13 Superstizioni Italiane

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13 superstizioni Italiane

L’Italia è un Paese in cui regna la superstizione e gli italiani sono


per definizione il popolo più scaramantico che ci sia. Dai, non
negarlo, anche tu hai i tuoi rituali portafortuna!

Da chi ha un rito portafortuna, a chi indossa sempre lo stesso paio di


scarpe per un avvenimento importante, fino a chi segue le
superstizioni di tipo “storico”, quelle che vengono raccontate di
generazione in generazione.

Quante volte prima di sederti ad un tavolo del nostro casino hai fatto
un gesto scaramantico?

Sono diverse le superstizioni italiane che vengono, spesso e


volentieri, tramandate nel corso degli anni, così come la loro
spiegazione.

In questo articolo ti mostreremo le più importanti,


raccontandoti l’origine, le curiosità ed i significati delle
superstizioni in Italia.

Pronto? Prendi il tuo portafortuna e scoprile tutte con noi.

Quali sono le superstizioni in Italia?


1. Gatto nero che attraversa la strada
Questa è senza dubbio una delle credenze popolari più diffuse in
tutta Italia e non solo, ma perché l’attraversamento di un gatto
nero dovrebbe essere un cattivo presagio? Per scoprire
l’origine di questa superstizione si deve tornare addirittura al
Medioevo.

In quel periodo, infatti, i cavalli nella notte erano spaventati dal


riflesso degli occhi dei gatti e per questo motivo si pensava che
fossero una sorta di riflesso degli occhi del diavolo.

Da questa credenza si è poi sempre pensato che i gatti neri


portassero sciagura e sfortuna.

Tuttavia, vogliamo segnalare che non in tutto il mondo è così, perché


ci sono alcuni paesi come il Giappone o la Scozia, dove possedere un
gatto nero è invece una “buona” abitudine in quanto segno di
prosperità.
2. Passare sotto la scala
Anche questa superstizione è diffusa in tutto il Paese ed ha un forte
legame con la religione. Una scala appoggiata al muro forma
infatti un triangolo, che come sappiamo per i cristiani, grazie alla
trinità, rappresenta un simbolo praticamente sacro.

Attraversare una scala appoggiata sarebbe dunque una mancanza di


rispetto nei confronti di Dio e della religione nella sua totalità, da ciò
deriva l’aurea di sfortuna che colpirebbe chi osa attraversare una
scala.

3. Il cappello sul letto


Poggiare il cappello sul letto di una persona è presagio di brutte
notizie e quindi tale pratica può portare sfortuna al padrone del
malcapitato letto, ma perché? Deriva dall’abitudine dei medici, nei
primi del novecento circa, che una volta arrivati nella casa del
malato in fin di vita poggiavano il loro capello sul letto del
moribondo.

Questa superstizione italiana non è legata ad una regione in


particolare, ma è diffusa in tutto il Paese essendo un’abitudine per i
dottori.

4. Olio che cade per terra


Un’altra credenza popolare, di origine meridionale, è dell’olio che
cade per terra, il significato e che viene sprecato e quindi può essere
la causa di una vita di sciagura, o di soli sette anni (non c’è
unanimità in merito).

Tale superstizione deriva dal fatto che l’olio era un bene


particolarmente prezioso e quindi sprecarlo risultava un vero e
proprio peccato. Una volta accaduto, però, si poteva intervenire
versandoci sopra del sale. Tuttavia, anche il sale, prodotto anch’esso
maggiormente nel sud Italia, era un bene particolarmente prezioso
che non andava fatto cadere per lo stesso motivo dell’olio.

5. Il sale caduto sul tavolo


Nei tempi antichi anche il sale era un bene costoso e rovesciarne
anche una misera quantità significava perdere soldi, da qui il legame
con la sfortuna.
Ma come per l’olio c’è un rimedio: se dovesse caderti devi
raccoglierlo immediatamente e lanciarne tre piccole manciate dietro
le spalle, possibilmente dietro la spalla sinistra.

