltiplicata per il numero di anni di durata del finanziamento, entro
il massimale previsto.
L’importo corrispondente alla riduzione dei costi di garanzia applicata dal Confidi al destinatario
finale, viene erogato dal fondo al Confidi stesso in un'unica soluzione, nei limiti delle misure
suindicate.
Qualora il tasso di riferimento – indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico – superi il 2%, l’importo da riconoscere sarà calcolato nella misura del 90% della quota
di interessi risultante da un piano di ammortamento sviluppato al tasso di riferimento.
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E’ inoltre riconosciuto un contributo a fondo perduto, nella misura del 50% del finanziamento
agevolato e fino ad un importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle imprese artigiane aventi
unità operativa nei Comuni di cui all’allegato 1, individuati sulla base dei criteri stabiliti dall’art. 24 bis
della L.R. 3/2008, ovvero che abbiano ottenuto, alla data di presentazione della domanda, il marchio
regionale “Artigiani in Liguria”, relativamente alle operazioni finanziarie agevolate per investimenti di
cui all’art. 7, punto 4, lettere c), d) e i).
Il contributo a fondo perduto è riconosciuto nella misura del 60% del finanziamento agevolato e fino
ad un importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle imprese artigiane costituite da non oltre un
anno a far data dalla presentazione della domanda di agevolazione, ovvero delle imprese formate
da giovani artigiani come definite all’art. 57, comma 2 della legge regionale 2 gennaio 2003, n. 31.
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 784 del 22/07/2022
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Art. 5 – Beneficiari
Possono beneficiare degli interventi del fondo:
a. le micro, piccole e medie imprese artigiane, in forma singola o associata (forma cooperativa o
consortile) iscritte all’Albo di cui alla legge regionale n. 3/2003;
b. le micro, piccole e medie imprese iscritte nel Registro imprese, a condizione che ottengano
l’iscrizione al suddetto Albo entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda di
agevolazione;
I soggetti beneficiari devono esercitare un’attività economica di cui alla classificazione ATECO
2007 tra quelle indicate come ammesse nell’allegato 2 al presente Regolamento.
I beneficiari devono essere in regola con le disposizioni di cui all’articolo 53, comma 16-ter, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dalla legge 6 novembre 2012 n.
190, che prevede che i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri
autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni non possono svolgere, nei tre
anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o
professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione.
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Art. 2 comma 18) del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014
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Art. 9 comma 2 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231
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e) le imprese oggetto di protesti e/o di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli, con esclusione di
quelle volontariamente concesse;
f) le imprese che hanno subìto nell’ultimo anno la revoca per inadempimento di finanziamenti e/o
affidamenti bancari.
I finanziamenti ammessi agli interventi agevolativi devono essere destinati a interventi realizzati
in strutture operative dell’impresa localizzate nel territorio della regione Liguria e riferiti a una o
più attività indicate nell’Allegato 2.
a) copia della documentazione comprovante l’iscrizione negli elenchi di cui agli artt. 106 o 112
del Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
b) copia dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato;
c) scheda informativa redatta su apposito modulo predisposto dal Soggetto gestore e
scaricabile dal sito ww.garanziaartigianatoliguria.it e dichiarazione sostitutiva di atto notorio
redatta ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, sottoscritta dal Legale Rappresentante
del Confidi, in cui viene indicato:
1. che il premio pagato ai Confidi dalle PMI, a fronte delle operazioni assistite da
riassicurazione e per la quota coperta dalla medesima, è limitato a coprire i costi
amministrativi di istruttoria e gestione della garanzia e di remunerazione e copertura del
capitale;
2. il prospetto dei costi applicati alle operazioni assistite dalla riassicurazione regionale e a
quelle non assistite;
d) modulo di richiesta delle credenziali di accesso al Portale Garanzia Artigianato Liguria.
