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Bollettino

Settimanale
Anno XXVI - n. 39

Pubblicato sul sito www.agcm.it


7 novembre 2016
SOMMARIO

INTESE E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE 5


A428C - WIND-FASTWEB/CONDOTTE TELECOM ITALIA
Provvedimento n. 26220 5
A499 - ASSICURAZIONI AGRICOLE/COMPORTAMENTI ESCLUDENTI CODIPRA
Provvedimento n. 26221 7
PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE 19
PS10099 - AUTOGAS NORD-RICHIESTE PENALI
Provvedimento n. 26196 19
PS10249 - TOTALGAZ ITALIA-DURATA E CLAUSOLE DEL CONTRATTO
Provvedimento n. 26198 27
PS10277 - BUTANGAS-PROBLEMI CONTRATTUALI
Provvedimento n. 26199 34
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 5

INTESE E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE

A428C - WIND-FASTWEB/CONDOTTE TELECOM ITALIA


Provvedimento n. 26220

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 19 ottobre 2016;
SENTITO il Relatore Dottoressa Gabriella Muscolo;
VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
VISTA la legge 24 novembre 1981, n. 689;
VISTA la propria delibera del 15 luglio 2015 n. 25560, con la quale è stata contestata alla società
Telecom Italia S.p.A. la violazione dell’articolo 15, comma 2, della legge n. 287/90, per
inottemperanza alle lettere a) e c) del provvedimento dell'Autorità n. 24339 del 9 maggio 2013;
VISTA l’istanza di proroga del termine di chiusura del procedimento presentata dalla società
Telecom Italia S.p.A. in data 12 novembre 2015;
VISTA la propria delibera del 16 dicembre 2016 n. 25785, con la quale, accogliendo l’istanza
presentata dalla società Telecom Italia S.p.A., il termine di conclusione del procedimento era
differito al 31 luglio 2016;
VISTA la propria delibera del 13 luglio 2016 n. 26118, con la quale il termine di conclusione del
procedimento era differito al 31 ottobre 2016, “anche al fine di consentire una valutazione della
idoneità delle modifiche al sistema di equivalence definite da Telecom Italia S.p.A. ad ottemperare
al dispositivo di cui alla delibera n. 24339/2013”;
VISTI gli atti del procedimento;

CONSIDERATO che il Progetto Equivalence 2.0 predisposto dalla società Telecom Italia S.p.A. –
così come risulta dalla documentazione inviata in Autorità – prevede nei prossimi mesi
l’introduzione di procedure innovative di fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso, secondo il
modello di parità di trattamento denominato Nuovo Modello di Equivalence;
RITENUTO necessario disporre il differimento del termine di conclusione del procedimento,
anche al fine di consentire alle Parti il pieno esercizio del diritto di difesa e di contraddittorio;

DELIBERA

di prorogare al 31 dicembre 2016 il termine di conclusione del procedimento.


6 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Roberto Chieppa Giovanni Pitruzzella
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 7

A499 - ASSICURAZIONI AGRICOLE/COMPORTAMENTI ESCLUDENTI CODIPRA


Provvedimento n. 26221

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 19 ottobre 2016;
SENTITO il Relatore Dottoressa Gabriella Muscolo;
VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
VISTO l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (TFUE);
VISTO il Regolamento CE n. 1/2003 del Consiglio del 16 dicembre 2002;
VISTE la denuncia della società Amil Broker di Assicurazioni S.r.l., pervenuta in data 20 ottobre
2015, successivamente integrata il 27 novembre 2015, nonché la denuncia di Coop Di Italia,
pervenuta in data 21 marzo 2016 e successivamente integrata in data 29 aprile e 18 maggio 2016;
VISTA la documentazione in proprio possesso;
CONSIDERATO quanto segue:

I. PREMESSA
1. In data 20 ottobre 2015, è pervenuta una denuncia da parte di Amil Broker di Assicurazioni S.r.l.
(di seguito Amil Broker), successivamente integrata il 27 novembre 2015, volta a denunciare
alcune condotte restrittive della concorrenza poste in essere dal Consorzio di Difesa delle
Produzioni Agricole di Trento (di seguito CODIPRA) e da Assicurazione Grandine Svizzera nel
settore della fornitura e intermediazione delle assicurazioni per le produzioni agricole.
2. Successivamente, in data 21 marzo 2016, è pervenuta una denuncia, integrata in data 29 aprile e
18 maggio 2016, da parte di Coop Di Italia (di seguito COOP DI), unico concorrente di CODIPRA
nel settore dell’intermediazione delle coperture assicurative agevolate nella provincia di Trento che
ipotizza la messa in atto di un abuso di posizione dominante posto in essere da CODIPRA – per il
tramite di alcune compagnie di assicurazione e, in particolare, di Assicurazione Grandine Svizzera
– finalizzata ad escluderla dal mercato.
3. Più in particolare, le segnalazioni pervenute denunciano presunti comportamenti restrittivi posti
in essere da CODIPRA - il consorzio di difesa avente posizione dominante nell’ambito territoriale
della provincia di Trento - volti ad escludere l’unico concorrente COOPDI e ad estendere la
posizione dominante sul mercato dell’intermediazione assicurativa attraverso pratiche leganti a
vantaggio della controllata agenzia assicurativa AGRIDUEMILA.
4. I segnalanti denunciano, inoltre, che CODIPRA manterrebbe identiche condizioni contrattuali
(tecniche ed economiche) per tutte le compagnie e provvederebbe ad assegnare a ciascuno dei
propri associati la compagnia assicurativa con la quale contrarre, sulla base di criteri ripartitori.

II. LE PARTI
5. CODIPRA - CONSORZIO DIFESA PRODUTTORI AGRICOLI DI TRENTO- è
un’associazione di categoria, senza fini di lucro, con sede a Trento, associata ad ASNACODI
(associazione nazionali consorzi di difesa) e fa parte del sistema dei consorzi di difesa.
8 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

CODIPRA ha per scopo l’attuazione di iniziative a favore degli associati per la gestione del rischio
nelle imprese agricole. In particolare, l’Associazione opera nella difesa attiva e passiva contro i
danni derivanti alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali ed impianti
produttivi ed alle infrastrutture agricole dalle avverse condizioni atmosferiche, dalle calamità
naturali, dagli eventi eccezionali, dalle fitopatie e da ogni altra causa che possa determinare una
riduzione del reddito. In questo contesto CODIPRA svolge iniziative mutualistiche a favore delle
imprese associate e servizi connessi al recupero del contributo pubblico sui premi assicurativi
versati dagli agricoltori. CODIPRA svolge la propria attività nel territorio della Provincia di Trento
ma, secondo lo Statuto, può estenderla ad altre Regioni.
A CODIPRA aderiscono oltre 10.000 aziende trentine attive nel settore agricolo, che rappresentano
la quasi totalità degli agricoltori trentini.
6. COOP DI ITALIA (di seguito, COOP DI) è una società cooperativa agricola che offre servizi a
favore degli imprenditori agricoli nel settore della difesa attiva e passiva delle produzioni agricole,
zootecniche e delle strutture. In particolare COOP DI offre servizi connessi al recupero del
contributo pubblico riguardo le attività di difesa passiva delle produzioni agricole, zootecniche e
delle strutture, facilitando la stipula di polizze assicurative. COOP DI opera in più province nel
territorio italiano.
7. AMIL Broker di Assicurazioni S.r.l. (di seguito, Amil Broker) è una società di intermediazioni
assicurative, costituita come società di brokeraggio nell’ottobre del 2005, ed attiva nella provincia
di Trento.

III. IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO: LE ASSICURAZIONI


AGRICOLE
8. L’intervento pubblico nel settore degli aiuti alle colture ha origine nel 1970 con l’istituzione del
Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN) che aveva due funzioni distinte: pagamenti compensativi ex
post agli agricoltori che subivano danni per calamità naturali; supporto ex ante per la stipula di
polizze assicurative. Il sistema è stato sostituito ad opera del Decreto Legislativo 29 marzo 2004,
n. 102, Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’art. 1, comma 2,
lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38, che ha posto le basi per arrivare ad un sistema di
contribuzione orientato alla prevenzione del rischio agricolo al fine di far fronte ai danni alle
produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi e alle
infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali.
9. Le tipologie di intervento previste sono di tipo compensativo per danni già avvenuti (c.d. difesa
attiva) e misure volte a incentivare la stipula di contratti assicurativi (c.d. difesa passiva).
10. Il presente caso ha ad oggetto le misure di difesa passiva, ossia la gestione dei contributi statali
ed europei versati per aiutare le imprese agricole al pagamento dei premi assicurativi. La
normativa sul tema è stratificata e varia, in quanto sono puntualmente disciplinati i vari aspetti
della contribuzione e, in particolare: a) l’ammontare dei contributi sui premi; b) i soggetti
autorizzati ad intermediare il versamento di tali contributi e a vigilare sui pagamenti c) le modalità
di versamento.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 9

11. La spesa per gli incentivi assicurativi è posta a carico di varie fonti di finanziamento, sia
comunitarie che nazionali1. La normativa di base è costituita essenzialmente dal Decreto
Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, dal Regolamento UE n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del
Consiglio e dal Regolamento UE n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i
regolamenti (CEE) n. 922/72 (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2007 e (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio. Tali disposizioni sono attuate con numerosi regolamenti e circolari, tra i quali si segnala
il Piano assicurativo agricolo emanato ogni anno dal Ministero per le Politiche Agricole
Alimentari e Forestali (MIPAAF). Il piano assicurativo 2016 è stato emanato il 23 dicembre 20152.
12. Il Regolamento (UE) n. 1305/2013, che disciplina il fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale, prevede, all’art. 36, che «il sostegno nell’ambito della presente misura copre: a) i
contributi finanziari per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e
delle piante a fronte del rischio di perdite economiche per gli agricoltori causate da avversità
atmosferiche, da epizoozie o fitopatie, da infestazioni parassitarie o dal verificarsi di
un’emergenza ambientale […]».
13. Il Regolamento (UE) n. 1308/2013 prevede, all’art. 49, che «1. Il sostegno per l'assicurazione
del raccolto contribuisce a tutelare i redditi dei produttori quando si generano perdite causate da
calamità naturali, condizioni climatiche avverse, fitopatie o infestazioni parassitarie. […] Il
sostegno per l'assicurazione del raccolto non crea distorsioni di concorrenza sul mercato delle
assicurazioni».
14. Con riferimento alla normativa nazionale, l’art. 4 del Decreto Legislativo 102/2004 prevede
che «L’entità del contributo pubblico sui premi assicurativi è determinata attraverso il Piano
assicurativo agricolo annuale […] tenendo conto delle disponibilità di bilancio, dell’importanza
socio-economica delle produzioni e del numero di potenziali assicurati. Il Piano assicurativo è
elaborato sulla base delle informazioni e dei dati di carattere statistico-assicurativo rilevati dalla
banca dati sui rischi agricoli, ed è approvato, entro il 30 novembre di ogni anno, con decreto del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la conferenza per i rapporti
tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano sentita una commissione
tecnica […]».

1 Per una panoramica delle fonti attualmente vigenti e delle modalità di pagamento dei contributi si veda la circolare
AGEA n. ACIU.2015.305 del 2 luglio 2015.
2 L’art. 5 del Piano assicurativo agricolo 2016 stabilisce che: « Le percentuali contributive massime sui premi assicurativi,
da applicare secondo quanto previsto nell'allegato 3 del presente decreto e tenuto conto delle disponibilità di bilancio
nazionale e comunitario sono, per ogni combinazione coltura, struttura o allevamento /tipologia di polizza/garanzia, le
seguenti:
a) polizze con soglia di danno, relative a
l) colture (compresa l'uva da vino )/eventi assimilabili a calamità naturali, fitopatie, infestazioni parassitarie secondo le
combinazioni di cui all'articolo 3, commi 2 e 3: fino al 65% della spesa ammessa;
2) allevamenti/epizoozie/Mancato reddito e abbattimento forzoso: fino al 65% della spesa ammessa;
3) allevamenti/squilibri igrotermometrici/Riduzioni produzioni di latte: fino al 65% della spesa ammessa;
4) allevamenti l andamento stagionale avverso l mancata o ridotta produzione di miele: fino al 65% della spesa ammessa;
b) polizze senza soglia di danno, relative a :
l) strutture aziendali/eventi assimilabili a calamità naturali ed altri eventi climatici: fino al 50% della spesa ammessa;
2) allevamenti/animali morti per qualunque causa/smaltimento carcasse: fino al soro della spesa ammessa».
10 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

