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Bóg się rodzi

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Natale, Grigory Gagarin
Franciszek Karpiński (info file)
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Bóg się rodzi — versione strumentale

Bóg się rodzi (Nasсe Dio) è un tradizionale canto natalizio polacco, il cui testo è stato scritto nel 1792 da Franciszek Karpiński e pubblicato per la prima volta nell'opera Pieśni nabożne ("Canzoni religiose"). La melodia risale probabilmente al XVI secolo, all'epoca del re Stefano Báthory.[1]

In Polonia il brano è considerato una sorta di inno nazionale,[2], ed è stato cantato da numerosi cantanti polacchi, tra cui Anna Maria Jopek, Violetta Villas, Michal Bajor, Ryszard Rynkowski, Krzysztof Krawczyk ed Eleni Tzoka.[senza fonte]

Su questo canto, Papa Giovanni Paolo II basò il suo tradizionale discorso di auguri natalizi il 23 dicembre 1996 nell'Aula Paolo VI.[3] Il pontefice citò le parole dell'inno, commentando: "il poeta ha presentato il mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio, adoperando i contrasti per esprimere ciò che è essenziale al mistero: il Dio infinito, assumendo la natura umana ha assunto contemporaneamente i limiti, la finitezza propria della creatura".[4]

Nel campo di sterminio

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Fu cantato dai prigionieri polacchi nel Campo di concentramento di Auschwitz; una testimonianza del prigioniero Jozef Jedrych, conservata nel Museo di Auschwitz, descrive come "iniziarono a cantare canti tedeschi, poi come onde del mare arrivarono le parole [di un canto polacco]: Dio è nato, le potenze tremano".[5]

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