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L’elenco dei Confidi convenzionati viene pubblicato e tempestivamente aggiornato sul sito
www.garanziaartigianatoliguria.it
2. Il valore della garanzia riassicurata non può essere inferiore al 50% e superiore all’80%
dell’importo dell’operazione finanziaria sottostante.
La durata della riassicurazione è corrispondente con quella della garanzia del confidi e
dell’operazione finanziaria sottostante.
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5. Nel caso di opere murarie con destinazione promiscua, i costi comuni (fondamenta, strutture
portanti, coperture, ecc.) devono essere proporzionalmente imputati ai locali utilizzati per lo
svolgimento delle attività certificate dall’impresa.
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6. L’acquisto e la costruzione dei locali ad uso promiscuo sono finanziabili per la sola quota di
investimento funzionale alle attività certificate dell’impresa.
8. Sono ammissibili alla riassicurazione del Fondo le garanzie rilasciate dai Confidi convenzionati
con il Gestore, nel rispetto dei massimali previsti dal presente Regolamento, a sostegno dei
prestiti che sono stati deliberati e/o4 erogati e delle operazioni di locazione finanziaria i cui
contratti sono stati sottoscritti, purché gli interventi delle imprese non siano materialmente
completati o realizzati completamente alla data della decisione di concessione della
riassicurazione.
9. Le spese per l’acquisizione di fabbricati e del suolo aziendale sono ammissibili se documentate
da perizia giurata di stima redatta da un qualificato professionista iscritto ad albo pubblico,
attestante che il prezzo di acquisto non risulti superiore al prezzo di mercato. Nel caso di
acquisto di immobile, la perizia dovrà attestare altresì la conformità dell’immobile alla normativa
nazionale e dovrà essere prodotta apposita dichiarazione attestante che l’immobile non abbia
fruito, nei dieci anni precedenti, di un finanziamento pubblico nazionale ed europeo.
10. Le spese per acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature usati sono ammissibili se
documentate da i) una dichiarazione del venditore attestante la provenienza esatta dei beni e
che gli stessi, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale ed
europeo e ii) una dichiarazione resa da un tecnico iscritto ad ordine o albo professionale che
attesti che il prezzo dei beni non è superiore al valore nuovo di mercato ed è inferiore al costo
dei beni similari nuovi e che le caratteristiche tecniche dei beni usati acquisiti sono adeguate
alle esigenze dell’operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.
11. Per tutte le spese è escluso l’ammontare relativo all’I.V.A., qualora recuperabile da parte del
soggetto beneficiario e qualsiasi onere accessorio fiscale e finanziario.
Non sono inoltre ammissibili:
a) relativamente ai consorzi, le spese sostenute direttamente dalle singole imprese
consorziate e successivamente ri-fatturate al Consorzio e da questo rimborsate alle singole
imprese;
b) le spese fatturate all’impresa richiedente da altra impresa che si trovi con la prima, nelle
condizioni di cui all’articolo 2359 del Codice Civile, o nel caso in cui entrambe siano
partecipate per almeno il 25% da un medesimo altro soggetto. Tale ultima partecipazione
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 728 del 06/08/2021
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12. Sono ammissibili le operazioni finanziarie finalizzate alla copertura degli interventi di cui
all’articolo 7, punto 4 attivati a far data dal 05 agosto 2019 – fatte salve le spese sostenute per
gli interventi di cui lettera f) del punto 4, per le quali viene riconosciuta l’ammissibilità a decorrere
dal 1° febbraio 2020 - purché il programma d’investimento complessivo non sia materialmente
completato o realizzato completamente alla data della decisione di concessione della
riassicurazione.
13. Ai fini del presente Regolamento l’avvio del Programma d’investimento coincide con la data del
primo titolo di spesa.
14. Gli investimenti afferenti alle operazioni finanziarie agevolate devono essere realizzati entro 12
mesi dalla data di concessione della riassicurazione.