15. Pertanto, per quanto attiene alle modalità di determinazione dei contributi, occorre in primo
luogo precisare che lo Stato interviene per determinare:
- il valore massimo delle colture assicurate, sulla base del quale verrà stabilito il premio di polizza;
- quali tipologie di assicurazioni sono ammesse al contributo;
- la misura del contributo stesso.
16. Quanto al primo punto, le compagnie di assicurazione quantificano il premio assicurativo con
una percentuale del valore assicurato3. In particolare, l’art. 2 del piano assicurativo 2016 prevede
che «i valori assicurabili, con polizze agevolate, delle produzione vegetali e animali […] sono
calcolati applicando i prezzi unitari di mercato stabiliti con decreto del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali, ai sensi dell’art. 127 della legge n. 388/2000, comma 3 e
dell’articolo 2, comma 5-ter del Decreto Legislativo n. 102/2004 […]». L’art. 127, comma 3, l. 23
dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) dispone che «I valori delle produzioni assicurabili
con polizze agevolate sono stabiliti con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, da
adottare entro il 31 dicembre di ogni anno, per l'anno successivo sulla base delle rilevazioni dei
prezzi unitari di mercato alla produzione, effettuate dall'Istituto per studi, ricerche e informazioni
sul mercato agricolo (ISMEA)». Deve precisarsi che i valori stabiliti dal Ministero devono
considerarsi prezzi massimi nell’ambito dei quali, in sede di stipula delle polizze, le parti
contraenti possono convenire di applicare anche prezzi inferiori4.
17. In relazione alla tipologia di polizze assicurabili, l’art. 3 del Piano Assicurativo 2016 indica
puntualmente le tipologie di polizze ammesse al contributo5.
18. Con riguardo, invece, al rimborso di parte del premio assicurativo, la normativa indica le
modalità attraverso le quali l’agricoltore può stipulare un’assicurazione a protezione delle colture e
chiedere il rimborso di parte del premio.
19. L’art. 2 del Decreto Legislativo 102/2004, infatti, dispone che «lo Stato concede contributi sui
premi assicurativi […] agli imprenditori agricoli […]. La sottoscrizione delle polizze assicurative
è volontaria e può avvenire in forma collettiva o individuale6. Possono deliberare di far ricorso a

3 Si noti che, sulla base dei dati ISMEA, la tariffa media nazionale nel 2011 (ultimo dato disponibile) al lordo del
contributo statale è stata pari al 6,18% del valore assicurato. Cfr. la ricerca L’assicurazione agricola agevolata in Italia,
risultati della campagna 2011, luglio 2012, p. 14 disponibile sul sito internet http://www.ismea.it.
4 Così le circolari del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali che determinano, di anno in anno, i prezzi
massimi. Si veda da ultimo la circolare del 25745 del 2 dicembre 2015 in cui è previsto che: «I valori riportati nell'elenco
allegato, codificati per area, per prodotto o gruppo di prodotti della medesima specie botanica o gruppo varietale delle
produzioni vegetali, devono essere considerati prezzi massimi, nell'ambito dei quali, in sede di stipula delle polizze o per
l'adesione ai fondi di mutualizzazione, le parti contraenti possono convenire di applicare anche prezzi inferiori, in base alle
caratteristiche qualitative e alle condizioni locali di mercato».
5 L’art. 3 del Piano assicurativo 2016 dispone che le coperture assicurative che coprono la mancata resa (quantitativa o
quanti/qualitativa) delle produzioni vegetali possono avere diverse combinazioni relative ad avversità catastrofali, avversità
di frequenza, avversità accessorie.
6 Occorre precisare che le due forme assicurative (individuale e collettiva) contemplate dalla disciplina di riferimento
presentano notevoli differenze dal punto di vista civilistico delle parti contrattuali coinvolte. In particolare la polizza
individuale viene stipulata direttamente dall’agricoltore che è vera e propria parte del contratto assicurativo sia in qualità di
contraente che in qualità di beneficiario del contratto stesso. Egli è quindi obbligato in prima persona a pagare il premio
assicurativo ed è titolare del diritto al risarcimento del danno. Si ricorda che, antecedentemente alla novella del 2004 la
normativa, pur non escludendo espressamente la possibilità di un’erogazione diretta del contributo dello Stato
all’agricoltore, di fatto disciplinava solamente il sistema di contribuzione attraverso il consorzio di difesa. Cfr. sul punto
l’art. 1, comma 2, D.P.R. 17 maggio 1996, n. 324, recante Regolamento concernente norme sostitutive dell’art. 9 della
legge 14 febbraio 1992, n. 185, sull’assicurazione agricola agevolata nonché le considerazioni svolte dall’Autorità nel
precedente provvedimento sul tema (AGCM, 30 aprile 1997, I225, punto 17).
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forme di assicurazione collettiva i consorzi di difesa di cui al capo III, nonché le cooperative
agricole e loro consorzi nonché altri soggetti giuridici ».
20. Quanto all’assicurazione individuale, la stessa ricorre quando l’agricoltore si rivolge
direttamente ad una compagnia di assicurazione per stipulare una polizza assicurativa e richiede il
rimborso in via autonoma, senza avvalersi di organismi di difesa.
21. Per quanto attiene, alle polizze c.d. collettive, le stesse prevedono la stipula per il tramite di
organismi che raggruppano, in forma associativa, gli agricoltori. Le polizze collettive, dal punto di
vista civilistico, presentano le caratteristiche dell’assicurazione per conto di chi spetta: parti del
contratto di assicurazione sono la compagnia assicurativa e lo stipulante (nel caso in esame si tratta
degli organismi di difesa: consorzi di difesa, cooperative o CAA) mentre beneficiario del
risarcimento è un terzo (nel caso di specie l’agricoltore).
22. Il D.M. 27 marzo 2008, Riforma dei centri autorizzati di assistenza agricola, ha inserito, tra gli
organismi abilitati a stipulare polizze assicurative collettive agevolate, anche i Centri di Assistenza
Agricola7(di seguito CAA). Possono quindi stipulare polizze assicurative in forma collettiva (di
seguito indicati genericamente come organismi di difesa delle produzioni agricole):
- i Consorzi di difesa;
- le cooperative agricole;
- i centri di assistenza agricola.
23. L’attività di difesa attiva e passiva svolta dagli organismi di difesa (in prevalenza consorzi di
difesa) è sottoposta alla vigilanza delle rispettive Regioni e Province autonome che hanno
attribuito il riconoscimento di idoneità agli organismi di difesa (art. 13 del Decreto Legislativo
102/2004).
24. Deve inoltre segnalarsi che la normativa comunitaria prevede un contributo al premio
esclusivamente per «le polizze assicurative che coprono le perdite causate da avversità
atmosferiche, epizoozie, fitopatie o infestazioni parassitarie, da emergenze ambientali o da misure
adottate ai sensi della direttiva 2000/29/CE per eradicare o circoscrivere una fitopatia o
un’infestazione parassitaria, che distruggano più del 30% della produzione media annua
dell’agricoltore nel triennio precedente o della sua produzione media triennale calcolata sui
cinque anni precedenti, escludendo l’anno con la produzione più bassa e quello con la produzione
più elevata»8.
25. Al fine di coprire anche i rischi di perdite inferiori al 30% della produzione media annua,
l’agricoltore può stipulare delle polizze integrative non assistite dal contributo pubblico (polizze
non agevolate integrative).

IV. IL SETTORE INTERESSATO


26. Il settore interessato dal caso in esame è quello delle assicurazioni agricole. All’interno di tale
settore sono individuabili almeno tre distinti mercati:
a) il mercato produttivo a monte, in cui operano le compagnie assicurative che offrono tale
specifica copertura, abilitate nel ramo “altri danni ai beni” (ramo n. 9 – Decreto Legislativo 7
settembre 2005, n. 209, Testo Unico Assicurazioni);

7 Cfr. art. 1, lett. c), D.M. 27 marzo 2008.


8 Cfr. art. 37 del Regolamento (UE) n. 1305/2013.
12 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

b) il mercato dell’intermediazione dei contributi ai premi assicurativi delle polizze agricole, in cui
operano gli organismi di difesa (nel presente caso CODIPRA e COOPDI);
c) il mercato dell’intermediazione delle polizze assicurative agricole, in cui operano gli agenti e i
broker attraverso i quali gli agricoltori stipulano le polizze.
27. Con riferimento al mercato produttivo a monte delle assicurazioni agricole, sullo stesso
operano numerose compagnie assicurative nazionali e internazionali. Tale mercato ha, per prassi
consolidata, un’estensione geografica nazionale.
28. Al contrario, i mercati a valle dell’intermediazione di contributi e polizze hanno una estensione
geografica locale, in via di prima approssimazione provinciale, anche se non si esclude che possa
estendersi all’ambito regionale, sia in ragione dei vincoli autorizzativi esistenti sia con riguardo al
tasso di mobilità degli agricoltori che, in linea di massima, si rivolgeranno all’organismo di difesa
e all’intermediario attivi sul territorio.
29. Per quanto riguarda il mercato dell’intermediazione dei contributi assicurativi, la prassi
osservata consente di affermare che la maggior parte delle assicurazioni agevolate viene stipulata
sotto forma di assicurazione collettiva e la maggior parte dei rimborsi viene, allo stato, richiesta
attraverso gli organismi di difesa. Gli agricoltori associati agli organismi di difesa valutano la
tipologia di polizza più conveniente rispetto alle loro esigenze e decidono se aderire. Essi possono
aderire attraverso intermediari assicurativi (agenti o broker).
30. Deve precisarsi che il sistema dei consorzi di difesa, che vede un c.d. “consorzio" attivo in
ogni provincia/regione, è il più diffuso e raccoglie la gran parte dei contributi assicurativi a livello
nazionale. L’unico concorrente di rilievo, che comunque intermedia una quota modesta (ma non
opera nella provincia di Trento), è COOP DI che, a differenza del sistema dei consorzi, è attivo in
tutta Italia attraverso un unico ente associativo avente forma di cooperativa agricola (COOP DI).
31. Nel caso di specie, il mercato geografico rilevante corrisponde al territorio della provincia
autonoma di Trento, nel quale, nel 2015, sono state assicurate colture per un totale di circa 500
milioni di euro con premi pagati per oltre 35 milioni di euro e contributi pubblici per circa 22,7
milioni di euro che rappresentano circa il 10% dei contributi totali a livello nazionale.
32. Sul mercato dell’intermediazione dei contributi assicurativi in provincia di Trento, CODIPRA,
nel 2016, riveste una posizione di sostanziale monopolio in quanto di fatto unico operatore attivo
in tale ambito con oltre 10.000 iscritti9.
33. In relazione al mercato dell’intermediazione delle assicurazioni agricole, in provincia di Trento
risultano attivi una pluralità di operatori sia agenti che broker, tra i quali si evidenzia la posizione
di AGRIDUEMILA, agenzia di CODIPRA che - sulla base di quanto riferito da COOPDI -
intermedia la gran parte delle assicurazioni degli associati CODIPRA.

V. I COMPORTAMENTI SEGNALATI
34. I fatti in rilievo nel presente procedimento attengono a presunti comportamenti posti in essere
da CODIPRA al fine di ostacolare l’ingresso e la permanenza del concorrente COOP DI sul
mercato delle intermediazioni dei contributi ai premi assicurativi delle polizze agricole.
35. In merito alla forza contrattuale di CODIPRA deve rilevarsi che l’adesione allo stesso risulta
di fatto obbligatoria per gli agricoltori che vogliono beneficiare dei contributi agevolati, in ragione:

9 Cfr. relazione del Direttore all’Assemblea di CODIPRA del 21 dicembre 2015, disponibile sul sito internet di CODIPRA.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 13

i) della difficoltà di ottenere tali contributi individualmente e ii) del fatto che è, allo stato, l’unico
organismo di difesa operante in Trentino.
36. Approfittando della situazione di forza che deriva dall’essere l’unico organismo operante sul
territorio e delle difficoltà tecnico-normative che rendono pressoché impossibile agli agricoltori
procedere autonomamente alla riscossione dei contributi sulle assicurazioni agricole agevolate10,
i comportamenti contestati si sarebbero declinati ne:
i) l’applicazione, da parte di CODIPRA, di un vincolo di esclusiva di fatto che lega le compagnie
assicurative attive sul mercato a CODIPRA, impedendo o quantomeno limitando l’accesso di altri
potenziali concorrenti e, in particolare, del denunciante COOP DI al mercato produttivo a monte
delle polizze assicurative. Tale esclusiva di fatto è resa possibile dal sistema di convenzionamento
delle compagnie adottato da CODIPRA che prevede che non sia l’agricoltore a scegliere la polizza
assicurativa da stipulare, sulla base di valutazioni di merito, ma che sia il CODIPRA stesso a
ripartire le quote assicurative. Ciò consente a tale organismo di penalizzare le compagnie che
dovessero convenzionarsi con COOP DI.
ii) la limitazione imposta da CODIPRA ai propri associati, all’utilizzo di assicurazioni integrative
non agevolate per la copertura dei rischi sotto-soglia, attraverso il vincolo imposto
contrattualmente ad agricoltori e ad assicurazioni, rispettivamente di utilizzare il fondo
mutualistico di CODIPRA medesimo e di non offrire polizze integrative agli associati CODIPRA;
iii) l’applicazione di sconti sul contributo associativo per gli agricoltori che stipulano le polizze
assicurative agevolate per il tramite di AGRIDUEMILA (controllata interamente da CODIPRA),
suscettibile di limitare l’attività degli altri intermediari assicurativi (agenti o broker) operanti sul
territorio.
37. Con riferimento alla condotta di cui al punto i), le denunce pervenute danno atto degli ostacoli
opposti all’operatività di COOP DI nella provincia di Trento, in quanto né gli intermediari né le
compagnie assicuratrici erano disposti a far accedere il nuovo operatore al mercato delle polizze
agricole agevolate, “ a causa di un non ben specificato accordo di esclusività con il consorzio
locale»11.
38. Ciò malgrado, attraverso l’intermediario Amil Broker, COOP DI riusciva ad ottenere una
copertura assicurativa per il 2014 con la Compagnia di Assicurazione Grandine Svizzera, alle
seguenti condizioni:
i) per la parte coperta dalle polizze agevolate, le stesse condizioni normative contrattate dal
CODIPRA Trento;
ii) per la parte non coperta dalle polizze agevolate (c.d. polizza integrativa) - a copertura dei danni
anche quando gli stessi siano inferiori al 30% della quantità assicurata nel Comune di riferimento -
una polizza che ricalcava le condizioni nazionali con un tasso pari al 10% del tasso agevolato e
con franchigia del 10%.
39. Contrariamente a quanto pattuito, il 31 luglio 2015 Assicurazione Grandine Svizzera
proponeva ai soci di COOP DI Italia condizioni differenti da quelle originariamente proposte,

