La nuova stagione 1941-1942 porta due sorprese, nonostante la retrocessione la "Pavese Luigi Belli" viene riammessa in Serie C, mentre l'altra sorpresa è quella di trovare nello stesso girone B l'altra società pavese, la "Vittorio Necchi" che è stata ammessa d'ufficio in Serie C. Le due squadre concittadine chiudono però il campionato agli ultimi due posti. Una stagione che ha portato il calcio pavese ad una svolta nell'estate del 1942, con la rinascita del vecchio Pavia. In questa tribolata stagione continue difficoltà hanno portato la squadra bianconera alla deriva. L'allenatore Giuseppe Marchi arrivato dal Fanfulla, ha avuto a disposizione una rosa ristretta di titolari, cosa che ha richiesto l'innesto di molti giovani del vivaio. Nel girone anche la meteora "Vittorio Necchi", le due squadre concittadine hanno fatto a gara nel collezionare brutte figure. La Pavese è partita collezionando dieci sconfitte di fila, primo sorriso (2-1) nel primo derby stracittadino il 4 gennaio 1942. Due le note positive al termine della stagione, la prima è che nonostante la difficile situazione in casa bianconera il centravanti Borghi realizza ben 18 reti, quasi la metà del bottino di 38 reti della squadra, la seconda arriva nell'estate 1942, ed è l'inevitabile svolta del calcio pavese con il ritorno del "vecchio" Pavia.