6. Rompere uno specchio


Forse una delle prime superstizioni che sentiamo quando siamo
piccoli: quante volte hai rotto uno specchio e ti hanno preannunciato
sette anni di sventura? Per scoprire l’origine di questa superstizione
dobbiamo andare fino all’antica Roma, dove gli specchi costavano
molto e poche persone se ne potevano permettere uno. Romperlo
significava sprecare mesi di soldi messi da parte.

7. Gli amuleti rossi e il quadrifoglio


Chi di noi non ha un amuleto? Beh sappiate che il vostro oggetto
portafortuna dovrebbe essere rosso. Nella tradizione scaramantica il
più “efficace” dovrebbe essere un corno, che ora molti usano come
portachiavi o tengono comodamente in tasca, ma nell’antichità
veniva appeso fuori dalle case per allontanare il malocchio.

Anche la coccinella è rossa, e infatti quando una ti si poggia


addosso faresti bene a non schiacciarla.

Verde invece è il quadrifoglio, ma più raro da trovare: si dice che


ce ne sia uno ogni 10.000 trifogli, è proprio il caso di dire “buona
fortuna”.

8. Mangiare le lenticchie a capodanno


Lo sappiamo, a capodanno è bello mangiare pizza, carne, sushi,
lasagne. Insomma siamo sicuri che il 31 dicembre hai molta voglia di
mangiare di tutto, sicuramente non… lenticchie.

Ma nel menù non dovrebbero mancare, perché si dice che tante


quante lenticchie mangerai tanti saranno i soldi che ti entreranno
l’anno nuovo.

Anche qui l’Antica Roma ci spiega il perché: all’epoca venivano


regalate borse piene di lenticchie come buon auspicio. Il motivo? La
loro forma ricorda quella delle monete.

9. Non guardarsi negli occhi durante un brindisi


Quante volte ti hanno detto che guardare per terra durante un
brindisi non è educato, o meglio porta male? La realtà è un attimo
diversa, più che portare sfortuna nel Medioevo ci si guardava negli
occhi per evitare che i commensali cercassero di avvelenare le
bevande.

10. Passare la scopa sui piedi di una donna single


Quante volte ti è successo di passarti la scopa sui piedi per sbaglio?
Devi sapere che nell’antichità se ciò avveniva venivi
considerata poco abile nelle faccende domestiche, e quindi
non da sposare.

Ecco perché quando tua mamma passa la scopa ti dice sempre di


alzare i piedi.

11. Dire una parola nello stesso momento


Anche qui c’è di mezzo il matrimonio: la prossima volta che dirai un
parola nello stesso istante con un tuo amico ricordate di toccarvi
naso, orecchio e di nuovo naso. Se non lo fate? Potreste non sposarvi
più!

12. Rifare il letto in tre


A parte che siamo sicuri che non tutti rifacciano il letto la mattina,
ma se siete tra quelli che hanno questa usanza non fatelo mai più in
tre: secondo la scaramanzia non serve a niente, ma soprattutto
quando lo si fa in tre è perché c’è un ammalato.

13. Indossare una maglia al rovescio


Indossare un indumento al rovescio è di buon auspicio, e si ritiene
che si verrà presto invitati a mangiare da qualcuno.

Superstizioni in Italia: altre credenze popolari


È difficile racchiudere le superstizioni per Regioni, ma devi sapere
che toccare il grugno del maiale all fontana del Porcellino di
Firenze porta fortuna, o toccare il piede di San Pietro in Vaticano.

Anche toccare il seno destro della statua di Giulietta a Verona o, a


Milano, fare tre giri su un piede sulle palle del toro in Galleria porta
fortuna.

https://www.starcasino.it/it/blog/intrattenimento/curiosita/superstizioni-
famose-in-italia/

Acesso il 02/05/2024 Prof.essa Lusinete Lima

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