Terapia Genica
Terapia Genica
Terapia Genica
LA NASCITA
Svantaggi: • Potenziale oncogeno perché si integrano nel genoma dell'ospite in molteplici siti. • Possono
provocare malattia nell'uomo. • Sono difficili da coltivare.
ADENOVIRUS = Gli adenovirus, che nell'uomo provocano infezioni del tratto
respiratorio, presentano un genoma costituito da un doppio filamento di DNA di circa 35
kb(migliaia di basi), 30 dei quali possono essere rimpiazzati col gene di interesse. Una volta
all'interno della cellula, l'adenovirus non si integra nel genoma ma si replica nel nucleo.
Vantaggi: Svantaggi:
• Sicuri (non si integrano nel genoma). • Espressione transiente.
• Facilmente manipolabili. • Alta risposta immunitaria.
• Stabili.
• Si ottengono alti titoli.
• Ampio trofismo.
• Infettano anche cellule quiescenti.
• Possono veicolare inserti di grosse dimensioni
(36Kb)
I VIRUS ADENO-ASSOCIATI: appartengono alla famiglia dei parvovirus, piccoli virus
non patogeni per l'uomo, hanno un genoma formato da una molecola di DNA a singolo filamento di
circa 5 kb e possono infettare cellule proliferanti e non.
Per replicarsi autonomamente necessitano però di un altro virus che in genere è un adenovirus o un
herpesvirus.
Vantaggi: Svantaggi:
• Non sono patogeni per l’uomo. • Dimensioni ridotte del transgene (4.7
Kb).
• Sono stabili.
• Vettore ricombinante non ha integrazione
• Vengono ottenuti con alti titoli.
sito specifica.
• Alta efficienza di trasferimento genico.
• Ampio trofismo.
• Infettano sia cellule in divisione che non.
• Integrazione del transgene.
Herpes simplex virus
DNA NUDO
L'inserzione di DNA nudo è la procedura più lineare e più semplice ed inoltre permette di
trasferire costrutti genici di grandi dimensioni. Consiste nell'iniettare il gene
terapeutico, legato ad un plasmide, direttamente nella cellula tramite l'utilizzo d’una pipetta.
Lo svantaggio di questa metodica consiste nel fatto che bisogna iniettare il
DNA in ogni cellula, una per una. Il rendimento, inoltre, è decisamente basso
I LIPOSOMI
I Liposomi sono vescicole sferiche la cui parete è composta da un doppio strato fosfolipidico.
Usando liposomi cationici è possibile far
complessare ad essi il DNA, che a pH neutro presenta carica negativa.
Il complesso DNA-liposoma può fondersi con la membrana cellulare ma nella
maggior parte dei casi viene internalizzato tramite endocitosi. Successivamente il DNA viene liberato nel
citoplasma, entra nel nucleo e viene espresso. Sfortunatamente questo processo è a bassa efficienza in quanto si
è visto che solo lo 0,1% del DNA introdotto viene espresso. Per ovviare a ciò nei liposomi sono state
anche inserite proteine ed anticorpi che possano aumentare l'efficacia della procedura minimizzando la
degradazione del DNA e facilitando il corretto direzionamento della vescicola.
Polimeri cationici
• distrofia muscolare • fibrosi cistica • emofilia • In realtà con questa terapia • malattie cardiovascolari • Infine la terapia genica può
diabete di tipo I • malattie possono essere trattate anche malattie neurodegenerative trattare anche malattie
metaboliche (fenilchetonuria) malattie che colpiscono chi è (morbo di Alzheimer, morbo acquisite quali: • Traumi di
• anomalie fisiologiche geneticamente predisposto, di Parkinson etc.) vario tipo (fratture ossee,
(mucopolisaccaridosi, ma che dipendono fortemente ferite, ustioni) • Ischemie
sindrome di Gaucher etc.) da fattori ambientali, come ad (necrosi dei tessuti causate da
esempio il cancro un'interruzione dell'apporto
sanguigno) • Infezioni
ADA-SCID (Severe combined immuno deficiencies)
L'ADA-SCID è una rara patologia che appartiene al gruppo delle immunodeficienze severe combinate
(SCID), malattie in cui il sistema immunitario è gravemente compromesso, al punto che l’organismo è
incapace di difendersi dagli agenti infettivi. Nella maggior parte dei casi, l’ADA-SCID si manifesta già a
partire dai primi mesi di vita con infezioni ricorrenti, spesso sostenute da germi normalmente innocui per
l’uomo e caratterizzate da un decorso particolarmente aggressivo. Il
sistema immunitario di questi bambini è così gravemente compromesso che il loro organismo è incapace
di difendersi persino da infezioni comuni come il raffreddore o la varicella. In passato questi bambini
erano costretti a vivere isolati dal mondo e in ambienti con aria filtrata per sopravvivere (da qui la
definizione di "bambini bolla", oggi superata). Generalmente, le prime manifestazioni sono di carattere
infettivo, a cui si associano poi altri fenomeni quali rallentamento nella crescita, anomalie scheletriche,
sordità, alterazioni neurologiche e comportamentali, fenomeni autoimmuni. In assenza di un trattamento
efficace, la malattia può risultare fatale entro i primi anni di vita.
