05 RSA09 PP 123 150
05 RSA09 PP 123 150
05 RSA09 PP 123 150
Rumore ambientale
Valutazione dell’indicatore
Indicatori (I) e Approfondimenti (A) DPSIR Pag.
Qualità Giudizio
Tendenza
dell’informazione di stato
I
Livelli di rumorosità ambientale prodotti dal traffico veicolare e loro valutazione secondo gli
indicatori Lden e Lnight
S ☺ N.A. 128
I
Richieste di intervento, controlli e superamenti dei limiti normativi per disturbo da rumore in
ambiente di vita
I ☺ ' 136
Principali modifiche introdotte dalla l.r. 30/06/2009, n.20 “Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico.
A 139
Abrogazione della l.r. 29/03/2006, n.9”
I
Pareri espressi dall’ARPA sulla documentazione prevista dalla normativa regionale in materia
di tutela dall’inquinamento acustico
R ☺ N.A. 142
I Stato di avanzamento dei piani di risanamento delle infrastrutture stradali R ☺ N.A. 148
5.1
Classificazione
Tema SINAnet
(Rumore)
DPSIR
S
Qualità dell’informazione ☺
Giudizio di stato*
Tendenza '
Riferimenti normativi
Elaborazione e presentazione
LIVELLI GENERALI DI RUMOROSITA’ AMBIENTALE PRESENTI SUL TERRITORIO, PER TIPOLOGIA DI ZONA
Vengono assunti, come livelli di confronto per i livelli equivalenti Essi sono i livelli limite fissati dal decreto del Presidente del
misurati su base oraria (Leq), consiglio dei ministri 14 novembre 1997 per le aree a prevalente
• 65 dBA in orario diurno (6 – 22) vocazione residenziale, con esclusione quindi delle aree
• 55 dBA in orario notturno (22 – 6). prevalentemente o esclusivamente industriali.
127
Courmayeur – La Palud
Courmayeur Loc. Villette (S.S.26)
Morgex
Nus (S.S. 26)
percentuale tempo diurno con superamento livello 65 dBa
A
Charvensod
Doues – loc. Dialley
Gressan – loc. Chacot
5.1
5.2
Tendenza N.A.
Elaborazione e presentazione
Nel grafico seguente si mettono a confronto i valori rilevati negli I livelli più alti si riferiscono a due postazioni di monitoraggio a
anni dal 2007 al 2009 in due punti in ambito urbano nel comune bordo strada su due tratti della S.S. 26. Il primo, in comune di
di Aosta (via B. Festaz e via Parigi) e in tre punti in ambito Nus, è dovuto a traffico veicolare pendolare da e verso la città
extraurbano lungo la Strada Statale 26 della Valle d’Aosta. Il di Aosta mentre il secondo, in comune di Courmayeur, è indotto
confronto evidenzia come la variazione dei livelli di rumore dovuti al dal traffico veicolare transfrontaliero da e verso il traforo del
traffico veicolare sia piuttosto contenuta negli anni monitorati. Monte Bianco.
80
2007
75 2008
2009
70
dB(A)
65
60
55
50
45
Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight
via Festaz via Parigi loc. Entreves loc. Villette Nus S.S. 26
punti di misura
Livelli di esposizione
a rumore della popolazione
Normativa di riferimento
Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro
Classificazione sull’inquinamento acustico”
Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14
novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle
Area tematica SINAnet sorgenti sonore”
Rumore Direttiva del Parlamento europeo 2002/49/CE
“Determinazione e gestione del rumore ambientale”
Tema SINAnet Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 “Attuazione della
Rumore direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla
gestione del rumore ambientale”
DPSIR
I
Relazione con la normativa
La quantificazione dell’indicatore è implicita nella posizione
di livelli limite o di riferimento, discende da adempimenti
Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte richiesti dalla normativa ed è collegata ad adempimenti
richiesti da normative più generali: azioni di zonizzazione
acustica comunale e Piani di Risanamento
Qualità dell’informazione ☺ Livelli normativi di riferimento
Giudizio di stato I livelli di riferimento sono riportati nell’indicatore “Livelli
generali di rumorosità ambientale presenti sul territorio”
Tendenza N.A.
Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
Aggiornamento
31/12/2009
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Copertura territoriale
Parziale:
• comuni oggetti di campagne specifiche di monitoraggio
del rumore ambientale;
• comuni a tipologia omogenea rurale;
• comuni attraversati da importanti infrastrutture stradali
Elaborazione e presentazione
Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore
AREA DEL TERRITORIO DEI COMUNI DI SAINT-DENIS E CHAMBAVE INTERESSATI DAL RUMORE
PRODOTTO DALL’AUTOSTRADA A5
Lden Lnight
Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore
AREA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COURMAYEUR INTERESSATA DAI TRATTI DI AUTOSTRADA A5
E STRADA STATALE 26
Lden Lnight
Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore
AREA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI AOSTA INTERESSATA DAI TRATTI DI SS26 E SS27
LUNGO IL CORRIDOIO DEL GRAN SAN BERNARDO
Lden Lnight
I risultati sopra esposti sono il frutto di campagne diverse e distinte infrastrutture stradali e dall’altra dalla presenza di altre sorgenti
fra loro e, seppur aventi tutte come oggetto la quantificazione che “mascherano” il rumore prodotto dalle infrastrutture
dell’esposizione della popolazione residente a livelli di rumorosità considerate.
prodotti da infrastrutture stradali di una certa rilevanza in contesto • I diversi approcci nei vari studi vengono resi evidenti dall’alta
vallivo, sono in generale state effettuate con metodologie e finalità percentuale di popolazione in classi di esposizione basse per il
differenti: caso in cui si sono considerati anche i residenti più lontani dalla
• Nei primi due casi, trattandosi di situazioni di montagna/rurali, sorgente, e da una distribuzione più omogenea nel caso in cui
la popolazione considerata per lo studio è quella complessiva la popolazione interessata è stata solamente quella concentrata
dei comuni interessati, quindi anche la popolazione residente in un certo intorno dell’infrastruttura. Inoltre in un contesto in cui
a grande distanza dalle sorgenti considerate. Per il caso l’infrastruttura stradale attraversa un centro urbano i livelli sonori
del territorio comunale di Aosta la scelta è stata quella in corrispondenza degli edifici, spesso affacciati direttamente
di considerare solamente la popolazione direttamente sull’infrastruttura, sono generalmente più elevati rispetto ad
interessata dal rumore dell’infrastruttura: trattandosi per lo più una situazione in cui l’infrastruttura si trova ad attraversare un
di contesto urbano, la scelta è giustificata da una parte dalla contesto rurale e di valle, in cui gli edifici risultano distribuiti su
schermatura degli edifici che si affacciano direttamente sulle un’area più estesa.
'
amministrazioni comunali e non più su chiamata diretta da
Tendenza parte di cittadini
Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
Aggiornamento
31/12/2009
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Copertura territoriale
Tutto il territorio regionale
Elaborazione e presentazione
Industria
Attività commerciali
Disco pub
Discoteche
Bar - ristoranti
Traffico veicolare
Traffico ferroviario
Velivoli a motore
Servizi comunali
Manifestazioni
Campane
Rumori da appartamenti o
Animali
Cantieri edili/Opere stradali
Infrastrutture condominiali
Esercitazioni militari/Poligoni
case vicine
sull’inquinamento acustico. La
25 diminuzione dei controlli rispetto alle
richieste pervenute è dovuta al fatto
20 che l’entrata in vigore del richiamato
decreto ha escluso il controllo del
limite di immissione differenziale per
15 attività e comportamenti non connessi
con esigenze produttive, commerciali
e professionali. L’entrata in vigore
10
della legge regionale 9/2006, e della
successiva legge regionale 20/2009,
5 ha prodotto una diminuzione delle
richieste di intervento pervenute
all’ARPA Valle d’Aosta. Essa è
0 riconducibile alla nuova procedura,
1992
1993
1994
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2006
2007
2008
2009
1995
2005
90
80
70
PERCENTUALE (%)
60
50
40
30
20
10
0
Traffico veicolare
Artigianato
Industria
Attività commerciali
Campane
Totale
Locali di intrattenimento
Servizi Comunali
Manifestazioni
Cantieri edili/Opere stradali
Infrastrutture condominiali
Animali
Rumori da appartamenti o case
Esercitazioni militari/Poligoni
vicine
Dal 1991 al 1998 (decreto del Presidente del Consiglio dei Presidente del consiglio dei ministri 14 novembre 1997, questi
ministri 1° marzo 1991) il livello minimo del rumore ambientale livelli si sono abbassati di 5 dB(A) per entrambi i periodi.
per l’applicabilità del limite differenziale a finestre chiuse era Questo ha comportato un significativo aumento delle situazioni
di 40 dB(A) per il periodo diurno e di 30 dB(A) per il periodo con verifica del livello limite differenziale e riscontro del suo
notturno. Dal 1998, con l’entrata in vigore del decreto del superamento.
L’
emanazione di leggi regionali sull’inquinamento acustico è frequentazione turistica nelle zone rurali e i comprensori sciistici.
richiesta dalla normativa nazionale (legge 26 ottobre 1995, Dopo un periodo di attuazione della citata normativa regionale, l’Am-
n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”- articolo 4, ministrazione è intervenuta per introdurre miglioramenti procedurali
comma 1) al fine di definire criteri, poteri sostitutivi, modalità, scaden- finalizzati a semplificare alcune ridondanze che l’esperienza applica-
ze, sanzioni e procedure attuative. tiva aveva evidenziato.
La legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 “Disposizioni in materia di
tutela dall’inquinamento acustico” e la deliberazione della Giunta re-
gionale n. 3355 del 10 novembre 2006 emanate dalla Regione Au- RIORGANIZZAZIONE DEL TESTO DI LEGGE
tonoma Valle d’Aosta rispondevano alle indicazioni contenute nella Dall’esame del precedente testo di legge e considerando le difficoltà
normativa nazionale, e, essendo tra le ultime emanate, tenevano emerse in sede di prima applicazione si è riscontrata l’opportunità di ri-
conto dell’insieme delle leggi già in vigore nelle altre regioni, e dei organizzare il testo in cinque Capi, in modo da evidenziare chiaramente
loro più recenti aggiornamenti. I due atti normativi contenevano alcu- le diverse parti della legge. Questo ha comportato la ricollocazione di
ni aspetti di originalità rispetto alle normative di altre regioni tra i quali alcuni articoli nella sezione più consona ed una nuova numerazione de-
si evidenziano le indicazioni specifiche di classificazione acustica gli articoli stessi. In tabella I si riporta lo schema e la numerazione degli
dei territori comunali tali da tener in conto della particolarità e della articoli della nuova legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove dispo-
stagionalità di alcune attività produttive tipiche della nostra Regione sizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico.
quali ad esempio gli alpeggi, gli esercizi commerciali connessi alla Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n. 9.”
PRINCIPALI MODIFICHE INTRODOTTE Generali (PRG) fissandone la scadenza per la fine dell’anno in corso.
DAL NUOVO TESTO NORMATIVO Sono state previste alcune procedure di miglior raccordo tra il PRG
La legge è stata elaborata da un gruppo di lavoro composto dalle e la classificazione acustica prevedendo le procedure per mante-
Direzioni Ambiente e Urbanistica dell’Assessorato regionale al Terri- nere coerenti i due strumenti ed i casi in cui occorre procedere alla
torio e Ambiente e dall’ARPA che ha provveduto, nelle varie fasi della revisione.
redazione del testo, a consultare gli Ordini Professionali (geometri, È stato semplificato il quadro inerente i piani di risanamento elimi-
architetti e ingegneri) e i rappresentanti degli Enti locali. Le principali nando le tempistiche e demandando al provvedimento della Giunta
modifiche introdotte sono: regionale un maggior dettaglio. Per le imprese è stata prevista, nel
caso di violazione dei limiti, la possibilità di procedere ad immediate
CAPO I - Disposizioni generali azioni atte a consentire il rientro nei limiti oppure, nei casi più com-
Si è sottolineata la volontà di predisporre, da un lato una legge at- plicati, di optare per la predisposizione del piano di risanamento con
tuativa delle disposizioni statali e, al tempo stesso, di specificare tempi di attuazione fino a 30 mesi.
con maggiore chiarezza gli adempimenti da inserire nelle delibere
di Giunta regionale al fine di regolamentare aspetti più di dettaglio CAPO III - Valutazione dell’impatto acustico
relativi contesto regionale e non precisati dalla norma dello Stato. Contiene le indicazioni per la definizione della relazione di impatto
Al fine di rendere di più semplice lettura il testo normativo sono state acustico, di clima acustico e i compiti del tecnico competente. Lo
riunite, nell’articolo 2, le competenze spettanti ai differenti Enti locali sforzo di adeguamento ha comportato una modifica del linguaggio
(Regione, comuni o comunità montane) e, nell’articolo 3, le principali tecnico in armonia con altre disposizioni regionali e statali ed in par-
definizioni contenute prima in diverse parti della legge. ticolare con le leggi regionali in materia di urbanistica ed attività pro-
duttive. Si è specificato in legge l’elenco dei casi in cui la relazione
CAPO II - Classificazione acustica e piani di risanamento e di previsione di impatto acustico o di clima acustico sono richieste
miglioramento acustico per semplificarne la lettura evitando, ove possibile, i richiami ad altre
In questo Capo si sono raccolte le disposizioni inerenti gli aspetti più norme statali che rendevano di difficile comprensione il testo vigente.
pianificatori e programmatici della legge, anche mediante una gene- Si è stabilito di prevedere già in legge che la relazione possa essere
rale ridefinizione dei contenuti e delle procedure. Tale Capo ricom- richiesta sempre una sola volta nell’ambito di un intervento, deman-
prende quindi la disciplina che riguarda i criteri per la classificazione, dando ulteriori semplificazioni ai provvedimenti attuativi.
rivedendo i termini per la presentazione della classificazione tenuto Per quel che riguarda il clima acustico è stata limitata la richiesta di
conto della situazione attuale di adeguamento dei Piani Regolatori valutazione agli edifici sensibili (scuole, asili nido,ospedali e case di
cura e riposo) e alla nuova edificazione attuata tramite PUD, escluse ■ l’impatto acustico prodotto ed immesso in ambiente di vita da nuo-
le zone di tipo A. ve sorgenti di rumore;
Per le attività a carico del tecnico competente è stato specificato più ■ il clima acustico di aree interessate da insediamenti sensibili e nuo-
accuratamente il campo di intervento. va edificazione attuata tramite PUD (Piano Urbano di Dettaglio);
■ l’impatto acustico di attività e manifestazioni temporanee.
