05 RSA09 PP 123 150

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5

Rumore ambientale

Valutazione dell’indicatore
Indicatori (I) e Approfondimenti (A) DPSIR Pag.
Qualità Giudizio
Tendenza
dell’informazione di stato

I Livelli generali di rumorosità ambientale presenti sul territorio S ☺ ' 124

I
Livelli di rumorosità ambientale prodotti dal traffico veicolare e loro valutazione secondo gli
indicatori Lden e Lnight
S ☺ N.A. 128

I Livelli di esposizione a rumore della popolazione I ☺ N.A. 132

I
Richieste di intervento, controlli e superamenti dei limiti normativi per disturbo da rumore in
ambiente di vita
I ☺ ' 136

Principali modifiche introdotte dalla l.r. 30/06/2009, n.20 “Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico.
A 139
Abrogazione della l.r. 29/03/2006, n.9”

I
Pareri espressi dall’ARPA sulla documentazione prevista dalla normativa regionale in materia
di tutela dall’inquinamento acustico
R ☺ N.A. 142

A I Piani di Classificazione Acustica in Valle d’Aosta 146

I Stato di avanzamento dei piani di risanamento delle infrastrutture stradali R ☺ N.A. 148
5.1

Livelli generali di rumorosità ambientale


presenti sul territorio

Per rendere sistematica la raccolta di informazioni sul rumore


ambientale l’ARPA ha istituito un osservatorio acustico del territorio Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
regionale, basato su siti rappresentativi della varietà di condizioni
di esposizione a rumore ambientale. Su ogni sito vengono effettuati Aggiornamento
rilievi in continuo della durata di una settimana, ripetuti con cadenza 31/12/2009
diversa a seconda dei casi: stagionale, semestrale, annuale,
pluriennale. In molti casi, si inizia con rilievi stagionali, e, verificate
le caratteristiche di stagionalità del rumore in quel sito, si procede Periodicità di aggiornamento
con rilievi a cadenza più diradata nel tempo. In questo modo: Aggiornamento continuo dei dati, al procedere dei rilievi
a) si acquisisce una dettagliata conoscenza delle caratteristiche di
rumorosità del sito; Copertura territoriale
b) si acquisiscono gli elementi di confronto per valutare la Siti di misura puntuali, caratteristici di differenti situazioni
variazione nel tempo della situazione, anche in rapporto di esposizione a rumore. Predominanza di siti di misura
all’effettuazione di interventi che modificano il clima acustico riferibili all’impatto del traffico autoveicolare sull’autostrada
di zona (insediamento di nuove sorgenti di rumore, azioni di A5 sul territorio circostante
bonifica su sorgenti esistenti).

Classificazione

Area tematica SINAnet


Rumore

Tema SINAnet
(Rumore)

DPSIR
S

Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte

Qualità dell’informazione ☺
Giudizio di stato*

Tendenza '

* Nei punti di misura di autostrade e strade principali, e nei centri


urbani, i livelli rilevati, soprattutto durante le ore notturne, sono
molto elevati.

124 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.1

Riferimenti normativi

Normativa di riferimento In assenza di classificazione acustica del territorio comunale


Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 1° marzo 1991 sono vigenti i limiti di accettabilità fissati dal DPCM 1° marzo
“Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambiente abitativi 1991 “Limiti massimi di esposizione”
e nell’ambiente esterno”
Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento Il DPCM 14 novembre 1997 contiene anche una descrizione
acustico” indicativa delle 6 zone (articolo 1 e Tab. A):
Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14 novembre
1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” CLASSE I – aree particolarmente protette: rientrano in questa classe
Legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni in le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro
materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico. utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed
Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n.9.” e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbani-
stico, parchi pubblici, ecc….
deliberazione della Giunta regionale 10 novembre 2006, n.
3355 “Approvazione dei criteri di cui agli articoli 2, comma 3, CLASSE II – aree destinate ad uso prevalentemente residenziale:
4 comma 3, 8 comma 3 e 9, comma 3 della legge regionale rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente
da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limi-
29 marzo 2006, n. 9 recante Disposizioni in materia di tutela
tata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali
dell’inquinamento acustico”. ed artigianali

Relazione con la normativa


CLASSE III – aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree
urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con
La quantificazione dell’indicatore è implicita nella posizione di media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uf-
livelli limite o di riferimento ed è collegata ad adempimenti più fici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività
generali quali la Classificazione acustica del territorio comunale industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine
operatrici
e i Piani di risanamento.
CLASSE IV – aree di intensa attività umana: rientrano in questa
Livelli normativi di riferimento classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta
densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e
La normativa definisce livelli limite o di riferimento, differenziati uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade
per tipologia di zona. di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree
Il DPCM 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite con limitata presenza di piccole industrie
delle sorgenti sonore” indica 6 tipologie di zone in cui deve CLASSE V – aree prevalentemente industriali: rientrano in questa
essere classificato il territorio comunale, con i relativi valori classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di
limite di rumorosità ambientale (“valori limite assoluti di abitazioni
immissione”): CLASSE VI – aree esclusivamente industriali: rientrano in questa
classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive
DPCM 14 novembre 1997, articolo 3, Tab. C: di insediamenti abitativi
valori limite assoluti di immissione – Leq in dB(A)
tempi di riferimento La suddivisione del territorio comunale nelle classi della tabella
classi di destinazione d’uso A deve essere effettuata dai comuni, sulla base delle indicazioni
del territorio diurno notturno contenute nella legge regionale 20/2009 e nella deliberazione
(06.00-22.00) (22.00-06.00)
della Giunta regionale 3355/2006.
I aree particolarmente protette 50 40
II aree prevalentemente residenziali 55 45
III aree di tipo misto 60 50
IV aree di intensa attività umana 65 55
V aree prevalentemente industriali 70 60
VI aree esclusivamente industriali 70 70

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 125


5.1

Elaborazione e presentazione

SITI DI MONITORAGGIO DELL’OSSERVATORIO ACUSTICO


DEL TERRITORIO REGIONALE
Nell’area urbana di Aosta sono
presenti 17 siti di monitoraggio.

LIVELLI GENERALI DI RUMOROSITA’ AMBIENTALE PRESENTI SUL TERRITORIO, PER TIPOLOGIA DI ZONA
Vengono assunti, come livelli di confronto per i livelli equivalenti Essi sono i livelli limite fissati dal decreto del Presidente del
misurati su base oraria (Leq), consiglio dei ministri 14 novembre 1997 per le aree a prevalente
• 65 dBA in orario diurno (6 – 22) vocazione residenziale, con esclusione quindi delle aree
• 55 dBA in orario notturno (22 – 6). prevalentemente o esclusivamente industriali.

Tipo Anni % tempo diurno (06-22) % tempo notturno (22-06)


Sito
di sito misura con Leq > 65 dBA con Leq > 55 dBA
Aosta – c.so Battaglione U 2005-2006, 2009 69 74
Aosta – loc. Bibian U 2006 - 2007 1 3
Aosta – loc. Borgnon U 2006 - 2009 0 2
Aosta – via G. Carrel U 2009 86 99
Aosta – via Croce di Città U 2005 25 46
Aosta – via B. Festaz (Ass.Amb.) U 2005-2009 72 75
Aosta – Quartiere Dora U 2005 1 4
Aosta – p.zza della Repubblica U 2005-2008 74 79
Aosta – via Sant’Anselmo U 2006 32 34
Aosta – loc. Roppoz U 2006 - 2007 1 1
Aosta - via des Seigneurs de Quart, 37 U 2009 1 5
Aosta – via des Seigneurs de Quart, 45 U 2005 2 13
Aosta – via Trottechien U 2005 - 2009 1 6
Saint-Vincent – via A. Vuillerminaz U 2006 9 48
Charvensod U 2005 – 2009 1 56
Aosta – v.le Gran San Bernardo, 7 P 2006 70 82
Aosta – v.le Gran St. Bernardo, 37 P 2009 11 46
Aosta – via Parigi P 2006 – 2009 14 69
Aosta – loc. Porossan P 2009 7 41
Châtillon – area di servizio A5 P 2005 100 100
Courmayeur – loc. Entreves P 2005 – 2009 97 100
Courmayeur – loc. La Palud P 2005 13 88
Courmayeur - loc. Villette (S.S.26) P 2005 – 2009 91 92
Morgex P 2005 – 2006 71 81
Nus (S.S. 26) P 2008 - 2009 100 100
Pontey – loc. Lezin P 2005 – 2006 57 73
Charvensod R 2005 – 2009 2 1
Doues – loc. Dialley R 2006 1 1
Gressan – loc. Chacot R 2009 0 0

126 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Aosta – c.so Battaglione
Aosta – loc. Bibian
Aosta – loc. Borgnon
Aosta – Via Carrel
Aosta – Via Croce di Città
Aosta – via Festaz (Ass.Amb.)
Aosta – Quartiere Dora

