Decreto 255:23
Decreto 255:23
Decreto 255:23
22-12-2023
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DECRETA
Articolo 1
Oggetto e definizioni
1. Con il presente decreto, adottato ai sensi dell’articolo 4, comma 2 bis, del decreto legislativo 13
aprile 2017, n. 59, sono revisionate e aggiornate le classi di concorso di cui alla tabella A, che
costituisce parte integrante del presente decreto, per l’accesso ai ruoli del personale docente della
scuola secondaria di primo e secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro
accorpamento, al fine di promuovere l’interdisciplinarità e la multidisciplinarità dei profili
professionali innovativi.
2. Ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni:
a) CFU: crediti formativi universitari;
b) CFA: crediti formativi accademici;
c) SSD: settori scientifico-disciplinari;
d) SAD: settori artistico-disciplinari.
Articolo 2
Classi di concorso
1. La Tabella A, che costituisce parte integrante del presente decreto, individua le classi di concorso
per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice
alfanumerico, gli insegnamenti a esse relativi, i titoli necessari per l’accesso alle suddette classi di
concorso. Relativamente alle classi di concorso A-01, A-12, A-22, A-30 e A-48, A-70 e A-71, resta
ferma la distinzione dei ruoli della scuola secondaria di I grado e della scuola secondaria di II
grado. I codici alfanumerici utilizzati per la gestione informatica e dello stato giuridico del
personale docente sono opportunamente differenziati a seconda del ruolo di appartenenza.
Conseguentemente, nelle procedure concorsuali relative alle suddette classi di concorso si
procede alla formulazione di graduatorie distinte per i due ruoli di appartenenza. Ugualmente, si
procede alla compilazione di distinte graduatorie per l’attribuzione delle supplenze.
2. La Tabella A/1, che costituisce parte integrante del presente decreto, individua la corrispondenza
tra gli esami del vecchio ordinamento, indispensabili per l’accesso alle classi di concorso, e altri
esami di contenuto omogeneo.
Articolo 3
Requisiti di accesso
1. Gli esami, i CFU e i CFA richiesti dal presente decreto possono essere conseguiti tramite corsi di
laurea (di previgente ordinamento, di primo livello, specialistica, magistrale, magistrale a ciclo
unico) o di diploma accademico (di previgente ordinamento, di I livello, di II livello) e tramite
corsi singoli universitari o accademici. Non sono computabili i CFU e CFA conseguiti tramite la
tesi di laurea o di diploma accademico.
2. Coloro che, in possesso di laurea o di diploma accademico di previgente ordinamento, devono
integrare, se necessario, il loro piano di studi, sostengono per ciascuna annualità richiesta esami
di nuovo ordinamento per un totale di 12 CFU o CFA, con la stessa denominazione o con la
denominazione a essa rapportabile come definita dall’Autorità accademica e sempre nei
corrispondenti SSD o SAD previsti per le lauree o i diplomi accademici di nuovo ordinamento.
Per ogni esame semestrale è sostenuto un esame da 6 CFU o CFA.
Articolo 4
Equiparazione tra titoli di studio
1. Quando nella tabella A, nella colonna rubricata “Titoli di accesso Lauree magistrali”, è indicata
una specifica classe di laurea magistrale, costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso
anche la laurea specialistica e la laurea di vecchio ordinamento a essa corrispondenti ai sensi delle
equiparazioni stabilite dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di
concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, del 9 luglio 2009 e
s.m.i., anche nel caso in cui tali lauree non siano espressamente menzionate nelle corrispondenti
colonne.
2. Qualora una laurea di vecchio ordinamento trovi corrispondenza con più classi di lauree
specialistiche o magistrali, ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e
l’innovazione, del 9 luglio 2009 e s.m.i., sarà compito dell’Ateneo che ha conferito il diploma di
laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe di laurea
magistrale è equiparato il titolo di studio posseduto.
Articolo 5
Norme transitorie e finali
1. Coloro i quali, all’entrata in vigore del presente decreto, sono in possesso di titoli di studio validi
per l’accesso alle classi di concorso ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14
febbraio 2016, n. 19, come modificato e integrato dal decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca del 9 maggio 2017, n. 259, con particolare riferimento all’articolo 5,
possono fare riferimento ai requisiti ivi previsti per presentare domanda di partecipazione alle
procedure concorsuali, alle procedure abilitanti e ai percorsi di specializzazioni sul sostegno o
per accedere alle graduatorie per il conferimento delle supplenze.
2. Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 14, comma 17, e seguenti, del decreto-legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nonché le
disposizioni contrattuali sulla mobilità del docente individuato come soprannumerario, i docenti
con incarico a tempo indeterminato assegnati a insegnamenti attribuiti, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, come modificato e integrato decreto del
Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 9 maggio 2017, n. 259 e del presente
decreto, a una classe di concorso differente rispetto a quella di titolarità, mantengono le attuali
sedi e cattedre finché permangono in servizio nella medesima istituzione scolastica. I docenti
soprannumerari o in esubero qualora, ai sensi della contrattazione collettiva nazionale sulla
mobilità, siano utilizzati nel grado inferiore mantengono il trattamento giuridico-economico loro
spettante in riferimento al ruolo di titolarità.
3. Relativamente alle procedure concorsuali di cui all’articolo 18 bis del decreto legislativo 59/2017
e a quelle abilitanti di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2023,
si applicano i requisiti di cui al comma 1.
Articolo 6
Clausola di invarianza finanziaria
1. Dal presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Articolo 7
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto è trasmesso ai competenti organi di controllo.
IL MINISTRO Il MINISTRO
DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Prof. Giuseppe Valditara Sen. Anna Maria Bernini
Firmato digitalmente da
Firmato digitalmente da BERNINI ANNAMARIA
VALDITARA GIUSEPPE C=IT
C=IT O=MINISTERO
O=MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA
DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO RICERCA