Il termine per l’ultimazione degli interventi e per la presentazione della documentazione finale
di spesa non può comunque essere successivo alla data del 31 luglio 2023.
15. L’impresa beneficiaria deve dimostrare la disponibilità della sede dell’intervento oggetto
dell’istanza di agevolazione sul territorio della regione Liguria, prima della concessione della
riassicurazione.
Riassicurazione
1. La misura della riassicurazione è pari all’80% dell’importo garantito dal Confidi ed è rilasciata
per l’importo massimo di euro 250.000,00.
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Contributo interessi
7. Il contributo interessi è determinato sull’importo del prestito ammesso, destinato alla
realizzazione degli investimenti di cui all’ art. 7, punto 4, lettere a), b), c), d), e), f) e g) i cui costi
costituiscono spesa ammessa al contributo medesimo.
Il contributo interessi è riconosciuto in un importo pari, per la quota dell’operazione finanziaria
ammessa, agli interessi risultanti da un piano di ammortamento sviluppato al tasso del 2%.
Il contributo non può in ogni caso essere superiore al TAEG praticato sull’operazione agevolata.
Ove il tasso di riferimento – indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico – superi il 2%, l’importo da riconoscere viene calcolato nella misura del 90% della
quota interessi risultante da un piano di ammortamento sviluppato al tasso di riferimento.
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9. La decorrenza del contributo interessi è pari alla data di erogazione del prestito.
10. Il contributo spettante è attualizzato al tasso di riferimento vigente alla data di concessione.
Contributo canoni
12. Il contributo canoni è determinato sull’importo dell’operazione di locazione finanziaria ammessa,
destinata alla realizzazione degli investimenti di cui all’art. 7, punto 4, lettere h) e i).
13. Il contributo canoni è riconosciuto in un importo pari, per la quota dell’operazione finanziaria
ammessa, agli interessi risultanti da un piano di ammortamento sviluppato al tasso del 2%.
Il contributo non può in ogni caso essere superiore al TAEG praticato sull’operazione agevolata.
Ove il tasso di riferimento – indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico – superi il 2%, l’importo da riconoscere viene calcolato nella misura del 90% della
quota interessi risultante da un piano di ammortamento sviluppato al tasso di riferimento.
14. Il contributo canoni è calcolato in misura equivalente al contributo interessi spettante ad una
corrispondente operazione di finanziamento bancario.
15. Il contributo canoni è riconosciuto per una durata massima di dieci anni per i contratti relativi a
beni immobili e cinque anni per i contratti relativi a beni mobili.
16. La decorrenza del contributo canoni è quella del primo canone periodico d’importo costante e
deve coincidere o essere successiva al primo giorno del mese successivo a quello di consegna
del bene e, nel caso di più beni, a quello di consegna dell’ultimo bene.
17. Il contributo è erogato in unica soluzione all’impresa beneficiaria alla presentazione della
documentazione della spesa ammessa, costituita dai canoni ammissibili ed esigibili pagati
dall’utilizzatore al concedente, comprovati da fattura quietanzata o da un documento contabile
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avente forza probatoria equivalente sino al termine previsto per la realizzazione del programma
d’investimento agevolato.
18. L’importo del contributo canoni non può essere superiore alla spesa ammessa.
19. In caso di contratti di locazione finanziaria contenenti una clausola di riacquisto o che prevedono
una durata contrattuale minima corrispondente alla vita utile del bene, l’importo massimo
ammissibile non può superare il valore di mercato del bene; non sono ammissibili le altre spese
connesse al contratto, tra cui tributi, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali,
oneri assicurativi.
20. In caso di contratti di locazione finanziaria che non contengono una clausola di riacquisto e la
cui durata è inferiore al periodo di vita utile del bene oggetto del contratto, i canoni sono
ammissibili in proporzione alla durata dell’operazione ammissibile; è onere dell’impresa
beneficiaria, dimostrare che la locazione finanziaria costituisce il metodo più economico per
acquisire l’uso del bene; nel caso in cui risulti che i costi sono inferiori utilizzando un metodo
alternativo, quale la locazione semplice del bene, i costi supplementari sono detratti dalla spesa
ammissibile.