CAPO IV - Autorizzazioni, vigilanza e sanzioni
Il rilascio di licenze ed autorizzazioni finalizzate all’esercizio di attività
Si sono raccolte in questo capo, con alcune semplificazioni e intro-
produttive rimane subordinato alla presentazione della relazione di
ducendo maggiori dettagli, le disposizioni inerenti le procedure auto-
impatto acustico o di documentazione semplificata sostitutiva, ma le
rizzative per lo svolgimento di attività temporanee e le azioni di con-
delibere attuative della nuova norma dovranno inserire semplificazio-
trollo delle disposizioni di legge con le relative sanzioni. A tal riguardo
ni nei procedimenti.
è stata inserita la sospensione del procedimento sanzionatorio nel
Parte della semplificazione amministrativa è di fatto già applicata at-
periodo di adeguamento previsto per le azioni di risanamento, al fine
traverso delle procedure individuate nell’ambito dello Sportello Unico
del rientro nei limiti consentiti.
degli Enti locali per quel che riguarda il rilascio di titoli abilitanti (edilizi
e esercizio attività).
CAPO V - Disposizioni finali È stato eliminato dalla legge regionale l’articolo che prescriveva
In questo Capo sono state inserite le disposizioni attuative del testo la realizzazione di una relazione attestante il possesso, da parte
di legge, riprendendo la costituzione dell’Osservatorio che, alla luce dell’edificio, dei requisiti acustici passivi richiesti. Si è rilevato in que-
delle problematiche emerse, viene organizzato come organo colle- sto caso che la precedente legge regionale risultava più dettagliata
giale dotato anche di funzioni di assistenza e consulenza e preve- della normativa nazionale e seppur chiarendo meglio il campo di ap-
dendo l’estensione della sua composizione ad altri soggetti istituzio- plicazione, aggravava in alcuni casi il processo di ottenimento dei
nali oltre l’ARPA. titoli abilitativi imponendo al cittadino ulteriori costi di progettazione,
in un contesto che a livello nazionale non è chiaro.
Insieme all’abrogazione della legge regionale 9/2006 è prevista la Permane l’obbligo del rispetto di quanto previsto dal decreto del Pre-
norma transitoria che fa salve le disposizioni della deliberazione del- sidente del consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 “Determinazione
la Giunta regionale n. 3355/2006 in attesa dell’emanazione dei nuovi dei requisiti acustici passivi degli edifici” e le relazioni possono es-
provvedimenti attuativi. sere redatte e firmate direttamente dal progettista non essendo più
richiesta la firma del tecnico competente in acustica.
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
MODIFICHE INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE L’OSSERVATORIO ACUSTICO REGIONALE
20/2009 SU CLASSIFICAZIONE ACUSTICA La principale novità introdotta dalla legge regionale 20/2009 è stata
E PIANI DI RISANAMENTO l’istituzione di un vero e proprio organo composto da rappresentanti
Una corretta pianificazione acustica del territorio parte dalla classifi- delle strutture regionali competenti in materia di ambiente e sanità e
cazione di cui disporranno i comuni. Essa ha come obiettivo la defi- del Consiglio permanente degli enti locali. L’Osservatorio manterrà i
nizione di valori limite di rumore per aree omogenee in base all’uti- compiti già assegnati dalla precedente legge regionale quali la rac-
lizzo del territorio medesimo e costituisce il contributo specifico per colta sistematica di informazioni sulla rumorosità ambientale, il mo-
gli aspetti di acustica ambientale agli indirizzi di sviluppo urbanistico. nitoraggio dello stato di attuazione della legge attraverso la raccolta
Successivamente all’approvazione della classificazione acustica co- e l’aggiornamento delle informazioni derivanti dalle classificazioni
munale è previsto il risanamento delle aree in cui si verificano criticità e mappature acustiche e dai piani di risanamento, l’organizzazione
acustiche evidenziate dal superamento dei valori limite ad esse as- delle informazioni in forma di indicatori. In aggiunta l’osservatorio
segnati. Lo schema degli adempimenti previsti è riassunto in Fig. 1. avrà il compito di svolgere attività di comunicazione, informazione
e, su richiesta, di consulenza tecnica a comuni e imprese finalizzata
Ulteriori specificazioni sono demandate al provvedimento attuativo all’attuazione degli adempimenti di legge.
che dovrà indicare i casi e criteri per la predisposizione della docu-
mentazione richiesta e le procedure per la loro approvazione.
