Storia Del Panzerotto, ITAline 03

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ITAline

Magazine di A.I.M. - Associazione per l'Italia nel Mondo

Giancarlo
IL SIGNOR MOSCARA
COLORI
Numero 3 / 2020

.....................................................................................
...................

...................

FALCONERIA LIBIA IL PANZEROTTO


Una tradizione viva in Sabbia e cultura Una brevissima storia
Asia centrale
ITAline
Magazine di A.I.M. - Associazione per l'Italia nel Mondo Numero 3 / 2020

DIRETTORE RESPONSABILE
Mauro Lovecchio

REDAZIONE:
Sandra Bandeira Nolli
Marisa Milella
Gianluigi Pagano
Vittorio Simoncelli

HANNO COLLABORATO:
Elisabetta Bagli
Jacopo Bettinelli
Vito Bianchi
Franco Caparrotti
Yvonne Pincelli
Antonio Magistrale
Titti Pece
Claudia Piccinno

Norme editoriali
I contributi dovranno arrivare in redazione entro il giorno 20 di ogni
mese ([email protected]) completi di immagini libere da
copyright. Prima di inviarli, chiedere una copia delle norme redazionali.
La redazione potrà apportare modifiche al testo eliminare immagini
non consone o non originali.

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EDITORIALE
Mauro Lovecchio
In un clima di incertezza globale, come quello che stiamo attraversando, si può solo provare a
prefigurare quali e quanti cambiamenti porterà con sé quel nemico invisibile che in brevissimo
tempo ha valicato frontiere e oceani, svelando le fragilità del sistema economico e politico al quale
siamo abituati e che ha evidenziato i limiti della democrazia liberale fondata sul primato
dell’individuo sulla società.

L’emergenza ha cambiato condizioni sanitarie, abitudini di vita, relazioni sociali e attività economiche.

Quale modello economico emergerà una volta finita l’emergenza dipenderà dalle forze in campo: i
poteri economici, le mobilitazioni sociali per la salute, il lavoro, l’ambiente, la capacità di governo
della politica, su scala nazionale, europea e mondiale.

Sarebbe illusorio pensare che, passata l’epidemia, l’economia possa tornare come prima.

Nell’augurare a tutti una serena estate, e dandovi appuntamento al prossimo numero di ottobre,
ricordiamo anche noi come i comportamenti individuali, uso della mascherina, distanze di sicurezza,
igiene delle mani sono, per ora, le nostre uniche armi.

Buone vacanze!
INDICE
06 Saluto del Presidente A.I.M. 33 Dante Maf a
Il Presidente dell'A.I.M., Guido e la sua Corona Vigliacca
Vacca, presenta l'Associazione.

08 Organigramma A.I.M. 36 La mia Libia

10 Giancarlo Moscara 40 Il "Panzerotto"


Il Signor Colori e la sua casa museo Brevissima storia

Falconeria
16 46 Il "Panzerotto"
Un'antica tradizione viva in Asia
Centrale Conquista il mondo

24 Cultura e turismo

28 L'artista dell'uva
Quando arte e scienza si uniscono

31 CDS -Cinese da strada

Per iscriversi all'A.I.M.


www.amitalia.org
GUIDO VACCA
Presidente A.I.M. - Associazione per l’Italia nel Mondo

Con il coronavirus che ha invaso il mondo, tocchiamo con mano la sorprendente


efficienza delle reti: la rete logistica, muovendo milioni di persone su scala
globale, ha trasportato nel giro di qualche giorno il virus intorno al mondo; la rete
digitale ha trasportato con velocità anche superiore la paura.

Nel mondo iperconnesso, dove tutto circola e tutto si modifica continuamente, le


novità sono incessanti. Ne consegue che ciò che chiamiamo realtà perde di
stabilità e integrità, perché tutto diviene fluido e frammentato.

Reazione istintiva alla paura della iperconnessione è la disconnessione. Da qui la


propensione a recidere le relazioni, alzare mura, rinchiudersi entro uno spazio
limitato e quindi forse più controllabile ma, la disconnessione non può che
essere una risposta provvisoria. È la risposta che serve a dare alle persone e alle
collettività nazionali il tempo di reagire.

L’AIM, cosciente della necessità di rispettare tutte le regole, vuole svolgere un


ruolo ‘ottimale’ di connessione, di idee, di rapporti, di conoscenza, nella
consapevolezza che le associazioni favoriscono la diffusione della cultura
democratica, dell’universalismo e della solidarietà sociale, rafforzando i legami fra
persone, e il legame di ‘italianità’ nel mondo.

Tutto ciò in accordo con la Comunicazione della Commissione Europea (Sulla


promozione del ruolo delle Associazioni e delle Fondazioni in Europa) che così
recita “Le associazioni e le fondazioni promuovono un sentimento di solidarietà e
di cittadinanza e danno un contributo essenziale alla nostra democrazia”.
Da qui il rinnovato invito ad iscrivervi sul nostro sito web amitalia.org
Foto © Francesco Sancassani
I SEGRETARI NAZIONALI Tunisia Annavittoria Imperatrice V.S.N. Giuseppe Garozzo
Albania Giuseppe Palumbo
Argentina Maria Dalleves Turchia Alessandra Campisi
Uruguay Vittorio Quagliata
Australia Mariangela Stagnitti
Uzbekistan Mauro Lovecchio
Belgio Benedetto D’aguanno Venezuela Alicia Salazar Quintana
Bolivia Giovanna Gismondi Alcoreza
Brasile Fabiola Cechinel V.S.N. Sandra Bandeira Nolli
Canada Tony Fuoco V.S.N. Gianpiero Tondina
Cile Marcelo Ortiz Pendola
Colombia Antonello Caponera
Corea Del Sud Benedetta Kim
Costa Rica Claudio Farinelli
Cuba Andrea Pagliarella
Danimarca Daniele Cangi
Ecuador Luis Larrea De Filippi
Egitto Marco Medaglia
Etiopia.Carlo Iori
Filippine. Luigi Albano
Francia Fiorello Colatosti V.S.N. Alain Caporusso
Galles Saverio Florimonte
Germania Tatiana Branca V.S.N. Vito Fagiolino
Giappone Paolo Maddalena
Grecia Emanuela Fugaro
Guatemala Julio Francisco Lanfiesta Rimola
Indonesia Marco Medaglia
Lussemburgo Agnese Beatrice Bruno
Macedonia Del Nord Julijana Rizanovska
Malesia Rocco Papapietro
Malta Giulia Di Berardino
Marocco Domenico Passarella
Messico
Myanmar
Paolo E. Motti
Mauro Salvemini
V.S.N. Antonio Caputo
I SEGRETARI REGIONALI
Nuova Zelanda Mariangela Stagnitti
Olanda Claudia Lorusso
Paraguay Myriam Elodia Ricciardi Abruzzo Yvonne Pincelli
Peru Alessandro Chio’ V.S.N. Vanessa Mendoza Calabria Ornella Attisano
Portogallo Cosimo Carolla Campania Paolo Vacca
Qatar Franco Caparrotti Emilia Romagna Gerry Ferrare
Regno Unito Maria Iacuzio Lazio Sandro Biserna
Repubblica Ceca Marisa Milella V.S.N. Luca Vannucci Liguria Stefano Spina
Repubblica Dominicana Paolo Dussich Lombardia Antonio Caputo
San Marino Fiorenzo Gabrielli Marche Silvia Tamburriello
Serbia Giorgia Momi Molise Paolo Palomba
Slovacchia Vittorio Simoncelli V.S.N. Alvarez Momi Puglia Brigida Salomone
Spagna Elisabetta Bagli Sardegna Fulvia Murru
Stati Uniti Anthony Pasquale Sicilia Giuseppe Giorgianni
Sud Africa Rosanna Bigi Benigno Toscana Vittorio Simoncelli
Svezia Manuel Chiacchiararelli Umbria Gino Venturi
Svizzera Vincenzo Damizia V.S.N. Salvo Buttitta Veneto Paolo Manfrin
ORGANIGRAMMA A.I.M. - ASSOCIAZIONE PER L’ITALIA NEL MONDO
PRESIDENTE - GUIDO VACCA
UFFICIO DI PRESIDENZA
ARIANNA BON – SEGRETARIA
ROSSELLA BUCCARELLO – SEGRETARIA
STEFANIA SCHIMPANI
GINO VENTURI
SEGRETARIO GENERALE- MICHELE SCILLIA
CONSIGLIO DIRETTIVO
MARIO ROSATI
MARISOL FLORES
SALVATORE LIGGIERI
LILLO BURGIO
ANTONIO ZAGAROLI