Prestiti
21. E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto, per i prestiti agevolati riferiti ad investimenti di cui
all’articolo 7, punto 4, lettere c) e d), nella misura del 50% dell’importo de prestito agevolato e
fino ad un importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle imprese artigiane aventi unità
operativa nei Comuni di cui all’Allegato 1 del presente Regolamento o che abbiano ottenuto,
alla data di presentazione della domanda, il marchio regionale “Artigiani in Liguria”.
Il contributo a fondo perduto, per i prestiti agevolati riferiti a investimenti di cui all’art. 7, punto 4,
lettere c) e d), è riconosciuto nella misura del 60% del finanziamento agevolato e fino ad un
importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle imprese artigiane costituite da non oltre un
anno a far data dalla presentazione della domanda di agevolazione, ovvero delle imprese
formate da giovani artigiani come definite all’art. 57, comma 2 della legge regionale 2 gennaio
2003, n. 35.
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 784 del 22/07/2022
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23. La somma degli importi concessi a titolo di contributo interessi e di contributo a fondo perduto
relativi ai medesimi prestiti agevolati, non può essere superiore all’ importo degli investimenti
ammessi sottostanti.
Locazione finanziaria
24. E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto, per le operazioni di locazione finanziaria
agevolate riferite ad investimenti di cui all’articolo 7, punto 4, lettera i), nella misura del 50%
dell’importo della spesa ammessa - costituita dai canoni ammissibili ed esigibili pagati
dall’utilizzatore al concedente, comprovati da fattura quietanzata o da un documento contabile
avente forza probatoria equivalente sino al termine previsto per la realizzazione del programma
d’investimento agevolato - e fino ad un importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle
imprese artigiane aventi unità operativa nei Comuni di cui all’Allegato 1 del presente
Regolamento o che abbiano ottenuto il marchio regionale “Artigiani in Liguria”.
Il contributo a fondo perduto, per le operazioni di locazione finanziaria agevolate riferite a
investimenti di cui all’art. 7, punto 4, lettera i), è riconosciuto nella misura del 60% della spesa
ammessa – costituita dai canoni ammissibili ed esigibili pagati dall’utilizzatore al concedente,
comprovati da fattura quietanzata o da un documento contabile avente forza probatoria
equivalente sino al termine previsto per la realizzazione del programma d’investimento
agevolato – e fino ad un importo massimo di euro 20.000,00, a favore delle imprese artigiane
costituite da non oltre un anno a far data dalla presentazione della domanda di agevolazione,
ovvero delle imprese formate da giovani artigiani come definite all’art. 57, comma 2 della legge
regionale 2 gennaio 2003, n. 36.
25. In caso di contratti di locazione finanziaria contenenti una clausola di riacquisto o che prevedono
una durata contrattuale minima corrispondente alla vita utile del bene, l’importo massimo
ammissibile non può superare il valore di mercato del bene; non sono ammissibili le altre spese
connesse al contratto, tra cui tributi, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali,
oneri assicurativi.
26. In caso di contratti di locazione finanziaria che non contengono una clausola di riacquisto e la
cui durata è inferiore al periodo di vita utile del bene oggetto del contratto, i canoni sono
ammissibili in proporzione alla durata dell’operazione ammissibile; è onere dell’utilizzatore,
dimostrare che la locazione finanziaria costituisce il metodo più economico per acquisire l’uso
del bene; nel caso in cui risulti che i costi sono inferiori utilizzando un metodo alternativo, quale
la locazione semplice del bene, i costi supplementari sono detratti dalla spesa ammissibile.