10 Si noti che, pur essendo permesso dalla normativa richiedere individualmente il contributo ai premi assicurativi, di fatto
la gran parte degli agricoltori ricorre all’organismo di difesa che, tipicamente, oltre a svolgere le complesse pratiche
burocratiche necessarie ad ottenere il contributo, anticipa la quota di premio assicurativo dovuto dall’agricoltore. In tal
modo quest’ultimo non deve attendere le tempistiche di erogazione dei rimborsi.
11 Cfr. denuncia COOP DI p. 2.
14 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

corrispondenti, per espressa ammissione di Assicurazione Grandine Svizzera, a quelle previste dal
fondo integrativo di CODIPRA Trento12, che prevedevano una franchigia del 20%.
40. L’impossibilità di accedere al mercato si è ripresentata con riferimento alle successive
campagne assicurative per il 2015 ed il 2016. Per il 2016 la situazione ha assunto caratteri di
maggiore gravità dal momento che la compagnia di Assicurazioni Grandine Svizzera ha
formalmente comunicato a tutti gli associati COOP DI l’indisponibilità a fornire la copertura
assicurativa nell’anno 2016.
41. In seguito a tale comunicazione, COOP DI ha inviato a tutte le compagnie di assicurazione con
cui aveva operato nel 2015 (e con cui opera nel resto d’Italia)13 una richiesta di presentare
proposte contrattuali di assicurazione che rispecchiavano - a dire del denunciante - quelle
normalmente proposte e distribuite dalle stesse compagnie nel resto del territorio nazionale. Per il
2016 nessuna compagnia assicurativa ha aderito alla proposta di COOP DI.
42. COOP DI Italia ha evidenziato, inoltre, che, dal sito internet di CODIPRA Trento, sarebbe
possibile evincere «il totale e assoluto allineamento delle condizioni normative e tariffarie previste
da tutte le polizze collettive agevolate dal contributo pubblico stipulate dal CODIPRA di Trento
con tutte le compagnie assicurative operanti in zona»14.
43. In merito alla limitazione dell’offerta di polizze integrative sotto soglia per favorire l’adesione
al fondo mutualistico (punto ii) di cui sopra), da una disamina della polizza collettiva predisposta
da CODIPRA, rileva la previsione di cui all’art. 15, in tema di polizze integrative, ai sensi della
quale le compagnie assicuratrici si impegnano a non proporre agli agricoltori polizze agevolate
integrative diverse da quelle offerte dal fondo mutualistico di CODIPRA15. Con tale vincolo
CODIPRA limita l’offerta di polizze agricole integrative impedendo che gli agricoltori si
assicurino con tale prodotto invece che con il fondo mutualistico da essa gestito.
44. Emerge altresì, dall’allegato 11 alla Polizza CODIPRA, la pratica volta a legare la stipula della
polizza collettiva all’adesione al Fondo mutualistico sotto soglia per i danni sotto la franchigia del
30%16.

12 Il CODIPRA Trento, al fine di consentire ai propri associati di coprire anche i danni non coperti dall’assicurazione
agevolata (pari al 30% dei danni totali) non si avvale di una copertura assicurativa ma ha istituito un fondo mutualistico.
13 Allianz, ARA 1857, Fata Assicurazioni, Generali Italia Assicurazioni, Gluck PLC, Groupama, Intercontinentale
assicurazioni, Italiana Assicurazioni, ITAS, Net Insurance, Reale mutua assicurazioni, Tua Assicurazioni, UNIPOLSAI
Assicurazioni, VH Italia (Vereinigte Hagelver) e Vittoria Assicurazioni.
14 Cfr. denuncia DI COOP DI, p. 8-9.
15 Testualmente: «La Società [compagnia assicuratrice] si impegna anche a nome e per conto dei propri Intermediari, a non
proporre ai soci del Contraente [agricoltori] eventuali polizze non agevolate integrative, in riferimento alle produzioni
assicurate in applicazione della presente Polizza Collettiva. Qualora riceva richiesta di tali coperture dai propri clienti soci
del Contraente, al fine del rispetto delle normative attinenti alle polizze agevolate, si impegna a rinviare il cliente ad un
confronto preventivo con il Contraente e nel caso di successiva sottoscrizione di dette polizze integrative di darne
immediato avviso al Contraente che si riserva la facoltà di non convalidare i certificati agevolati».
16 Il “Fondo Mutualistico per la gestione del rischio sotto soglia”, alimentato con contributi consortili, interviene, nei limiti
della dotazione, a liquidare ai Soci assicurati in regola con i pagamenti dei contributi associativi i danni superiori al 30%,
ma inferiori alla soglia di accesso al risarcimento del 30% della produzione, alle condizioni previste nello specifico
Regolamento. In proposito si evidenzia che, ai sensi della polizza collettiva CODIPRA, così come previsto dalle
disposizioni vigenti, il diritto all’indennizzo si attiva esclusivamente quando gli eventi previsti nell’oggetto di garanzia
abbiano distrutto più del 30% del risultato della produzione assicurata, per prodotto nel medesimo Comune, al netto di
eventuali detrazioni di prodotto..
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 15

45. In relazione all’operatività di CODIPRA sul mercato dell’intermediazione assicurativa (punto


iii) di cui sopra) dalla documentazione disponibile emerge che CODIPRA dispone di un proprio
intermediario assicurativo, rappresentato dalla società AGRIDUEMILA S.r.l., società interamente
controllata da CODIPRA che, ai sensi dello Statuto, svolge attività di servizi a favore e supporto di
agricoltori e organismi anche cooperativi operanti nel settore agricolo, tra le quali l’attività di
intermediazione assicurativa e riassicurativa di cui al titolo IX del Decreto Legislativo 209/2005.
46. Al riguardo i denuncianti hanno dichiarato che CODIPRA applica sconti sui contributi
associativi agli agricoltori che intermediano le polizze assicurative attraverso il broker
AGRIDUEMILA. Tale circostanza è confermata dalla documentazione presente sul sito internet di
CODIPRA, da cui emerge l’applicazione di uno sconto sulla quota di associazione per gli
agricoltori che si avvalgono di AGRIDUEMILA17.
47. Infine, il denunciato «allineamento delle condizioni normative e tariffarie previste da tutte le
polizze collettive agevolate dal contributo pubblico stipulate dal CODIPRA di Trento con tutte le
compagnie assicurative operanti in zona»18 appare confermato dalla presenza, sul sito internet di
CODIPRA, di un file denominato “tariffe compagnia 2016”, nel quale sono elencate le tariffe
corrispondenti ai vari prodotti assicurati e ai Comuni in cui sono coltivati, a prescindere
dall’assicurazione che offra la copertura19. Tale sistema consente a CODIPRA di spartire le quote
di mercato tra le varie compagnie, acquisendo così un sensibile potere di mercato nei loro
confronti.
48. Al riguardo rileva la circostanza per cui Grandine Svizzera aveva inviato a COOP DI copia
delle condizioni normative e tariffarie relative alla provincia di Trento, stabilite da CODIPRA e da
quest’ultimo inviate, chiedendone l’applicazione anche agli associati COOP DI20. Agli atti è
presente una email di CODIPRA, del 6 marzo 2014, avente ad oggetto “apertura campagna
2014”21, in cui si trasmettevano: «file tariffe massime per tipologia di polizza, prodotto e Comune;
testo proposto polizza collettiva con evidenziate le modifiche rispetto alla polizza collettiva
201322”, precisando che “L’elaborazione tariffaria e contrattuale è stata definita a seguito di
confronto fra lo scrivente e alcune delle compagnie più rappresentative in termini di valori
assicurati e collaborazione storica23”.
49. Secondo COOP DI, il comportamento posto in essere da CODIPRA avvantaggerebbe anche le
compagnie assicurative, in quanto consentirebbe loro «di avere una presenza stabile sul mercato,
di ridurre al massimo le spese e, probabilmente, di percepire premi più alti rispetto a quelli che
emergerebbero da un confronto concorrenziale. Da un confronto avuto con alcuni esponenti di

17 Cfr. indirizzo internet http://www.codipratn.it/Documents/QUOTE_SOCIO_2016.pdf.


18 Cfr. denuncia DI COOP DI, p. 8-9.
19 Cfr. l’elenco denominato “tariffa compagnia 2016” all’indirizzo web
http://www.codipratn.it/Documents/Tariffe2016_new_17032016.pdf.
20 Cfr. email da Grandine Svizzera a COOP DI, del 13 marzo 2014 e del 5 maggio 2014.
21 Tale email è stata inviata a numerosi operatori assicurativi e segnatamente: Allianz, Ara 1857, Grandine Svizzera,
AxaAssicurazioni, Cattolica, Fata, Groupama, RealeMutua, Gruppoitas, UGF assicurazione, Willis, Zurich.
22 Cfr. email CODIPRA del 6 marzo 2014.
23 Cfr. email CODIPRA del 6 marzo 2014.
16 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

compagnie assicurative è emerso, infatti, che gli stessi non hanno interesse a modificare l’attuale
sistema24».

VI. VALUTAZIONI
VI.1. I mercati rilevanti e la posizione dominante di CODIPRA
50. I mercati che rilevano nel procedimento in oggetto ai fini della valutazione dei comportamenti
posti in essere da CODIPRA sono due: i) quello dell’intermediazione dei contributi ai premi
assicurativi delle polizze agricole, in cui operano gli organismi di difesa e ii) quello contiguo
dell’intermediazione assicurativa, in cui operano agenti e broker. Tali mercati hanno
convenzionalmente dimensione geografica locale che, nel caso di specie, può essere individuata, in
prima approssimazione, nel territorio della Provincia autonoma di Trento, anche se non si esclude
un coinvolgimento geografico più ampio.
51. In merito alla posizione detenuta da CODIPRA su tali mercati, il Consorzio, in quanto unico
operatore presente nel mercato dell’intermediazione dei contributi assicurativi, detiene, nel 2016,
necessariamente una posizione di dominanza. Sul mercato dell’intermediazione assicurativa,
CODIPRA è presente per il tramite della propria controllata AGRIDUEMILA.
VI. 2 Le condotte contestate
52. Sulla base della documentazione allo stato disponibile emerge un quadro piuttosto
circostanziato in forza del quale si delinea una posizione di monopolio storico di CODIPRA
nell’intermediazione dei contributi alle polizze assicurative agevolate contro i rischi ambientali per
le colture agricole nel territorio provinciale.
In tale gestione monopolistica, CODIPRA avrebbe posto in essere i seguenti comportamenti
abusivi.
53. In primo luogo, CODIPRA, sulla base di quanto dichiarato da COOPDI, avrebbe vincolato di
fatto le compagnie assicurative disposte a convenzionarsi con COOPDI ottenendo una fornitura in
esclusiva delle polizze assicurative agricole che costituiscono un fattore produttivo essenziale per
l’operatività di COOP DI stessa. Ciò sembra confermato dalla circostanza per cui COOP DI, in
Trentino, non è riuscita a convenzionare alcuna compagnia assicurativa. Dalle informazioni
fornite dai denuncianti, sembra emergere, infatti, la capacità dissuasiva di CODIPRA nei confronti
di Grandine Svizzera (e delle altre compagnie assicurative) ad assicurare gli aderenti a COOP DI,
in ragione del numero limitato di questi ultimi e del rischio di non poter assicurare gli agricoltori
aderenti a CODIPRA.
54. L’unica compagnia (Grandine Svizzera) che, in una prima fase, aveva assicurato gli agricoltori
consorziati a COOP DI, ha infatti successivamente disapplicato le condizioni originariamente
concordate con COOP DI, allineandole – sulla base di giustificazioni ed argomentazioni
eterogenee – a quelle applicate da CODIPRA (meno favorevoli per gli agricoltori assicurati) al fine
di evitare una perdita di aderenti per CODIPRA stesso.
55. In questa situazione è intervenuta, con riferimento alla campagna assicurativa 2016, la
decisione di Grandine Svizzera di non quotare il rischio per COOP DI, scelta che risulta attuata
anche dalle altre compagnie di assicurazione interpellate dal consorzio.