Fonti dei dati ARPA Valle d’Aosta


Aosta – p.zza della Repubblica
Aosta – Via St Anselmo
Aosta – loc. Roppoz
Aosta - via Seigneurs de Quart, 37
Aosta – via Seigneurs de Quart, 45
Aosta – Via Trottechien

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


Saint Vincent – via Vuillerminaz
Charvensod
Aosta – Vl. Gran St. Bernardo, 7
vengono riportati in forma grafica nell’immagine seguente

Aosta - Vl. Gran St. Bernardo, 37


Aosta – Via Parigi
Aosta – Loc. Porossan
Per facilitare il confronto tra i diversi monitoraggi i dati della tabella

Chatillon – area di servizio A5


Courmayeur – Entreves

127
Courmayeur – La Palud
Courmayeur Loc. Villette (S.S.26)
Morgex
Nus (S.S. 26)
percentuale tempo diurno con superamento livello 65 dBa
A

Pontey – loc. Lezin


percentuale tempo notturno con superamento livello 55 dBa
A

Charvensod
Doues – loc. Dialley
Gressan – loc. Chacot
5.1
5.2

Livelli di rumorosità ambientale prodotti dal traffico veicolare


e loro valutazione secondo gli indicatori Lden e Lnight

L’ARPA della Valle d’Aosta raccoglie sistematicamente informazioni


sul rumore ambientale prodotto dal traffico veicolare attraverso Riferimenti normativi
l’osservatorio acustico del territorio regionale. I siti di monitoraggio
sono rappresentativi delle differenti tipologie di strade e condizioni
di esposizione a rumore ambientale. Dal monitoraggio settimanale
Normativa di riferimento
Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro
ripetuto in ogni sito almeno una settimana all’anno ma nella maggior
sull’inquinamento acustico”
parte dei casi con cadenza trimestrale, si sono calcolati i nuovi
Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 “Attuazione della
indicatori Lden e Lnight di lungo termine su base annuale introdotti
direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla
dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 (“Attuazione della
gestione del rumore ambientale”
direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del
Legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni
rumore ambientale”). I dati riportati per le campagne di misura meno
in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento
recenti si riferiscono all’ultimo anno solare monitorato su quattro
acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006,
settimane. Per i punti di misura monitorati dal 2006 in avanti sono
n.9.” e deliberazione della Giunta regionale 10 novembre
riportati i dati di ogni anno in cui sono state effettuate misurazioni.
2006, n. 3355 “Approvazione dei criteri di cui agli articoli
In questo modo:
2, comma 3, 4 comma 3, 8 comma 3 e 9, comma 3 della
a) si può acquisire una dettagliata conoscenza delle caratteristiche
legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 recante Disposizioni in
di rumorosità da traffico veicolare di ogni sito sulla base di questi
materia di tutela dell’inquinamento acustico”
due nuovi indicatori;
b) si acquisiscono gli elementi di confronto per valutare la
variazione nel tempo della situazione, anche in rapporto Relazione con la normativa
all’effettuazione di interventi di risanamento previsti dalla La quantificazione dell’indicatore è richiesta esplicitamente
normativa. dalla nuova normativa di recepimento della direttiva
europea

Livelli normativi di riferimento


Classificazione Per i nuovi indicatori previsti dalla direttiva europea non
sono al momento definiti livelli normativi di riferimento

Area tematica SINAnet


Rumore

Tema SINAnet Copertura


Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
(Rumore)
Aggiornamento
DPSIR L’indicatore riporta i dati acquisiti tra il 2000 e il 2009 in
S diversi siti della Regione

Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte Periodicità di aggiornamento


Aggiornamento continuo, al procedere dei rilievi

Qualità dell’informazione ☺ Copertura territoriale


Siti di misura puntuali, caratteristici di differenti situazioni
Tale valore è giustificato dall’assenza di dati aggiornati. di esposizione a rumore da traffico veicolare sulle strade
statali e autostrade della Valle d’Aosta, e su strade urbane
Giudizio di stato

Tendenza N.A.

128 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.2

Elaborazione e presentazione

SITI DI MONITORAGGIO DELLA RUMOROSITÀ PRODOTTA


DAL TRAFFICO VEICOLARE E LIVELLI DELL’INDICATORE Lden

SITI DI MONITORAGGIO DELLA RUMOROSITÀ PRODOTTA DAL TRAFFICO


VEICOLARE E LIVELLI DELL’INDICATORE Lnight

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 129


5.2

LIVELLI DI RUMOROSITÀ AMBIENTALE PRESENTI SUL TERRITORIO


PRODOTTI DAL TRAFFICO VEICOLARE E SUDDIVISI PER TIPOLOGIA DI STRADA
• Strada statale
• Autostrada
• Strada urbana

Anno solare Lnight


Comune Strada interessata Tipo di strada Lden dB(A)
di riferimento dB(A)
piazza della Repubblica 2006 68,6 60,6
piazza Arco d’Augusto 2003 68,6 60,5
viale Conte Crotti 2003 67,0 58,4
2006 70,0 62,1
2007 68,2 59,8
via B. Festaz
2008 68,1 60,6
Aosta 2009 67,0 58,5
2007 65,9 58,2
urbana
via Parigi 2008 66,2 58,4
2009 66,5 58,6
2006 68,5 60,1
corso Battaglione Aosta
2009 67,6 59,6
via G.Carrel 2009 69,7 61,5
Saint-Vincent via A. Vuillerminaz 2000 66,6 58,9
Chatillon via Emile Chanoux 2002 68,0 59,6
Pont-Saint-Martin via Emile Chanoux 2004 71,6 63,7
St Oyen 2002 67,7 59,3
Etroubles statale 2004 67,4 58,2
S.S.27
Aosta (V.le Gran San Bernardo) 2009 64,7 56,3
Aosta (loc. Porossan) raccordo stradale 2009 63,4 55,1
Courmayeur loc. La Palud 2005 67,4 60,8
2007 73,7 66,7
Entrèves 2008 74,0 66,9
2009 74,6 67,5
2007 71,1 63,2
S.S.26 statale
Courmayeur loc. Villette 2008 69,5 60,6
2009 70,0 61,3
Morgex 2006 67,3 58,9
2008 76,0 68,0
Nus
2009 77,7 69,7
Châtillon 2005 74,9 67,0
Pontey A5 To-Ao autostrada 2006 67,3 56,4
Verrès 2001 68,6 60,6

130 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.2

Nel grafico seguente si mettono a confronto i valori rilevati negli I livelli più alti si riferiscono a due postazioni di monitoraggio a
anni dal 2007 al 2009 in due punti in ambito urbano nel comune bordo strada su due tratti della S.S. 26. Il primo, in comune di
di Aosta (via B. Festaz e via Parigi) e in tre punti in ambito Nus, è dovuto a traffico veicolare pendolare da e verso la città
extraurbano lungo la Strada Statale 26 della Valle d’Aosta. Il di Aosta mentre il secondo, in comune di Courmayeur, è indotto
confronto evidenzia come la variazione dei livelli di rumore dovuti al dal traffico veicolare transfrontaliero da e verso il traforo del
traffico veicolare sia piuttosto contenuta negli anni monitorati. Monte Bianco.

80
2007

75 2008

2009
70
dB(A)

65

60

55

50

45
Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight Lden Lnight

via Festaz via Parigi loc. Entreves loc. Villette Nus S.S. 26

punti di misura

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 131


5.3

Livelli di esposizione
a rumore della popolazione

Valutazione della percentuale di persone residenti in aree con livelli


di rumorosità in facciata dell’abitazione superiori a soglie prefissate. Riferimenti normativi

Normativa di riferimento
Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro
Classificazione sull’inquinamento acustico”
Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14
novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle
Area tematica SINAnet sorgenti sonore”
Rumore Direttiva del Parlamento europeo 2002/49/CE
“Determinazione e gestione del rumore ambientale”
Tema SINAnet Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 “Attuazione della
Rumore direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla
gestione del rumore ambientale”
DPSIR
I
Relazione con la normativa
La quantificazione dell’indicatore è implicita nella posizione
di livelli limite o di riferimento, discende da adempimenti
Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte richiesti dalla normativa ed è collegata ad adempimenti
richiesti da normative più generali: azioni di zonizzazione
acustica comunale e Piani di Risanamento
Qualità dell’informazione ☺ Livelli normativi di riferimento
Giudizio di stato I livelli di riferimento sono riportati nell’indicatore “Livelli
generali di rumorosità ambientale presenti sul territorio”

Tendenza N.A.

Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale

Aggiornamento
31/12/2009

Periodicità di aggiornamento
Annuale

Copertura territoriale
Parziale:
• comuni oggetti di campagne specifiche di monitoraggio
del rumore ambientale;
• comuni a tipologia omogenea rurale;
• comuni attraversati da importanti infrastrutture stradali

132 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.3

Elaborazione e presentazione

POPOLAZIONE ESPOSTA A RUMORE


La direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo ed il successivo circostanti i tratti delle infrastrutture stradali più significative che
recepimento a livello nazionale attraverso il decreto legislativo attraversano il territorio della Valle d’Aosta.
194/2005 hanno introdotto gli indicatori Lden e Lnight, appositamente In ognuno di essi è stata stimata la percentuale di popolazione
studiati per la valutazione dell’esposizione della popolazione a livelli esposta a livelli di rumorosità suddivisi per classi di 5 dB.
di rumorosità ambientale. La metodologia utilizzata per assegnare la popolazione alle classi
Per ottenere la stima della percentuale di popolazione esposta in di rumorosità è stata quella di riferire la popolazione al livello
relazione agli indicatori Lden e Lnight vengono effettuate campagne corrispondente alla facciata più esposta dell’edificio in cui risiede.
di studio, abbinando alle rilevazioni fonometriche l’uso di Tale metodologia risulta sicuramente cautelativa, anche se talvolta
strumentazione modellistica e dati demografici. può condurre ad una sovrastima dell’esposizione.
Si riportano, a titolo di esempio, i risultati di studi effettuati in aree

PERCENTUALE DI POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE DA TRAFFICO SULL’AUTOSTRADA A5


NEL TERRITORIO DEI COMUNI DI DI CHAMBAVE E SAINT-DENIS (ANNO 2006)

Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore

Lden 64% 30% 5% 1% 0 0

Lnight 44% 41% 13% 2% 0 0 0

AREA DEL TERRITORIO DEI COMUNI DI SAINT-DENIS E CHAMBAVE INTERESSATI DAL RUMORE
PRODOTTO DALL’AUTOSTRADA A5

Lden Lnight

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 133


5.3

PERCENTUALE DI POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE DA TRAFFICO NELL’AREA CIRCOSTANTE


I TRATTI DI AUTOSTRADA A5 E STRADA STATALE 26 ALL’INGRESSO DEL TUNNEL DEL MONTE BIANCO,
NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COURMAYEUR (ANNO 2007)

Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore

Lden 77% 16% 6% 1% 0 0

Lnight 70% 11% 17% 2% 0 0 0

AREA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COURMAYEUR INTERESSATA DAI TRATTI DI AUTOSTRADA A5
E STRADA STATALE 26

Lden Lnight

134 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.3

PERCENTUALE DI POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE DA TRAFFICO NELL’AREA CIRCOSTANTE


LE STRADE STATALI 26 E 27, LUNGO IL CORRIDOIO TRANSFRONTALIERO DEL GRAN SAN BERNARDO,
NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI AOSTA (ANNO 2009)

Classe di esposizione
<45 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 >75
Indicatore

Lden 15% 23% 20% 19% 19% 4%

Lnight 10% 14% 25% 21% 21% 8% 1%

AREA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI AOSTA INTERESSATA DAI TRATTI DI SS26 E SS27
LUNGO IL CORRIDOIO DEL GRAN SAN BERNARDO

Lden Lnight

Fonti dei dati ARPA Valle d’Aosta

I risultati sopra esposti sono il frutto di campagne diverse e distinte infrastrutture stradali e dall’altra dalla presenza di altre sorgenti
fra loro e, seppur aventi tutte come oggetto la quantificazione che “mascherano” il rumore prodotto dalle infrastrutture
dell’esposizione della popolazione residente a livelli di rumorosità considerate.
prodotti da infrastrutture stradali di una certa rilevanza in contesto • I diversi approcci nei vari studi vengono resi evidenti dall’alta
vallivo, sono in generale state effettuate con metodologie e finalità percentuale di popolazione in classi di esposizione basse per il
differenti: caso in cui si sono considerati anche i residenti più lontani dalla
• Nei primi due casi, trattandosi di situazioni di montagna/rurali, sorgente, e da una distribuzione più omogenea nel caso in cui
la popolazione considerata per lo studio è quella complessiva la popolazione interessata è stata solamente quella concentrata
dei comuni interessati, quindi anche la popolazione residente in un certo intorno dell’infrastruttura. Inoltre in un contesto in cui
a grande distanza dalle sorgenti considerate. Per il caso l’infrastruttura stradale attraversa un centro urbano i livelli sonori
del territorio comunale di Aosta la scelta è stata quella in corrispondenza degli edifici, spesso affacciati direttamente
di considerare solamente la popolazione direttamente sull’infrastruttura, sono generalmente più elevati rispetto ad
interessata dal rumore dell’infrastruttura: trattandosi per lo più una situazione in cui l’infrastruttura si trova ad attraversare un
di contesto urbano, la scelta è giustificata da una parte dalla contesto rurale e di valle, in cui gli edifici risultano distribuiti su
schermatura degli edifici che si affacciano direttamente sulle un’area più estesa.

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 135


5.4

Richieste di intervento, controlli e superamenti dei limiti


normativi per disturbo da rumore in ambiente di vita

Il numero, la tipologia e la provenienza delle richieste di intervento


per disturbo da rumore in ambiente di vita, nonché il riscontro dei Riferimenti normativi
superamenti dei limiti normativi danno importanti indicazioni sulle
cause principali di disagio e deterioramento della qualità della vita Normativa di riferimento
percepite dalla popolazione per effetto dell’esposizione a rumore. Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 1° marzo
1991 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli
ambiente abitativi e nell’ambiente esterno”
Articolo 14 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge
Classificazione quadro sull’inquinamento acustico”
Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14
novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle
Area tematica SINAnet sorgenti sonore”
Rumore Legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni
in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento
Tema SINAnet acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006,
Rumore n.9.” e deliberazione della Giunta regionale 10 novembre
2006, n. 3355 “Approvazione dei criteri di cui agli articoli
2, comma 3, 4 comma 3, 8 comma 3 e 9, comma 3 della
DPSIR legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 recante Disposizioni in
I materia di tutela dell’inquinamento acustico”

Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte Relazione con la normativa


La quantificazione dell’indicatore è collegata alla posizione
di livelli limite o di riferimento normativi. Ai sensi della legge
Qualità dell’informazione ☺ regionale 9/2006 sostituita dalla legge regionale 20/2009
sull’inquinamento acustico, l’ARPA Valle d’Aosta interviene
per la verifica del rispetto dei limiti di rumore ambientale
Giudizio di stato su richiesta del Corpo Forestale della Valle d’Aosta o delle

'
amministrazioni comunali e non più su chiamata diretta da
Tendenza parte di cittadini

Livelli normativi di riferimento


Le richieste di intervento per disturbo da rumore riguardano,
nella grande maggioranza dei casi, il rumore immesso
all’interno delle abitazioni. In questi casi, si applicano i
limiti differenziali introdotti dell’articolo 4 del decreto del
Presidente del consiglio dei ministri 14 novembre 1997: la
differenza tra il rumore all’interno degli ambienti abitativi
in presenza e in assenza della sorgente considerata
disturbante non deve superare, a parità delle altre
condizioni acustiche, 5 dB(A) di giorno (06-22) e 3 dB(A) di
notte (22-06)

Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale

Aggiornamento
31/12/2009

Periodicità di aggiornamento
Annuale

Copertura territoriale
Tutto il territorio regionale

136 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.4

Elaborazione e presentazione

TIPOLOGIA DI SORGENTI CONSIDERATE DISTURBANTI CHE HANNO DATO


ORIGINE ALL’ESPOSTO
N. totale richieste di intervento per disturbo da rumore,
anni 1992-2009 283

Discopub, discoteche, bar e


60 ristoranti danno origine, nel
55 loro insieme, a 123 richieste di
intervento su 283 (43,5 %). Le
50 attività artigianali e commerciali
N° RICHIESTE DI INTERVENTO

45 danno origine, nel loro insieme, a


69 richieste di intervento su 283
40 (24,5 %).
35
30
25
20
15
10
5
0
Artigianato

Industria

Attività commerciali

Disco pub

Discoteche

Bar - ristoranti

Traffico veicolare

Traffico ferroviario

Velivoli a motore

Servizi comunali

Manifestazioni

Campane

Rumori da appartamenti o

Animali
Cantieri edili/Opere stradali

Infrastrutture condominiali

Esercitazioni militari/Poligoni
case vicine

TIPO DI SORGENTE CONSIDERATA DISTURBANTE

NUMERO DI RICHIESTE DI INTERVENTO ANNUE DAL 1992 AL 2009


Il maggior numero di richieste di
intervento per rumori molesti sono
40 pervenute negli anni successivi
all’entrata in vigore della legge
447/1995 sull’inquinamento
35
acustico e del successivo decreto
del Presidente del consiglio dei
30 ministri 14 novembre 1997, che
hanno rafforzato l’attenzione
N° RICHIESTE DI INTERVENTO

sull’inquinamento acustico. La
25 diminuzione dei controlli rispetto alle
richieste pervenute è dovuta al fatto
20 che l’entrata in vigore del richiamato
decreto ha escluso il controllo del
limite di immissione differenziale per
15 attività e comportamenti non connessi
con esigenze produttive, commerciali
e professionali. L’entrata in vigore
10
della legge regionale 9/2006, e della
successiva legge regionale 20/2009,
5 ha prodotto una diminuzione delle
richieste di intervento pervenute
all’ARPA Valle d’Aosta. Essa è
0 riconducibile alla nuova procedura,
1992

1993

1994

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2006

2007

2008

2009
1995

2005

secondo la quale i cittadini rivolgono


i loro esposti al Corpo Forestale
della Valle d’Aosta e ai comuni,
ANNI
i quali, a loro volta, chiedono il
supporto tecnico dell’ARPA.