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 784 del 22/07/2022
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28. La somma degli importi concessi a titolo di contributo canoni e di contributo a fondo perduto
relativi alle medesime operazioni di locazione finanziaria agevolate, non può essere superiore
all’ importo della spesa ammissibile sostenuta.
29. L’erogazione delle sovvenzioni è effettuata dal Gestore entro 90 giorni dalla presentazione della
rendicontazione finale di spesa ed è subordinata alla disponibilità della sede dell’investimento
nel territorio della regione Liguria.
30. Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013
relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione
europea agli aiuti “de minimis” (GUUE L. 352 del 24/12/2013).
31. Il sostegno previsto i) dallo strumento finanziario e trasferito dai Confidi ai destinatari finali nei
termini di cui sopra, ii) dall’abbuono di commissioni di garanzia associato e iii) dalle sovvenzioni
in forma di contributo interessi e a fondo perduto, è concesso ai destinatari finali ai sensi del
Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e
108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” (GUUE L. 352 del
24/12/2013).
3. Il Confidi, al fine di richiedere l’accesso agli strumenti agevolativi, accede sul Portale Garanzia
Artigianato Liguria inserendo le credenziali ottenute.
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5. La domanda di agevolazione generata dal sistema deve essere firmata digitalmente da parte
del Soggetto richiedente. La firma digitale dovrà essere apposta off line utilizzando dispositivi
conformi alle Regole tecniche previste in materia di generazione, apposizione e verifica delle
firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali.
6. Il Confidi nella fase di richiesta di ammissione deve attenersi alle istruzioni dettagliate nel portale
Garanzia Artigianato Liguria.
7. Le richieste di agevolazione possono essere presentate a partire dal 1° luglio 2021 dai Soggetti
richiedenti convenzionati.
Contestualmente alla ricezione della richiesta di agevolazione il Confidi può visualizzare
mediante la piattaforma il numero di posizione assegnato alla richiesta.
Art. 10 - Documentazione
Qualora l’istanza includa la richiesta delle sovvenzioni in forma di contributi interessi/canoni e/o
a fondo perduto, la domanda deve essere corredata dai seguenti documenti:
documentazione di spesa (copia dei preventivi e/o titoli di spesa);
per investimenti immobiliari: planimetria con l’indicazione della destinazione d’uso dei locali
e nel caso di ampliamento di immobile con l’indicazione della destinazione d’uso dei locali
preesistenti.
In caso di opere murarie: deve essere prodotta una dichiarazione di un tecnico iscritto all’albo
attestante la natura dei lavori eseguiti/da eseguire, congruità della spesa, la conformità dei
lavori alla normativa in materia edilizia;
In caso di acquisto di terreno e fabbricati: deve essere prodotta perizia giurata di stima redatta
da un qualificato professionista iscritto ad albo pubblico, attestante che il prezzo di acquisto
non risulta superiore al prezzo di mercato. Nel caso di acquisto di immobile, la perizia dovrà
attestare altresì la conformità dell’immobile alla normativa nazionale e dovrà essere prodotta
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apposita dichiarazione attestante che l’immobile non abbia fruito, nei dieci anni precedenti,
di un finanziamento pubblico nazionale ed europeo.
In caso di acquisto di macchinari e attrezzature usati: deve essere prodotta i) una
dichiarazione del venditore attestante la provenienza esatta dei beni e che gli stessi, nel
corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale ed europeo e ii)
una dichiarazione resa da un tecnico iscritto ad ordine o albo professionale che attesti che il
prezzo dei beni non è superiore al valore nuovo di mercato ed è inferiore al costo dei beni
similari nuovi e che le caratteristiche tecniche dei beni usati acquisiti sono adeguate alle
esigenze dell’operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.
2. Il procedimento amministrativo relativo alle domande pervenute sarà attuato in conformità alle
disposizioni della L.R. 25 novembre 2009, n. 56 (norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e relativo regolamento regionale di attuazione
n. 2 del 17/05/2011.