24 Cfr. verbale audizione COOP DI del 29 aprile 2016.


BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 17

56. Pertanto, COOP DI non ha potuto assicurare alcun rischio per il 2016, con la conseguenza di
non operare, alla data attuale, sul mercato trentino dell’intermediazione dei contributi per le
polizze assicurative agevolate contro i rischi ambientali per le colture agricole.
57. Risulta pertanto un’attività di dissuasione a quotare i rischi veicolati dal concorrente COOP DI
nei confronti delle compagnie assicurative che, in una prima fase, si erano dimostrate disponibili
ad assicurare gli agricoltori aderenti a tale organismo di difesa. Ciò rende verosimile l’esistenza di
un vincolo di esclusiva (anche soltanto di fatto) che lega le compagnie assicurative attive sul
mercato a CODIPRA, impedendo l’accesso al concorrente COOP DI e quindi potenzialmente
pregiudicando l’esistenza di una concorrenza effettiva sul mercato con pregiudizio per gli
agricoltori e, in ultima istanza, per l’erario.
58. Rileva considerare in secondo luogo che, anche attraverso vincoli di natura contrattuale,
CODIPRA avrebbe di fatto limitato la possibilità che i propri associati accedano a polizze
integrative per la parte di rischio sotto soglia. Gli associati a CODIPRA, infatti, sono obbligati ad
accedere al fondo mutualistico a condizioni più onerose rispetto a quelle offerte dalle polizze
integrative disponibili in altri contesti territoriali25.
59. Infine, in un contesto di “egemonia” sul territorio, CODIPRA applica uno sconto sui
contributi associativi agli agricoltori che utilizzano, come broker assicurativo, la società
AGRIDUEMILA, interamente controllata da CODIPRA. Ciò è suscettibile di determinare un
effetto leva in grado di trasferire la posizione dominante rivestita da CODIPRA sul mercato
dell’intermediazione dei contributi, nel diverso ma attiguo mercato dell’intermediazione
assicurativa in cui opera l’agenzia controllata AGRIDUEMILA. Tale comportamento può rivestire
valenza anticompetitiva in termini di esclusione dal diverso mercato degli intermediari assicurativi
e potrebbe essere suscettibile di estendere la posizione dominante ricoperta sul mercato
dell’intermediazione dei contributi per le assicurazioni agricole agevolate al diverso ma contiguo
mercato dell’intermediazione assicurativa.
60. Tutte le condotte sopra descritte si sono inserite in un contesto in cui CODIPRA ha definito un
prezzo unico per tipologia di rischio, differenziato per Comune e coltura, indipendentemente dalla
compagnia assicuratrice che effettivamente copriva il rischio nei confronti dei singoli agricoltori.
Ciò di fatto non ha favorito né consentito una concorrenza tra i premi offerti dalle diverse
compagnie assicurative, diversamente da quanto avviene in altre realtà territoriali anche contigue
alla provincia di Trento ed assicurandosi un forte potere di mercato nei confronti delle compagnie
assicurative.
61. Pertanto, i comportamenti sopra descritti, posti in essere da CODIPRA, potrebbero essere
suscettibili di configurare una fattispecie di abuso escludente ai sensi della disciplina antitrust.
VI.3 L’applicabilità del diritto comunitario
62. Le condotte denunciate, in quanto volte ad escludere un concorrente dal mercato, appaiono
idonee a configurare un abuso di posizione dominante in violazione dell’articolo 3 della l.
n. 287/90.

25 Rilevano, in questo contesto, le limitazioni, imposte contrattualmente da CODIPRA ai propri associati, all’utilizzo di
assicurazioni integrative non agevolate per la copertura dei rischi sotto-soglia, attraverso l’obbligo di utilizzare il fondo
mutualistico che si evince: i) dall’art. 15 della polizza collettiva e ii) dall’allegato modulo di adesione.
18 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

63. In ragione della circostanza per cui i comportamenti contestati sembrano coinvolgere operatori
esteri (stabiliti in Svizzera), essi potrebbero essere idonei ad arrecare pregiudizio al commercio tra
Stati membri e, pertanto, potrebbero integrare gli estremi di un’infrazione dell’articolo 102 del
TFUE26.
RITENUTO che le condotte sopra descritte realizzate da CODIPRA potrebbero costituire
violazioni dell’art. 3 della legge n. 287/90 o dell’art. 102 del TFUE;

DELIBERA

a) di avviare un’istruttoria ai sensi dell’articolo 14 della legge n. 287/90, nei confronti di


CONSORZIO DIFESA PRODUTTORI AGRICOLI DI TRENTO - CODIPRA, per accertare se le
condotte poste in essere da tale società integrino abusi di posizione dominante ai sensi dell’articolo
3 della legge n. 287/90 o dell’art. 102 del TFUE;

b) la fissazione del termine di sessanta giorni, decorrente dalla notificazione del presente
provvedimento, per l’esercizio da parte dei rappresentanti legali di CONSORZIO DIFESA
PRODUTTORI AGRICOLI DI TRENTO - CODIPRA, o da persona da essi delegata, del diritto di
essere sentiti, precisando che la richiesta di audizione dovrà pervenire alla Direzione Credito della
Direzione Generale per la Concorrenza di questa Autorità almeno quindici giorni prima della
scadenza del termine sopra indicato;

c) che il responsabile del procedimento è la dott.ssa Valentina Depau;

d) che gli atti del procedimento possono essere presi in visione presso la Direzione Credito della
Direzione Generale per la Concorrenza di questa Autorità dai legali rappresentanti di
CONSORZIO DIFESA PRODUTTORI AGRICOLI DI TRENTO - CODIPRA o da persona da
essi delegata;

e) che il procedimento deve concludersi entro il 31 dicembre 2017.

Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Roberto Chieppa Giovanni Pitruzzella

26 Secondo la Comunicazione della Commissione europea 2004/C 101/07 -Linee direttrici sulla nozione di pregiudizio al
commercio tra Stati membri di cui agli articoli 81 e 82 del Trattato, su GUCE C 101/81 del 27 aprile 2004, il concetto di
pregiudizio al commercio intracomunitario deve essere interpretato tenendo conto dell’influenza diretta o indiretta, reale o
potenziale, sui flussi commerciali tra gli Stati membri.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 19

PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE

PS10099 - AUTOGAS NORD-RICHIESTE PENALI


Provvedimento n. 26196

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 29 settembre 2016;
SENTITO il Relatore Dottoressa Gabriella Muscolo;
VISTE la Parte II, Titolo III, e la Parte III, Titolo III, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.
206, recante “Codice del Consumo” e successive modificazioni (di seguito, Codice del Consumo);
VISTO il “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e
comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti,
violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie” (di seguito, Regolamento), adottato
dall’Autorità con delibera del 1° aprile 2015;
VISTE le comunicazioni, pervenute in data 18 marzo, 9 maggio, 20 giugno, 25 agosto, 1° e 19
settembre 2016, con le quali, congiuntamente, la società Autogas Nord S.p.A. e la sua controllata
Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l. hanno dapprima presentato e poi integrato e meglio precisato
impegni ai sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento;
VISTI i propri provvedimenti del 13 aprile e 13 luglio 2016, con i quali, ai sensi dell’art. 7, comma
3, del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per la
valutazione, rispettivamente, degli impegni proposti dal professionista in data 18 marzo 2016 ai
sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento e delle
successive integrazioni presentate in data 9 maggio, e 20 giugno 2016;
VISTO il proprio provvedimento del 14 settembre 2016, con il quale, ai sensi dell’art. 7, comma 3,
del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per
valutare compiutamente la documentazione acquisita nella fase istruttoria;
VISTI gli atti del procedimento;

I. LE PARTI
1. Autogas Nord S.p.A., in qualità di professionista, ai sensi del Codice del Consumo. La società
opera, anche attraverso sue controllate, nella distribuzione del gas di petrolio liquefatto (di seguito
anche GPL) e di realizzazione e manutenzione degli impianti di immagazzinamento del GPL
presso i clienti consumatori e piccole imprese. Il bilancio della società, relativo all’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2014, presenta ricavi per 177 milioni di euro.

2. Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l., in qualità di professionista, ai sensi del Codice del
Consumo. La società, controllata da Autogas Nord S.p.A., opera nella vendita al dettaglio del GPL
e nella realizzazione e manutenzione degli impianti di immagazzinamento del GPL presso i clienti
20 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

consumatori e piccole imprese. Il bilancio della società, relativo all’esercizio chiuso al 31


dicembre 2014, presenta ricavi per 32 milioni di euro.

II. LE CONDOTTE OGGETTO DEL PROCEDIMENTO


3. Il procedimento concerne i comportamenti posti in essere dai professionisti nella vendita al
dettaglio di GPL (gas di petrolio liquefatto), per uso riscaldamento - produzione acqua calda –
cottura, a piccoli clienti domestici e microimprese sforniti di serbatoio di proprietà nel quale
immagazzinare il GPL, mediante un contratto contenente l’offerta congiunta di una fornitura di
GPL e di un serbatoio in comodato d’uso1 per due anni, tacitamente rinnovabili, che estende alla
fornitura in esclusiva del GPL la durata biennale ammessa dalla legge per il comodato2.
4. In particolare, le segnalazioni riguardavano diverse condotte rilevanti sul piano informativo:
a. la non chiara prospettazione del fatto che la fornitura di GPL mediante serbatoio in comodato
comporta due rapporti contrattuali, uno riguardante la fornitura di GPL e l’altro il possesso del
serbatoio, di durata potenzialmente differente;
b. la carente prospettazione ai consumatori dei differenti regimi di possesso del serbatoio previsti
dalla legge (comodato, locazione, proprietà) – anche riguardo alla effettiva gratuità del comodato,
in relazione alle spese di installazione e rimozione del serbatoio;
c. la generica elencazione dei fattori che avrebbero potuto contribuire alla variazione unilaterale
del prezzo di fornitura del GPL da parte dei professionisti nel corso del contratto, senza indicare le
modalità di formazione del prezzo né agganciarne le variazioni a parametri conoscibili e
verificabili da parte dei consumatori;
d. la carente esplicitazione degli oneri dovuti in caso di cessazione del contratto per qualsivoglia
causa;
e. la carente informazione sulle caratteristiche del serbatoio.
5. Il procedimento ha inoltre riguardato le seguenti condotte:
a. la qualificazione come inadempimento contrattuale della mancata accettazione dell’aumento del
prezzo di fornitura del GPL3 e/o del recesso anticipato del consumatore, con conseguente addebito
di significative penali e rimozione del serbatoio in comodato, a spese del consumatore;
b. la previsione, anche in caso di cessazione a seguito di regolare disdetta, di rilevanti costi di
uscita;
c. la restrizione della possibilità per il consumatore di modificare la scelta del regime di possesso
del serbatoio, limitata al solo momento del rinnovo del contratto dando preavviso fra il 90° e il 60°
giorno antecedente alla scadenza, e la mancata considerazione del deprezzamento nel prezzo di
acquisto del serbatoio;
d. la previsione di un rinnovo tacito (di biennio in biennio), a fronte del quale la disdetta doveva
essere data fra il 90° e il 60° giorno antecedente alla scadenza.

1 Il comodato d’uso è la modalità più diffusa di possesso dei serbatoi nel mercato, mentre relativamente raro è il noleggio e
solo una minoranza di consumatori finali è dotata di serbatoio di proprietà.
2 In caso di serbatoio di proprietà, il contratto di fornitura del GPL viene invece durata annuale.
3 Fatto salvo il solo caso in cui il prezzo quotato fosse superiore al triplo del prezzo medio di acquisto applicato nell’ultimo
anno.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 21

6. Infine, i contratti stipulati dagli agenti del professionista non apparivano conformi alle
prescrizioni del Codice del Consumo in materia di contratti stipulati al di fuori dei locali
commerciali, con particolare riferimento all’informativa precontrattuale e al diritto di recesso.

III. LE RISULTANZE DEL PROCEDIMENTO: LA PRESENTAZIONE DEGLI IMPEGNI

1) L’iter del procedimento


7. In relazione alle condotte sopra descritte, in data 27 gennaio 2016 è stato comunicato ai
professionisti l’avvio del procedimento istruttorio n. PS10099. In tale sede è stato ipotizzato che le
condotte della società Autogas Nord S.p.A. e della sua controllata Autogas Nord Veneto Emiliana
S.r.l., nella misura in cui sono indirizzate nei confronti di consumatori e di microimprese di cui
all'art. 18 e 19 del Codice del Consumo, fossero suscettibili di integrare una violazione degli
articoli 20, 21 comma 1, lettere c) e d), 22, comma 1 e comma 4, lettere, a) e c), 24, 25, lettere d)
ed e), nonché degli artt. 49, 50, 52 e 53 del Codice del Consumo.
8. Contestualmente alla comunicazione di avvio, al fine di acquisire elementi conoscitivi utili alla
valutazione della pratica commerciale in esame, è stato chiesto al professionista, ai sensi dell’art.
27, commi 3 e 4, del Codice del Consumo e dell’art. 12, comma 1, del Regolamento, di fornire
informazioni e relativa documentazione circa le formule contrattuali utilizzate per la fornitura di
GPL ai consumatori ed alle microimprese, modalità e comunicazioni promozionali utilizzate,
procedura seguita per la modifica del prezzo concordato per la fornitura di GPL, natura e modalità
di calcolo di ciascuno degli oneri addebitati al momento della rimozione del serbatoio, procedure
per la consegna ai clienti delle certificazioni al momento dell'istallazione dei serbatoi e in
occasione della loro manutenzione, nonché numero e valore dei contratti, dei reclami e dei
contenziosi delle imprese.
9. I professionisti hanno fatto pervenire, in data 23 febbraio e 15 marzo 2016, le risposte alla
richiesta di informazioni formulata contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento.
10. In data 18 marzo 2016 i professionisti hanno presentato una proposta di impegni ai sensi
dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento, che gli stessi hanno
illustrato nel corso di una audizione tenuta in data 3 maggio e hanno poi precisato con nota
pervenuta in data 9 maggio 2016.
11. Con comunicazione del 1° giugno 2016 è stato comunicato alle Parti che l’Autorità, nella sua
adunanza del 18 maggio 2016, ha esaminato quanto proposto, ha ritenuto gli impegni presentati
solo parzialmente idonei a rimuovere i profili di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di
contestazione ed ha assegnato ai professionisti un termine per l’integrazione degli impegni. Le
Parti hanno presentato in data 20 giugno 2016 una integrazione della propria proposta di impegni,
che le stesse hanno illustrato nel corso di una audizione tenute in data 29 luglio 2016 e hanno poi
inviato una versione consolidata degli impegni pervenuta in data 25 agosto, completata con
ulteriori allegati pervenuti in data 1° settembre 2016 e una nuova versione consolidata degli
impegni pervenuta in data 19 settembre.
12. In data 7 settembre 2016 è stata comunicata alle Parti la data di conclusione della fase
istruttoria ai sensi dell’art. 16, comma 1, del Regolamento.
22 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