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 137


5.4

PERCENTUALI DI SITUAZIONI CONTROLLATE A SEGUITO DI ESPOSTO CON VERIFICA


DEL SUPERAMENTO DEI LIVELLI LIMITE DI IMMISSIONE DIFFERENZIALE DI RUMORE IN AMBIENTE DI VITA

% superamenti % non superamenti


100

90

80

70
PERCENTUALE (%)

60

50

40

30

20

10

0
Traffico veicolare
Artigianato

Industria

Attività commerciali

Campane

Totale
Locali di intrattenimento

Servizi Comunali

Manifestazioni
Cantieri edili/Opere stradali

Infrastrutture condominiali

Animali
Rumori da appartamenti o case

Esercitazioni militari/Poligoni
vicine

SORGENTE SONORA DISTURBANTE

Dal 1991 al 1998 (decreto del Presidente del Consiglio dei Presidente del consiglio dei ministri 14 novembre 1997, questi
ministri 1° marzo 1991) il livello minimo del rumore ambientale livelli si sono abbassati di 5 dB(A) per entrambi i periodi.
per l’applicabilità del limite differenziale a finestre chiuse era Questo ha comportato un significativo aumento delle situazioni
di 40 dB(A) per il periodo diurno e di 30 dB(A) per il periodo con verifica del livello limite differenziale e riscontro del suo
notturno. Dal 1998, con l’entrata in vigore del decreto del superamento.

138 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


APPROFONDIMENTO
Principali modifiche introdotte dalla l.r. 30/06/2009, n.20
“Nuove disposizioni in materia di prevenzione e riduzione
dell’inquinamento acustico. Abrogazione della l.r. 29/03/2006, n.9”

L’
emanazione di leggi regionali sull’inquinamento acustico è frequentazione turistica nelle zone rurali e i comprensori sciistici.
richiesta dalla normativa nazionale (legge 26 ottobre 1995, Dopo un periodo di attuazione della citata normativa regionale, l’Am-
n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”- articolo 4, ministrazione è intervenuta per introdurre miglioramenti procedurali
comma 1) al fine di definire criteri, poteri sostitutivi, modalità, scaden- finalizzati a semplificare alcune ridondanze che l’esperienza applica-
ze, sanzioni e procedure attuative. tiva aveva evidenziato.
La legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 “Disposizioni in materia di
tutela dall’inquinamento acustico” e la deliberazione della Giunta re-
gionale n. 3355 del 10 novembre 2006 emanate dalla Regione Au- RIORGANIZZAZIONE DEL TESTO DI LEGGE
tonoma Valle d’Aosta rispondevano alle indicazioni contenute nella Dall’esame del precedente testo di legge e considerando le difficoltà
normativa nazionale, e, essendo tra le ultime emanate, tenevano emerse in sede di prima applicazione si è riscontrata l’opportunità di ri-
conto dell’insieme delle leggi già in vigore nelle altre regioni, e dei organizzare il testo in cinque Capi, in modo da evidenziare chiaramente
loro più recenti aggiornamenti. I due atti normativi contenevano alcu- le diverse parti della legge. Questo ha comportato la ricollocazione di
ni aspetti di originalità rispetto alle normative di altre regioni tra i quali alcuni articoli nella sezione più consona ed una nuova numerazione de-
si evidenziano le indicazioni specifiche di classificazione acustica gli articoli stessi. In tabella I si riporta lo schema e la numerazione degli
dei territori comunali tali da tener in conto della particolarità e della articoli della nuova legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove dispo-
stagionalità di alcune attività produttive tipiche della nostra Regione sizioni in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico.
quali ad esempio gli alpeggi, gli esercizi commerciali connessi alla Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006, n. 9.”

Capo Titolo Articoli di riferimento


Art. 1 (Oggetto e finalità)
CAPO I Disposizioni generali Art. 2 (Competenze)
Art. 3 (Definizioni)
Art. 4 (Criteri per la classificazione acustica)
Art.5 (Procedura per l’approvazione dei piani comunali di classificazione acustica)
Art. 6 (Piani comunali di risanamento e di miglioramento acustico)
Classificazione acustica e piani di
CAPO II Art. 7 (Piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore delle società e degli
risanamento e miglioramento acustico
enti di gestione dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture)
Art. 8 (Piani di risanamento acustico delle imprese)
Art. 9 (Piano regionale triennale di intervento per la bonifica dall’inquinamento acustico)
Art. 10 (Relazione di previsione di impatto acustico)
CAPO III Valutazione dell’impatto acustico Art. 11 (Relazione di valutazione previsionale del clima acustico)
Art. 12 (Tecnico competente in acustica ambientale)
Art. 13 (Autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee)
CAPO IV Autorizzazioni, vigilanza e sanzioni Art. 14 (Vigilanza e controllo)
Art. 15 (Sanzioni)
Art. 16 (Osservatorio acustico regionale)
Art. 17 (Diritti di istruttoria)
CAPO V Disposizioni finali Art. 18 (Disposizioni finanziarie)
Art. 19 (Abrogazione)
Art. 20 (Disposizioni transitorie)

Tabella 1 Indice della legge regionale 20/2009

PRINCIPALI MODIFICHE INTRODOTTE Generali (PRG) fissandone la scadenza per la fine dell’anno in corso.
DAL NUOVO TESTO NORMATIVO Sono state previste alcune procedure di miglior raccordo tra il PRG
La legge è stata elaborata da un gruppo di lavoro composto dalle e la classificazione acustica prevedendo le procedure per mante-
Direzioni Ambiente e Urbanistica dell’Assessorato regionale al Terri- nere coerenti i due strumenti ed i casi in cui occorre procedere alla
torio e Ambiente e dall’ARPA che ha provveduto, nelle varie fasi della revisione.
redazione del testo, a consultare gli Ordini Professionali (geometri, È stato semplificato il quadro inerente i piani di risanamento elimi-
architetti e ingegneri) e i rappresentanti degli Enti locali. Le principali nando le tempistiche e demandando al provvedimento della Giunta
modifiche introdotte sono: regionale un maggior dettaglio. Per le imprese è stata prevista, nel
caso di violazione dei limiti, la possibilità di procedere ad immediate
CAPO I - Disposizioni generali azioni atte a consentire il rientro nei limiti oppure, nei casi più com-
Si è sottolineata la volontà di predisporre, da un lato una legge at- plicati, di optare per la predisposizione del piano di risanamento con
tuativa delle disposizioni statali e, al tempo stesso, di specificare tempi di attuazione fino a 30 mesi.
con maggiore chiarezza gli adempimenti da inserire nelle delibere
di Giunta regionale al fine di regolamentare aspetti più di dettaglio CAPO III - Valutazione dell’impatto acustico
relativi contesto regionale e non precisati dalla norma dello Stato. Contiene le indicazioni per la definizione della relazione di impatto
Al fine di rendere di più semplice lettura il testo normativo sono state acustico, di clima acustico e i compiti del tecnico competente. Lo
riunite, nell’articolo 2, le competenze spettanti ai differenti Enti locali sforzo di adeguamento ha comportato una modifica del linguaggio
(Regione, comuni o comunità montane) e, nell’articolo 3, le principali tecnico in armonia con altre disposizioni regionali e statali ed in par-
definizioni contenute prima in diverse parti della legge. ticolare con le leggi regionali in materia di urbanistica ed attività pro-
duttive. Si è specificato in legge l’elenco dei casi in cui la relazione
CAPO II - Classificazione acustica e piani di risanamento e di previsione di impatto acustico o di clima acustico sono richieste
miglioramento acustico per semplificarne la lettura evitando, ove possibile, i richiami ad altre
In questo Capo si sono raccolte le disposizioni inerenti gli aspetti più norme statali che rendevano di difficile comprensione il testo vigente.
pianificatori e programmatici della legge, anche mediante una gene- Si è stabilito di prevedere già in legge che la relazione possa essere
rale ridefinizione dei contenuti e delle procedure. Tale Capo ricom- richiesta sempre una sola volta nell’ambito di un intervento, deman-
prende quindi la disciplina che riguarda i criteri per la classificazione, dando ulteriori semplificazioni ai provvedimenti attuativi.
rivedendo i termini per la presentazione della classificazione tenuto Per quel che riguarda il clima acustico è stata limitata la richiesta di
conto della situazione attuale di adeguamento dei Piani Regolatori valutazione agli edifici sensibili (scuole, asili nido,ospedali e case di

