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Apomys musculus

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Apomys musculus
Immagine di Apomys musculus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereApomys
SpecieA.musculus
Nomenclatura binomiale
Apomys musculus
Miller, 1911

Apomys musculus (Miller, 1911) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nelle Filippine.[1][2]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 76 e 124 mm, la lunghezza della coda tra 96 e 133 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 26 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 18 mm e un peso fino a 25 g.[3]

Le parti superiori sono giallo-brunastre, cosparse di peli nerastri sul dorso e più chiare sui fianchi, mentre le parti inferiori sono rosso-giallastre. Il muso è grigiastro. I piedi sono grigio-giallastri. La coda è più lunga della testa e del corpo, brunastra sopra, biancastra sotto e con un leggero ciuffetto all'estremità. Il cariotipo è 2n=42 FN=52.

Comportamento

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È una specie terricola e notturna, talvolta diurna durante il periodo delle piogge.

Alimentazione

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Si nutre al suolo di insetti e altri invertebrati, vermi e semi.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa sulle isole di Luzon e Mindoro, nelle Filippine.

Vive nelle foreste montane primarie e secondarie, nelle foreste muschiose e talvolta nelle boscaglie e nei prati tra 1.500 e 2.690 metri di altitudine.

Conservazione

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La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la relativa abbondanza e la presenza in diverse aree protette, classifica A.musculus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

  1. ^ a b c (EN) Heaney, L., Tabaranza, B. & Balete, D. 2008, Apomys musculus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apomys musculus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Heaney & Al., 1998.

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