Al-Biruni

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Abū al-Rayḥān Muḥammad ibn Aḥmad al-Bīrūnī

Abū al-Rayḥān Muḥammad ibn Aḥmad al-Bīrūnī (o anche Abu Arrayhan Muhammad ibn Ahmad al-Biruni[1] o, in italiano, Albiruni, in persiano ابوریحان بیرونی‎, in arabo أبو الريحان البيروني?; Corasmia, 5 settembre 973Ghazna, 13 dicembre 1048) è stato un matematico, filosofo, scienziato e storico persiano, che fornì cospicui contributi nei campi della matematica, della medicina, dell'astronomia, dell'astrologia, della filosofia e delle scienze, ed è considerato come il "padre dell'indologia", "padre degli studi religiosi comparati",[2][3][4] "padre della geodesia moderna", e il primo antropologo.[5][6].

È noto anche per essere stato un maestro Sufi.[7]

Il cratere Al-Biruni, situato sul Mare Marginis della Luna, è stato così chiamato in suo onore. Gli è stato dedicato un asteroide, 9936 Al-Biruni.[8]

Illustrazione delle fasi lunari tratte dai lavori astronomici di Al-Biruni

Nacque in Corasmia (Khwārazm),[9]

«A Persian by birth, a rationalist in disposition, this contemporary of Avicenna and Alhazen not only studied history, philosophy, and geography in depth, but wrote one of the most comprehensive Muslim astronomical treatises, the Qanun Al-Masu'di.»

«In a celebrated preface to the book of Drugs, Biruni says: And if it is true that in all nations one likes to adorn oneself by using the language to which one has remained loyal, having become accustomed to using it with friends and companions according to need, I must judge for myself that in my native Khwarezmian, science has as much as chance of becoming perpetuated as a camel has of facing Kaʿba.»

Studiò matematica e astronomia sotto la guida di Abū Naṣr Manṣūr. Fu anche abile poliglotta: parlava, infatti, il persiano, l'arabo, il sanscrito,[10] il greco e aveva una discreta conoscenza anche del siriaco, dell'ebraico e del latino.

Fra i suoi più significativi contributi è meritevole di menzione il fatto che, a soli 17 anni, calcolò la latitudine di Kath (Khwārazm/Corasmia), basandosi sull'altezza massima apparente raggiunta dal Sole, ma è anche da ricordare che, al compimento dei 22 anni, scrisse diversi brevi trattati, incluso uno intitolato Cartografia, ovvero uno studio sulle proiezioni cartografiche che comprendeva la prima descrizione della proiezione azimutale equidistante[11]. In seguito sviluppò degli spunti che sono visti come un'anticipazione di un sistema di coordinate polari[12].

La proiezione di al-Bīrūnī riapparve in Europa, indipendentemente dall'opera del geografo persiano, dopo dieci secoli. Nel 1660 il geografo siciliano Giovan Battista Nicolosi ne pubblicò due esempi: uno era la rappresentazione dell'emisfero est, l'altro dell'emisfero ovest. Un'altra applicazione apparve a Parigi nel 1676 e altre seguirono ancora.[13]

Migliorò l'approssimazione del calcolo del raggio terrestre in 6 339,6 chilometri, migliorando la stima di 6 314,5 km, rispetto alla misura compiuta da Eratostene di Cirene nel 230 a.C.[14]

Prima del compimento dei 27 anni, al-Bīrūnī aveva scritto un libro intitolato Kitāb al-āthār al-bāqiya, tradotto in inglese nel 1879 da Eduard Sachau col titolo Chronology of Ancient Nations o Vestiges of the Past, in cui si riferisce a una precedente opera - ora perduta - che comprendeva uno scritto sull'astrolabio, uno sul sistema decimale, quattro sull'astrologia e due di carattere storico. In questo libro egli discute la sua concezione della storia e presenta uno studio dei calendari di diverse culture e civiltà; sono descritti inoltre episodi relativi a diverse religioni: Manicheismo, Buddismo, Giudaismo e Cristianesimo.

Si ritiene che le opere di al-Bīrūnī siano state 146 e di queste 95 dedicate all'astronomia, matematica e argomenti collegati come la geografia matematica.[15][16]

Egli tradusse dal sanscrito all'arabo lo Yatrasutra (Libro dei simboli) usato dai mistici hinduisti e buddisti, annotando le convergenze di pensiero (soprattutto col filosofo indiano Patanjali) e il sufismo.[7]

Contributi alla matematica

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Il metodo proposto da Al-Biruni per calcolare il raggio terrestre

Tra i suoi contributi alla matematica vi sono:

Al-Biruni nella cultura italiana

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Franco Battiato riprende da una citazione di al-Bīrūnī il titolo del suo album musicale Come un cammello in una grondaia, espressione usata dallo scienziato persiano per indicare l’inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico[17].

