Vai al contenuto

Teorema di Kellogg (punto fisso)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 21 gen 2020 alle 18:32 di BohemianRhapsody (discussione | contributi) (cat più specifica)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

In analisi matematica, il teorema di Kellogg è un teorema di punto fisso che fornisce una condizione di unicità per il punto fisso dato dal teorema di Brouwer (e dal teorema di Schauder, nel caso a dimensione infinita). Il teorema è stato dimostrato nel 1975 da R. B. Kellogg, e pubblicato sulla rivista Proceedings of the AMS.

Il teorema di Brouwer garantisce, data una funzione continua definita sul disco chiuso:

l'esistenza di un punto fisso, cioè un tale che .

Il teorema di Kellogg garantisce che, sotto opportune ipotesi, tale punto fisso è anche unico, similmente a quanto accade nel teorema delle contrazioni. Nello specifico stabilisce che se valgono le ipotesi seguenti:

  • La funzione è una funzione completamente continua definita sulla chiusura di un sottoinsieme aperto convesso in uno spazio di Banach reale.
  • Per ogni in , la derivata non ha autovalore 1.
  • Non esistono punti fissi sul bordo. In altre parole, per ogni in .

Allora ha un unico punto fisso nell'interno .

Esiste una seconda versione del teorema:

sia un sottoinsieme aperto, convesso e limitato di uno spazio di Banach reale . Sia un'applicazione continua, compatta e differenziabile secondo Fréchet su . Si supponga che:

  • per ogni , 1 non è un autovalore di .
  • per ogni , si ha .

Allora ha un unico punto fisso in .

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica