Assia Noris

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Assia Noris nel film Il signor Max (1937)

Assia Noris (pseudonimo di Anastasia von Hertzfeld, in russo Анастасия Николаевна Герцфельд?, Anastasija Nikolaevna Gercfel'd; San Pietroburgo, 26 febbraio 1912Sanremo, 27 gennaio 1998) è stata un'attrice russa naturalizzata italiana.

Assia nacque a San Pietroburgo, allora capitale dell'Impero russo, nel 1912: il padre era un ufficiale tedesco, la madre era di nazionalità ucraina. In seguito alla Rivoluzione russa, lei fuggì in Francia, trasferendosi poi in Italia nel 1929.

Assia Noris con Vittorio De Sica nel 1939 nel film I grandi magazzini

Il suo esordio cinematografico avvenne nel 1932 in Trois hommes en habit di Mario Bonnard (che l'anno dopo ne girerà una nuova versione per il mercato italiano, Tre uomini in frac, interpretata anche questa dalla Noris), ma la sua fama è legata principalmente ai film diretti da Mario Camerini (con il quale fu sposata dal 1940 al 1943) e recitati in coppia con Vittorio De Sica.

La sua capacità di interpretare alla perfezione il personaggio della ragazza onesta fu uno degli elementi del successo di pellicole come Il signor Max (1937) e I grandi magazzini (1939): Assia Noris conquistò il pubblico con la sua bellezza e il suo stile di recitazione fine ed elegante, ingenuo e malizioso al tempo stesso, diventando una delle grandi dive del cinema italiano degli anni trenta e quaranta.

Incarnò, agli occhi di una generazione di italiani, l'ideale di donna con la D maiuscola[1], descritta nelle canzoni dell'epoca e nelle pellicole del filone dei telefoni bianchi, di cui fu forse l'attrice più rappresentativa, ossia l'eroina virtuosa ed angelica di un mondo rassicurante e romantico, privo di nubi e drammi.

Il suo successo continuò con la commedia Dora Nelson (1939) diretta da Mario Soldati, ed in seguito grazie a film come Una romantica avventura (1940), Una storia d'amore (1942), entrambi diretti dal marito, Un colpo di pistola (1942) di Renato Castellani e Una piccola moglie (1943) di Giorgio Bianchi, provò la sua capacità di affrontare anche ruoli drammatici, ma, terminata la seconda guerra mondiale, caduto il regime fascista e divorziata da Camerini, la sua stella tramontò molto rapidamente. Dopo il legame con il regista romano seguirono le relazioni con Jacob Pelster, Tony Habib e Roberto Rossellini.

Tra gli episodi più emblematici nel periodo del suo massimo successo, si può annoverare l'incontro con Adolf Hitler, descritto da Assia Noris come un pupazzo di neve, con il naso, i baffi e gli occhi finti[2], che tra una spruzzata e un'altra di saliva in faccia, le chiese di recitare per conto della UFA (la più importante casa cinematografica tedesca del tempo), ricevendo però un'imbarazzata risposta negativa[3]. Tra i suoi comportamenti, che destarono stupore fra gli italiani, si ricorda l'apparizione, provocante e inusuale a quei tempi, in un costume a due pezzi, mentre alcuni suoi atteggiamenti, ritenuti poco in linea con l'"etica di regime", le costarono non solo continui rimproveri da parte del ministero della cultura popolare e del ministro Gaetano Polverelli, ma anche la deportazione in Germania[3].

Il dopoguerra e gli ultimi anni

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Nel dopoguerra Assia Noris tentò la via del teatro e recitò anche in alcuni film all'estero con risultati alquanto deludenti. Dopo circa quindici anni di assenza, nel 1965 tornò a sorpresa da protagonista nel film La Celestina P... R... di Carlo Lizzani ma non riuscì a recuperare il successo perduto e abbandonò il mondo dello spettacolo.

Morì nel 1998 a Sanremo, dove viveva da decenni, dopo un ricovero a causa di un malore:[4] fu sepolta nel cimitero di Valle Armea[5][6].

La Noris in La maschera sul cuore (1942)
  1. ^ Dizionario del cinema italiano, «Attrici», di Enrico Lancia e Roberto Poppi, Gremese Editore, pagina 106
  2. ^ Assia Noris, una diva alla corte di Goebbels avvenire.it
  3. ^ a b Paolo Ruggieri, Canzoni italiane, Fabbri Editori, 1994, vol. II, pag. 172-175
  4. ^ Addio Assia Noris la fidanzata d'Italia
  5. ^ 1998 - Funerali di Assia Noris
  6. ^ La Noris, superdiva del cinema negli anni '30 e '40, è morta ieri a Sanremo Assia, zarina d'Italia Celebri i film con De Sica, diretti da Camerini, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 19 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).
  7. ^ Enrico Giacovelli, Poi dice che uno si butta a sinistra!, Gremese Editore, pagina 271
  • Massimo Scaglione, Le dive del ventennio. Torino, Edizioni Lindau, 2003. ISBN 88-7180-484-8

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