2) Gli elementi acquisiti e gli impegni del professionista


13. Con note pervenute in data 18 marzo, 9 maggio, 20 giugno, 25 agosto, 1° e 19 settembre 2016,
il professionista ha presentato e poi integrato e precisato una proposta di impegni, ai sensi dell’art.
27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento.
14. In particolare, tali impegni – che nella loro versione definitiva sono allegati al presente
provvedimento e ne costituiscono parte integrante – si articolano in una serie di misure che
prevedono anche modifiche contrattuali e che saranno applicate da tutte le società del Gruppo
Autogas. La decorrenza dell’attuazione degli impegni, che saranno estesi quasi integralmente
anche a tutti i contratti in essere, viene indicata nel gennaio 2017.
15. In primo luogo, per ciò che concerne la struttura contrattuale, i professionisti si sono
impegnati ad articolare il testo negoziale in modo da far emergere l’esistenza di due rapporti
contrattuali distinti (uno relativo al serbatoio e uno relativo alla fornitura del GPL), distinguendo in
tre distinte sezioni le previsioni relative all’installazione del serbatoio (sezione A del contratto
denominata “Installazione del serbatoio”) e quelle relative alla fornitura di GPL serbatoio (sezione
B del contratto denominata “Fornitura di GPL”), nonché quelle comuni ai due oggetti contrattuali
(sezione C del contratto denominata “Disposizioni comuni all’installazione del serbatoio e alla
fornitura di GPL”).
16. Nel merito, con riferimento alla informativa sulle variazioni del prezzo, i Professionisti si sono
impegnati ad inserire sul proprio sito web un’apposita sezione riguardante il prezzo riservato allo
specifico cliente per il GPL da fatturare contestualmente al rifornimento del serbatoio, dando di ciò
informativa nel nuovo modello contrattuale.
17. Riguardo ai possibili aumenti del prezzo di fornitura del GPL, i professionisti propongono che,
in caso di contestazione sul prezzo di fornitura da parte del consumatore, sarà possibile applicare
al cliente, in alternativa al prezzo al netto dello sconto offerto, il prezzo riferito allo stesso periodo
di fornitura rilevato dalla Camera di Commercio della Provincia di residenza o del capoluogo di
Regione. Tale prezzo verrà applicato senza sconti, in quanto, secondo i professionisti, il prezzo
rilevato dalla CCIAA rappresenta una media delle rilevazioni di prezzi effettivi (e quindi già
scontati) praticati nel mercato locale. Parallelamente, la “mancata accettazione delle variazioni di
prezzo” è stata espunta dalle ipotesi di inadempimento contrattuale per le quali è prevista la
risoluzione anticipata espressa del contratto.
18. Per quanto riguarda, invece, le condotte contestate in ordine alla trasparenza ed alla correttezza
nell’addebito di oneri a carico del cliente, nel modulo contrattuale vengono chiaramente
specificate sia le spese di installazione del serbatoio che quelle di rimozione. Le spese di
installazione possono essere sostenute dal cliente oppure anticipate da Autogas; in quest’ultimo
caso, le stesse (documentate da apposita fattura a richiesta) dovranno essere rimborsate ad Autogas
alla cessazione del contratto, decurtate del 25% ad ogni rinnovo contrattuale (in altri termini, esse
vengono azzerate dopo 8 anni).
19. In merito alla risoluzione del rapporto contrattuale, i professionisti hanno eliminato la clausola
che prevedeva in tutti i casi di cessazione del contratto l’addebito delle spese di rimozione; queste
ultime, infatti, determinate in misura forfettaria differenziata a seconda della tipologia di serbatoio,
non sono ora dovute alla scadenza naturale del contratto o in caso di cessazione a seguito di
regolare disdetta, mentre verranno richieste nei soli casi specificamente previsti di risoluzione per
inadempimento.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 23

20. A tale ultimo riguardo, le cause di risoluzione anticipata espressa del contratto per
inadempimento sono state circoscritte alle sole ipotesi di manomissione del serbatoio, violazione
dell’esclusiva e perdurante inadempimento dei pagamenti da parte del cliente; in tali ipotesi, il
cliente sarà tenuto al pagamento delle spese di rimozione del serbatoio e delle spese
dell’installazione del serbatoio, qualora queste ultime siano state anticipate dal professionista,
mentre Autogas fa salvo solo il diritto al risarcimento del danno nelle ipotesi di manomissione del
serbatoio.
21. In merito alla facoltà di modifica del titolo di possesso del serbatoio, il gruppo Autogas ha
anticipato rispetto al proprio formulario contrattuale precedente il decorso per l’esercizio
dell’opzione di acquisto del serbatoio, che potrà ora essere esercitata decorso almeno [omissis]*
dalla sottoscrizione del contratto.
22. Sempre per quanto concerne il serbatoio, la società si impegna ad esplicitare nei nuovi modelli
contrattuali che il prezzo verrà decurtato alla scadenza di ogni rinnovo contrattuale del
[omissis]% in corrispondenza al deprezzamento del valore del serbatoio, rispetto al prezzo indicato
originariamente in contratto, unitamente alle caratteristiche del serbatoio e dei relativi accessori.
23. Infine nel nuovo modello contrattuale verrà inclusa un’apposita previsione che fa salva la
facoltà del cliente di esercitare il diritto di ripensamento senza oneri entro 14 giorni lavorativi
dalla conclusione del contratto. Il modulo di recesso verrà allegato al contratto.
24. I professionisti hanno, ancora, confermato l’applicazione retroattiva di buona parte delle
misure proposte5, nonché l’impegno alla rinuncia alle richieste di oneri e/o spese e/o penali con
riguardo ai soggetti le cui segnalazioni sono pervenute all’Autorità.

IV. VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI


25. L’Autorità ritiene che gli impegni proposti dal professionista, valutati nel complesso dei loro
effetti e tenuto conto degli elementi emersi nel corso del procedimento, siano idonei a sanare i
possibili profili di violazione del Codice del Consumo contestati nella comunicazione di avvio.
26. Gli impegni presentati infatti intervengono sulle condotte oggetto del procedimento
modificando diversi aspetti del rapporto contrattuale di fornitura di GPL in piccoli serbatoi in
comodato, in modo da permettere decisioni più consapevoli sull’acquisto del GPL e in merito alla
scelta del regime giuridico relativo all’utilizzo del serbatoio e rimuovere diverse limitazioni
all’esercizio della libertà di scelta del consumatore permesse dal vincolo dell’esclusiva nella
fornitura del GPL.
27. In particolare, la predisposizione di distinte sezioni per la fornitura del GPL e la messa a
disposizione del serbatoio all’interno dell’unico contratto, evidenziando che la fornitura di GPL
comporta la conclusione contestuale di due rapporti contrattuali (a meno che il consumatore non

* Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di
segretezza delle informazioni.
5 In particolare, le società del gruppo Autogas applicheranno anche ai contratti in essere: i) per quanto attiene alla sezione
A del contratto denominata “Installazione del serbatoio”, le nuove condizioni relative al comodato ed alla locazione (non
quelle relative all’acquisto del serbatoio); ii) tutte le nuove condizioni della sezione B del contratto denominata “Fornitura
di GPL”; tutte le nuove condizioni della sezione C del contratto denominata “Disposizioni comuni all’installazione del
serbatoio e alla fornitura di GPL”.
24 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

sia proprietario del serbatoio), permette al consumatore di assumere decisioni maggiormente


consapevoli in merito al titolo di possesso del serbatoio necessario per la fornitura del GPL.
28. Gli impegni ampliano le possibilità di scelta del consumatore, permettendogli di reagire
efficacemente ad un possibile aumento del prezzo di fornitura del GPL. Infatti, il consumatore
potrà chiedere l’applicazione del prezzo medio di fornitura del GPL sfuso rilevato localmente dalla
CCIAA, qualora il prezzo offerto da Autogas sia superiore a tale prezzo medio. Il riferimento al
prezzo del GPL rilevato dalla CCIAA più vicina, di non difficile reperibilità per il consumatore, e
l’offerta di una alternativa di prezzo per la fornitura permettono anche di superare le
preoccupazioni consumeristiche legate alla assenza di un indice verificabile e conoscibile dal
consumatore cui ancorare le variazioni del prezzo di fornitura del GPL, in quanto ottiene
comunque il risultato di vincolare la possibile modifica delle condizioni di offerta da parte del
professionista.
29. Gli impegni eliminano gli ostacoli all’esercizio della libertà contrattuale derivanti dai costi di
uscita – in particolare, le spese di rimozione del serbatoio – anche in caso di cessazione del
contratto alla sua naturale scadenza a seguito di regolare disdetta. La richiesta di oneri e penali
verrà limitata ai soli casi di risoluzione per inadempimento contrattuale, specificamente e
tassativamente individuati e comunque non comprendente il caso di risoluzione per mancata
accettazione del prezzo proposto.
30. Sono stati ridotti anche gli ostacoli alla scelta di cambiare fornitore derivanti dai costi sostenuti
per l’installazione del serbatoio. Essi verranno ora esplicitati nel contratto e sarà lasciata al
consumatore la scelta (esplicitata nel contratto) riguardo al sostenimento di tali costi. Qualora il
consumatore voglia che siano anticipati dal professionista, essi saranno addebitati al consumatore
in caso di cessazione del contratto, in misura decurtata del 25% ad ogni scadenza contrattuale, in
modo da azzerarli nel giro di 8 anni. In tal modo, tali costi potranno essere inclusi dall’inizio nella
scelta consapevole del consumatore riguardo al proprio fornitore di GPL, tenendo in conto
eventuali diverse politiche praticate dai concorrenti di Autogas riguardo alle spese di installazione.
31. Impregiudicata l’interpretazione circa la durata contrattuale prevista dalla disciplina di settore,
l’ampliamento delle possibilità di scelta e la parallela rimozione degli ostacoli alla cessazione del
rapporto contrattuale compensano a favore del consumatore i vincoli indotti dalla durata biennale
della fornitura in esclusiva del GPL.
32. Le misure volte ad ampliare la libertà contrattuale del consumatore sono completate dagli
impegni presentati dai professionisti in merito alla evidenziazione della possibilità di acquisto del
serbatoio e alla previsione di un prezzo, conoscibile ex-ante, commisurato al deprezzamento per
l’uso e senza livelli minimi. Tali impegni facilitano il confronto dei costi delle diverse formule di
acquisto del GPL, consentendo al consumatore di prendere in considerazione questa opzione in
alternativa al comodato.
33. L’impegno a fornire delle adeguate informazioni precontrattuali e, soprattutto, a informare il
consumatore del diritto di ripensamento, fornendo un modulo in allegato al contratto per facilitarne
l’esercizio, appare in grado di accrescere ulteriormente la capacità del consumatore di compiere
una scelta consapevole.
34. Infine, l’impegno alla rinunzia ad avanzare nei confronti dei clienti segnalanti qualsiasi pretesa
di pagamento di somme addebitate in passato in caso di risoluzione anticipata del contratto
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 25

aggiunge un non trascurabile quid pluris alla proposta di impegni in riferimento ai clienti
interessati dalle pratiche potenzialmente scorrette individuate nell’avvio.
35. Alla luce delle suesposte considerazioni, si ritiene che gli impegni presentati soddisfino i
requisiti previsti dall’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo.
RITENUTO, pertanto, che gli impegni presentati dalla società Autogas Nord S.p.A. e dalla sua
controllata Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l. nei termini sopra esposti, siano idonei a far venir
meno i possibili profili di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di istruttoria;
RITENUTO, di disporre l’obbligatorietà dei suddetti impegni nei confronti della società Autogas
Nord S.p.A. e della sua controllata Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l..
RITENUTO, pertanto, di poter chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione;

DELIBERA

a) di rendere obbligatori, nei confronti della società Autogas Nord S.p.A. e della sua controllata
Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l., ai sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e
dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento, gli impegni dalla stessa società proposti nei testi
definitivi e consolidati di cui alla comunicazione del 19 settembre 2016, come descritti nella
dichiarazione allegata al presente provvedimento;

b) di chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del
Codice del Consumo e dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento;

c) che la società Autogas Nord S.p.A. e la sua controllata Autogas Nord Veneto Emiliana S.r.l.,
entro sessanta giorni dalla data di notifica della presente delibera, informino l’Autorità dello stato
di attuazione degli impegni e comunichino l’avvenuta attuazione degli stessi alla scadenza indicata
nella proposta di impegni.

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del Regolamento, il procedimento potrà essere riaperto


d’ufficio, laddove:

a) il professionista non dia attuazione agli impegni;


b) si modifichi la situazione di fatto rispetto ad uno o più elementi su cui si fonda la decisione;
c) la decisione di accettazione di impegni si fondi su informazioni trasmesse dalle Parti che siano
incomplete, inesatte o fuorvianti.