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 139


APPROFONDIMENTO

cura e riposo) e alla nuova edificazione attuata tramite PUD, escluse ■ l’impatto acustico prodotto ed immesso in ambiente di vita da nuo-
le zone di tipo A. ve sorgenti di rumore;
Per le attività a carico del tecnico competente è stato specificato più ■ il clima acustico di aree interessate da insediamenti sensibili e nuo-
accuratamente il campo di intervento. va edificazione attuata tramite PUD (Piano Urbano di Dettaglio);
■ l’impatto acustico di attività e manifestazioni temporanee.
CAPO IV - Autorizzazioni, vigilanza e sanzioni
Il rilascio di licenze ed autorizzazioni finalizzate all’esercizio di attività
Si sono raccolte in questo capo, con alcune semplificazioni e intro-
produttive rimane subordinato alla presentazione della relazione di
ducendo maggiori dettagli, le disposizioni inerenti le procedure auto-
impatto acustico o di documentazione semplificata sostitutiva, ma le
rizzative per lo svolgimento di attività temporanee e le azioni di con-
delibere attuative della nuova norma dovranno inserire semplificazio-
trollo delle disposizioni di legge con le relative sanzioni. A tal riguardo
ni nei procedimenti.
è stata inserita la sospensione del procedimento sanzionatorio nel
Parte della semplificazione amministrativa è di fatto già applicata at-
periodo di adeguamento previsto per le azioni di risanamento, al fine
traverso delle procedure individuate nell’ambito dello Sportello Unico
del rientro nei limiti consentiti.
degli Enti locali per quel che riguarda il rilascio di titoli abilitanti (edilizi
e esercizio attività).
CAPO V - Disposizioni finali È stato eliminato dalla legge regionale l’articolo che prescriveva
In questo Capo sono state inserite le disposizioni attuative del testo la realizzazione di una relazione attestante il possesso, da parte
di legge, riprendendo la costituzione dell’Osservatorio che, alla luce dell’edificio, dei requisiti acustici passivi richiesti. Si è rilevato in que-
delle problematiche emerse, viene organizzato come organo colle- sto caso che la precedente legge regionale risultava più dettagliata
giale dotato anche di funzioni di assistenza e consulenza e preve- della normativa nazionale e seppur chiarendo meglio il campo di ap-
dendo l’estensione della sua composizione ad altri soggetti istituzio- plicazione, aggravava in alcuni casi il processo di ottenimento dei
nali oltre l’ARPA. titoli abilitativi imponendo al cittadino ulteriori costi di progettazione,
in un contesto che a livello nazionale non è chiaro.
Insieme all’abrogazione della legge regionale 9/2006 è prevista la Permane l’obbligo del rispetto di quanto previsto dal decreto del Pre-
norma transitoria che fa salve le disposizioni della deliberazione del- sidente del consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 “Determinazione
la Giunta regionale n. 3355/2006 in attesa dell’emanazione dei nuovi dei requisiti acustici passivi degli edifici” e le relazioni possono es-
provvedimenti attuativi. sere redatte e firmate direttamente dal progettista non essendo più
richiesta la firma del tecnico competente in acustica.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
MODIFICHE INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE L’OSSERVATORIO ACUSTICO REGIONALE
20/2009 SU CLASSIFICAZIONE ACUSTICA La principale novità introdotta dalla legge regionale 20/2009 è stata
E PIANI DI RISANAMENTO l’istituzione di un vero e proprio organo composto da rappresentanti
Una corretta pianificazione acustica del territorio parte dalla classifi- delle strutture regionali competenti in materia di ambiente e sanità e
cazione di cui disporranno i comuni. Essa ha come obiettivo la defi- del Consiglio permanente degli enti locali. L’Osservatorio manterrà i
nizione di valori limite di rumore per aree omogenee in base all’uti- compiti già assegnati dalla precedente legge regionale quali la rac-
lizzo del territorio medesimo e costituisce il contributo specifico per colta sistematica di informazioni sulla rumorosità ambientale, il mo-
gli aspetti di acustica ambientale agli indirizzi di sviluppo urbanistico. nitoraggio dello stato di attuazione della legge attraverso la raccolta
Successivamente all’approvazione della classificazione acustica co- e l’aggiornamento delle informazioni derivanti dalle classificazioni
munale è previsto il risanamento delle aree in cui si verificano criticità e mappature acustiche e dai piani di risanamento, l’organizzazione
acustiche evidenziate dal superamento dei valori limite ad esse as- delle informazioni in forma di indicatori. In aggiunta l’osservatorio
segnati. Lo schema degli adempimenti previsti è riassunto in Fig. 1. avrà il compito di svolgere attività di comunicazione, informazione
e, su richiesta, di consulenza tecnica a comuni e imprese finalizzata
Ulteriori specificazioni sono demandate al provvedimento attuativo all’attuazione degli adempimenti di legge.
che dovrà indicare i casi e criteri per la predisposizione della docu-
mentazione richiesta e le procedure per la loro approvazione.
CONTROLLO E VIGILANZA
DELLA RUMOROSITÀ AMBIENTALE
PROCEDURE AUTORIZZATIVE Rimane invariata la competenza sull’attività di vigilanza e controllo
Gli articoli 10, 11 e 13 della nuova legge permettono ai comuni di e sull’osservanza delle disposizioni della legge regionale in materia
regolamentare la materia della tutela della popolazione dall’inquina- di tutela dall’inquinamento acustico, svolta dai comuni e dal Corpo
mento acustico attraverso la richiesta di idonea documentazione in Forestale della Valle d’Aosta, che si avvalgono della collaborazione
fase autorizzativa. Essi riguardano: tecnica dell’ARPA Valle d’Aosta (articolo 14).

140 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


APPROFONDIMENTO

Enti/Società/Imprese Comune ARPA e uffici regionali


competenti

Predispone proposta di
Classificazione Acustica del territorio
(entro 31/12/2009)

Esprimono parere sulla proposta di


approva la Classificazione Classificazione acustica
(scadenza 210 gg da
presentazione della proposta)

Verificano il rispetto dei valori limite


alla luce della classificazione acustica

Si adeguano ai limiti Può verificare il superamento dei


previsti dalla valori limite e ordina alle imprese le
classificazione azioni da intraprendere
acustica entro 6 mesi
dall’accertamento

oppure

Predispongono un
piano di risanamento

ARPA esprime parere vincolante su


aspetti metodologici e Regione
parere di competenza

Approva il piano di risanamento


delle imprese (aspetti urbanistici e
uso territorio)

Mettono in atto le opere di


risanamento entro 30 mesi dalla
data di approvazione del piano
Se necessario predispone il piano di
risanamento comunale e recepisce
quelli delle infrastrutture di trasporto e
delle imprese

Può dotarsi del piano di miglioramento


acustico al fine di perseguire i valori di
qualità

Figura 1 Schema logico del percorso attuativo degli adempimenti previsti dalla legge regionale 20/2009 in materia di classificazione acustica territoriale e piani di
risanamento (Capo II, articoli 4-8)

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 141


5.5

Pareri espressi dall’ARPA sulla documentazione prevista dalla


normativa regionale in materia di tutela dall’inquinamento acustico

La legge regionale 29 marzo 2006 n. 9 “Disposizioni in materia di


tutela dall’inquinamento acustico” e la legge regionale 30 giugno Riferimenti normativi
2009 n. 20, che l’ha sostituita, “Nuove disposizioni in materia di
prevenzione e riduzione dell’inquinamento acustico.” prevedono che Normativa di riferimento
l’ARPA della Valle d’Aosta rilasci pareri vincolanti nei seguenti ambiti: Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro
• previsione in materia di impatto acustico per realizzazione, sull’inquinamento acustico”
modifica o potenziamento di opere e attività produttive; Legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni
• valutazione previsionale del clima acustico per la realizzazione in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento
di insediamenti sensibili (scuole, ospedali, case di cura e di acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006,
riposo…..) e per aree destinate a nuova edificazione attuata n.9.” e deliberazione della Giunta regionale 10 novembre
attraverso Piani Urbani di Dettaglio; 2006, n. 3355 “Approvazione dei criteri di cui agli articoli
• provvedimenti comunali di gestione del territorio quali 2, comma 3, 4 comma 3, 8 comma 3 e 9, comma 3 della
classificazioni acustiche e piani di risanamento acustico; legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 recante Disposizioni in
• altri piani di risanamento presentati dalle imprese e dalle società materia di tutela dell’inquinamento acustico”
o enti di gestione dei servizi di pubblico trasporto e delle relative
infrastrutture.
Relazione con la normativa
L’indicatore ha l’obiettivo di quantificare il numero annuale di pareri L’indicatore monitora l’applicazione della normativa
rilasciati da ARPA Valle d’Aosta sulle tematiche elencate, suddivisi sull’inquinamento acustico ambientale
per ogni tipologia prevista.
Livelli normativi di riferimento
L’espressione dei pareri avviene in relazione alla
compatibilità della documentazione con i valori limite
Classificazione previsti dalla normativa vigente

Area tematica SINAnet


Rumore
Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale
Tema SINAnet
(Rumore)
Aggiornamento
31/03/2010
DPSIR
R
Periodicità di aggiornamento
Aggiornamento continuo al procedere dell’espressione dei
Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte pareri

Copertura territoriale
Qualità dell’informazione ☺ Tutto il territorio regionale

Giudizio di stato N.A.