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI


PRESIDENTE - ACHILLE GALLACCIO
AMABILE ZANNONI – MEMBRO EFFETTIVO
NAZZARIO DE VECCHIS - MEMBRO EFFETTIVO
GAETANO ROMANO - MEMBRO SUPPLENTE
LIDIA DI GRIGOLI – MEMBRO SUPPLENTE
CONSULTA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
PRESIDENTE – STEFANO MURACE
VICE PRESIDENTE - ELISABETTA MACRINA
VICE PRESIDENTE - STEFANO FRICANO
MEMBRI:
CLAUDIO VETTESE
GIOVANNI D’ONORIO
CRISTINA DI SILVIO
NICOLA ZIPETO
PAOLA DI MEO
CLAUDIA PICCINNO
GAETANO CAPPELLONI
GIUSEPPE CONTINO

UFFICIO PUBBLICHE RELAZIONI


STEFANIA DEL MONTE - COORDINATRICE GLOBALE
GUIDO PAOLUCCI - COORDINATORE PRESSO LE ISTITUZIONI
LUCA VULLO - COORDINATORE PER L'EUROPA
ROSSANA URSO - COORDINATRICE PER L'AFRICA
FEDERICA PETRILLI - COORDINATRICE PER L'ASIA
MICHELE PILLA - COORDINATORE PER IL NORD E CENTRO AMERICA
YESICA DI VINCENZO - COORDINATRICE PER L'AMERICA LATINA
ROSS GIUDICE - COORDINATORE AUSTRALIA, NUOVA ZELANDA, PACIFICA

UFFICIO STAMPA
DANIELA CECCHINI – Giornalista professionista del “Corriere del Sud”. Accreditata presso sedi istituzionali e scrittrice,
con trascorsi di attrice. Accademica onoraria presso diverse istituzioni di respiro internazionale. Speaker. Press Office
PHILIP BAGLINI OLLAND – Editore e giornalista di Londra One Radio e Italoeuropeo Magazine
GIANLUIGI PAGANO – Giornalista. Collabora con prestigiose riviste internazionali, tra cui, “Chef Italiani nel Mondo”
CIRO MIGLIORE - Giornalista professionista, prima in Eritrea, poi in Friuli e a Johannesburg. Oggi direttore del
quotidiano “La Gazzetta del Sud Africa “ a Città del Capo
MARISOL FLORES - Direttrice programma bilinque “HOLA MI GENTE-CIAO AMICI” di RADIO VATICANA
MARIA REGINA DE DOMINICIS - Collaboratrice del quotidiano americano “America Oggi” e ICN RADIO NEW YORK
ANDREA TAGLIAFERRI - Giornalista Pubblicista . Fondatore de Ilgazzettinociociaro.it e direttore del portale de
universo.it , Corrispondente del quotidiano Il Messaggero e del sito di news Tg24.info
MAURO LOVECCHIO -ha collaborato e collabora con diverse testate tra cui Global Times (Repubblica Popolare Cinese),
Cardiff TV, Il Quotidiano Italiano e con RaiNews24. Ha curato diversi uffici stampa e la comunicazione per l’Ambasciata
dello Yemen a Praga. Direttore del magazine ITAline.
.
GIANCARLO MOSCARA
IL SIGNOR COLORI
E LA SUA CASA MUSEO

di Titti Pece
............................... ..............................
arte contemporanea

Una CasaMuseo e una Home Gallery in


Puglia, nel Salento, dove si svela in
tutta la sua stupìta bellezza e
complessità l’ arte di un artista
poliedrico che ci ha lasciati da poco e
che ha attraversato, con la sua pittura,
con i suoi ‘sogni’ e i suoi ‘segni’, i temi
più ardui della ‘modernità’ e della
‘contenporaneità’, guardandoli dal
punto di vista dei linguaggi della
visione e della funzione delle
‘immagini’. E da visionario egli si è
divertito a svelarne i sottili meccanismi
che li governano. Tutto per dire della
necessità della pittura come ‘lavoro’
per un ‘umanesimo’ ancora possibile e
forse molto ‘utile’ a noi oggi. E a noi
piace oggi chiamarlo così, il Signor
Colori, rubando il nome a certe sue
visioni pittoriche. Lui, il Signor Colori
diceva pure che… Sì, diceva proprio
così:

“Dipingo il mio quadro e il senso lo


trovo solo nel successivo che non ho
ancora cominciato. La pittura come
fosse alle mie spalle mi spinge a
voltare le pagine di tela, per scoprire
quali forme e colori appariranno, quali
trame terranno viva l’insonnia del
supporto. Avventura, ricerca, viaggio,
sogno, scoperta. Nel gesto di voltar
pagina c’è l’eros metafisico”.
(G. Moscara, 2009)
............................... arte contemporanea
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La CasaMuseo Moscara: archivio