4. Il Gestore può richiedere ulteriori documenti in caso di necessità di chiarimenti, rettifiche e/o
integrazioni. A pena di improcedibilità, la documentazione richiesta deve essere inviata dal
Confidi, entro 15 giorni dalla ricezione della richiesta da parte del Gestore.
settore manifatturiero 3
altro settore 2
2 Tipologia di investimento Investimento diretto a:
acquisto, costruzione,
ristrutturazione, ampliamento,
ammodernamento di fabbricati posti
al servizio dell’attività artigiana
dell’impresa e a quelle attività ad
essa complementari o acquisto
d’azienda o di rami d’azienda 3
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6. Le richieste di agevolazione esaminate dal gestore vengono sottoposte nel rispetto dell’ordine
cronologico di presentazione, all’esame di un Comitato di valutazione7 che, per ciascuna
domanda di agevolazione presentata, esprime il proprio parere sulla conformità della domanda
alle finalità e ai requisiti previsti, deliberando la concessione o il diniego delle agevolazioni.
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1. Il Gestore comunica ai Soggetti richiedenti, entro il termine massimo di 60 giorni dalla data di
presentazione della domanda di agevolazione, la concessione o il diniego mediante
aggiornamento automatico dei finanziamenti garantiti nella piattaforma Portale Garanzia
Artigianato Liguria.
12 bis. Adempimenti da effettuare in caso di operazioni non erogate alla data di presentazione
della domanda
1. Il prestito dovrà essere erogato entro 90 giorni dalla data di comunicazione della delibera
di concessione dell’agevolazione.
4. In caso di mancata erogazione del prestito e/o di mancato invio, tramite PEC,
dell’attestazione di erogazione nei termini suindicati, la richiesta di agevolazione (e la
relativa delibera) è archiviata d’ufficio.8
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 728 del 06/08/2021
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I Soggetti richiedenti devono comunicare, mediante PEC, al Gestore eventuali variazioni della
titolarità, nonché ogni altro fatto ritenuto rilevante sull’andamento dei Soggetti beneficiari finali di cui
siano venuti a conoscenza. I Confidi, devono altresì comunicare eventuali variazioni intervenute
sull’operazione riassicurata (a titolo esemplificativo estinzioni anticipate, rinuncia, ecc).
La mancata comunicazione delle suddette variazioni da parte del Soggetto richiedente al Gestore
può comportare l’inefficacia della garanzia.
In presenza di variazioni del soggetto affidato, intervenute in dipendenza di operazioni
straordinarie - quali cessioni, fusioni, incorporazioni, ecc. - che comportino l’accollo del
finanziamento riassicurato, il Confidi, ai fini del mantenimento della riassicurazione
precedentemente concessa, dovrà presentare al Gestore specifica richiesta di conferma della
garanzia, firmata dal proprio Legale Rappresentante, corredata da:
a) copia dell’atto di cessione, trasformazione, incorporazione registrato;
b) dichiarazione della Banca relativa all’intervenuto accollo del finanziamento da parte della “nuova
impresa”;
c) copia della delibera del Confidi di concessione della garanzia in capo all’impresa accollataria.
La richiesta dovrà altresì attestare che l’impresa accollataria abbia i requisiti di accesso alla
riassicurazione così come disciplinato dal presente Regolamento.
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2. Ai sensi della legge 4 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. e della L.R. 25 novembre 2009, n. 56,
rilevata la circostanza che potrebbe dar luogo alla inefficacia della riassicurazione, il Gestore
comunica, mediante PEC, ai soggetti richiedenti, l’avvio del relativo procedimento e assegna ai
destinatari della comunicazione un termine di 30 giorni, decorrente dalla ricezione della
comunicazione stessa, per presentare eventuali controdeduzioni.