Ai sensi dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, in caso di inottemperanza alla presente
delibera l'Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro. Nei
casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa per
un periodo non superiore a trenta giorni.
26 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Roberto Chieppa Giovanni Pitruzzella
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 27

PS10249 - TOTALGAZ ITALIA-DURATA E CLAUSOLE DEL CONTRATTO


Provvedimento n. 26198

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 29 settembre 2016;
SENTITO il Relatore Professor Michele Ainis;
VISTE la Parte II, Titolo III, e la Parte III, Titolo III, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.
206, recante “Codice del Consumo” e successive modificazioni (di seguito, Codice del Consumo);
VISTO il “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e
comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti,
violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie” (di seguito, Regolamento), adottato
dall’Autorità con delibera del 1° aprile 2015;
VISTE le comunicazioni, pervenute in data 17 marzo, 6 maggio, 1° luglio, 25 luglio, 5 agosto e 1°
settembre 2016, con le quali la società Totalgaz Italia S.r.l. ha presentato impegni ai sensi dell’art.
27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento;
VISTI i propri provvedimenti del 13 aprile e 13 luglio 2016, con i quali, ai sensi dell’art. 7, comma
3, del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per la
valutazione, rispettivamente, degli impegni proposti dal professionista in data 18 marzo 2016 ai
sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento e delle
successive integrazioni presentate in data 9 maggio, e 20 giugno 2016;
VISTO il proprio provvedimento del 14 settembre 2016, con il quale, ai sensi dell’art. 7, comma 3,
del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per
particolari esigenze procedimentali;
VISTI gli atti del procedimento;

I. LE PARTI
1. La società Totalgaz Italia S.r.l. (in seguito anche Totalgaz) in qualità di professionista, ai sensi
del Codice del Consumo. La società, appartenente al gruppo TotalErg1, opera nella vendita al
dettaglio del gas di petrolio liquefatto (di seguito anche GPL) e nella realizzazione e manutenzione
degli impianti di immagazzinamento del GPL presso i clienti consumatori e piccole imprese.

2. Casa del Consumatore Piemonte, associazione di consumatori, in qualità di segnalante.

II. LE CONDOTTE OGGETTO DEL PROCEDIMENTO


3. Il procedimento concerne i comportamenti posti in essere dal professionista nella vendita al
dettaglio di GPL (gas di petrolio liquefatto), per uso riscaldamento - produzione acqua calda –

1 La quota di maggioranza del capitale sociale di Totalgaz Italia S.r.l. è detenuta da TotalErg S.p.A., nata il l°
ottobre 2010 dalla fusione tra ERG Petroli S.p.A. e Total Italia S.p.A., nell’ambito della creazione di una joint
venture tra ERG S.p.A. e TOTAL S.A. (cfr. decisione della Commissione del 21 maggio 2010 sul caso
COMP/M.5781 - TOTAL HOLDINGS EUROPE SAS/ ERG SPA/ .IV); la quota di minoranza a detenuta dalla
society Eridis S.r.l.
28 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

cottura, a piccoli clienti domestici e microimprese sforniti di serbatoio di proprietà nel quale
immagazzinare il GPL, mediante un contratto contenente l’offerta congiunta di una fornitura di
GPL e di un serbatoio in comodato d’uso2 per due anni, tacitamente rinnovabili, che estende alla
fornitura in esclusiva del GPL la durata biennale ammessa dalla legge per il comodato3.
4. In particolare, le segnalazioni riguardavano diverse condotte rilevanti sul piano informativo:
a. la non chiara prospettazione del fatto che la fornitura di GPL mediante serbatoio in comodato
comporta due rapporti contrattuali, uno riguardante la fornitura di GPL e l’altro il possesso del
serbatoio, di durata potenzialmente differente;
b. la carente prospettazione ai consumatori dei differenti regimi di possesso del serbatoio previsti
dalla legge (comodato, locazione, proprietà) – anche riguardo alla effettiva gratuità del comodato,
in relazione alle spese di installazione e rimozione del serbatoio;
c. la generica elencazione dei fattori che possono contribuire alla variazione del prezzo di fornitura
del GPL nel corso del contratto, senza indicare oggettivamente le modalità di variazione dello
stesso;
d. la scarsa chiarezza del prezzo di acquisto del serbatoio.
5. Il procedimento ha inoltre riguardato le seguenti condotte:
a. la qualificazione come inadempimento contrattuale della mancata accettazione dell’aumento del
prezzo di fornitura del GPL e/o del recesso anticipato del consumatore, con conseguente addebito
di significative penali e rimozione del serbatoio in comodato, a spese del consumatore:
b. la previsione, anche in caso di cessazione a seguito di regolare disdetta, di rilevanti costi di
uscita forfettari;
c. la restrizione della possibilità per il consumatore di modificare la scelta del regime di possesso
del serbatoio, limitata al solo momento del rinnovo del contratto dando preavviso entro tre mesi
dalla scadenza, e il rinvio al prezzo corrente del listino al pubblico delle ditte produttrici aumentato
del 12% per il riscatto;
d. la previsione di un rinnovo tacito (di biennio in biennio), a fronte del quale la disdetta doveva
essere data almeno tre mesi prima della scadenza.
6. Infine, i contratti stipulati non apparivano conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo in
materia di contratti stipulati al di fuori dei locali commerciali, con particolare riferimento
all’informativa precontrattuale e al diritto di recesso.

III. LE RISULTANZE DEL PROCEDIMENTO: LA PRESENTAZIONE DEGLI IMPEGNI

1) L’iter del procedimento


7. In relazione alle condotte sopra descritte, in data 27 gennaio 2016 è stato comunicato alle parti
l’avvio del procedimento istruttorio n. PS/10099. In tale sede è stato ipotizzato che le condotte
della società Totalgaz Italia S.r.l., nella misura in cui sono indirizzate nei confronti di consumatori
e di microimprese di cui all'art. 18 e 19 del Codice del Consumo, fossero suscettibili di integrare
una violazione degli articoli 20, 21 comma 1, lettere c) e d), 22, comma 1 e comma 4, lettere, a) e
c), 24 e 25, lettere d) ed e), nonché degli artt. 49, 50, 52 e 53 del Codice del Consumo.

2 Il comodato d’uso è la modalità più diffusa di possesso dei serbatoi nel mercato, mentre relativamente raro è il noleggio e
solo una minoranza di consumatori finali è dotata di serbatoio di proprietà.
3 In caso di serbatoio di proprietà, il contratto di fornitura del GPL viene invece durata annuale.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 29

8. Contestualmente alla comunicazione di avvio, al fine di acquisire elementi conoscitivi utili alla
valutazione della pratica commerciale in esame, è stato chiesto al professionista, ai sensi dell’art.
27, commi 3 e 4, del Codice del Consumo e dell’art. 12, comma 1, del Regolamento, di fornire
informazioni e relativa documentazione circa le formule contrattuali utilizzate per la fornitura di
GPL ai consumatori ed alle microimprese, modalità e comunicazioni promozionali utilizzate,
procedura seguita per la modifica del prezzo concordato per la fornitura di GPL, natura e modalità
di calcolo di ciascuno degli oneri addebitati al momento della rimozione del serbatoio, procedure
per la consegna ai clienti delle certificazioni al momento dell'istallazione dei serbatoi e in
occasione della loro manutenzione, nonché numero e valore dei contratti, dei reclami e dei
contenziosi dell’impresa.
9. Il professionista ha fatto pervenire, in data 12 febbraio e 3 marzo 2016, le risposte alla richiesta
di informazioni formulata contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento.
10. In data 17 marzo 2016 il professionista ha presentato una proposta di impegni ai sensi dell’art.
27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento, che lo stesso ha illustrato nel
corso di tre audizioni tenute in data 18 aprile, 13 giugno e 28 luglio 2016 ed ha precisato con note
pervenute in data 6 maggio, 1° luglio, 25 luglio, 5 agosto e 1° settembre 2016.
11. In data 7 settembre 2016 è stata comunicata alle Parti la data di conclusione della fase
istruttoria ai sensi dell’art. 16, comma 1, del Regolamento.
2) Gli elementi acquisiti e gli impegni del professionista
8. Con note pervenute in data 17 marzo, 6 maggio, 1° luglio, 25 luglio, 5 agosto e 1° settembre
2016, il professionista ha presentato una proposta di impegni, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del
Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento.
9. In particolare, tali impegni – che nella loro versione definitiva sono allegati al presente
provvedimento e ne costituiscono parte integrante – si articolano in una serie di misure che
prevedono anche modifiche contrattuali e che saranno applicate, anche ai contratti in essere, entro
180 giorni dalla chiusura del procedimento.
12. In primo luogo, per fornire una migliore informativa precontrattuale, il professionista si
impegna a consegnare e far sottoscrivere al cliente una nota precontrattuale di sintesi su: prezzo di
vendita del GPL, durata del rapporto contrattuale, clausola risolutiva espressa, modifica del titolo
di possesso del serbatoio, prezzo di riscatto del serbatoio. Inoltre verrà riportata sia in tale nota che
nel modello contrattuale una scheda sintetica relativa al valore dei materiali e dei servizi per
l’installazione del serbatoio.
13. Inoltre, per ciò che concerne la struttura contrattuale, il professionista si è impegnato ad
articolare il testo negoziale in modo da far emergere l’esistenza di due rapporti contrattuali distinti
(uno relativo al serbatoio e uno relativo alla fornitura del GPL), distinguendo in tre distinte sezioni
le previsioni relative alla fornitura di GPL (sezione A del contratto denominata “Fornitura GPL”) e
quelle relative all’installazione del serbatoio (sezione B del contratto denominata “Modalità di
messa a disposizione del serbatoio”), nonché quelle comuni ai due oggetti contrattuali (sezione C
del contratto denominata “Clausole accessorie alle sezioni A e B”).
14. Nel merito, con riferimento alla informativa sulle variazioni del prezzo, il Professionista si è
impegnato ad indicare nei contratti di fornitura di GPL il prezzo praticato al singolo cliente come
differenza fra il proprio prezzo di riferimento (determinato in ragione della tipologia del cliente e
30 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

dell’area geografica), variabile nel tempo, e lo sconto riconosciuto al cliente in contratto, garantito
per tutta la durata del contratto. In particolare, nel contratto verrà indicato che il prezzo di
riferimento potrà variare in relazione alle condizioni: dei mercati del GPL su cui si approvvigiona
Totalgaz, dei costi di trasporto, dei costi di stoccaggio e logistici, dei costi di assicurazione,
dell’imposta di fabbricazione. Inoltre Totalgaz consegnerà e farà sottoscrivere al cliente al
momento della stipulazione del contratto un prospetto contenente un’indicazione del prezzo di
vendita del GPL e una nota metodologica sulle modalità di possibile variazione dello stesso (che
saranno messi a disposizione anche dei clienti già contrattualizzati presso l’Area Clienti del
proprio sito internet), nonché una tabella illustrativa dell’andamento del prezzo di vendita proposto
nei sei mesi precedenti.
15. Riguardo ai possibili aumenti del prezzo di fornitura del GPL, secondo gli impegni del
professionista, in caso di disaccordo sul prezzo di fornitura da parte del consumatore, sarà
possibile applicare al cliente il prezzo del GPL riferito allo stesso periodo di fornitura rilevato dalla
Camera di Commercio (“CCIAA”) della Provincia di residenza (o di quella più vicina che
pubblica tali rilevazioni); anche di questa misura i clienti già contrattualizzati saranno resi edotti
mediante un’apposita informativa presso l’Area Clienti del proprio sito internet. Parallelamente, la
mancata accettazione delle variazioni di prezzo è stata espunta dalle ipotesi di inadempimento
contrattuale per le quali è prevista la risoluzione anticipata espressa del contratto.
16. Più in generale, Totalgaz si è impegnata a circoscrivere con chiarezza nel nuovo testo
contrattuale le condotte dei clienti che costituiscono un inadempimento contrattuale rilevante, tale
da legittimare la risoluzione del contratto, alle sole ipotesi di: violazione dell’esclusiva,
danneggiamento dei sigilli e dei dispositivi di sicurezza, rimozione/scollegamento del serbatoio
non autorizzati, utilizzo del gas per usi non pattuiti e, infine, mancato pagamento della fornitura.
17. In merito alla risoluzione del rapporto contrattuale, il professionista ha eliminato dai contratti
qualsiasi clausola che preveda il pagamento di penali e altri oneri contrattuali per la risoluzione
anticipata del contratto, fatto salvo il diritto di agire in giudizio per il risarcimento di eventuali
danni. In nessun caso è previsto il pagamento di spese per la rimozione del serbatoio. Anche di
queste misure i clienti già contrattualizzati saranno resi edotti mediante un’apposita informativa
presso l’Area Clienti del sito internet del professionista.
18. In merito alla facoltà di modifica del titolo di possesso del serbatoio, il professionista si
impegna ad esplicitare nei nuovi modelli contrattuali che il prezzo di riscatto del serbatoio (al
quale andrà poi aggiunta l’IVA) viene determinato sommando al prezzo del serbatoio indicato in
contratto le spese di trasporto, installazione e interramento, ammontare che viene poi decurtato di
un coefficiente di deprezzamento, pari al [omissis]4% per ogni annualità contrattuale nel caso di
comodato e al [omissis]% del valore dei canoni corrisposti nel caso di locazione. Tali precisazioni
circa il prezzo di riscatto e le modalità di calcolo saranno altresì contenute nella nota
precontrattuale che verrà consegnata al cliente; inoltre il coefficiente di deprezzamento verrà
applicato anche ai clienti i cui contratti non contemplino tale possibilità e di ciò verrà data notizia
nell’Area Clienti del sito internet.

4 Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di
segretezza delle informazioni.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 31

19. Infine Totalgaz ha predisposto una informativa precontrattuale che riassume i principali termini
del contratto e si impegna a informare nel modulo contrattuale del diritto di recesso a favore del
consumatore (diritto di ripensamento) di cui all’art. 52 del Codice del Consumo. Il modulo di
recesso verrà allegato al contratto. E’ inoltre previsto che il consumatore possa richiedere
esplicitamente l’inizio della fornitura e quindi l’installazione del serbatoio durante il periodo di
ripensamento, accollandosi solo in tal caso, ove esercitasse il diritto di ripensamento, il pagamento
di una spesa chiaramente indicata nel contratto.
20. Per il pregresso, il professionista rinuncia ad avanzare qualsiasi pretesa di pagamento di
somme addebitate nell’ultimo triennio (2013-2015) in caso di risoluzione anticipata del contratto, e
ad offrire – a mezzo posta - la restituzione degli importi eventualmente già riscossi da clienti
cessati.

