Appunti Uni11248
Appunti Uni11248
Appunti Uni11248
Tali attività non sono delegabili a terzi e sono responsabilità del Progettista
Illuminotecnico!
Obbligatorietà e validità della UNI11248
Ai fini della dichiarazione della regola
dell’arte è possibile adottare la norma
UNI11248 al pari di qualsiasi norma
Europea equivalente
16 Leggi regionali per il contenimento
dell’inquinamento luminoso e per il
risparmio energetico impongono di
progettare «ai valori minimi di luminanze e
illuminamenti previsti dalle norme
tecniche e di sicurezza»
A tutti gli effetti il rispetto di tale norma è reso un obbligo di legge dalle Leggi
regionali per il contenimento dell’inquinamento luminoso, in particolare:
UNI11248 e sovradimensionamento impianto
La nuova UNI 11248 specifica rigorosi criteri
di contenimento di luminanza e
illuminamenti rispetto alla rev. Sett.2012,
infatti tali valori non devono eccedere i
valori di progetto della EN 13201‐3 ed in
particolare:
• +35% per le categorie illuminotecniche M
• +25% per le altre categorie
illuminotecniche
Osservazioni:
• Per punti luce isolati in prossimità di incroci in
zone rurali o in strade locali extraurbane, non
si richiede alcuna prescrizione ai livelli di
illuminazione (categoria illuminotecnica S7) e
si richiede la categoria G3 per la limitazione
dell’abbagliamento, valutata nelle condizioni
di installazione.
Criterio sempre verificato per gli impianti conformi alla L.r.31/15 e s.m.i.
Det. Categoria Illuminotecnica di Progetto
1. Analisi dei rischi: L’analisi dei rischi consiste infatti
nell’individuare la categoria ill. che garantisce la
massima efficacia del contributo degli impianti di
illuminazione alla sicurezza degli utenti della
strada, minimizzando al contempo i consumi
energetici, i costi di installazione e di gestione e
l’impatto ambientale.
2. Categoria illuminotecnica di Progetto: Categoria
illuminotecnica ricavata, per un dato impianto,
modificando la «categoria illuminotecnica di
ingresso» per l’analisi dei rischi in base al valore dei
parametri di influenza considerati nella valutazione.
Di competenze e responsabilità esclusiva del PROGETTISTA.
Procedura – Analisi dei Rischi
Le fasi dell’analisi dei rischi:
A‐ individuare i parametri di influenza significativi;
B‐ pervenire alla definizione delle categorie
illuminotecniche attraverso una valutazione del
rischio obbligatoria, dove devono essere esplicitati i
criteri e le fonti delle informazioni che hanno
portato alle scelte effettuate. Le fonti possono
consistere nelle indicazioni del gestore e/o
proprietario della strada, in dati reperibili nei
rapporti tecnici CIE o nella letteratura e, in assenza
di queste, in base a proprie valutazioni che devono
essere giustificate.
Nel caso in cui i dati storici, statistici e previsionali evidenzino che condizioni
di traffico minori del 50% o 25% della portata di servizio massima siano reali e
continuative per la vita dell’impianto, la cat. Ill. di progetto può essere ridotta.
Procedura – Analisi dei Rischi
Metodologia operativa: Il progettista basa l’A.R.
sulla conoscenza dei P.I. + significativi individuabili
fra quelli dei prospetti 2‐3, inoltre:
• Valuta le possibili variazioni nel tempo del P.I.
considerato
• Limita l’influenza di ogni P.I. ad una categoria
illuminotecnica
• Limita le scelte alle cat. Ill. esistenti nella EN
13201‐2
• La cat. Ill. di progetto si valuta per la portata di
servizio massima della strada indipendentemente
dal flusso orario
Procedura – Analisi FMEA
ANALISI DEI RISCHI FMEA (Failure Mode and Effect Analysis)
• è una metodologia utilizzata per analizzare le modalità di guasto o di
difetto di un processo, prodotto o sistema. Applicabile per l’analisi dei
rischi dall’industria automobilistica alla sanità, alla sicurezza ed a qualsiasi
ambito del vivere civile.
Procedura – Analisi FMEA
ANALISI DEI RISCHI FMEA
(Failure Mode and Effect Analysis)
• Scale di valutazione quantitativa. Le
scale di valutazione impiegate sono
di tipo proporzionale (evento con
impatto 6 provoca un danno doppio
rispetto a eventi di impatto 3).
• Tecniche di valutazione quantitativa.
Sono basate:
‐ sulla conoscenza di eventi storici, e
su ricerche scientifiche
‐ su tecniche probabilistiche o non
probabilistiche costruite dall’analisi
dello scenario e del contesto in cui si
introduce l’illuminazione.
Procedura – Analisi FMEA
ANALISI DEI RISCHI FMEA
(Failure Mode and Effect Analysis)
Estratto dell’analisi:
Classificazione coordinata di progetto Confine comunale
zona extraurbana
M2-C1
B – Urbana a B – Extraurbana M3-C2
scorrimento veloce (2 principale (2 M4-C3
M2 corsie x 2 sensi) corsie x 2 sensi) M5-C4
Tang./Circ.
M3 D – Urbana a scorrimento
M3 (2 corsie x 2 sensi)
M4
SS,SR,SP, etc. zona M3
zona urbana E - Urbana di quartiere (1
urbana corsia x senso di marcia)
M4
F - Urbana
F - Urbana C
locale
interzonale Extraurbana secondaria
M5
(1 corsia x senso di
Centro Storico F – Extra marcia)
M5
Urbana locale
NB. Centro storico
nella/e strada/e + significative (ME4 o se corte/tortuose o pedonali S2)
In quelle minori (M5 o se corte/tortuose o pedonali P3)
Esempio di classificazione coordinata ed omogeneizzata del territorito
Limiti di Declassamento
Il prospetto 4 evidenza le principali possibili alternative
carreggiate gestite.
2
Luminanza valutata tra 0,1 e 7,5 cd/m ‐ Errore < 5% f.s.