CONTROLLO E VIGILANZA
DELLA RUMOROSITÀ AMBIENTALE
PROCEDURE AUTORIZZATIVE Rimane invariata la competenza sull’attività di vigilanza e controllo
Gli articoli 10, 11 e 13 della nuova legge permettono ai comuni di e sull’osservanza delle disposizioni della legge regionale in materia
regolamentare la materia della tutela della popolazione dall’inquina- di tutela dall’inquinamento acustico, svolta dai comuni e dal Corpo
mento acustico attraverso la richiesta di idonea documentazione in Forestale della Valle d’Aosta, che si avvalgono della collaborazione
fase autorizzativa. Essi riguardano: tecnica dell’ARPA Valle d’Aosta (articolo 14).
Predispone proposta di
Classificazione Acustica del territorio
(entro 31/12/2009)
oppure
Predispongono un
piano di risanamento
Figura 1 Schema logico del percorso attuativo degli adempimenti previsti dalla legge regionale 20/2009 in materia di classificazione acustica territoriale e piani di
risanamento (Capo II, articoli 4-8)
Copertura territoriale
Qualità dell’informazione ☺ Tutto il territorio regionale
Tendenza*
Elaborazione e presentazione
Negli anni 2008 e 2009, l’ARPA ha espresso pareri ai sensi della considerazione della natura occasionale o della durata limitata
legge regionale 20/2009 (in precedenza ai sensi della legge della stessa nel rispetto dei parametri contenuti nelle delibere
regionale 9/2006) su richiesta dell’Amministrazione regionale comunali;
(nell’ambito delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale) C. dichiarazione sostitutiva redatta da tecnico competente in
o dei comuni (nell’ambito di procedimenti autorizzativi per attività acustica ambientale attestante che nell’esercizio dell’attività non
produttive, nei casi in cui è prevista la valutazione del clima acustico è prevista la presenza di sorgenti sonore in grado di modificare il
o in merito ai piani di classificazione acustica del territorio). clima acustico nell’ambiente esterno e negli ambienti abitativi;
Per quanto riguarda i comuni, dal mese di marzo 2008 la D. relazione di previsione di impatto acustico, redatta e asseverata
documentazione riguardante i procedimenti autorizzativi delle da un tecnico competente in acustica ambientale ai sensi della
attività produttive viene veicolata, via via per un numero sempre più legge regionale 20/2009 e della deliberazione della Giunta
ampio di attività produttive, dallo Sportello Unico degli Enti locali regionale n. 3355/2006.
(SUEL) della Valle d’Aosta che ha adottato, per quanto riguarda gli Molti comuni, anche per i procedimenti che non transitano dal
adempimenti riguardanti l’impatto acustico, un procedimento basato SUEL, hanno adottato le quattro tipologie di approccio indicate.
su quattro opzioni alternative quali: L’ARPA si esprime su tutti i procedimenti amministrativi, nei casi A,
A. dichiarazione sottoscritta da parte del titolare/legale B e C viene comunicata una presa d’atto a seguito di analisi della
rappresentante di non utilizzo di macchinari ed impianti rumorosi documentazione ricevuta e, nel caso D, viene espresso un parere
nell’esercizio della propria attività (per necessità di sintesi queste vincolante in merito alla conformità della relazione di previsione ai
dichiarazioni vengono definite autocertificazioni); criteri stabiliti dalla Giunta regionale e alla compatibilità dell’impatto
B. dichiarazione di esenzione dall’obbligo di autorizzazione in con i valori limite stabiliti dalla normativa statale vigente.
ANDAMENTO NEGLI ANNI DEL NUMERO DI PARERI ESPRESSI DA ARPA SULLA DOCUMENTAZIONE
RICHIESTA DALLA NORMATIVA VIGENTE IN TEMA DI INQUINAMENTO ACUSTICO,
SUDDIVISO PER TIPOLOGIA
Nel grafico non sono riportati i
120 pareri espressi sulle proposte
di classificazione dei 26 comuni
Clima acustico analizzati nei primi mesi dell’anno
2010.
100 Impatto acustico
Attività temporanee
80 Classificazioni acustiche
40
legge
regionale
20 9/2006
0
2005
2006
2007
2008
2009
Come si evidenzia dai grafici riportati c’è stato un considerevole dalle comunità montane e che hanno riguardato tutti i 74 comuni
aumento delle richieste di parere all’ARPA a seguito della Valle d’Aosta. Non sono stati espressi, invece, pareri sui
dell’emanazione della normativa regionale in materia di tutela piani di risanamento delle infrastrutture di trasporto, pur essendo
dall’inquinamento acustico. state avviate le attività di analisi della documentazione fino ad ora
L’anno 2009 e i primi mesi del 2010 sono stati caratterizzati, inoltre, presentata e riguardante le autostrade della Regione e le 2 Strade
dall’espressione dei pareri sulle classificazioni acustiche presentate Statali di accesso ai trafori.