È una malattia molto rara: si stima che nascano 15 nuovi casi all’anno in Europa e 350 nel mondo.
Come si trasmette l'ADA-SCID?
Entrambi presentavano però diversi limiti. Il trapianto di midollo osseo poneva in essere la difficoltà di trovare
un donatore compatibile.
Inoltre, c’era il rischio che si verificasse il fenomeno del graft-versus-host (le cellule del paziente attaccano e
distruggono quelle del midollo osseo perché le considerano “estranee), causato dall’incompatibilità immunologica
tra donatore e trapiantato, comune effetto collaterale del trapianto di midollo osseo.
La terapia enzimatica sostitutiva, in alternativa, veniva applicata in tutti quei casi in cui era impossibile trovare
un donatore di midollo compatibile con il paziente. Usata ancora oggi, si basa su iniezioni intramuscolari di
adenosin deaminasi bovina, da somministrare ogni settimana, ma la sua efficacia a lungo termine tende a
diminuire nel tempo.
Nel tentativo di aggirare tutti i problemi delle terapie tradizionali, la ricerca si è concentrata sullo sviluppo di una
terapia genica che permettesse di ingegnerizzare geneticamente le cellule del paziente stesso.
L’ INFARTO
L’esperimento, a guida italiana e pubblicato sulla rivista Nature, è stato ottenuto sui maiali e i dati fanno sperare che in cinque
anni si possa sperimentare sull’uomo. Una nuova terapia genica è
riuscita a riparare il cuore da un infarto, cancellando o riducendo le sue cicatrici e stimolando la rigenerazione con la
proliferazione delle cellule cardiache. Nella ricerca sono state trasferite nel cuore di maiali colpiti da
infarto sequenze di informazione genetica, chiamate micro - RNA che, come registi molecolari, regolano l’espressione di altri
geni. La sequenza utilizzata, indicata con la sigla microRNA-199, è stata trasferita nel tessuto del cuore a bordo di un virus reso
inoffensivo e utilizzato come navetta. Arrivata a destinazione, ha stimolato la rigenerazione del cuore nel maiale, portando al
recupero quasi completo della sua funzionalità un mese dopo l’infarto. Perché si arrivi a una sperimentazione
sull’uomo ci vorrà ancora tempo. «Il trattamento finora è stato condotto con un virus modificato, ma ciò non ci consente di
controllare in maniera precisa il dosaggio di micro-RNA, il che può portare ad aritmie nel lungo andare. Dobbiamo imparare -
prosegue Giacca - a dosare nel tempo l’RNA, dandolo subito dopo l’infarto e basta, come se fosse un farmaco sintetico.
Sappiamo che è possibile perché è stato fatto nei topi». I ricercatori hanno iniziato a testare questa tecnica di somministrazione
nei maiali e pensano di avere i risultati entro 6 mesi. «Se tutto andrà bene come pensiamo - conclude - entro 5 anni potremmo
avere concluso la sperimentazione clinica sull’uomo».
TALASSEMIA
BETA
La talassemia beta è una malattia genetica che
pregiudica la produzione di emoglobina, la
proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue.
Nei
casi più gravi, i pazienti sono costretti a
sottoporsi a ripetute trasfusioni, che
compromettono la qualità della vita e hanno
ripercussioni importanti sullo stato di salute
generale. Il trapianto di midollo è il solo
intervento risolutivo attualmente disponibile,
ma non sempre è possibile trovare un donatore
compatibile.
La nuova terapia genica si rivolge ai pazienti con la forma più grave della malattia, di età
uguale o superiore ai 12 anni, e per i quali non è stato individuato un donatore. La procedura
prevede il prelievo delle loro cellule staminali ematopoietiche (quelle che originano tutte le
cellule del sangue), che vengono in seguito modificate il laboratorio, inserendo al loro interno
il gene corretto. Reinfuse infine nel paziente, le cellule modificate produrranno la forma di
emoglobina funzionante.
