N121 Inf - Bell'italia Janeiro e Fevereiro 2024
N121 Inf - Bell'italia Janeiro e Fevereiro 2024
N121 Inf - Bell'italia Janeiro e Fevereiro 2024
BELL’ITALIA
PRESIDENTE
Sonia Maria Galuchi
PRIMEIRA VICE-PRESIDENTE
Eliane de Paula Montovani Sciancalepre
SEGUNDA VICE-PRESIDENTE
Maria das Graças Emidio Cera
SECRETÁRIA
Roberta Buso
PRIMEIRA TESOUREIRA
Sonia Maria Marinotto
SEGUNDA TESOUREIRA
Gisele Scapucin Silva
CONSELHO FISCAL
Gisele Monteiro Gazinhato
Juliana Miranda Rocco Brenuvida
Silvio Ghiberti
CONSELHO DELIBERATIVO
Andressa Emidio Cera
Antonio Martuche Filho
João Renato Gazinhato
Maria José Machado Celiberto
Marisa Martins Cantù
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Il Pantheon originale venne danneggiato e infine distrutto da due incendi. Fu allora che Adriano decise di ricostruirlo,
affidando l’opera ad Apollodoro di Damasco. E’ possibile che i ritardi di costruzione siano stati dovuti alle difficoltà del
progetto: non solo la cupola era la più grande in calcestruzzo mai realizzata, ma perfino le colonne del pronao erano troppo
grandi, tanto che ancora è possibile vedere la riduzione di grandezza di quest’ultime da 50 a 40 piedi e l’abbassamento del
frontone.
Il Pantheon di Adriano prevedeva dunque un edificio a pianta quadrata con una cupola enorme, posto sullo stesso asse del
tempio precedente ma con l’entrata dal lato opposto e un pronao molto più pronunciato per sopperire alla forma non più
rettangolare; il tempio era preceduto da una piazza porticata su tre lati e pavimentata con lastre di travertino. Il pronao è
ottastilo (16 colonne, di cui 8 di granito grigio dell’Isola d’Elba e 8 colonne di Granito da Mons Claudianus in Egitto) e misura
34,2m x 15,62m, preceduto da 5 gradini. E’ alto 14,15m e i fusti delle colonne misurano 1,48m di diametro alla base. Sulla
facciata il fregio riporta ancora l’antica iscrizione di Agrippa in lettere in bronzo, recuperata dal tempio precedente, mentre
sotto di questa, sull’architrave, è visibile l’iscrizione del restauro compiuto nel 202 da Settimio Severo.
Ma la parte più affascinante e famosa del tempio è la cupola, dal raggio di 21,72m, mentre l’altezza massima è 43,44m,
esattamente il doppio: ciò significa che il tempio conteneva virtualmente una sfera perfetta. Decorata all’interno a
cassettoni e ricoperta completamente in bronzo sul tetto, presenta un foro circolare al centro, un oculo di 9 metri, che
illumina il tempio; i raggi solari, il 21 aprile, giorno di fondazione di Roma, colpiscono perfettamente il portone di entrata,
ancora presente. Pesante 5.000 tonnellate, fu realizzata con una tecnica particolare. Per fare in modo che non crollasse per
il suo stesso peso, mano a mano che i romani progredivano verso l’alto, usavano materiali più leggeri.
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PER RIDERE UM PO’ ...
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Calendario 2024
Calendario 2024 con i giorni festivi in vigore in Italia
I PATTI LATERANENSI
Fonte: Ansa
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Carnevale: le origini della festa più matta dell’anno
Shutterstock
e scomparivano così le differenze sociali. Una volta terminate le feste, il rigore e l'ordine tornavano a dettare
Il proverbio associato al carnevale, derivato dall'antico detto latino «semel in anno licet insanire» - "una volta l'anno
La parola "carnevale" deriva dal latino carnem levare ovvero "eliminare la carne" poiché anticamente indicava il
banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso) prima del periodo di astinenza e digiuno
dettato dalla Quaresima durante la quale poi a nessuno era concesso di mangiare carne.
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Conoscete la leggenda della Fontana del Porcellino a Firenze?
La Fontana del Porcellino è una delle attrazioni più amate dai turisti a Firenze. Situata accanto
alla loggia del Mercato Nuovo a pochi passi dal Ponte Vecchio, questa fontana è considerata un
luogo di fortuna dalla tradizione popolare.
Il nome della fontana è fuorviante, dato che in realtà raffigura un maestoso cinghiale in bronzo.
Attualmente, all'interno della fontana si trova una copia dell'opera originale di Pietro Tacca del
1633 la cui ispirazione proviene da un marmo ellenistico custodito oggi negli Uffizi.
La fontana fu collocata nel 1640 dal granduca Cosimo II e si trovava davanti alla spezieria del
Porcellino in via Por Santa Maria, ma nell'Ottocento fu spostata nella sua attuale posizione sul
lato sud per la comodità della circolazione stradale.
Oltre alla sua funzione decorativa, la fontana era anche una fonte vitale di approvvigionamento
idrico per i mercanti che commerciavano sotto la loggia nel passato, specialmente quelli che
vendevano tessuti pregiati come sete, broccati e tessuti di lana. La Fontana del Porcellino è
un'autentica icona fiorentina.
Il basamento assume una forma sfaccettata a otto lati, impreziosita dalla presenza di un
raffinato bronzo raffigurante l'habitat acquatico del cinghiale, con dettagli altamente realistici
di piante, anfibi, molluschi e rettili.
Una vera e propria opera d'arte naturalistica che regala una preziosa esperienza visiva.
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ATENÇÃO: VAMOS PARA A ITÁLIA?
CIDADANIA ITAliana?
Caio e Pietra
Fone whatsapp: + 39 346 316 1041 Preços especiais para alunos e ex-alunos Bell’Italia
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Toda quarta-feira, às 20h – Radio ABC – AM 1570
Apresentação Marquitho Riotto
MISSA EM ITALIANO
Basílica Nossa Senhora da Boa Viagem - Rua Padre Lustosa, 292 - Centro - São Bernardo do Campo.
Se alguém quiser participar e tenha interesse em fazer uma das leituras, em italiano, ligar: 4330.5227.
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