350
Autocertificazioni
300
Dichiarazioni sostitutive
250
200
150
100
50
0
2008 2009
infrastrutture
edifici sensibili
trasporto
6%
2%
attività temporanee
4% attività commerciali
27%
attività di servizio
7%
attività
manufatturiere
pubblici esercizi 14%
40%
La statistica relativa alla provenienza delle pratiche analizzate dal comunità montane Grand Combin, Grand Paradis, Mont Emilius
2005 al 2009 è stata effettuata suddividendo il territorio così come e Valdigne-Mont Blanc (39 comuni);
è strutturato lo Sportello Unico degli Enti locali della Valle d’Aosta, • Bassa Valle da cui provengono le pratiche relative ai comuni
che prevede i seguenti poli: delle comunità montane Evançon, Monte Cervino, Mont Rose e
• comune di Aosta; Walser (34 comuni).
• Alta Valle da cui provengono le pratiche relative ai comuni delle
C
on la normativa regionale in materia di prevenzione e riduzi- Attività/area Classi acustiche Estensione
one dell’inquinamento acustico emanata nel 2006 e, con la interessata previste fascia di rispetto
più recente legge regionale 20/2009, è stato recepito un fon-
classe 0 (al fine
damentale strumento di gestione del territorio di cui dovranno dis- dell’inserimento in tale
porre i comuni al fine di prevenire e ridurre gli effetti nocivi e fasti- aree remote ovvero
classe non si deve
aree di alta montagna
diosi del rumore originato da sorgenti artificiali e tutelare l’ambiente avere l’innalzamento
esterne a quelle in
dei livelli di rumorosità
sonoro naturale considerato come parte integrante del paesaggio. cui sono previste o
ambientale in ogni
/
La classificazione acustica del territorio, prevista dalla legge quadro insediate attività stabili
banda di 1/3 di ottava
o temporanee di ogni
447/1995 e dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14 tipo
per effetto di sorgenti
novembre 1997, ha come obiettivo finale il contributo specifico per gli artificiali singolarmente
identificabili)
aspetti di acustica ambientale agli indirizzi di sviluppo urbanistico e il
risanamento delle aree in cui si verificano criticità acustiche evidenzi- attività agricole
ate dal superamento dei valori limite ad esse assegnati. all’aperto con in classe II per almeno
possono essere
macchinari e 100 m. nella zona
Ad oltre tre anni dall’emanazione, con la deliberazione della Giunta inserite in classe III
attrezzature rumorose circostante
regionale n. 3355 del novembre 2006, degli specifici criteri per la pre- fisse
disposizione della classificazione acustica dei territori comunali, le possono essere
amministrazioni comunali della Valle d’Aosta hanno avviato le proce- aziende agricole classificate in classe in classe II da 100 a
dure per la predisposizione e l’approvazione di tali piani. Ad oggi tutti con caratteristiche di III per un raggio di 100 200 m, in classe I per
i comuni hanno predisposto una proposta di classificazione acustica alpeggio m circostante gli edifici l’area adibita a pascolo
utilizzati per le attività
e la maggior parte di essi lo ha fatto in forma associata attraverso
la comunità montana di appartenenza. Il presente approfondimento rifugi gestiti con
possono essere inseriti in classe I fino a un
si prefigge di evidenziare le peculiarità dei criteri di classificazione servizio di ristoro e di
in classe II raggio di 100 m.
albergo
fissati dalla DGR 3355/2006 e di fare il punto sullo stato di attuazione
delle zonizzazioni acustiche comunali in Valle d’Aosta. esercizi commerciali sono da inserire in
in classe II per ulteriori
in zone rurali e di classe III nello loro
100 m. ed in classe
montagna connessi immediate vicinanze
I da 100 a 200 m. di
alla frequentazione (déhors e pertinenze
distanza
CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE turistica esterne)
ACUSTICA DEI TERRITORI COMUNALI stazioni funiviarie di
La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio sono da classificarsi in da estendere alle
partenza e arrivo e
classe IV sia in estate relative aree di
comunale in zone acustiche omogenee in base all’uso, per le quali tratto di infrastruttura di
che in inverno pertinenza
collegamento
sono previsti differenti valori limite di rumore.