Tendenza*

* L’aumento delle richieste di parere negli ultimi anni indica


una crescita di attenzione nei confronti della prevenzione da
rumorosità ambientale, in relazione all’entrata in vigore della
legge regionale. La predisposizione di procedimenti semplificati
comporta un’aumentata efficienza ed economicità nell’iter di
autorizzazione delle attività produttive.

142 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.5

Elaborazione e presentazione

Negli anni 2008 e 2009, l’ARPA ha espresso pareri ai sensi della considerazione della natura occasionale o della durata limitata
legge regionale 20/2009 (in precedenza ai sensi della legge della stessa nel rispetto dei parametri contenuti nelle delibere
regionale 9/2006) su richiesta dell’Amministrazione regionale comunali;
(nell’ambito delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale) C. dichiarazione sostitutiva redatta da tecnico competente in
o dei comuni (nell’ambito di procedimenti autorizzativi per attività acustica ambientale attestante che nell’esercizio dell’attività non
produttive, nei casi in cui è prevista la valutazione del clima acustico è prevista la presenza di sorgenti sonore in grado di modificare il
o in merito ai piani di classificazione acustica del territorio). clima acustico nell’ambiente esterno e negli ambienti abitativi;
Per quanto riguarda i comuni, dal mese di marzo 2008 la D. relazione di previsione di impatto acustico, redatta e asseverata
documentazione riguardante i procedimenti autorizzativi delle da un tecnico competente in acustica ambientale ai sensi della
attività produttive viene veicolata, via via per un numero sempre più legge regionale 20/2009 e della deliberazione della Giunta
ampio di attività produttive, dallo Sportello Unico degli Enti locali regionale n. 3355/2006.
(SUEL) della Valle d’Aosta che ha adottato, per quanto riguarda gli Molti comuni, anche per i procedimenti che non transitano dal
adempimenti riguardanti l’impatto acustico, un procedimento basato SUEL, hanno adottato le quattro tipologie di approccio indicate.
su quattro opzioni alternative quali: L’ARPA si esprime su tutti i procedimenti amministrativi, nei casi A,
A. dichiarazione sottoscritta da parte del titolare/legale B e C viene comunicata una presa d’atto a seguito di analisi della
rappresentante di non utilizzo di macchinari ed impianti rumorosi documentazione ricevuta e, nel caso D, viene espresso un parere
nell’esercizio della propria attività (per necessità di sintesi queste vincolante in merito alla conformità della relazione di previsione ai
dichiarazioni vengono definite autocertificazioni); criteri stabiliti dalla Giunta regionale e alla compatibilità dell’impatto
B. dichiarazione di esenzione dall’obbligo di autorizzazione in con i valori limite stabiliti dalla normativa statale vigente.

ANDAMENTO NEGLI ANNI DEL NUMERO DI PARERI ESPRESSI DA ARPA SULLA DOCUMENTAZIONE
RICHIESTA DALLA NORMATIVA VIGENTE IN TEMA DI INQUINAMENTO ACUSTICO,
SUDDIVISO PER TIPOLOGIA
Nel grafico non sono riportati i
120 pareri espressi sulle proposte
di classificazione dei 26 comuni
Clima acustico analizzati nei primi mesi dell’anno
2010.
100 Impatto acustico

Attività temporanee

80 Classificazioni acustiche

Piani risanamento infrastrutture trasporto


60

40

legge
regionale
20 9/2006

0
2005

2006

2007

2008

2009

Come si evidenzia dai grafici riportati c’è stato un considerevole dalle comunità montane e che hanno riguardato tutti i 74 comuni
aumento delle richieste di parere all’ARPA a seguito della Valle d’Aosta. Non sono stati espressi, invece, pareri sui
dell’emanazione della normativa regionale in materia di tutela piani di risanamento delle infrastrutture di trasporto, pur essendo
dall’inquinamento acustico. state avviate le attività di analisi della documentazione fino ad ora
L’anno 2009 e i primi mesi del 2010 sono stati caratterizzati, inoltre, presentata e riguardante le autostrade della Regione e le 2 Strade
dall’espressione dei pareri sulle classificazioni acustiche presentate Statali di accesso ai trafori.

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 143


5.5

NUMERO DI PRATICHE IN PROCEDURA SEMPLIFICATA DI AUTOCERTIFICAZIONE


E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA SU CUI ARPA HA ESPRESSO PARERE
Ai procedimenti cui l’ARPA ha risposto con pareri, vanno aggiunte le sia dai comuni alle quali, esaminata la documentazione tecnica, si è
autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive pervenute sia dal SUEL risposto con una presa d’atto (circa 600 pratiche nel 2009)

350
Autocertificazioni
300
Dichiarazioni sostitutive

250

200

150

100

50

0
2008 2009

PERCENTUALE DI PARERI COMPLESSIVAMENTE ESPRESSI DA ARPA SUDDIVISI


PER TIPOLOGIA DI OPERA O ATTIVITÀ
Nel successivo grafico si riporta la distribuzione percentuale delle presentata documentazione sostitutiva. Le attività produttive sono
richieste di parere ricevute nel periodo 2005-2009, suddivise per state classificate sulla base di alcune macro-categorie presenti
tipologia di opera o attività produttiva interessata. nell’elenco ATECO 2007 introdotto dall’ISTAT. In particolare, la
Gli edifici sensibili quali edifici residenziali, scuole e ospedali principale distinzione è stata effettuata tra le attività economiche
che possono subire l’impatto disturbante del rumore, sono che appartengono al comparto manifatturiero con produzione
prevalentemente oggetto di valutazioni di clima acustico. di beni e alimenti, con quelle di commercio all’ingrosso e al
Le altre tipologie considerate sono invece attività o opere che dettaglio, pubblici esercizi in cui rientrano attività di alloggio
possono essere sorgente di rumore nell’ambiente e per le quali e ristorazione e di intrattenimento e divertimento, e attività di
va effettuato lo studio previsionale di impatto acustico prodotto o servizio di vario genere.

infrastrutture
edifici sensibili
trasporto
6%
2%

attività temporanee
4% attività commerciali
27%

attività di servizio
7%

attività
manufatturiere
pubblici esercizi 14%
40%

144 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.5

PERCENTUALE DI PARERI COMPLESSIVAMENTE ESPRESSI DA ARPA SUDDIVISI


PER AREA TERRITORIALE DI PROVENIENZA

La statistica relativa alla provenienza delle pratiche analizzate dal comunità montane Grand Combin, Grand Paradis, Mont Emilius
2005 al 2009 è stata effettuata suddividendo il territorio così come e Valdigne-Mont Blanc (39 comuni);
è strutturato lo Sportello Unico degli Enti locali della Valle d’Aosta, • Bassa Valle da cui provengono le pratiche relative ai comuni
che prevede i seguenti poli: delle comunità montane Evançon, Monte Cervino, Mont Rose e
• comune di Aosta; Walser (34 comuni).
• Alta Valle da cui provengono le pratiche relative ai comuni delle

