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Adele Cambria

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Adele Cambria negli anni settanta

Adele Cambrìa (Reggio Calabria, 12 luglio 1931Roma, 5 novembre 2015[1]) è stata una giornalista, scrittrice e attrice italiana, fu una delle più note femministe italiane[2].

Figura centrale nella cultura italiana pre e post-Sessantotto con Camilla Cederna ed Oriana Fallaci, vicina alla sinistra progressista e al Partito radicale di Marco Pannella,[3] è stata fin dagli albori una sostenitrice del movimento femminista. Ha collaborato con giornali e riviste ed ha pubblicato diversi libri. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria, si è laureata in giurisprudenza all'Università degli Studi di Messina, avvicinandosi al giornalismo nel 1956 dopo essersi trasferita a Roma, dove ha risieduto fino alla morte.[4]

Nel 1957 sposa il giornalista Bernardo Valli, da cui avrà i figli Emilio e Luciano; i due si separeranno dopo qualche anno.[5]

Autrice di opere di narrativa ed altre destinate al teatro,[6] è stata, insieme a Dacia Maraini, fra le fondatrici del Teatro La Maddalena di Roma. Amica di Pier Paolo Pasolini[7] è stata anche attrice in alcuni suoi film.

Come altri intellettuali progressisti presta la sua firma quale direttrice responsabile al quotidiano Lotta Continua (pur non avendone la direzione politica) per garantire la libertà di espressione e permettere al giornale di uscire, e di conseguenza nel 1972 è finita sotto processo (poi assolta) per un articolo sull'assassinio di Calabresi, a seguito del quale la Cambria si era dimessa, non condividendolo. Negli anni successivi ha aderito al Partito Socialista Italiano.[8]

Come giornalista ha esordito nel 1956 scrivendo sul quotidiano Il Giorno, quando era stato appena fondato da Gaetano Baldacci, ed ha collaborato a Il Mondo di Mario Pannunzio. Con Il Giorno è poi tornata a scrivere nuovamente fra il 1985 ed il 1997. Ulteriori collaborazioni giornalistiche:

Ha collaborato dal 1963 con la Rai, realizzando fra il 2000 e il 2003 per RaiSat trentanove trasmissioni sull'immagine televisiva della donna (E la Tv non creò la donna); è stata poi autrice di Trittico meridionale, tre trasmissioni sul meridione d'Italia dedicate rispettivamente a Ernesto de Martino (La terra del rimorso), Maria Occhipinti (La rivolta dei non-si-parte), Reggio Calabria (Dalla rivolta al professore). Per RaiSat Album ha poi firmato nel 2003 il numero zero di una serie televisiva dedicata alla storia del gossip. A partire dall'inizio 2011 alla giornalista viene affidata una rubrica all'interno della trasmissione di LA7, Le invasioni barbariche.

Opere letterarie

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  • Nonostante Gramsci, rappresentato in prima nazionale al Teatro La Maddalena di Roma, il 25 maggio 1975.
  • In principio era Marx - La moglie e la fedele governante, prima italiana al Teatro Bellini di Napoli (1980) – premio Fondi La Pastora 1979
  • La regina dei cartoni (1985-2001) – rappresentato all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles dal Collettivo teatrale "Isabella Morra"

Regie teatrali

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  • Di madre in madre di Muzi Epifani e Francesca Pansa, Teatro La Maddalena di Roma (1978)

Riconoscimenti

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  1. ^ Repubblica.it
  2. ^ Stephan Liberski, La Cité des femmes, Albin Michel, 2018, ISBN 9782226429063.
  3. ^ Eventi a cui ha partecipato Adele Cambria, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata
  4. ^ Fonte: Blog ufficiale
  5. ^ Enciclopedia delle donne. Adele Cambria
  6. ^ Vedi: Ibs.it Archiviato il 15 maggio 2014 in Internet Archive.
  7. ^ Vedi: Ricordo di Pasolini
  8. ^ Adele Cambria racconta Adele Cambria Archiviato il 14 maggio 2014 in Internet Archive.
  9. ^ Vedi: Approfondimento Archiviato il 2 dicembre 2008 in Internet Archive.
  10. ^ Vedi: Regioni.diariodelweb.it[collegamento interrotto]

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN35115662 · ISNI (EN0000 0001 2278 2750 · SBN CFIV023490 · LCCN (ENn82006108 · GND (DE143081357 · BNF (FRcb127692191 (data)