d’artista, centro studi e home/gallery

Ci sono luoghi dove l’arte può essere


percepita e vissuta in maniera diversa.
Più autentica, più vera, senza
filtri: dove si coglie il respiro
dell’artista, dove ogni oggetto, a
guardarlo, ti rimanda ora a una storia
ora a un gesto… ora si fa voce … e la
visione si fa ‘ascolto’. Sono le case degli
artisti quando, come avviene qui, non
si musealizzano in un fascio di
immobili e polverosi ricordi, ma ogni
giorno si riempiono di nuova vita
grazie alle tante iniziative, incontri
e attività culturali e grazie anche a
percorsi sempre nuovi di fruizione
personalizzati. Il tutto coniugati a un
personale e originale stile di ospitalità.
Più da Home-Gallery che da Museo.
Così la CasaMuseo, attraverso le sue
collezioni e l’archivio d’artista, racconta
microstorie ed episodi talora inediti di
arte ‘contemporanea’, preziosi per la
ricostruzione di percorsi di
ricerca artistica maturati dentro al
difficile e complesso rapporto tra
centro e periferie. Per appassionati di
arte e collezionisti che amano ‘scoprire’
i propri ‘autori’, oltre che per studiosi e
studenti, sicuramente una occasione e
un’esperienza da vivere.
Una casa d’artista “Ecco i Moscara e la loro factory:
luogo ad alta densità creativa e
Siamo fuori città, in una sperimentale”, ne diranno i
campagna a 5 km da Lecce. Qui giornalisti (P. Moscardino, in Puglia
Gancarlo Moscara costruì il suo Style supplemento di Corriere della
laboratorio nei primi anni ’60. Un sera-Corriere del Mezzogiorno,
atélier d’artiste intorno a cui, dicembre 2010 ).
cresciuta a tappe nel tempo, tra
la fine degli ’80 e i primi anni ’90, Ed è di Titti e Marcello, oggi, il
prese forma così la sua casa: una progetto di questa Casa/Museo,
casa/studio, vero e proprio prossima ad entrare nella rete e
laboratorio creativo di idee e nel sistema museale della
progetti per tutta la famiglia Regione Puglia.
(Titti, storica dell’arte e
compagna di vita e Marcello,
fotografo e anche lui artista, qui
nato nel 1972).
L’esperienza e l’emozione nel Una pittura ‘colta, dunque la
respiro dolce e inquietante pittura come lavoro ‘estetico’ e
dell’arte colta dal vivo nel suo insieme ‘intellettuale’:
habitat, nel suo farsi e nel suo
raccontarsi “Ammiro anzitutto il coraggio di
misurarsi con una ogettualità
Possiamo scegliere di immergerci in bloccata e metafisica che ha
un labirinto di ‘segni’ e ‘immagini’ paternità immense (da Ernst a
e godere del piacere della pittura, Melotti), raggiungendo risultati di
magari gustando un aperitivo in fresca e palpitante comunicatività.
giardino, godendo dell’ospitailtà Poi ammiro la nitida, durissima
offerta dai padroni di casa; sapienza compositiva, che, su
oppure scegliere di seguire un queste dimensioni e con questi
percorso di visita a tema o solo materiali, è un traguardo
seguire le tappe e i momenti più assolutamente arduo. E ammiro
significativi di un ricco percorso infine il coraggio di Moscara nel
artistico e di ricerca. Per iniziare misurarsi con una dimensione
valgano intanto queste piccole note Iudica o para-Iudica così
di una ricca biografia artistica: profondamente legata
all'invenzione degli artisti più
- Nel 1988, nel catalogo che giovani.
accompagna la grande mostra
antologica nell’ex Convento dei Quanti bamboleggiamenti
Domenicani a Cavallino (Lecce), il abbiamo degustato negli scorsi
critico milanese Flavio Caroli nel anni? Moscara sa essere ludico
presentare l’opera dell’artista senza scherzare; divertente e
riconosce tra l’altro nella sua pittura sospeso senza lazzi da angiporto. È
una affinità con l’ironia un risultato di grande misura ed
sintetizzata di Emilio Tadini. eleganza.”
Falconeria
un'antica tradizione viva
in Asia centrale
testo e foto di
Mauro Lovecchio
Falconeria
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La descrizione dataci nella prima


Questa “so sticata” forma di caccia
metà del XIX secolo, nelle sue note
ha le sue origini nell’antichità, infatti,
di viaggio in Uzbekistan, dal
scene di falconeria sono
geografo francese Gabriel Bonvalot,
rappresentate negli affreschi egizi
testimonia come l’arte della
più antichi. La caccia con il falco era
falconeria sia rimasta immutata no
conosciuta in Cina già 2000 anni
ai nostri giorni:
prima Cristo e i romani la
«Nel verde, come molte altre città
praticarono in tutte le province
dell'Asia centrale, Sherabad
dell'impero; se ne ha notizia in
consisteva in un sobborgo, un
Giappone, in India ed Persia nel VII
mercato e una fortezza, dove
secolo; in Europa fu introdotta con
risiedeva il sovrano della città (il
successo a partire dalla seconda
Bek). (…) Il glio di Bek organizzò un
metà del IX secolo ed è molto
insolito passatempo in onore di
conosciuta la passione per la caccia
Bonvalo e Alfred Capus - la
con il falco di Federico II di Svevia..
falconeria. Si svolse nei sobborghi
della città, in stagni popolati da
Anche in Uzbekistan la falconeria
uccelli acquatici. Di buon mattino i
vanta tradizioni antiche, Amir Temur
viaggiatori partirono a cavallo,
(Tamerlano) incoraggiava i suoi
accompagnati da un falconiere.
guerrieri a cacciare con i rapaci ed
Legato alla sella del suo cavallo c'era
egli stesso esercitava la “nobile arte”
un piccolo tamburo da caccia, e sul
con la sua aquila, inoltre, abbiamo
suo braccio, con un guanto, sedeva
prova dell’antica passione degli
un falco, la cui testa era coperta da
emiri per la falconeria attraverso
un piccolo cappuccio di cuoio.
poemi e miniature arrivati no ai
Prima, il falconiere spaventò gli
nostri giorni.
uccelli con i suoni del tamburo, poi
strappò bruscamente il cappuccio
Lo scienziato, astronomo e
del falco e lo lanciò in aria».
matematico, noto in Occidente con
il nome di Tolomeo (Ali Kushchi),
Nata come un modo per procurare
il cibo, la pratica della falconeria si è
aveva per soprannome "qushji" - il
evoluta rafforzando il suo aspetto
falconiere. A lui, in quanto favorito di
legato alla conservazione della
Uluğ Bek (nipote di Tamerlano) fu
natura, al patrimonio culturale e
concesso l'onore di cacciare con il
all’impegno sociale all’interno delle
Falco Reale e in seguito fu incaricato
comunità, no ad essere
della caccia del Khan.
Falconeria
....................................................................

riconosciuta nel 2016 patrimonio


vivente dell’umanità
dall’UNESCO (bene
transnazionale degli Emirati
Arabi, Austria, Belgio, Repubblica
Ceca, Francia, Germania,
Ungheria, Italia, Kazakhistan,
Repubblica di Corea, Mongolia,
Marocco, Pakistan, Portogallo,
Qatar Arabia saudita, Spagna,
Repubblica Araba Siriana).

La pratica può variare per alcuni


aspetti, quali il tipo di
equipaggiamento utilizzato, ma i
metodi rimangono simili. I
falconieri si ritengono un gruppo
legato al passato, soprattutto nei
paesi in cui la pratica della
falconeria rappresenta uno dei
legami con l’ambiente naturale e
con la cultura tradizionale.
L’uomo si dedica giornalmente
La conoscenza e le competenze all’allevamento del rapace, lo nutre e gli
vengono tramandate tra insegna le tecniche di caccia. Dopo
generazioni e gli incontri un certo periodo lo abitua
organizzati dai falconieri danno gradualmente a ritrovare il suo spazio
alle comunità l’opportunità di libero e ad abbandonare il rapporto col
rafforzare la condivisione. suo uomo/madre. Questo rapporto così
stretto porta, in molti casi ad un “muto
Il rapporto tra l’uomo e l’animale riconoscersi” nei ruoli, tanto che può
è unico, quasi simbiotico e accadere che se uomo e la sua aquila si
strettamente legato al territorio e incontrano a distanza di anni se il
all’ambiente. Il pullo prelevato dal primo riconosce il “suo” compagno dal
nido in giovane età è scelto quasi tipo di volo e lancia il suo antico
sempre individuando quello che richiamo può succedere che l’aquila
rispetto ai suoi fratelli potrebbe risponda e torni a posarsi sul suo
soccombere. braccio.
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CULTURA E TURISMO