IV. VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI


14. L’Autorità ritiene che gli impegni proposti dal professionista, valutati nel complesso dei loro
effetti e tenuto conto degli elementi emersi nel corso del procedimento, siano idonei a sanare i
possibili profili di violazione del Codice del Consumo contestati nella comunicazione di avvio.
21. Gli impegni presentati infatti intervengono sulle condotte oggetto del procedimento
modificando diversi aspetti del rapporto contrattuale di fornitura di GPL in piccoli serbatoi in
comodato, in modo da permettere decisioni più consapevoli sull’acquisto del GPL e in merito alla
scelta del regime giuridico relativo all’utilizzo del serbatoio e rimuovere diverse limitazioni
all’esercizio della libertà di scelta del consumatore permesse dal vincolo dell’esclusiva nella
fornitura del GPL.
22. In particolare, la predisposizione di distinte sezioni per la fornitura del GPL e la messa a
disposizione del serbatoio all’interno dell’unico contratto, evidenziando che la fornitura di GPL
comporta la conclusione contestuale di due rapporti contrattuali (a meno che il consumatore non
sia proprietario del serbatoio), permette al consumatore di assumere decisioni maggiormente
consapevoli in merito al titolo di possesso del serbatoio necessario per la fornitura del GPL.
23. Gli impegni ampliano le possibilità di scelta del consumatore, permettendogli di reagire
efficacemente ad un possibile aumento del prezzo di fornitura del GPL. Infatti, il consumatore
potrà chiedere l’applicazione del prezzo medio di fornitura del GPL sfuso rilevato localmente dalla
CCIAA, qualora il prezzo offerto da Totalgaz sia superiore a tale prezzo medio. Il riferimento al
prezzo del GPL rilevato dalla CCIAA più vicina, di non difficile reperibilità per il consumatore, e
l’offerta di una alternativa di prezzo per la fornitura permettono anche di superare le
preoccupazioni consumeristiche legate alla assenza di un indice verificabile e conoscibile dal
consumatore cui ancorare le variazioni del prezzo di fornitura del GPL, in quanto ottiene
comunque il risultato di vincolare la possibile modifica delle condizioni di offerta da parte del
professionista. In aggiunta, è stata potenziata l’informativa, anche in sede precontrattuale, circa le
modalità di determinazione e variazione del prezzo di fornitura e al consumatore verranno fornite
informazioni relative all’andamento del prezzo medio di fornitura nei mesi precedenti.
24. Gli impegni eliminano gli ostacoli all’esercizio della libertà contrattuale derivanti dai costi di
uscita. Il professionista si è, infatti, impegnato ad eliminare le previsioni contrattuali che
prevedevano il pagamento di oneri, spese e penali in caso di cessazione del contratto alla sua
32 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

naturale scadenza e a seguito di regolare disdetta; inoltre la richiesta di oneri e penali verrà limitata
ai soli casi di risoluzione per inadempimento contrattuale, specificamente e tassativamente
individuati e comunque non comprendenti il caso di risoluzione per mancata accettazione del
prezzo proposto, mentre Totalgaz si è riservata la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni
subiti nei casi di inadempimento imputabile al cliente.
25. Impregiudicata l’interpretazione circa la durata contrattuale prevista dalla disciplina di settore,
l’ampliamento delle possibilità di scelta e la parallela rimozione degli ostacoli alla cessazione del
rapporto contrattuale compensano a favore del consumatore i vincoli indotti dalla durata biennale
della fornitura in esclusiva del GPL.
26. Le misure volte ad ampliare la libertà contrattuale del consumatore sono completate dagli
impegni del professionista in merito alla evidenziazione della possibilità di acquisto del serbatoio e
alla previsione di un prezzo, conoscibile ex-ante, commisurato al deprezzamento per l’uso e senza
livelli minimi. Tali impegni facilitano il confronto dei costi delle diverse formule di acquisto del
GPL, consentendo al consumatore di prendere in considerazione questa opzione in alternativa al
comodato.
27. L’impegno a fornire delle adeguate informazioni precontrattuali e, soprattutto, a informare il
consumatore del diritto di ripensamento, fornendo un modulo in allegato al contratto per facilitarne
l’esercizio, appare in grado di accrescere ulteriormente la capacità del consumatore di compiere
una scelta consapevole.
28. Infine, l’impegno alla rinunzia ad avanzare qualsiasi pretesa di pagamento di somme
addebitate in passato in caso di risoluzione anticipata del contratto aggiunge un significativo quid
pluris alla loro proposta in riferimento ai clienti interessati dalle pratiche potenzialmente scorrette
individuate nell’avvio. In particolare, Totalgaz si è impegnata a tale rinunzia per tutti i clienti
nell’intero periodo 2013-2015.
29. Alla luce delle suesposte considerazioni, si ritiene che gli impegni presentati soddisfino i
requisiti previsti dall’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo.
RITENUTO, pertanto, che gli impegni presentati dalla società Totalgaz Italia S.r.l., nei termini
sopra esposti, siano idonei a far venir meno i possibili profili di scorrettezza della pratica
commerciale oggetto di istruttoria;
RITENUTO, di disporre l’obbligatorietà dei suddetti impegni nei confronti della società Totalgaz
Italia S.r.l.;
RITENUTO, pertanto, di poter chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione;

DELIBERA

a) di rendere obbligatori, nei confronti della società Totalgaz Italia S.r.l., ai sensi dell’art. 27,
comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento, gli impegni
dalla stessa società proposti, nei testi definitivi e consolidati di cui alle comunicazioni del 5 agosto
e 1° settembre 2016, come descritti nella dichiarazione allegata al presente provvedimento;

b) di chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del
Codice del Consumo e dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento;
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 33

c) che la società Totalgaz Italia S.r.l., entro sessanta giorni dalla data di notifica della presente
delibera, informi l’Autorità dello stato di attuazione degli impegni e comunichi l’avvenuta
attuazione degli stessi alla scadenza indicata nella proposta di impegni.
Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del Regolamento, il procedimento potrà essere riaperto
d’ufficio, laddove:
a) il professionista non dia attuazione agli impegni;
b) si modifichi la situazione di fatto rispetto ad uno o più elementi su cui si fonda la decisione;
c) la decisione di accettazione di impegni si fondi su informazioni trasmesse dalle Parti che siano
incomplete, inesatte o fuorvianti.

Ai sensi dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, in caso di inottemperanza alla presente
delibera l'Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro. Nei
casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa per
un periodo non superiore a trenta giorni.

Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Roberto Chieppa Giovanni Pitruzzella
34 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

PS10277 - BUTANGAS-PROBLEMI CONTRATTUALI


Provvedimento n. 26199

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 29 settembre 2016;
SENTITO il Relatore Dottoressa Gabriella Muscolo;
VISTA la Parte II, Titolo III, e la parte III, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.
206, recante “Codice del Consumo” e successive modificazioni (di seguito, Codice del Consumo);
VISTO il “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e
comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti,
violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie” (di seguito, Regolamento), adottato
dall’Autorità con delibera del 1° aprile 2015;
VISTE le comunicazioni, pervenute in data 18 marzo, 6 maggio, 23 e 28 giugno 2016, 11 agosto
2016 e 12 settembre 2016, con le quali, la società Butangas S.p.A. ha dapprima presentato e poi
integrato e meglio precisato impegni ai sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e
dell’art. 9 del Regolamento;
VISTI i propri provvedimenti del 13 aprile e 13 luglio 2016, con i quali, ai sensi dell’art. 7, comma
3, del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per la
valutazione, rispettivamente, degli impegni proposti dal professionista in data 18 marzo, 6 maggio,
23 e 28 giugno 2016, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell’art. 9 del
Regolamento;
VISTO il proprio provvedimento del 14 settembre 2016, con il quale, ai sensi dell’art. 7, comma 3,
del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento per
valutare compiutamente la documentazione acquisita nella fase istruttoria;
VISTI gli atti del procedimento;

I. LA PARTE
1. La società Butangas S.p.A. (di seguito Butangas) in qualità di professionista, ai sensi del Codice
del Consumo. La società è attiva, su tutto il territorio nazionale, nella vendita al dettaglio di GPL
come combustibile (bombole, serbatoi, reti canalizzate) e per autotrazione. Butangas fa parte del
gruppo Butangas-Dragan1, che opera in 10 Paesi nella distribuzione di GPL. Il bilancio della
società, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, presenta ricavi delle vendite e delle
prestazioni pari a € 286.013.950,00.

II. LE PRATICHE COMMERCIALI


2. Il procedimento concerne i comportamenti posti in essere dal professionista nella vendita al
dettaglio di GPL (gas di petrolio liquefatto) per uso riscaldamento - produzione acqua calda -
cottura a piccoli clienti domestici sforniti di serbatoio di proprietà nel quale immagazzinare il

1 L’intero capitale sociale è posseduto dalla società Veroniki Holding S.p.A. a sua volta controllata integralmente dalla
società DRAGOFINA INVESTMENT TRUST REG.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 35

GPL, mediante un contratto contenente l’offerta congiunta di una fornitura di GPL e di un


serbatoio in comodato d’uso2 per due anni, tacitamente rinnovabili, che estende alla fornitura in
esclusiva del GPL la durata biennale ammessa dalla legge per il comodato3.
3. Sul piano informativo, in particolare, le condotte oggetto del procedimento riguardano:
a. la non chiara prospettazione del fatto che la fornitura di GPL mediante serbatoio in comodato
comporta due rapporti contrattuali, uno riguardante la fornitura di GPL e l’altro il possesso del
serbatoio, di durata potenzialmente differente;
b. la carente prospettazione ai consumatori dei differenti regimi di possesso del serbatoio previsti
dalla legge (comodato, locazione, proprietà) – anche riguardo alla effettiva gratuità del comodato
in relazione alle spese di installazione e rimozione del serbatoio;
c. la generica elencazione dei fattori che avrebbero potuto contribuire alla variazione unilaterale
del prezzo di fornitura del GPL da parte dei professionisti nel corso del contratto, senza indicare le
modalità di formazione del prezzo né agganciarne le variazioni a parametri conoscibili e
verificabili da parte dei consumatori;
d. scarsa chiarezza delle modalità di determinazione del prezzo di acquisto del serbatoio e omessa
informazione sulle caratteristiche del serbatoio stesso.
4. Il procedimento ha inoltre riguardato le seguenti condotte:
a. la qualificazione come inadempimento contrattuale della mancata accettazione dell’aumento del
prezzo di fornitura del GPL e/o del recesso anticipato del consumatore, con conseguente richiesta
di pagamento – entro tempi brevi e sotto la minaccia del ricorso alle vie legali - di significative
penali e dei costi di rimozione del serbatoio in comodato – tranne che nel caso estremo di
variazioni del prezzo di almeno il 25% rispetto all’ultima fornitura effettuata nei 12 mesi
precedenti;
b. la previsione di oneri di rimozione del serbatoio in tutti i casi di cessazione del contratto, incluso
il mancato rinnovo alla naturale scadenza;
c. la previsione di tempi eccessivi di preavviso per la disdetta del contratto, pari a 120 giorni;
d. la possibilità di acquistare il serbatoio detenuto in comodato solo alla scadenza del contratto e
con preavviso di tre mesi;
e. la previsione di un prezzo di acquisto minimo per il serbatoio, a prescindere dalla sua vetustà.
5. Infine, i contratti stipulati dagli agenti del professionista non apparivano conformi alle
prescrizioni del Codice del Consumo in materia di contratti stipulati al di fuori dei locali
commerciali, con particolare riferimento all’informativa precontrattuale e al diritto di recesso.