L'autorizzazione della Commissione Europea è stata preceduta dagli studi che hanno
dimostrato che la nuova cura è sicura ed efficace. Circa l'80% dei pazienti trattati ha infatti
potuto fare a meno delle trasfusioni una volta ricevuta la terapia genica, con effetti collaterali
perlopiù contenuti.
TERAPIA GENICA ? ECCO COSA NE
PENSA LA BIOETICA!
ESISTONO IN TEORIA DUE POSSIBILI TIPI DI TERAPIA GENICA;
IL PRIMO MIRA A CORREGGERE DIFETTI GENETICI IN CELLULE DELLA LINEA GERMINALE CON EFFETTO
SULLA DISCENDENZA.
IL SECONDO SI PROPONE DI RIDURRE O ELIMINARE DIFETTI MOLECOLARI A LIVELLO DELLE CELLULE
SOMATICHE CON EFFETTI LIMITATI SULL’ INDIVIDUO.
COME SI EVINCE ANCHE DA UN DOCUMENTO DEL COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA, LA TERAPIA
GENICA SULLA LINEA SOMATICA NON E’ CONCETTUALMENTE DIVERSA DA OGNI ALTRO TRATTAMENTO
TERAPEUTICO E PUO’ ESSERE CONSIDERATA SULLO STESSO PIANO DI UN TRAPIANTO DI ORGANO O DI
TESSUTO. LA
PRATICABILITA’ DELLA TERAPIA GENICA SOMATICA TROVA PIENA GIUSTIFICAZIONE NEL FATTO CHE ESSA ,
NON DISCOSTANDOSI PER ASPETTI ESSENZIALI DA ALTRE FORME DI INTERVENTO TERAPEUTICO, PUO’
ESSERE RICONDOTTA AL DIRITTO ALLA SALUTE CHE LEGGITTIMA IL COMPLESSO DI TALI ATTIVITA’
SANITARIE.
LA SITUAZIONE PER LA LINEA GERMINALE E’ MOLTO DIVERSA, INFATTI L’ INTERVENTO IN QUESTO CASO
E’ DIRETTO SUL PRE-EMBRIONE OVVERO SU UN ORGANISMO NELLE FASI INIZIALI DELLA SUA
FORMAZIONE. UN PRINCIPIO ETICO CHE PUO’ ESSERE CHIAMATO IN CAUSA NELLA TERAPIA GENICA E’
QUELLO DELLA INTANGIBILITA’ DEL PATRIMONIO EREDITARIO, DI UN SOGGETTO ,CHE, SUL PIANO
SCIENTIFICO TROVA SOSTEGNO NEL PRINCIPIO DELLA CONSERVAZIONE DELL’ IDENTITA’ GENETICA.
ECCETTO POCHISSIME ECCEZIONI (L’ INSERIMENTO DI UN GENE PROVENIENTE DALLO
STESSO EMBRIONE O PROVENIENTE DA UNO DEI GENITORI) TUTTI GLI ALTRI INTERVENTI CORRETTIVI
ESEGUITI SULLA LINEA GERMINALE CON MATERIALE ESTRANEO PORTANO A UNA MODIFICAZIONE DEL
GENOMA CON CONSEGUENZE NON PREVEDIBILI NELLO SVILUPPO DELLO STESSO INDIVIDUO E DELLA
SUA DISCENDENZA. IL PROBLEMA SI ESTENDE ALLA COMUNITA’, IN QUANTO UN INTERVENTO
SISTEMATICO SUL GENOMA DI SINGOLI INDIVIDUI PUO’ AVERE RIFLESSI SULLA STRUTTURA GENETICA
DELLA POPOLAZIONE.
SU QUESTO TEMA BIOETICO SI SONO CREATE POSIZIONI CONTRAPPOSTE:
- DA UNA PARTE C’E’ CHI SOSTIENE L’ IMPERATIVO CATEGORICO DI LASCIAR FARE ALLA NATURA O DI
LIMITARSI A CONTROLLARE IL PROCESSO NATURALE
- DALL’ ALTRA PARTE C’E’ CHI GIUDICA LECITO E DOVEROSO INTERVENIRE NEL PROCESSO VITALE PER
EVITARE RISULTATI PATOLOGICI NON DESIDERATI NELLA FUNZIONE RIPRODUTTIVA ED ESIGE LA SCELTA
CONSAPEVOLE DELLE SINGOLE PERSONE PER AVERE RISULTATI MIGLIORI DI QUELLI DERIVANTI DALL’
EVOLUZIONE NATURALE, SOPRATTUTTO IN CASO DI MALATTIE GENETICHE.