di Yvonne Pincelli
Segretario Regionale A.I.M. Abruzzo
Secondo la definizione dell’OMT fa tutti gli effetti, un settore
(Organizzazione Mondiale del produttivo. Dal punto di vista
Turismo) “il turismo culturale sociale, il progressivo allargamento
rappresenta tutti quei movimenti di dei consumi culturali assume
persone motivati da scopi culturali grande importanza quale
come le vacanze studio, la indicatore dell’aumento del
partecipazione a spettacoli dal vivo, benessere, del tempo libero e del
festival, eventi culturali, le visite a siti livello d’istruzione di una comunità
archeologici e monumenti, i
pellegrinaggi. Il turismo culturale Per l’immenso patrimonio storico-
riguarda anche il piacere di artistico che possiede, l’Italia è una
immergersi nello stile di vita locale e meta esclusiva per quanto
in tutto ciò che ne costituisce l’identità riguarda il turismo culturale,
e il carattere”. settore in grado di incidere
direttamente sull’economia del
La cultura e più in generale l’ambito Paese. L’immagine dell’Italia, culla
dei beni e servizi culturali, per la di immense bellezze storico-
rilevanza economica e il conseguente artistiche, è legato profondamente
effetto moltiplicatore sull’economia è, al concetto di cultura intesa anche
turismo
............................................................................................

come patrimonio gastronomico, di trasporto (linee aeree low cost) e


artigianale, folkloristico, il di eventi culturali.
cosiddetto patrimonio immateriale.
L’evoluzione del turismo culturale
L’Italia, attualmente, detiene il
non è solo una questione di
maggior numero di siti inclusi nella numeri, ma ha conosciuto negli
lista del Patrimonio Mondiale ultimi anni, lo sviluppo di nuove
dell’Umanità (47 siti). motivazioni e tendenze; hanno
cosi preso l’avvio forme più
dinamiche e attive di consumo di
Nell’immaginario collettivo, l’Italia è
cultura che non si identificano più
famosa per il suo mare limpido, per con la sola visita a musei e
l’immenso patrimonio culturale e monumenti, ma includono la
per il suggestivo paesaggio partecipazione a eventi, la moda, il
montano. Laddove c’è maggiore design, la cultura popolare. I
domanda si concentra maggiore mutamenti delle esigenze della
domanda sia italiana che estera,
offerta, ovviamente. E’ infatti nelle
hanno favorito l’affermarsi di
località marine, nelle città d’arte e destinazioni relativamente nuove
nelle località montane che trovano rispetto a quelle storiche e a nuove
la più alta quantità di strutture e forme di fare turismo.
posti letto. I molteplici
cambiamenti avvenuti dal lato L’impresa turistica può evolvere
grazie all’ informazione,
della domanda di turismo culturale,
all’educazione e formazione delle
hanno portato alla diffusione in risorse umane e attraverso
Italia e in Europa, di un nuovo l’interazione sociale. Grandi
fenomeno in rapida espansione. Si attrattori turistici, oggi, possono
tratta dei “city break”, vale a dire essere gli Expo’ che rivitalizzano le
città e il loro indotto; “ l’albergo
“fuga breve dalla città verso altre
diffuso” per il recupero dei borghi
città”, una specie di vacanza lampo, antichi e dei paesi in via di
espressione del senso avventuroso spopolamento; i “cammini” per
di rottura ed evasione dalla riportare l’uomo ad una
quotidianità. i " city break” sono dimensione di vita più lenta e
l’espressione del concetto consapevole, al fine di un recupero
della propria identità; le antiche
contemporaneo di vacanza: più
ferrovie per dare sensazioni nuove
soggiorni e meno durata. Lo al viaggiatore che potrà
sviluppo di questa tipologia di emozionarsi nel vedere mete
offerta è poi fortemente agevolata suggestive, ancora inesplorate.
dalla moltiplicazione delle offerte
viaggi
turismo
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..

Si tratta di acquisire una cultura esponenziale le patologie legate ai


del turismo che non è più da disturbi di personalità. L’uomo deve
intendersi come un semplice essere sempre al centro ed avere il
spostamento di persone, al controllo dell’uso degli strumenti
contrario, il turismo è una vera e tecnici; essi non sono creatori di un
propria scienza che va studiata, prodotto o di un servizio ma un
elaborata, monitorata con ausilio per ottimizzare offerte e la
strategie innovative. Quando si loro comunicazione. Quest’ultima
deve essere intesa a livello nazionale
parla di turismo l’elemento
e internazionale perché ci avviamo o
distintivo è la bellezza la cui
meglio siamo già in un mondo dove
connotazione è ben più ampia in
la parola “universale” è il “core” di
questo contesto. Essa riguarda
ogni nostro pensiero, prodotto e
l’etica professionale, l’accoglienza
azione. Le criticità sono molteplici
del visitatore che non è “un pollo
nel nostro Paese, ma anche qui,
da spennare” ma una persona
l’abilità e le competenze di
che cerca emozioni, che insegue
professionisti potrebbe far emergere
il suo sogno, che cerca “ coccole”
le diverse opportunità
e va trattato con rispetto e
considerazione. Bellezza è anche La crisi a volte può essere una
aprirsi al nuovo, al diverso, benedizione, perché quando ci si
superare i “provincialismi” che trova sull’orlo del precipizio, ci si
attanagliano sempre più i rimbocca le maniche per fare
cittadini italiani. Siamo di fronte qualcosa di nuovo e proficuo.
ad un grande cambiamento Definirei questa fase storica il nuovo
epocale dove la tecnologia riesce Rinascimento Italiano, perché se
a superare ogni barriera e ci tiene riusciamo a comprendere le nuove
sempre connessi, quasi volesse strategie di formazione e
schiacciare la nostra personalità. comunicazione possiamo riuscire
Per questo motivo la società è in vincenti da questa sfida del nuovo
crisi ed aumentano in maniera millennio.
Sentiti a casa con noi
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photo @ Ellieelien
L’ARTISTA
DELL’UVA
Quando
arte e scienza si uniscono

Gianluigi Pagano
Virgilio Vidor, partì da Fregene una Da quel momento Virgilio si dedicò
cinquantina di anni fa, assieme ai con passione e testardaggine a quella
suoi genitori (veneti e non è un dato che sarebbe diventata la sua
casuale) Fiorenzo e Rina e a suo missione, ibridando viti mediterranee
fratello Giuseppe (ora viticoltore in e americane con le selvatiche tropicali
California), diretti in America locali, e promuovendo innovazione e
Centrale, dove si stabilirono sviluppo in quel Paese.
definitivamente in Costa Rica.
Un po’ alla volta trasformò la sua
Arrivato in quelle terre, rimase piccola fattoria di Playa Panama in
stregato dalla loro bellezza, ma Guanacaste, in una vera azienda
sentiva che gli mancava qualcosa: sperimentale. I risultati non
“un cicheto de vin” come avrebbe mancarono e alla fine degli stessi
detto suo padre. anni ’70 riuscì a dare al Costa Rica la
sua prima uva di qualità, dalla quale
Appena ebbe chiara questa poi, una fabbrica locale produsse il
mancanza, incominciò ad assaggiare primo vino. Perciò la sua Azienda
i vini che si trovavano sul mercato, divenne un Centro Sperimentale di
ma o erano prodotti locali assi Viticoltura Tropicale (CEVT),
mediocri o d’importazione e producendo 350 varietà di uve, da cui
costavano una fortuna. otteneva due vendemmie annuali.
................................... ...................................