3. Entro il predetto termine di 30 giorni dalla data della comunicazione dell’avvio del procedimento
di inefficacia dell’intervento, gli interessati possono, mediante PEC, presentare al Gestore scritti
difensivi, nonché altra documentazione ritenuta idonea. Il Gestore, esaminati gli eventuali scritti
difensivi, può acquisire ulteriori elementi di giudizio e, se opportuno, formulare osservazioni
conclusive.
4. Entro 90 giorni dalla predetta comunicazione di avvio del procedimento, esaminate le risultanza
istruttorie, il Gestore delibera, con provvedimento motivato, l’inefficacia della garanzia, ovvero
l’archiviazione del procedimento qualora non ritenga fondati o sufficienti i motivi che hanno
portato all’avvio dello stesso e ne dà comunicazione ai soggetti interessati.
Revoche
5. La revoca totale o parziale delle agevolazioni sarà deliberata nei casi in cui:
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Modifica introdotta con deliberazione di Giunta regionale n. 728 del 06/08/2021
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6. Nel caso in cui l’intervento non venga ultimato entro i termini prescritti, il Gestore effettuerà la
revoca parziale dell’agevolazione relativa ai titoli di spesa datati successivamente a detti termini,
fatta salva ogni determinazione conseguente alle verifiche sull’effettivo completamento
dell’intervento e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.
7. La procedura di revoca comporterà il recupero delle agevolazioni già erogate gravate degli
interessi legali calcolati dalla data di erogazione a quella di restituzione e la restituzione
dell’importo dell’ESL corrispondente alla riassicurazione concessa in caso di inadempimento
del beneficiario.
8. A tal fine il Gestore, in attuazione della legge 4 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. e della L.R. 25
novembre 2009, n. 56, comunica al beneficiario e al Confidi l’avvio del procedimento di revoca
(con indicazioni relative: all’oggetto del procedimento promosso, all’ufficio e alla persona
responsabile del procedimento, all’ufficio in cui si può prendere visione degli atti) ed assegna ai
destinatari un termine di 30 giorni decorrente dalla ricezione della comunicazione stessa, per
presentare eventuali controdeduzioni.
9. Entro il predetto termine il beneficiario o il Confidi possono presentare al Gestore scritti difensivi,
redatti in carta libera, nonché altra documentazione ritenuta idonea, mediante consegna o
spedizione a mezzo PEC all’indirizzo [email protected] .
10. Gli uffici preposti del Gestore esaminano gli eventuali scritti difensivi e, se opportuno,
acquisiscono ulteriori elementi di giudizio, formulando osservazioni conclusive in merito.
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11. Entro 90 giorni dalla predetta comunicazione, esaminate le risultanze istruttorie, il Gestore,
qualora non ritenga fondati i motivi che hanno portato all’avvio del procedimento, adotta il
provvedimento di archiviazione del quale viene data comunicazione al beneficiario; in caso
contrario procederà, con provvedimento motivato, con la revoca dell’agevolazione, della quale
viene data comunicazione al beneficiario.
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3. Il Gestore può richiedere ulteriori documenti in caso di necessità di chiarimenti, rettifiche e/o
integrazioni. La documentazione deve essere inviata al Gestore da parte del Soggetto richiedente
entro 15 giorni, dalla data di ricezione della richiesta, pena l’inefficacia della garanzia.
Il Gestore comunica al Confidi l’esito della richiesta di intervento del Fondo di Riassicurazione
entro 30 giorni dalla data di ricezione ovvero di perfezionamento della stessa. In presenza di esito
positivo della richiesta, l’intervento dello strumento finanziario di riassicurazione è autorizzato e
contestualmente liquidato sul conto corrente indicato dal Confidi.
Art. 17 Controlli
2. Laddove, all’esito dell’attività di controllo, risulti l’indebita percezione dei contributi di cui al
presente Regolamento a causa dell’insussistenza dei richiesti requisiti imputabile al beneficiario,
si provvederà alla revoca delle agevolazioni – con le modalità di cui all’art. 13, e all’applicazione,
ricorrendone i presupposti di legge, della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 316 ter
del Codice penale.
Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016
relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (di seguito
GDPR), nonché del Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 e ss.mm.ii., i dati personali
acquisiti saranno trattati da Regione Liguria esclusivamente per le finalità relative al presente bando
ed entro i limiti della predetta normativa.
La base giuridica del trattamento è identificabile in: art. 6, c. 1, lett. e) del GDPR, Reg. UE nn.
1301/2013 e 1303/2013, Decisione della Comm. Eur. n. C(2015) 927 del 12.2.2015 di approvazione
del POR FESR Liguria 2014-2020, DCR Regione Liguria n. 12 del 24.03.2015.
Il trattamento avverrà in modalità cartacea e mediante strumenti informatici e telematici con profili di
sicurezza e confidenzialità idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza nonché ad evitare
accessi non autorizzati ai dati personali.
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I dati personali saranno conservati per il tempo necessario al raggiungimento delle finalità indicate.
In adempimento ad obblighi di legge connessi alle finalità del presente bando, i dati personali
saranno diffusi secondo le norme che regolano la pubblicità e trasparenza degli atti amministrativi,
nonché sul sito internet di Regione Liguria e sul BURL, al fine di divulgare i risultati finali delle
procedure amministrative.
In adempimento ad obblighi di legge connessi alle finalità del presente bando, i dati personali
potranno essere comunicati ad altri enti pubblici, ed altresì essere utilizzati per alimentare banche
dati di Regione Liguria o di altri enti pubblici nonché banche dati dell’Unione Europea, e potranno
essere integrati con ulteriori dati personali acquisiti presso elenchi e registri pubblici o banche dati.
In particolare, i dati dei beneficiari contenuti nelle banche dati a disposizione della Commissione
Europea saranno utilizzati attraverso l’applicativo informatico ARACHNE
(https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=325&intPageId=3587&langId=it), fornito all’Autorità di
Gestione dalla Commissione Europea, per l’individuazione degli indicatori di rischio di frode, in
applicazione di quanto disposto dall’art. 125 paragrafo 4 lettera c) del Reg. (UE) 1303/2013.
Titolare del Trattamento è Regione Liguria, con sede in piazza De Ferrari 1- 16121 Genova.
In tale veste è responsabile di garantire l’applicazione delle misure organizzative e tecniche
necessarie e adeguate alla protezione dei dati.
La Regione ha nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) o Data Protection Officer
(DPO) ai sensi degli artt. 37 e ss. del Regolamento, domiciliato presso la sede della Regione.
Il Responsabile della Protezione dei Dati potrà essere contattato per questioni inerenti il trattamento
dei dati dell’Interessato, ai seguenti recapiti [email protected]; [email protected];
tel: 010 54851.
Liguria Digitale Spa, Parco Scientifico e Tecnologico di Genova Via Melen 77, 16152 Genova,
Telefono: 010 - 65451 Fax: 010 – 6545422 Mail: [email protected]; posta certificata
[email protected], è Responsabile del Trattamento incaricato della gestione e
manutenzione del sistema informativo.
Artigiancassa S.p.A., gestore del presente bando, sarà nominata da parte di Regione Responsabile
del Trattamento dei dati personali ai sensi dell’Articolo 28 GDPR, ricevendo istruzioni documentate
da parte del Titolare, con indicazione delle modalità di trattamento e delle misure di sicurezza che
dovranno adottare per la gestione e la conservazione dei dati personali.
L’interessato può esercitare in qualsiasi momento i diritti di cui agli articoli 13 ss. del GDPR, in
particolare il diritto di chiedere la conferma dell’esistenza del trattamento, l'accesso ai dati personali,
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la portabilità dei dati, la rettifica e la cancellazione dei dati, la limitazione del trattamento, nonché il
diritto di opporsi al trattamento e a proporre reclamo.
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