III. LE RISULTANZE DEL PROCEDIMENTO: LA PRESENTAZIONE DEGLI IMPEGNI


1) L’iter del procedimento
6. In relazione alle condotte sopra descritte, in data 27 gennaio 2016 è stato avviato il
procedimento istruttorio n. PS10277, comunicato al professionista in data 3 febbraio 2016
contestualmente all’accertamento ispettivo effettuato, ai sensi dell’articolo 27, commi 2 e 3 del
Codice del Consumo presso la sede dello stesso. In sede di avvio è stato ipotizzato che le condotte

2 Il comodato d’uso è la modalità più diffusa di possesso dei serbatoi relativamente raro il noleggio. Solo una minoranza di
consumatori finali è attualmente dotata di serbatoio di proprietà.
3 In caso di serbatoio di proprietà, il contratto di fornitura del GPL ha invece durata annuale.
36 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

della società Butangas S.p.A. fossero suscettibili di integrare una violazione degli articoli 20, 21,
comma 1, lettere c) e d), 22, comma 1 e comma 4, lettere, a) e c), 24 e 25, lettere d) ed e), nonché
49, 50, 52 e 53 del Codice del Consumo.
7. Contestualmente alla comunicazione di avvio, al fine di acquisire elementi conoscitivi utili alla
valutazione della pratica commerciale in esame, è stato chiesto al professionista, ai sensi dell’art.
27, commi 3 e 4, del Codice del Consumo e dell’art. 12, comma 1, del Regolamento, di fornire
informazioni e relativa documentazione circa le formule contrattuali utilizzate per la fornitura di
GPL ai consumatori, modalità e comunicazioni promozionali utilizzate, procedura seguita per la
modifica del prezzo concordato per la fornitura di GPL, natura e modalità di calcolo di ciascuno
degli oneri addebitati al momento della rimozione del serbatoio, procedure per la consegna ai
clienti delle certificazioni al momento dell'istallazione dei serbatoi e in occasione della loro
manutenzione, nonché numero e valore dei contratti, dei reclami e dei contenziosi delle imprese.
8. In data 15 febbraio 2016 il professionista ha esercitato il diritto di accesso agli atti ed in data 29
febbraio 2016 ha fornito un primo riscontro alla richiesta di informazioni formulata
contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento.
9. Con nota del 18 marzo 2016 il professionista ha presentato una proposta di impegni ai sensi
dell’articolo 27, comma 7, del Codice del Consumo, successivamente integrati in data 6 maggio
2016. Il tema degli impegni proposti è stato anche oggetto di un’audizione del professionista
indetta nell’ambito del procedimento e tenutasi presso la sede dell’Autorità in data 21 aprile 2016.
10. In data 1° giugno 2016 l’Autorità ha comunicato al professionista che gli impegni presentati
erano stati valutati solo parzialmente idonei a rimuovere i profili di scorrettezza della pratica
commerciale oggetto di contestazione, e pertanto ha assegnato un termine per l’integrazione degli
impegni ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera b), del Regolamento.
11. Con successive note del 23 e del 28 giugno 2016, Butangas ha presentato integrazioni degli
impegni ed in data 28 luglio 2016, presso la sede dell’Autorità, si è tenuta l’audizione indetta
nell’ambito del procedimento al fine di chiarire alcuni aspetti delle misure proposte dal
Professionista.
12. In data 11 agosto 2016, il Professionista ha depositato un’ulteriore integrazione contenente la
versione e consolidata degli impegni.
13. In data 7 settembre 2016 è stata comunicata alla Parte la data di conclusione della fase
istruttoria ai sensi dell’art. 16, comma 1, del Regolamento.
14. In data 12 settembre 2016, il Professionista ha depositato un’ulteriore integrazione contenente
la versione consolidata degli impegni, idonea per la pubblicazione.
2) Gli elementi acquisiti e gli impegni del professionista
15. Con le note pervenute in data 18 marzo, 6 maggio, 23 e 28 giugno, 11 agosto e 12 settembre
2016, il professionista ha presentato una proposta di impegni, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del
Codice del Consumo e dell’art. 9 del Regolamento.
16. In particolare, tali impegni – che nella loro versione definitiva sono allegati al presente
provvedimento e ne costituiscono parte integrante – si articolano in una serie di misure, volte al
superamento dei rilievi proposti dall’Autorità, che prevedono modifiche contrattuali e che saranno
applicate, anche ai contratti in essere, entro 90 giorni dall’adozione da parte dell’Autorità della
decisione di chiusura del procedimento.
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 37

17. Per ciò che concerne la struttura contrattuale, Butangas si è impegnata ad articolare in vari
contratti distinti le previsioni contenute nell’unico contratto di fornitura di GPL in serbatoio in
comodato attualmente utilizzato, rendendo quindi immediatamente palese l’esistenza di due
rapporti contrattuali distinti (uno relativo al serbatoio e uno relativo alla fornitura del GPL). Il
professionista metterà a disposizione dei suoi clienti i seguenti modelli contrattuali: i) il contratto
di fornitura GPL in serbatoio in comodato (“Contratto di Fornitura in Comodato”) e ii) il contratto
di comodato di serbatoio per GPL (“Contratto di Comodato”); iii) il contratto di fornitura di GPL
in serbatoio in locazione (“Contratto di Fornitura in Locazione”) e iv) il contratto di locazione di
serbatoio per GPL (“Contratto di Locazione”); v) il contratto di fornitura in serbatoio in proprietà
del cliente (“Contratto di Fornitura in Proprietà”).
18. In merito ai possibili aumenti del prezzo di fornitura del GPL, il professionista si è impegnato
a permettere il recesso dal contratto senza penali e oneri aggiuntivi (con un preavviso minimo) in
caso il prezzo richieste per le forniture successive alla prima sia superiore a quello rilevato nello
stesso periodo di fornitura dalla CCIAA territorialmente più prossima al consumatore. In
alternativa, il consumatore può richiedere che la fornitura sia effettuata al minor prezzo rilevato
dalla CCIAA, invece al prezzo proposto da Butangas.
19. Per quanto riguarda gli ostacoli alla risoluzione del rapporto contrattuale, Butangas ha
eliminato la clausola che prevedeva l’addebito degli oneri di rimozione del serbatoio in tutti i casi
di cessazione del contratto, incluso il mancato rinnovo alla scadenza.
20. La richiesta del pagamento di penali e degli oneri di rimozione del serbatoio verrà limitata ai
casi di inadempimento contrattuale tassativamente definiti nel contratto e circoscritta a
comportamenti direttamente lesivi dei beni del professionista e la violazione dell’esclusiva e
comunque non comprendenti il caso di recesso anticipato a seguito della mancata accettazione del
prezzo proposto+.
21. Quanto alla possibilità di cambiamento del titolo di possesso del serbatoio, Butangas
modificherà le clausole negoziali in modo che il consumatore possa esercitare l’opzione di
acquisto del serbatoio non più solo alla scadenza del contratto ma in qualsiasi momento, con un
preavviso scritto di 15 giorni.
22. È stata inoltre eliminato ogni limite inferiore al prezzo del serbatoio, che varierà in funzione
del deprezzamento, fissato pari al [omissis] *% annuo. In concreto il cliente potrà, entrando
nell’area riservata sul sito della Società, conoscere il listino prezzi dei serbatoi ed effettuare una
simulazione per verificare il valore attualizzato del prezzo per l’acquisto del proprio serbatoio.
23. Per quanto riguarda il rispetto dei diritti dei consumatori nei contratti stipulati al di fuori dei
locali commerciali, Butangas si impegna ad informare il consumatore delle condizioni applicate,
prima della sottoscrizione del contratto mediante la sottoscrizione di un modello attestante
l’avvenuta presa di conoscenza circa le modalità di determinazione e variazione del prezzo di
fornitura nel corso del Contratto di Fornitura, le modalità di esercizio del diritto di recesso e diritto
di ripensamento di cui agli artt. 49 e 52 del Codice del Consumo. Nel contratto verrà inoltre

+ Paragrafo così sostituito, nella versione vigente del provvedimento, da delibera n. 26228 del 26 ottobre 2016.
* Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di
segretezza delle informazioni.
38 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

esplicitamente previsto il diritto di ripensamento e un apposito modulo sarà messo a disposizione


del consumatore assieme al contratto.
24. Le modifiche contrattuali si applicheranno anche ai contratti in essere e Butangas ne informerà
gli attuali clienti attraverso una nota inviata in allegato alla prima fattura utile.
25. Infine, per i casi eccezionali in cui in passato possa aver erroneamente richiesto e incassato il
pagamento di spese di rimozioni e penali, si impegna a risarcire i clienti che le abbiano sostenute
dandone pubblicità sul proprio sito.

IV. VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI


26. L’Autorità ritiene che gli impegni proposti dal professionista, valutati nel complesso dei loro
effetti e tenuto conto degli elementi emersi nel corso del procedimento, siano idonei a sanare i
possibili profili di violazione del Codice del Consumo contestati nella comunicazione di avvio.
27. Gli impegni presentati infatti intervengono sulle condotte oggetto del procedimento
modificando diversi aspetti del rapporto contrattuale di fornitura di GPL in piccoli serbatoi in
comodato, in modo da permettere decisioni più consapevoli sull’acquisto del GPL e in merito alla
scelta del regime giuridico relativo all’utilizzo del serbatoio e da rimuovere diverse limitazioni
all’esercizio della libertà di scelta del consumatore permesse dal vincolo dell’esclusiva nella
fornitura del GPL.
28. In particolare, la predisposizione di contratti distinti per la fornitura del GPL e la messa a
disposizione del serbatoio, nonché la messa a disposizione di informazioni più dettagliate in merito
all’andamento dei prezzi di fornitura, permettono al consumatore di assumere decisioni
consapevoli in merito al titolo di possesso del serbatoio necessario per fornitura del GPL e alla
prosecuzione del rapporto di fornitura.
29. Gli impegni ampliano le possibilità di scelta del consumatore, permettendogli di reagire
efficacemente ad un possibile aumento del prezzo di fornitura del GPL. Infatti, il consumatore
potrà chiedere l’applicazione del prezzo medio di fornitura del GPL per riscaldamento rilevato
localmente dalla CCIAA, qualora il prezzo offerto da Butangas sia superiore a tale prezzo medio,
oppure potrà recedere anticipatamente dal contratto senza penali e senza oneri (quali le spese di
rimozione del serbatoio). Il riferimento al prezzo del GPL rilevato dalla CCIAA più vicina, di non
difficile reperibilità per il consumatore, e l’offerta di una alternativa di prezzo per la fornitura
permettono anche di superare le preoccupazioni consumeristiche legate alla assenza di un indice
verificabile e conoscibile dal consumatore cui ancorare le variazioni del prezzo di fornitura del
GPL, in quanto ottiene comunque il risultato di vincolare la possibile modifica delle condizioni di
offerta da parte del professionista.
30. Gli impegni eliminano gli ostacoli all’esercizio della libertà contrattuale derivanti dal
pagamento di costi di uscita – in particolare, le spese di rimozione del serbatoio – anche alla
scadenza naturale del contratto. La richiesta di oneri e penali verrà limitata ai soli casi di
inadempimento contrattuale, specificamente e tassativamente individuati e comunque non
comprendenti il caso di risoluzione per mancata accettazione del prezzo proposto.
31. Impregiudicata l’interpretazione circa la durata contrattuale prevista dalla disciplina di settore,
l’ampliamento delle possibilità di scelta e la parallela rimozione degli ostacoli alla cessazione del
BOLLETTINO N. 39 DEL 7 NOVEMBRE 2016 39

rapporto contrattuale compensano a favore del consumatore i vincoli indotti dalla durata biennale
della fornitura in esclusiva del GPL.
32. Le misure volte ad ampliare la libertà contrattuale del consumatore sono completate
dall’impegno che consente al cliente il cambiamento, in qualsiasi momento, del titolo di possesso
del serbatoio ad un prezzo noto, parametrato all’obsolescenza dello stesso: questo comporta che il
consumatore potrà rispondere all’aumento del prezzo recedendo dal contratto ed acquistando il
serbatoio ad un corrispettivo determinato e determinabile. Tale impegno facilita il confronto dei
costi delle diverse formule di acquisto del GPL, consentendo al consumatore di prendere in
considerazione questa opzione in alternativa al comodato.
33. Il potenziamento dell’informativa precontrattuale circa le modalità di determinazione e
variazione del prezzo di fornitura nel corso del rapporto contrattuale, delle modalità di esercizio
del diritto di recesso e del diritto di ripensamento e della possibilità di acquistare il serbatoio
appaiono invece in grado di accrescere ulteriormente la capacità del consumatore di compiere una
scelta consapevole.
34. Infine, gli impegni di informare i clienti in merito alle modifiche contrattuali che saranno
implementate attraverso una nota inviata in allegato alla prima fattura utile e, per i casi eccezionali
in cui in passato possa aver erroneamente richiesto e incassato il pagamento di spese di rimozioni e
penali, di risarcire i clienti che le abbiano sostenute dandone pubblicità sul proprio sito aggiungono
un non trascurabile quid pluris alla proposta di impegni in riferimento ai clienti interessati dalle
pratiche potenzialmente scorrette individuate nell’avvio.
35. Alla luce delle suesposte considerazioni, si ritiene che gli impegni presentati soddisfino i
requisiti previsti dall’art. 27, comma 7, del Codice del Consumo.
RITENUTO, pertanto, che gli impegni presentati dalla società Butangas S.p.A., nei termini sopra
esposti, siano idonei a far venir meno i possibili profili di scorrettezza della pratica commerciale
oggetto di istruttoria;
RITENUTO, di disporre l’obbligatorietà dei suddetti impegni nei confronti della società Butangas
S.p.A.;
RITENUTO, pertanto, di poter chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione;

DELIBERA

a) di rendere obbligatori, nei confronti della società Butangas S.p.A., ai sensi dell’art. 27, comma
7, del Codice del Consumo e dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento, gli impegni dalla
stessa società proposti, nel testo definitivo, in data 12 agosto 2016, come descritti nella
dichiarazione allegata al presente provvedimento;

b) di chiudere il procedimento senza accertare l’infrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 7, del
Codice del Consumo e dell’art. 9, comma 2, lettera a), del Regolamento;

c) che la società Butangas S.p.A., entro sessanta giorni dalla data di notifica della presente
delibera, informi l’Autorità dell’avvenuta attuazione degli impegni.
40 BOLLETTINO N. 39 DEL 7 N O V E M B R E 2 0 1 6

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del Regolamento, il procedimento potrà essere riaperto


d’ufficio, laddove:
a) il professionista non dia attuazione agli impegni;
b) si modifichi la situazione di fatto rispetto ad uno o più elementi su cui si fonda la decisione;
c) la decisione di accettazione di impegni si fondi su informazioni trasmesse dalle Parti che siano
incomplete, inesatte o fuorvianti.
Ai sensi dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, in caso di inottemperanza alla presente
delibera l'Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro. Nei
casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa per
un periodo non superiore a trenta giorni.

Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Roberto Chieppa Giovanni Pitruzzella
Autorità garante Bollettino Settimanale
della concorrenza e del mercato Anno XXVI- N. 39 - 2016

Coordinamento redazionale Giulia Antenucci

Redazione Sandro Cini, Alberto Fardin, Francesca Melchiorri,


Valerio Ruocco, Simonetta Schettini
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Ufficio Statistica e Applicazioni Informatiche
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Tel.: 06-858211 Fax: 06-85821256

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