Acquisita una fama internazionale, “Il più conosciuto è forse il "Nonno


Vidor fu, dagli anni ’80, Capo Giovanni", proveniente dal biotipo di
Missione principalmente per la UE, un ibrido della mia collezione
di programmi di cooperazione allo tropicale, che va da un chiaretto a
Sviluppo in Centroamerica e un rubino-chiaro. Vinificato in
finalmente fondò il bianco, ha riflessi ambra-rosati. É
Giardino/Laboratorio VITIS VIDOR a frizzante ed amabile oppure
Curridabat in Costa Rica a 1300 metri (fermando la fermentazione un po'
di altezza con un grande giardino, prima), secco ed acidulo e poco
che é un famoso santuario di frizzante. Ha aromi floreali e di
collezioni di viti (circa 800 tipi, di cui ciliegia. É il vino preferito dai vari
600 ibridi suoi in corso di studio). sommelier locali e internazionali che
sono venuti qui.
Vidor é ora il massimo esperto e
referente storico e scientifico sulla C'é poi il vino bianco "Rina" che è un
Viticultura Tropicale in clone dell'ibrido Golden Muscat, che
Centroamerica. Riceve turisti locali e faccio ugualmente in due tipologie:
internazionali, studiosi, enologi, amabile-frizzante  e secco-
sommeliers, istituzioni, scuole, amarognolo. Il colore va dal giallo
agricoltori; inoltre organizza paglierino a un giallo più intenso
laboratori didattici, conferenze, (quando l'uva è molto matura).
consulenze e degustazione di vini. Possiede aromi citrini e di
ananas/mango.
La sua produzione, non è orientata
al mercato, ma rivolta ad amici ed Con l'ibrido tropicale "Lacigral",
intenditori, una piccola conventicola, faccio un vino color ambra-
che però si allarga sempre più col salmonato secco e amarognolo ed
crescere del numero dei buongustai erbaceo, mentre con l'ibrido
locali e dei turisti enofili. tropicale "Dorian" ottengo un vino
con alta acidità, asciutto. con sapore
Avendo avuto la fortuna di di frutti di bosco.
incontrarlo, gli abbiamo chiesto
quali siano i vini di cui va più fiero. Ci Poi faccio vari tipi di Fragolino (la
risponde gente ne va matta!) con vari cloni
dell'ibrido Isabella.
................................... Viticultura ...................................

Ci sono poi molti ibridi nuovi miei dei profumi raffinatissimi ed


(quasi tutti tropicali) che inizieranno da entusiasmanti ed assolutamente
quest'anno una sperimentazione su un unici, e ritorno in albergo, allegro e
maggior volume d'uva, come quello soddisfatto di aver conosciuto un
dal nome provvisorio di Vitizibi-1 (Vitis personaggio che può essere
Tiliifolia + Vitis Vinifera, esattamente considerato un vero e proprio
Zibibbo di Pantelleria), che ha prodotto “Padre fondatore della
l'anno scorso una qualità di vino Vitivinicoltura Tropicale”.
buonissima.
A breve si celebreranno due secoli
La vite selvatica tropicale Vitis Tiliifolia di indipendenza del Costa Rica, per
é ottima per fare ibridi, per essere cui sarebbe giusto onorare
un'uva di sapore neutrale, per cui gli localmente anche i risultati
ibridi ereditano gli aromi dei vitigni ottenuti a favore di quel paese, da
nostrani usati per l’ibridazione. In questo nostro connazionale come,
questo momento ho molti vitigni tra l’altro, è lecito auspicare un
nuovi che stanno crescendo, ibridati importante riconoscimento
con il Montepulciano, Moscato bianco onorifico anche da parte dell’Italia.
a piccoli grani, Gellewza, ecc).

Sto sperimentando anche prodotti rari,


in microbottiglie, come l'Agresto
(Omphacium), (un “cugino” dell’Aceto
Balsamico) nella sua versione della
tarda epoca imperiale romana
(quando ci si aggiunse la cannella).
Faccio anche il Mulsum (versione con
maggior quota di miele e minore
quota di mosto di uva selvatica).”

Dopo aver assaggiato la maggior parte


di questi prodotti, lo ringrazio per
questo viaggio entusiasmante fra vini
che ricordano i nostri, ma che hanno
libri
............................................................................................

CDS – Cinese Da
Strada
Antonio Magistrale
Jacopo Bettinelli
Dal 13 dicembre è disponibile in
distribuzione nazionale il libro
edito da Orientalia CDS – Cinese
Da Strada, in formato cartaceo ed
e-book. Il volume, realizzato da
Antonio Magistrale e Jacopo
Bettinelli (Jappo) di ABCina, è
completamente dedicato allo
slang cinese. Isoprattutto sul web, aggiornati,
mentre la velocità con cui la lingua
Cinese Da Strada nasce nel 2016 a cinese si arricchisce di nuove parole ed
Pechino. Mentre Anto e Jappo espressioni è aumentata
sorseggiavano una birra esponenzialmente,
artigianale, furono ispirati un’idea
in particolare: raccogliere e Modi di dire prima esclusivi dei dialetti
spiegare insulti, espressioni del locali vengono diffusi velocemente
gergo, dello slang, dei online, le notizie più virali danno vita a
dialetti cinesi in una rubrica sul nuove parole, la censura viene
blog ABCina. aggirata con stratagemmi linguistici, i
problemi sociali delle metropoli
spingono i parlanti a trovare nuovi
Vivendo in Cina ci si rende
modi per discuterne.
conto di come sia difficile restare al
passo con l’evoluzione della lingua
Con queste premesse gli autori hanno
e delle espressioni che vengono
deciso che doveva nascere una nuova
coniate ed utilizzate ogni giorno. I
rubrica: Cinese Da Strada.
libri di testo usati in Italia spiegano
Da quel momento si sono impegnati
la lingua formale, sono poco,
libri
............................................................................................

per aggiornarci, hanno segnato


ogni nuova espressione
incontrata, l’hanno analizzata e
hanno provato a spiegarla meglio
possibile, parlando della genesi,
dei modi di utilizzo, dei contesti
adatti.

Il Cinese Da Strada è diventato un


simbolo del blog ABCina e non è
apprezzato solamente dai sinologi
ma anche da chi è semplicemente Dopo anni in cui è diventato un
curioso nei confronti del Dragone appuntamento fisso con i lettori, Cinese
anche senza parlare cinese. Da Strada non poteva che evolversi in un
progetto più grande, più concreto. Un
manuale, una guida che sproni i sinologi
e gli appassionati di Cina a restare al
passo coi tempi, a non cullarsi su un
livello “accettabile” di
padroneggiamento della lingua.