Per una corretta individuazione di Unità Territoriali Omogenee (UTO) da classificare in
devono essere
acusticamente si deve tenere in conto degli strumenti di gestione e previste nell’intorno
classe IV nel periodo di
di dimensioni
pianificazione urbanistica vigenti o non ancora del tutto attuati, qua- svolgimento dell’attività
complessive
li il Piano Regolatore generale comunale (legge regionale 11/1998 sciistica
non superiori a 150 m
“Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale in Valle d’Ao- piste da sci
negli altri periodi
sta”) ed i relativi strumenti attuativi quali il Piano Urbanistico di Detta- in classi inferiori a
glio (PUD), il Piano Urbano del Traffico (PUT) laddove esistente, ed il seconda della fruizione /
Piano Territoriale Paesistico della Valle d’Aosta (PTP). del territorio e del
paesaggio sonoro
In via generale si deve anche tener conto dell’uso effettivo del terri-
torio, con particolare riferimento alle attività di qualsiasi tipo in esso Tabella 1 Criteri specifici previsti dalla DGR 3355/2006 per la classificazione
svolte, alle infrastrutture di trasporto, ai recettori sensibili, alle aree acustica dei territori comunali
a vario titolo tutelate o tutelabili. La citata deliberazione della Giun-
ta regionale prevede, attraverso tre successive fasi, l’assegnazione
delle UTO individuate alle 6 classi acustiche, partendo da quelle per STATO DI AVANZAMENTO DEI PIANI DI
le quali vi è una buona corrispondenza con le destinazioni d’uso del CLASSIFICAZIONE ACUSTICA IN VALLE D’AOSTA
piano regolatore (I, V e VI), per proseguire poi, in base ad una analisi Al 31 dicembre 2009 su un totale di 74 comuni della Valle d’Aosta,
qualitativa sulla presenza di attività e sul livello di urbanizzazione del 62 (84%) hanno presentato una proposta di classificazione acu-
territorio, con quelle intermedie (II, III e IV). stica. Nella successiva figura 1 si riporta lo stato di avanzamento,
L’ultima fase corrisponde alla classificazione di aree caratteristiche rispetto all’iter procedurale previsto dalla normativa regionale, dei
del territorio della Valle d’Aosta, in considerazione sia del valore pri- Piani di Classificazione Acustica in Valle d’Aosta. Per tutti i comuni
mario di integrità dell’ambiente alpino, sia di specifiche attività uma- la cui classificazione acustica risulta in fase di approvazione è già
ne che si svolgono in aree remote. stato espresso il parere congiunto dell’Amministrazione regionale e
dell’ARPA.
L’obbligo per i comuni di dotarsi dei Piani di Classificazione Acusti-
PECULIARITÀ DEL TERRITORIO DELLA ca è coinciso con l’obbligo di adeguare i propri strumenti urbanistici
VALLE D’AOSTA E CRITERI SPECIFICI al Piano Territoriale Paesistico (PTP) ed alle indicazioni contenute
PER LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA nella legge regionale 11/1998 che disciplina l’urbanistica e la pianifi-
In generale, i criteri per la classificazione acustica mirano a garantire, cazione territoriale in Valle d’Aosta. Quasi sempre le due procedure
ad ogni porzione del territorio, livelli di rumorosità ambientale com- – adeguamento dei PRG e predisposizione dei Piani di Classifica-
patibili con le destinazioni d’uso e le attività che in esso si svolgono. zione Acustica – non hanno seguito percorsi paralleli e ciò significa
Con la deliberazione della Giunta regionale 3355/2006 si è tenuto che, una volta dotati di un nuovo PRG, i comuni dovranno verificare
conto delle caratteristiche peculiari del territorio della Valle d’Aosta, ed eventualmente aggiornare la classificazione acustica in base alla
contrassegnato dalla preponderanza di aree rurali, di pascolo monta- nuova zonizzazione urbanistica.
no e boschive, nonché dalla presenza di estese zone di alta monta-
gna. Tali territori possono essere inoltre interessati da frequentazione
turistica o da attività agricole stagionali. Per questi casi sono stati
definiti specifici criteri di classificazione che sono sintetizzati nella
sottostante tabella 1.
a b
Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
Aggiornamento
Dicembre 2009
Periodicità di aggiornamento
Aggiornamento dei dati al procedere della presentazione
dei piani di risanamento e d’azione
Copertura territoriale
Infrastrutture di trasporto veicolare presenti sul territorio
della Valle d’Aosta
Elaborazione e presentazione
Le infrastrutture stradali costituiscono la principale fonte di Si osserva che gli adempimenti richiesti dalle due normative sono
inquinamento acustico e la maggiore causa di esposizione al complementari tra loro. Lo scopo è di quantificare l’esposizione
rumore da parte della popolazione. La normativa comunitaria a rumore della popolazione attraverso mappature acustiche
e italiana prevedono una serie di adempimenti finalizzati alla del territorio al fine della sua progressiva riduzione attraverso i
prevenzione, al controllo ed al contenimento di tale forma di piani di contenimento e abbattimento del rumore. Le mappature
inquinamento ambientale. L’argomento è stato affrontato sin acustiche strategiche e i piani d’azione previsti dalla direttiva
dall’emanazione della legge 447/1995 a livello nazionale e a livello 2002/49/CE dovranno essere coordinati con gli eventuali piani di
comunitario attraverso il recente decreto legislativo 194/2005 di risanamento acustico già adottati in attuazione della legislazione
attuazione della direttiva 2002/49/CE. È tuttavia da segnalare un nazionale.
certo ritardo nell’applicazione delle norme previste dalla legge È tuttavia da segnalare che il decreto legislativo 194/2005 prevede
447/1995 dovuto alla posticipata emanazione del decreto del una serie di decreti attuativi, non ancora emanati, con l’indicazione
Presidente della Repubblica 142/2004 che ha fissato fasce di di criteri per l’armonizzazione delle due normative. Dal punto di vista
pertinenza e valori limite per le differenti tipologie di infrastrutture più strettamente tecnico è da segnalare che la direttiva 2002/49/CE
stradali. introduce due nuovi descrittori, Lden e Lnight, differenti da quelli
Ad oggi la norma nazionale è stata solo in parte attuata e mostra attualmente in uso. I valori limite per questi nuovi descrittori acustici,
una serie di criticità e problematiche di diversa natura anche alla non ancora definiti, dovranno essere il più possibile compatibili con
luce delle concomitanti disposizioni previste in materia a livello quelli attualmente in vigore per garantire la massima sinergia tra le
comunitario. azioni di pianificazione e risanamento previste dalla legge 447/1995
Il quadro fino ad ora raccolto sullo stato di avanzamento delle e quelle introdotte dalla direttiva.
opere di risanamento lungo le infrastrutture di trasporto stradale
previste nelle differenti fasi dal decreto ministeriale 29 novembre Nelle seguenti tabelle è riportato l’aggiornamento per la Valle
2000 evidenzia un chiaro ritardo delle azioni di risanamento d’Aosta della documentazione presentata che si riferisce agli
delle infrastrutture in gestione ad enti pubblici (ANAS, regioni, adempimenti previsti dalle due normative. Sono in questi anni
province, comuni). In nessun caso è stata completata la prima proseguiti gli interventi di mitigazione della rumorosità da traffico
fase conoscitiva dei livelli di rumore presenti sul territorio e la veicolare tramite la posa di barriere acustiche lungo alcuni tratti
predisposizione dei piani di risanamento appare ancora, nella dell’autostrada A5 Torino-Aosta. Tali lavori fanno seguito ad una
maggior parte dei casi, come un adempimento sconosciuto. Al fase di concertazione tra l’Amministrazione regionale, i comuni
contrario è da sottolineare l’impegno dei gestori di infrastrutture interessati, l’Ente gestore dell’infrastruttura (SAV - Società
autostradali che ha portato in molti casi alla chiusura della prima Autostrade Valdostane S.p.A.) e l’ARPA antecedente l’entrata in
fase di individuazione delle aree in cui ci sono superamenti dei vigore dei regolamenti di esecuzione di cui all’articolo 11 della
valori limite vigenti, ed in alcuni casi alla presentazione del piano di legge 447/1995. Successivamente sono stati presentati da parte
risanamento acustico. Tutte le date previste dal decreto ministeriale di SAV i piani di contenimento e abbattimento del rumore prodotto
per la presentazione dei piani sono scadute al 16 giugno 2007 dall’infrastruttura autostradale all’interno delle fasce di pertinenza
(36 mesi dopo l’entrata in vigore del decreto del Presidente della acustica riguardanti tutto il tratto compreso tra Quincinetto e il
Repubblica 142/2004). raccordo Aosta Est. Essendo l’infrastruttura di interesse nazionale,
Ad integrare questo quadro normativo si è inserito il decreto per tali piani è stata completata la procedura di verifica dei requisiti
legislativo 194/2005 di attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa richiesti dal decreto ministeriale 29 novembre 2000, a seguito della
alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Anche in quale verrà avviata la fase istruttoria per l’acquisizione dell’intesa
questo caso i termini per la presentazione dei piani d’azione sono da parte della Conferenza unificata e l’approvazione da parte del
già scaduti il 18 luglio 2008 per gli assi stradali principali con più di Ministero dell’Ambiente.
6 milioni di veicoli/anno mentre per le altre principali infrastrutture Si riporta in tabella 1 la sintesi degli adempimenti richiesti per i
di trasporto con più di 3 milioni di veicoli/anno la scadenza è al 18 quali non sono ancora scaduti i termini di presentazione della
luglio 2013. documentazione.
(*) Il Piano non è stato presentato in quanto il gestore ha dichiarato che l’infrastruttura di propria competenza, rispettando i limiti vigenti, non necessita di interventi di
risanamento acustico
Rispetto all’installazione di barriere antirumore già approvata in è fatto riferimento nella relazione sullo stato dell’ambiente 2007,
un piano di interventi di mitigazione predisposto dalla Società si riporta nella seguente tabella l’aggiornamento sulle azioni già
Autostrade Valdostane (SAV) negli anni precedenti, e ai quali si concluse.
Fonti dei dati ARPA Valle d’Aosta, ISPRA, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Gestori di infrastrutture