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 145


APPROFONDIMENTO

I Piani di Classificazione Acustica


in Valle d’Aosta

C
on la normativa regionale in materia di prevenzione e riduzi- Attività/area Classi acustiche Estensione
one dell’inquinamento acustico emanata nel 2006 e, con la interessata previste fascia di rispetto
più recente legge regionale 20/2009, è stato recepito un fon-
classe 0 (al fine
damentale strumento di gestione del territorio di cui dovranno dis- dell’inserimento in tale
porre i comuni al fine di prevenire e ridurre gli effetti nocivi e fasti- aree remote ovvero
classe non si deve
aree di alta montagna
diosi del rumore originato da sorgenti artificiali e tutelare l’ambiente avere l’innalzamento
esterne a quelle in
dei livelli di rumorosità
sonoro naturale considerato come parte integrante del paesaggio. cui sono previste o
ambientale in ogni
/
La classificazione acustica del territorio, prevista dalla legge quadro insediate attività stabili
banda di 1/3 di ottava
o temporanee di ogni
447/1995 e dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri 14 tipo
per effetto di sorgenti
novembre 1997, ha come obiettivo finale il contributo specifico per gli artificiali singolarmente
identificabili)
aspetti di acustica ambientale agli indirizzi di sviluppo urbanistico e il
risanamento delle aree in cui si verificano criticità acustiche evidenzi- attività agricole
ate dal superamento dei valori limite ad esse assegnati. all’aperto con in classe II per almeno
possono essere
macchinari e 100 m. nella zona
Ad oltre tre anni dall’emanazione, con la deliberazione della Giunta inserite in classe III
attrezzature rumorose circostante
regionale n. 3355 del novembre 2006, degli specifici criteri per la pre- fisse
disposizione della classificazione acustica dei territori comunali, le possono essere
amministrazioni comunali della Valle d’Aosta hanno avviato le proce- aziende agricole classificate in classe in classe II da 100 a
dure per la predisposizione e l’approvazione di tali piani. Ad oggi tutti con caratteristiche di III per un raggio di 100 200 m, in classe I per
i comuni hanno predisposto una proposta di classificazione acustica alpeggio m circostante gli edifici l’area adibita a pascolo
utilizzati per le attività
e la maggior parte di essi lo ha fatto in forma associata attraverso
la comunità montana di appartenenza. Il presente approfondimento rifugi gestiti con
possono essere inseriti in classe I fino a un
si prefigge di evidenziare le peculiarità dei criteri di classificazione servizio di ristoro e di
in classe II raggio di 100 m.
albergo
fissati dalla DGR 3355/2006 e di fare il punto sullo stato di attuazione
delle zonizzazioni acustiche comunali in Valle d’Aosta. esercizi commerciali sono da inserire in
in classe II per ulteriori
in zone rurali e di classe III nello loro
100 m. ed in classe
montagna connessi immediate vicinanze
I da 100 a 200 m. di
alla frequentazione (déhors e pertinenze
distanza
CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE turistica esterne)
ACUSTICA DEI TERRITORI COMUNALI stazioni funiviarie di
La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio sono da classificarsi in da estendere alle
partenza e arrivo e
classe IV sia in estate relative aree di
comunale in zone acustiche omogenee in base all’uso, per le quali tratto di infrastruttura di
che in inverno pertinenza
collegamento
sono previsti differenti valori limite di rumore.
Per una corretta individuazione di Unità Territoriali Omogenee (UTO) da classificare in
devono essere
acusticamente si deve tenere in conto degli strumenti di gestione e previste nell’intorno
classe IV nel periodo di
di dimensioni
pianificazione urbanistica vigenti o non ancora del tutto attuati, qua- svolgimento dell’attività
complessive
li il Piano Regolatore generale comunale (legge regionale 11/1998 sciistica
non superiori a 150 m
“Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale in Valle d’Ao- piste da sci
negli altri periodi
sta”) ed i relativi strumenti attuativi quali il Piano Urbanistico di Detta- in classi inferiori a
glio (PUD), il Piano Urbano del Traffico (PUT) laddove esistente, ed il seconda della fruizione /
Piano Territoriale Paesistico della Valle d’Aosta (PTP). del territorio e del
paesaggio sonoro
In via generale si deve anche tener conto dell’uso effettivo del terri-
torio, con particolare riferimento alle attività di qualsiasi tipo in esso Tabella 1 Criteri specifici previsti dalla DGR 3355/2006 per la classificazione
svolte, alle infrastrutture di trasporto, ai recettori sensibili, alle aree acustica dei territori comunali
a vario titolo tutelate o tutelabili. La citata deliberazione della Giun-
ta regionale prevede, attraverso tre successive fasi, l’assegnazione
delle UTO individuate alle 6 classi acustiche, partendo da quelle per STATO DI AVANZAMENTO DEI PIANI DI
le quali vi è una buona corrispondenza con le destinazioni d’uso del CLASSIFICAZIONE ACUSTICA IN VALLE D’AOSTA
piano regolatore (I, V e VI), per proseguire poi, in base ad una analisi Al 31 dicembre 2009 su un totale di 74 comuni della Valle d’Aosta,
qualitativa sulla presenza di attività e sul livello di urbanizzazione del 62 (84%) hanno presentato una proposta di classificazione acu-
territorio, con quelle intermedie (II, III e IV). stica. Nella successiva figura 1 si riporta lo stato di avanzamento,
L’ultima fase corrisponde alla classificazione di aree caratteristiche rispetto all’iter procedurale previsto dalla normativa regionale, dei
del territorio della Valle d’Aosta, in considerazione sia del valore pri- Piani di Classificazione Acustica in Valle d’Aosta. Per tutti i comuni
mario di integrità dell’ambiente alpino, sia di specifiche attività uma- la cui classificazione acustica risulta in fase di approvazione è già
ne che si svolgono in aree remote. stato espresso il parere congiunto dell’Amministrazione regionale e
dell’ARPA.
L’obbligo per i comuni di dotarsi dei Piani di Classificazione Acusti-
PECULIARITÀ DEL TERRITORIO DELLA ca è coinciso con l’obbligo di adeguare i propri strumenti urbanistici
VALLE D’AOSTA E CRITERI SPECIFICI al Piano Territoriale Paesistico (PTP) ed alle indicazioni contenute
PER LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA nella legge regionale 11/1998 che disciplina l’urbanistica e la pianifi-
In generale, i criteri per la classificazione acustica mirano a garantire, cazione territoriale in Valle d’Aosta. Quasi sempre le due procedure
ad ogni porzione del territorio, livelli di rumorosità ambientale com- – adeguamento dei PRG e predisposizione dei Piani di Classifica-
patibili con le destinazioni d’uso e le attività che in esso si svolgono. zione Acustica – non hanno seguito percorsi paralleli e ciò significa
Con la deliberazione della Giunta regionale 3355/2006 si è tenuto che, una volta dotati di un nuovo PRG, i comuni dovranno verificare
conto delle caratteristiche peculiari del territorio della Valle d’Aosta, ed eventualmente aggiornare la classificazione acustica in base alla
contrassegnato dalla preponderanza di aree rurali, di pascolo monta- nuova zonizzazione urbanistica.
no e boschive, nonché dalla presenza di estese zone di alta monta-
gna. Tali territori possono essere inoltre interessati da frequentazione
turistica o da attività agricole stagionali. Per questi casi sono stati
definiti specifici criteri di classificazione che sono sintetizzati nella
sottostante tabella 1.

146 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


APPROFONDIMENTO

Figura 1 Stato di avanzamento dei Piani di Classificazione Acustica in Valle d’Aosta

ANALISI DEI PIANI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA PIANI DI CLASSIFICAZIONE PRESENTATI -


PROPOSTI SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE
È stata condotta un’analisi sulla base dei dati riportati nelle proposte NELLE DIFFERENTI CLASSI ACUSTICHE PREVISTE
dei Piani di Classificazione Acustica pervenute all’ARPA. Nei succes- È interessante osservare che più della metà (52,6%) del territorio
sivi grafici si riporta la percentuale complessiva di territorio (a) e di regionale ricade in classe I, rispecchiando la presenza di ampi spazi
popolazione (b) rientrante in ogni classe acustica. verdi rurali e boschivi e di estese aree alpine di alta quota. Tale esten-
sione è pressoché priva di insediamenti abitativi (0,6%). Al contrario,
più della metà (55,8%) della popolazione ricade nelle aree classifica-
te in classe III, corrispondenti solo al 12,2% dell’estensione.
Questo aspetto riflette una realtà di nuclei abitativi concentrati lungo
le valli e per lo più di ridotte dimensioni, con moderata presenza di
attività produttive, dove le infrastrutture del traffico hanno prevalen-
temente funzione di attraversamento.

3,4 0,2 0,6 1,7 0 0,2


0
12,2 9,1
40,0
24,1
55,8 52,6

Classe 0 Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 0 Classe 1 Classe 2 Classe 3

Classe 4 Classe 5 Classe 6 Classe 4 Classe 5 Classe 6

a b

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 147


5.6

Stato di avanzamento dei piani di risanamento


delle infrastrutture stradali

L’indicatore rispecchia lo stato di avanzamento dei piani


di risanamento delle infrastrutture di trasporto stradali in Riferimenti normativi
riferimento agli adempimenti previsti dalla normativa nazionale
sull’inquinamento acustico e alle recenti norme che recepiscono le Normativa di riferimento
direttive europee. Legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro
sull’inquinamento acustico”
Decreto ministeriale 29 novembre 2000 “Criteri per la
predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori
Classificazione dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture,
dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del
rumore”
Area tematica SINAnet Decreto del Presidente della Repubblica n. 142 del
Rumore 30/03/2004 “Disposizioni per il contenimento e la
prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal
Tema SINAnet traffico veicolare a norma dell’articolo 11 della legge 26
(Rumore) ottobre 1995, n. 447”
Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 “Attuazione della
direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla
DPSIR gestione del rumore ambientale”
R Legge regionale 30 giugno 2009, n. 20 “Nuove disposizioni
in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento
Determinanti • Pressioni • Stato • Impatto • Risposte acustico. Abrogazione della legge regionale 29 marzo 2006,
n.9.” e deliberazione della Giunta regionale 10 novembre
2006, n. 3355 “Approvazione dei criteri di cui agli articoli
Qualità dell’informazione ☺ 2, comma 3, 4 comma 3, 8 comma 3 e 9, comma 3 della
legge regionale 29 marzo 2006, n. 9 recante Disposizioni in
materia di tutela dell’inquinamento acustico”
Giudizio di stato
Relazione con la normativa
Tendenza N.A. La quantificazione dell’indicatore è richiesta esplicitamente
dalla normativa che prevede specifici adempimenti quali
mappature acustiche al fine di individuare le aree in cui si
ha il superamento dei valori limite del rumore prodotto dalle
infrastrutture di trasporto. Successivamente la normativa
prevede la presentazione di piani di risanamento e d’azione
al fine di ridurre il numero di popolazione esposta agli
alti livelli di rumore prodotti dalle infrastrutture stradali e
ricondurre i medesimi entro i valori limite previsti