Le centinaia di espressioni già


esaminate sono state riviste e riadattate,
poi insieme ad altre parole inedite sono
state divise in cinque categorie:
Quotidiano: in cui vengono esaminati
modi di dire e lemmi della vita di tutti i
giorni, spesso un po’ troppo forti o nuove
per essere trovate nei libri di lingua. I
contenuti di questa sezione sono
importantissime per chi vive in Cina,
hanno a che fare con l’inquinamento, gli
standard di bellezza, l’abbigliamento etc.
e potrebbero risultare incomprensibili a
chi non risiede in Cina da molto tempo;
sorientato e non capire i veri motivi
Insulti: perché (quasi) nessuno ti
alla base di un rifiuto o di
insegnerà gli insulti in classe e,
fraintendimenti. Bisogna sempre
come molti sanno, insulti e
stare attenti al vero significato di
parolacce sono tra le prime cose che
certe frasi o parole. Nella sezione
bisognerebbe imparare quando si
dedicata vengono trattati vocaboli
studia una lingua straniera,
selezionati per far luce su alcune
perlomeno per capire quando
pratiche e abitudini cinesi di fare
l’interlocutore non prova buoni
affari.
sentimenti nei nostri confronti;

Orientalia ha creduto fin da subito nel


Millennials: per capire le nuove
progetto e ha rivisto ulteriormente il
generazioni bisogna studiare il loro
materiale, rendendolo più adatto alla
comportamento, il modo in cui
pubblicazione e rifinendolo dove c’era
parlano, il modo in cui utilizzano
bisogno.
internet. I problemi e le abitudini dei
Millennials si riflettono
Il libro CDS – Cinese Da Strada è
immediatamente nella lingua
finalmente realtà ed è già un prezioso
parlata e scritta di ogni giorno, in
strumento per tutti coloro i quali
questa sezione abbiamo raccolto
hanno intrapreso o vogliono
quei termini che più di altri hanno
intraprendere lo studio della lingua
segnato il modo di esprimersi dei
cinese. Ogni capitolo è corredato da
Millennials negli ultimi anni;
note e approfondimenti online,
raggiungibili attraverso la scansione
Sesso: perché non si può evitare una
di QR code, perché CDS è un libro
conversazione informale, magari
completo ma il suo obiettivo è
davanti a fiumi di alcol, in cui ci
permettere al lettore di andare oltre il
siano certi tipi di riferimenti. D’altra
libro stesso.
parte parlare di sesso online in Cina
è sempre più difficile. Tutto ciò ha
Cinese Da Strada è un progetto che,
fatto sì che nascessero espressioni
attraverso un viaggio tra parole,
criptiche e inusuali per alludere alla
parolacce e neologismi, vuole
sfera sessuale o alla pornografia, in
spingere tutti i lettori a vivere di più la
questa sezione spieghiamo quelle
vita cinese.
che consideriamo più significative;

Per maggiori info sul


Affari: anche chi parla spesso la libro: [email protected].
lingua cinese potrebbe trovarsi di-
DANTE MAFFIA
e la sua
CORONA VIGLIACCA
Elisabetta Bagli
Segretario AIM Spagna
Claudia Piccinno

Il Covid-19 e i tragici avvenimenti


che, attualmente, si stanno
verificando in ogni parte del
mondo, hanno riportato in auge nel
nostro vocabolario quotidiano dei secoli, hanno affrontato
parole quali epidemia, contagio e tematiche relative a questi eventi che
quarantena che ci sembravano hanno segnato l’umanità forse per
lontane e obsolete quando le esorcizzarli, per raccontarli o
abbiamo lette sui libri di scuola e di semplicemente perché la fantasia li
letteratura. Abbiamo riscoperto ha aiutati a superare quei momenti
anche l’uso della metafora nella critici che minavano la loro psiche.
letteratura e abbiamo potuto
verificare il suo uso anche nelle La sofferenza che abbiamo provato in
comunicazioni giornalistiche o questo periodo ha dato l’opportunità,
politiche. soprattutto ai poeti, di elaborare i
propri turbamenti ed emozioni in
Le grandi epidemie hanno versi, donandoci opere di grande
attraversato la nostra storia ciclica- suggestione e di estrema genuinità
camente e da sempre l’uomo ha come “33 Haiku per una corona
sentito la necessità di raccontare vigliacca” di Dante Maffia poeta,
storie vere o ispirate a fatti narratore, saggista, critico d’arte e
realmente accaduti. Storiografi, fondatore di riviste prestigiose.
filosofi, poeti e romanzieri nel corso
...................................
poesia ...................................

Pontiggia, Vargas Llosa, Fo, Borges. Le


sue opere sono state tradotte in
diciotto lingue e ha vinto numerosi
premi nella sua lunga e interessante
carriera, tra i quali la Laurea Honoris
Causa dalla Ponti cia Università.

I“33 Haiku per una corona vigliacca”,


tradotti in ben otto lingue (inglese,
giapponese, greco, albanese,
spagnolo, arabo, francese e bulgaro)
costituiscono un monologo a cuore
aperto contro un nemico invisibile e
pusillanime che da mesi ci sta
assediando ovunque, un nemico
subdolo che non mostra la sua faccia,
ma che ci sberleffa aggirando persino
il tempo, visto che ancora non
Maf a ha scritto teatro, saggi, poesie sappiamo quanto durerà la sua
e ction. Il Presidente della mordacità contro l’essere umano
Repubblica Ciampi nel 2004 lo ha (“hai morsicato/creature innocenti,/le
insignito di medaglia d’oro per madri ignare,”). Grida Maf a alla
meriti culturali. Il Consiglio Corona vigliacca, la rabbia degli
Regionale della Calabria, le uomini che vogliono conoscere il loro
Fondazioni Spinelli, Guarasci, Farina, nemico per poterlo scon ggere (Che
Di Liegro e Crocetta e l’Università di cosa vuoi?/Dicci chi t’ha
Craiova, lo hanno candidato al mandato,/sapere almeno), per poter
Premio Nobel per la letteratura. placare quel dolore il cui prezzo
Maf a è uno di quei rari talenti che altissimo è quello della vita (perché
canta la vita e il mondo in modo così paghiamo/un prezzo tanto alto,/tanto
originale e autentico da attrarre dolore). Le mani dei medici sono le
l’attenzione di poeti e scrittori quali uniche armi che ha l’uomo per
Aldo Palazzeschi e Leonardo Sciascia scon ggere l’ignobile nemico (Lo
che, insieme a Dario Bellezza, lo puoi vedere,/ non faccio uso d’armi,/
ritengono “uno dei più felici poeti ho le mie mani.) insieme a Il cuore
dell’Italia moderna”. Questo giudizio aperto,/e l’anima in rivolta, i denti
è stato condiviso anche da tanti altri aguzzi proprio a dimostrazione di
scrittori e critici, quali Luzi, Magris, come l ’essere umano non perde la
...................................
poesia ...................................

speranza di poter annientare passioni; eh no, il nuovo eroe è


questo avversario coronato e vile, colui che resta: il farmacista,/ la
senza scettro, né mantello, portiera, il cinese,/ e il borsaiolo.
portatore di buio e morte.
La poesia di Dante ribalta ogni
La speranza è il pane del poeta, stereotipo e restituisce dignità
occorre dare speranza alle nuove alla gente comune, a chi
generazioni, far loro riscoprire lo combatte la pandemia e ogni
stupore: e parleranno/ con le onde piccolo o grande inconveniente
del mare,/ i cardellini. quotidiano. Questi haiku fanno
scacco matto al virus che l’autore
Da sempre la bellezza e i fasti chiama Corona vigliacca: Lo so,
mitologici costituiscono un antidoto non t’aspettavi / che
alle brutture del mondo, ma il all’improvviso/il ato dolce/ che
Nostro sa che l’Odissea sarà riscritta emana la poesia/ ti avrebbe
e i nuovi eroi sono coloro che uccisa.
restano, non più Ulisse che parte in
cerca d’avventura e poi smarrisce la
via, preda delle sue
La mia
LIBIA
testo e foto di Franco Caparrotti
segretario A.I.M. del Qatar
...................................
Libia ...................................