  1. ^ http://www.rudimathematici.com/archivio/164.pdf
  2. ^ Bukhara, the Eastern Dome of Islam: Urban Development, Urban Space By Anette Gangler, Heinz Gaube, Attilio Petruccio
  3. ^ Regimes of Comparatis edited by Renaud Gagné, Simon Goldhill, Geoffrey Lloyd
  4. ^ Al-Biruni: Father of Comparative Religion by Kamar Oniah Kamaruzzaman
  5. ^ Ahmed, Akbar S. (1984). "Al-Beruni: The First Anthropologist". RAIN. 60 (60): 9–10. DOI10.2307/3033407
  6. ^ Joseph J. Kerski Ph.D, Interpreting Our World: 100 Discoveries That Revolutionized Geography: 100 Discoveries That Revolutionized Geography, ABC-CLIO, 17 ottobre 2016, ISBN 978-1-61069-920-4. URL consultato il 15 gennaio 2018. Ospitato su Google Books.
  7. ^ a b Gabriele Mandel, La via al sufismo, Bompiani, 2016, p. 16, ISBN 978-88-452-1275-8.
  8. ^ (EN) M.P.C. 60728 del 26 settembre 2007 (PDF) (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2012).
  9. ^ Al-Bīrūnī, su Encyclopædia Britannica. URL consultato il 26 agosto 2015.
  10. ^ Jean Jacques Waardenburg, Muslim Perceptions of other Religions: A Historical Survey, Oxford University Press, 1999, p. 27.
  11. ^ David A. King (1996), «Astronomy and Islamic society: Qibla, gnomics and timekeeping», in Roshdi Rashed (ed.), Encyclopedia of the History of Arabic Science, Vol. 1, pp. 128–184 [153], London and New York, Routledge
  12. ^ (EN) John J. O’Connor e Edmund F. Robertson, Al-Biruni, su MacTutor, mathshistory.st-andrews.ac.uk, School of Mathematics and Statistics University of St Andrews, Scotland.
  13. ^ Edward S. Kennedy, La civiltà islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Geografia matematica e cartografia, in Storia della scienza, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001-2004.
  14. ^ David Pingree, «BĪRŪNĪ, ABŪ RAYḤĀN iv. Geography», in Encyclopædia Iranica
  15. ^ George Saliba, «BĪRŪNĪ, ABŪ RAYḤĀN iii. Mathematics and Astronomy», in: Encyclopædia Iranica
  16. ^ ۞ Biruni - Elements of the Art of Astrology PDF eBook, su antiochgate.com. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011).
  17. ^ Come un cammello in una grondaia, su Franco Battiato, 7 febbraio 2019. URL consultato il 22 aprile 2022.
  • Giuseppe Bezza, Al-Bīrūnī. L'Arte dell'Astrologia. Il più Completo Trattato di Astrologia della Cultura Islamica, Milano, Mimesis, 1997 - 2005.
  • D.J. Boilot, "Al-Biruni (Beruni), Abu'l Rayhan Muhammad b. Ahmad", in Encyclopaedia of Islam (Leiden), New Ed., vol.1:1236-1238. Excerpt 1: "He was born of an Iranian family in 362/973 (according to al-Ghadanfar, on 3 Dhu'l-Hididja/ 4 September — see E. Sachau, Chronology, xivxvi), in the suburb (birun) of Kath, capital of Khwarizm". Excerpt 2:"was one of the greatest scholars of mediaeval Islam, and certainly the most original and profound. He was equally well versed in the mathematical, astronomic, physical and natural sciences and also distinguished himself as a geographer and historian, chronologist and linguist and as an impartial observer of customs and creeds. He is known as al-Ustdadh, "the Master".
  • Bosworth, C. E. (1968), “The Political and Dynastic History of the Iranian World (A.D. 1000–1217)”, J.A. Boyle (ed.), Cambridge History of Iran, vol. 5: The Saljuq and Mongol Periods, Cambridge University Press: 1-202. [45]. Excerpt from page 7:"The Iranian scholar al-BIruni says that the Khwarazmian era began when the region was first settled and cultivated, this date being placed in the early 13th-century BC)"
  • Richard Frye: "The contribution of Iranians to Islamic mathematics is overwhelming. ..The name of Abu Raihan Al-Biruni, from Khwarazm, must be mentioned since he was one of the greatest scientists in World History"(R.N. Frye, "The Golden age of Persia", 2000, Phoenix Press. p. 162)
  • David C. Lindberg, Science in the Middle Ages, University of Chicago Press
  • D. N. MacKenzie, Encyclopaedia Iranica, "CHORASMIA iii. The Chorasmian Language". Excerpt: "Chorasmian, the original Iranian language of Chorasmia, is attested at two stages of its development..The earliest examples have been left by the great Chorasmian scholar Abū Rayḥān Bīrūnī."
  • Louis Massignon, "Al-Biruni et la valeur internationale de la science arabe" in Al-Biruni Commemoration Volume, (Calcutta, 1951). pp. 217–219
  • H. U. Rahman, A Chronology of Islamic History : 570 - 1000 CE, London, Mansell Publishing, 1995, pp. 167, ISBN 1-897940-32-7.
    «A Persian by birth, Biruni produced his writings in Arabic, though he knew, besides Persian, no less than four other languages»
    all'epoca sotto il califfato arabo-islamico degli Abbasidi, attualmente nota come Khiva (Uzbekistan).
  • M. A. Saleem Khan, "Al-Biruni's discovery of India: an interpretative study", iAcademicBooks, 2001. p. 11: "It is generally accepted that he was Persian by origin, and spoke the Khwarizmian dialect" [1]
  • Helaine Selin, "Encyclopaedia of the history of science, technology, and medicine in non-western cultures ", Springer, 1997. "Al-Biruni", p. 157: "his native language was the Khwarizmian dialect"
  • Gotthard Strohmaier, "Biruni" in Josef W. Meri, Jere L. Bacharach, Medieval Islamic Civilization: A-K, index: Vol. 1 of Medieval Islamic Civilization: An Encyclopedia, Taylor & Francis, 2006. excerpt from page 112: "Although his native Khwarezmian was also an Iranian language, he rejected the emerging neo-Persian literature of his time (Firdawsi), preferring Arabic instead as the only adequate medium of science."

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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