Anlamani (... – 600 a.C. circa) è stato un sovrano del regno di Kush.
Sotto il suo regno, Kush conobbe una rinascita di potere. Anlamani era figlio di Senkamanisken, suo predecessore, e fratello maggiore di Aspelta, suo successore[1].
La principale fonte sul regno di Anlamani è una stele scoperta nel tempio di Kawa. Il testo cita la visita della madre del re a Kawa per assistere alle cerimonie dell'incoronazione. Viene anche ricordata la decisione di designare quattro sorelle di Anlamani come suonatrici di sistro presso il tempio di Amon di Gebel Barkal e quella di indire una campagna militare contro alcune tribù di nomadi che minacciavano Kawa.
Due statue di granito raffiguranti il sovrano sono state rinvenute a Gebel Barkal mentre da Meroe proviene un blocco recante il suo nome[2]. Una delle due statue si trova oggi esposta presso il Museo Nazionale di Khartoum mentre l'altra è conservata presso il Museum of Fine Arts di Boston[3].
Anlamani venne sepolto nella piramide n.6 della necropoli di Nuri. il suo sepolcro consiste in una camera con sarcofago entrambi decorati con testi di carattere religioso.