Ai tempi che furono, era re intorno ai 50°, quindi sopportabile!

considerate la “quarta sponda” e


Ghat è una ridente oasi, crocevia dei
Tripoli era cantata come “bel suol
tuareg (gli uomini blu) provenienti da
d’amor”. Tutto questo ormai è
Agades, Niger, e da Djanet e Tamraset,
storia, ciò che voglio raccontare e Algeria. Circondata ad est dal massiccio
condividere con voi è “la mia dell’Akakus e per il resto da zone brulle
Libia.” costellate da pietre forgiate dal tempo di
forme differenti e grandi dune di sabbia. A
pochi chilometri ci sono due piccole oasi:
Tutto inizia nel Luglio del 1976,
Barkat e Fuet. La seconda mi ha riservato
quando sbarco a Tripoli, con una piacevole sorpresa; alla periferia
molte paure; l’eco della cacciata dell’oasi chi mai avrebbe pensato che
dei nostri connazionali e tante nascondesse incredibili incisioni rupestri
altre tristi vicissitudini di cui non preistoriche. Questo è solo l’inizio, il resto

mi soffermo, erano ancora doveva ancora venire. La seconda bella


sorpresa è stato il cielo di notte senza luna.
fresche e di attualità. Tripoli
Uno spettacolo! Trapuntato di stelle, la via
invece mi ha abbracciato subito lattea, le stelle cadenti; sembrava toccarle.
con il suo calore, il suo cielo Si passavano le ore a contemplarlo. La
azzurro e un mare stupendo. Se terza e più importante sorpresa è stata
non fosse stato per la lingua, i quella di trovare inaspettatamente un

costumi e le scritte in arabo, avrei “Odalisca” tra le dune. Un miraggio da


stropicciarsi gli occhi. No, tutto vero,
pensato di essere in una ridente
l’odalisca è diventata, dopo tre anni, mia
cittadina italiana. Me ne sono moglie. A breve celebreremo 41 anni di
innamorato subito e con sommo matrimonio. Nei tre anni passati a Ghat e
dispiacere ho dovuto lasciarla per circa un anno a Sebha, ho avuto il piacere
trasferirmi nel profondo sud, nel di conoscere e scoprire il grande Sahara,

cuore del Sahara: a Ghat. visitare le città di Ubari, Brak, Murkuz.


Ouzo (nel Tibesti), Germa, poi Wadi
Territorio dei Garamanti prima e
Matandush, l’oasi di Mandara con I laghi
poi dei Tuareg. Non avrei mai salati di Gabron, di Ma Fu e Oum El Ma che
pensato di essere ammaliato dalla sino ad allora erano solo nei miei sogni.
bellezza del deserto, dalle Dopo le incisioni rupestri dell’Akakus una
incognite che nascondeva, della gita lungo il Wadi Matandush per

sua storia e delle sue genti. ammirare i graffiti giganti del gatto
“mammone”, la giraffa, i rinoceronti, i gatti
egizi con le grandi orecchie, l’elefante,
Eccomi a Ghat, è il 6 Agosto del
l’ippopotamo. Tutto mi fa pensare che
1976; piena estate con temperatu- questa zone desertica, migliaia di anni fa
Libia
...................................

era rigogliosa e piena di vita. Altra


oasi da sogno, è Gadames. Crocevia
di carovaniere provenienti sia dalla
Tunisia che dall’Algeria era un
centro strategico e commerciale,
ora patrimonio dell’UNESCO. Qui
nel 1957 è stato girato il film:
”Legend of the Lost” con Sophia
Loren, John Wayne, Rossano Brazzi,
ecc.

Avendo lavorato nel settore


petrolifero, prima con la Sirte Oil
Company (vecchia Esso) e poi con
l’OMV ho avuto la possibilità di
vedere anche il deserto e la costa
orientale. Il deserto meno ricco di
quello occidentale ma sempre
interessante, costellato di pozzi
petroliferi e moltissimi fossili a
dimostrazione che qualche era fa
c’era il mare. La costa orientale,
conosciuta come Jebel El Akdar
(montagne Verdi) è disseminatea di
resti greci con Cirene che domina
la scena con il Tempio di Zeus, più
grande del Partenone di Atene; il
Santuario di Apollo e la Necropoli.
Verso il mare c’è il porto di Cirene,
Apollonia con il bell’Anfiteatro.
Completavano la “Pentapoli“:
Arsinoe, Berenice e Barce con il suo
porto annesso Tolemaide. A parte le
città (o meglio rovine greche), c’e’ il
capoluogo: Bengasi, nato sulle
rovine di Berenice, ed ancora Der-
Libia
...................................

na, Tobruk, Al Marj, Giarabu. e Cartagine. Continuando sempre


Muovendosi verso Ovest, verso Ovest in direzione di Tripoli, altra
merita una sosta la citta’ di Sirte, ex città è Misurata. Terza città della Libia
Evouranta Macomades. A (con 400.000 abitanti) dopo Tripoli, e
Evouranta Mocamades o meglio la Bengasi, famosa per il porto
vicina città di Charax era anche il commerciale e per i suoi tappeti
confine tra l'ex territorio di grezzi di lana, tessuti a mano. A pochi
Cartagine e Cirenaica sotto chilometri, Leptis Magna, patrimonio
Tolomeo. dell’Unesco dal 1982, fiorente sotto i
fenici ha raggiunto l’apogeo sotto i
Al posto di Charax ora ci sono resti romani e principalmente con Settimio
della città di Fatimid, (la nuova città Severo nativo leptiano. Tra i
si chiama Sultan) c’e’ un piccolo monumenti ricordiamo l’arco di
museo che include alcuni Settimio Severo, le Terme di Adriano, il
manufatti accanto alle statue dei tempio delle Ninfe, la via Colonnata, il
fratelli Philaeni sepolti vivi, come si foro dei Severi, la Basilica, il Teatro, il
crede, a causa di un arbitrato, sulla Mercato, l’Anfiteatro capace di 16.000
disputa sul confine tra Cirene e post.
Libia
...................................

Liber Pater, il Tempio di Serapide, il


Tempio di Ercole e, nella zona est,
sul mare, il Tempio di Iside.

Non potevo non chiudere con Oea,


ovvero Tripoli. Il centro storico
rispecchia l’architettura italiana
dell’epoca coloniale, piacevole da
visitare anche se molti edifici
avrebbero bisogno di qualche
ritocchino. Nella piazza centrale ‘Dei
Martiri’ il Castello Rosso è il souk
costruito sulle rovine di Oea. Al
centro del cardo e del decumano è
l’arco di Marco Aurelio.
Lungo la costa che porta a Oea Camminando lungo il decumano si
(Tripoli) vi erano molte ville romane, attraversa la storia! Dai romani: Arco
quella più famosa è Villa Selina. di Marco Aurelio, alle quattro
Altra città diventata patrimonio colonne che formano ‘Place des
dell’umanità dell’Unesco nel 1982 è Nazardens’; agli ottomani con la
Sabrata. Città fenicia passata prima moschea di Dragut e il ‘Dragut
sotto i cartaginesi e poi sotto i Hamam’ datato 1081. Ed ancora le
romani, come Leptis ha raggiunto il moschee di El Druj, con il suo
suo splendore all’epoca dei Severi. minareto a sbalzo; la moschea En
Da ricordare l’anfiteatro romano, e Naqah con le 42 cupole sorrette da
nella zona ovest il Forum il tempio colonne romane. Altra icona
di Antonino Pio, quello di Giove e la cittadina è la Torre dell’Orologio, in
Basilica cristiana fatta costruire da barocco ottomano di fine 1800. La
Giustiniano con il pavimento a più bella moschea è sicuramente
mosaico (visibile nel museo). Altri quella di Ahmad Pasha Karamanli
mosaici molto ben conservati sono costruita nel 1700 dal fondatore
visibili nelle terme prospicienti la della dinastia Karamanli. Adiacenti
spiaggia. Ancora di età romana sono le tombe di Ahmad Pasha e
sono il Tempio di Liber Pater, il della sua famiglia.
Tempio di Serapide, il Tempio di
il 'Panzerotto'
brevissima storia

di Vito Bianchi
Street food
............................................................................................