Livelli normativi di riferimento


Sono indicati nel DPR 142/2004

Copertura
Cope
p rtura temp
temporale
porale e spaziale
sp
paziale

Aggiornamento
Dicembre 2009

Periodicità di aggiornamento
Aggiornamento dei dati al procedere della presentazione
dei piani di risanamento e d’azione

Copertura territoriale
Infrastrutture di trasporto veicolare presenti sul territorio
della Valle d’Aosta

148 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta


5.6

Elaborazione e presentazione

Le infrastrutture stradali costituiscono la principale fonte di Si osserva che gli adempimenti richiesti dalle due normative sono
inquinamento acustico e la maggiore causa di esposizione al complementari tra loro. Lo scopo è di quantificare l’esposizione
rumore da parte della popolazione. La normativa comunitaria a rumore della popolazione attraverso mappature acustiche
e italiana prevedono una serie di adempimenti finalizzati alla del territorio al fine della sua progressiva riduzione attraverso i
prevenzione, al controllo ed al contenimento di tale forma di piani di contenimento e abbattimento del rumore. Le mappature
inquinamento ambientale. L’argomento è stato affrontato sin acustiche strategiche e i piani d’azione previsti dalla direttiva
dall’emanazione della legge 447/1995 a livello nazionale e a livello 2002/49/CE dovranno essere coordinati con gli eventuali piani di
comunitario attraverso il recente decreto legislativo 194/2005 di risanamento acustico già adottati in attuazione della legislazione
attuazione della direttiva 2002/49/CE. È tuttavia da segnalare un nazionale.
certo ritardo nell’applicazione delle norme previste dalla legge È tuttavia da segnalare che il decreto legislativo 194/2005 prevede
447/1995 dovuto alla posticipata emanazione del decreto del una serie di decreti attuativi, non ancora emanati, con l’indicazione
Presidente della Repubblica 142/2004 che ha fissato fasce di di criteri per l’armonizzazione delle due normative. Dal punto di vista
pertinenza e valori limite per le differenti tipologie di infrastrutture più strettamente tecnico è da segnalare che la direttiva 2002/49/CE
stradali. introduce due nuovi descrittori, Lden e Lnight, differenti da quelli
Ad oggi la norma nazionale è stata solo in parte attuata e mostra attualmente in uso. I valori limite per questi nuovi descrittori acustici,
una serie di criticità e problematiche di diversa natura anche alla non ancora definiti, dovranno essere il più possibile compatibili con
luce delle concomitanti disposizioni previste in materia a livello quelli attualmente in vigore per garantire la massima sinergia tra le
comunitario. azioni di pianificazione e risanamento previste dalla legge 447/1995
Il quadro fino ad ora raccolto sullo stato di avanzamento delle e quelle introdotte dalla direttiva.
opere di risanamento lungo le infrastrutture di trasporto stradale
previste nelle differenti fasi dal decreto ministeriale 29 novembre Nelle seguenti tabelle è riportato l’aggiornamento per la Valle
2000 evidenzia un chiaro ritardo delle azioni di risanamento d’Aosta della documentazione presentata che si riferisce agli
delle infrastrutture in gestione ad enti pubblici (ANAS, regioni, adempimenti previsti dalle due normative. Sono in questi anni
province, comuni). In nessun caso è stata completata la prima proseguiti gli interventi di mitigazione della rumorosità da traffico
fase conoscitiva dei livelli di rumore presenti sul territorio e la veicolare tramite la posa di barriere acustiche lungo alcuni tratti
predisposizione dei piani di risanamento appare ancora, nella dell’autostrada A5 Torino-Aosta. Tali lavori fanno seguito ad una
maggior parte dei casi, come un adempimento sconosciuto. Al fase di concertazione tra l’Amministrazione regionale, i comuni
contrario è da sottolineare l’impegno dei gestori di infrastrutture interessati, l’Ente gestore dell’infrastruttura (SAV - Società
autostradali che ha portato in molti casi alla chiusura della prima Autostrade Valdostane S.p.A.) e l’ARPA antecedente l’entrata in
fase di individuazione delle aree in cui ci sono superamenti dei vigore dei regolamenti di esecuzione di cui all’articolo 11 della
valori limite vigenti, ed in alcuni casi alla presentazione del piano di legge 447/1995. Successivamente sono stati presentati da parte
risanamento acustico. Tutte le date previste dal decreto ministeriale di SAV i piani di contenimento e abbattimento del rumore prodotto
per la presentazione dei piani sono scadute al 16 giugno 2007 dall’infrastruttura autostradale all’interno delle fasce di pertinenza
(36 mesi dopo l’entrata in vigore del decreto del Presidente della acustica riguardanti tutto il tratto compreso tra Quincinetto e il
Repubblica 142/2004). raccordo Aosta Est. Essendo l’infrastruttura di interesse nazionale,
Ad integrare questo quadro normativo si è inserito il decreto per tali piani è stata completata la procedura di verifica dei requisiti
legislativo 194/2005 di attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa richiesti dal decreto ministeriale 29 novembre 2000, a seguito della
alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Anche in quale verrà avviata la fase istruttoria per l’acquisizione dell’intesa
questo caso i termini per la presentazione dei piani d’azione sono da parte della Conferenza unificata e l’approvazione da parte del
già scaduti il 18 luglio 2008 per gli assi stradali principali con più di Ministero dell’Ambiente.
6 milioni di veicoli/anno mentre per le altre principali infrastrutture Si riporta in tabella 1 la sintesi degli adempimenti richiesti per i
di trasporto con più di 3 milioni di veicoli/anno la scadenza è al 18 quali non sono ancora scaduti i termini di presentazione della
luglio 2013. documentazione.

Decreto interessato Tipologia di infrastruttura Adempimento richiesto Scadenza temporale


Mappatura acustica e mappe acusti-
30 giugno 2012
Assi stradali principali con più di 3 che strategiche
d.lgs. 194/2005
milioni di veicoli/anno Elaborazione e trasmissione dei piani
18 luglio 2013
d’azione

5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta 149


5.6

La situazione aggiornata delle azioni in ordine agli adempimenti


normativi è invece riassunta nelle tabelle seguenti.

STATO DI PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA IN TERMINI DI ABBATTIMENTO


DEL RUMORE PRODOTTO DALLE INFRASTRUTTURE STRADALI
Fase II DM 29/11/2000”
Fase I DM 29/11/2000 Presentazione della Presentazione del
Società Tratte autostradali Presentazione del
“Individuazione delle aree Mappatura acustica di cui Piano d’azione di cui al
o Ente gestore interessate piano di contenimento e
di superamento dei limiti” al d.lgs. 194/2005 d.lgs.194/2005
abbattimento del rumore
SAV A5 Quincinetto Aosta SI SI SI SI
Autostrade e S.S. di
ANAS NO NO SI NO
competenza
Traforo del Gran San
SITRASB SI NO (*) Non dovuta Non dovuta
Bernardo
Soggetta alla da valutare in base ai
Autostrada A5 Aosta -
RAV SI NO (*) presentazione entro il 30 risultati della mappatura
Traforo del Monte Bianco
giugno 20012 acustica
Strada Statale n° 26 dir
dall’uscita della galleria
ANAS – SITMB
Brenva al piazzale del SI NO Non dovuta Non dovuta
RAV
Traforo del Monte Bianco
(T1)

(*) Il Piano non è stato presentato in quanto il gestore ha dichiarato che l’infrastruttura di propria competenza, rispettando i limiti vigenti, non necessita di interventi di
risanamento acustico

Rispetto all’installazione di barriere antirumore già approvata in è fatto riferimento nella relazione sullo stato dell’ambiente 2007,
un piano di interventi di mitigazione predisposto dalla Società si riporta nella seguente tabella l’aggiornamento sulle azioni già
Autostrade Valdostane (SAV) negli anni precedenti, e ai quali si concluse.

AGGIORNAMENTO DELL’INSTALLAZIONE DI BARRIERE ANTIRUMORE AD OPERA DI S.A.V.


SUL TRATTO DI A5 QUINCINETTO-AOSTA
Tratto oggetto di intervento (Km)
Strada interessata Comune e località
previsti approvati ultimati
Hône località Nerey-Ruine 0,936 (dir Ao) 0,645 (dir Ao) 0,645 (dir Ao)
Hône altre località 0,519 non ancora /
1,134 (dir Ao)
A5 Quincinetto-Aosta Verrès località Case popolari 0,250 (dir Ao) 0,210 (dir Ao)
1,052 (dir To)
Verrès altre località 1,116 non ancora /
Donnas 1,531 0,490 (dir To) 0,490 (dir To)

Fonti dei dati ARPA Valle d’Aosta, ISPRA, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Gestori di infrastrutture

150 5ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Valle d’Aosta

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