Per scoprire gli antesignani degli tayyibāt al-ta’ām wa-l-alwān (La


odierni panzerotti (street food tavola eccellente composta dei
tipico di Bari-Puglia) possiamo migliori alimenti e delle migliori
fare riferimento ad alcuni ricettari pietanze), che vide la luce in
medievali di ambito islamo- ambiente andaluso, a Murcia, ad
mediterraneo, risalenti al XIII opera di Ibn Razīn al-Tujībī.
secolo.
Proprio in quest’ultima raccolta
Si tratta dell’ al-Wusla ilā l-habīb compaiono alcune ricette che, di
fī wasf al-tayyibāt wa-l-tīb (La fatto, anticipano al Medioevo il
relazione con l’amato nella concetto di impasti di farina stesi,
descrizione delle migliori suddivisi, farciti, richiusi sui bordi e
pietanze e delle spezie), fritti in abbondante olio d’oliva,
compilato in Siria e attribuito a oppure cotti al forno (come i
Ibn-al-‘Adim di Aleppo (1192-1262); cosiddetti “calzoni”, variante
del Kanz al-Fawā’id fī tanwī’ al- “asciutta” del panzerotto fritto).
mawā’id (Il tesoro dei consigli
utili per la composizione di una E’ il caso dei "Calzoni alla maniera
tavola variata), redatto in Egitto; e di Toledo": essi si preparavano
del Fadhālat al-khiwān fī tayyibāt lavorando un impasto di farina con

foto Nicola Amato


Street food
............................................................................................

acqua, sale e olio. Il concetto di pasta lavorata,


distesa, tagliata in dischi, farcita a
La pasta veniva successivamente piacere e ripiegata a mezzaluna,
stesa col matterello e suddivisa in che corrisponde al tipico
tanti fogli rotondi, adatti a essere procedimento di lavorazione dei
farciti con formaggio fresco e altri panzerotti, trae dunque origine
aromi, per essere infine ripiegati, a specificamente dalla
forma di panzerotto (o cornetto), e gastronomia arabo-iberica del
cotti o al forno o in olio d’oliva ben Basso Medioevo.
caldo, fino a raggiungere una
doratura perfetta. E se è vero che l’Italia
meridionale, dal Cinquecento,
Una simile ghiottoneria richiama il diverrà per lungo tempo
"brīk dannuni" tunisino, la cui pertinenza dei sovrani di Spagna,
farcia può essere sia a base di coi viceregni spagnoli di Napoli e
prodotti caseari, sia a base di di Sicilia che abbracceranno
tonno. Quest’ultima variante l’intero Mezzogiorno italico, non è
parrebbe derivare da un’ennesima difficile immaginare una
pietanza andalusa rapportabile al diffusione e una commistione di
panzerotto, vale a dire il “Calzone saperi culinari che perverranno
farcito di pesce”, il cui impasto (un alla forma compiuta, e al
composto di farina, sale, acqua e pressoché perfetto sapore,
lievito) accoglieva nel proprio dell’odierno panzerotto.
grembo, una volta ben disteso,
una delicata polpa di pesce mista
a zafferano o coriandolo.
D’altronde, ancora a Murcia,
ancora nel Fadhālat al-khiwān fī
tayyibāt al-ta’ām wa-l-alwān di Ibn
Razīn al-Tujībī, viene descritta la
preparazione del duecentesco
“Brīk andaluso”: stavolta, a parte la
sfoglia che andava richiusa su se
stessa, il ripieno era composto da
formaggio molle, coriandolo e
fotografie studio Ottaviano Razetto
spezie comuni.
il 'Panzerotto'
conquista il mondo

di Marisa Milella
Street Food
............................................................................................

Quella pugliese è una cucina La cucina tipica pugliese è


semplice legata soprattutto al povera ma nutriente e ricca di
lavoro della terra che ha sapori, specchio delle
elaborato piatti tipici dai molti dominazioni che si sono
sapori e profumi. Dalla fascia avvicendate in queste terre
costiera adriatica, ammantata di lasciando tracce indelebili
stupendi oliveti, si ricava nell'arte culinaria.
quell’olio che ha un posto d'onore
in cucina. Nella pianura del Oltre ai deliziosi primi piatti la
Tavoliere si coltiva il grano duro, regione è rinomata per gli
all'origine del celebre pane speciali prodotti come il pane di
pugliese. Altamura, la gustosa focaccia
barese o i tipici panzerotti fritti,
Ricca di sapori e di profumi è street food pugliese per
rinomata per la sua speciale eccellenza che sta conquistando
genuinità. Una cucina fatta di le grandi capitali.
amore e passione, di tradizione e
sapienza tramandata di madre in Da Parigi a Tokyo, passando per
figlia. Piccoli segreti fanno la Berlino, si fa a gara per
differenza nella buona riuscita di immergere nell'olio bollente
un piatto tipico. l'impasto migliore.
IL PANZEROTTO PUGLIESE
ARRIVA A PRAGA

www.panpanzerotto.com
Street Food
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Due giovani pugliesi hanno A Berlino un ingegnere barese ha


conquistano Brooklyn, popolare deciso di aprire la bancarella dei
quartiere di New York, con i panzerotti  a Maybachufer,
panzerotti come portata il quartiere più multietnico. Due
principale del loro ristorante di le varianti: mozzarella e
‘specialità pugliesi’ aperto pomodoro, per i tradizionalisti e i
all’inizio del 2019. vegetariani, oppure olive nere,
pomodoro e origano, destinate ai
Ma l’avanzata dello street food vegani.
pugliese non si ferma: a New York
… diventa una catena. A Londra A Parigi Silvia, architetto barese,
gli è stato dedicato, sia nel nome con suo marito, music designer,
che nel menu, un locale aperto ha aperto uno store itinerante,
nel cuore di Hammersmith, a “Panzè".
pochi metri da Lyric Square.
Ora il ‘panzerotto’, diventato 'PAN
Nella capitale giapponese, il PANZEROTTO’ (Signor Panzerot-
panzerotto ha conquistato il to in ceco) va alla conquista di
quartiere di Shibuya, uno dei più una delle capitali più belle
esclusivi, dove hanno la loro d’Europa: Praga. Partendo da
dimora il primo ministro e il suo Karlin, quartiere trendy, a pochi
vice. Ad aprire la prima passi dal centro, uno dei luoghi
panzerotteria made in Japan ci più ambiti da aziende e
ha pensato Masahiro Nishi che professionisti che vogliono
per 25 anni in Italia ha lavorato stabilire qui le proprie sedi
nel settore della moda e del lavorative e di rappresentanza,
commercio. una delle zone di Praga più
proiettate verso il futuro.

E allora vai…tutti in la per la mezzaluna d’oro!


ITAline
Nel prossimo numero

Ricette antiche italiane


dimenticate

Bimestrale edito da Studio Lovecchio s.r.o., Ičo 04720385, Svornosti 7 - 150 00 - Praha - Česká republika

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