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Augusto Fraga

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Augusto Fraga (18 settembre 1910Lisbona, 6 gennaio 2000) è stato un regista, sceneggiatore, attore e critico cinematografico portoghese.

Prima di esordire con la macchina da presa per il suo primo documentario, del 1940, Augusto Fraga è critico cinematografico. Nel 1928 è direttore di Cinéfilo rivista portoghese di cinema.[1] Considerato che, come ha scritto Manoel de Oliveira, il «cinema portoghese, in due occasioni, è stato, possiamo dire, tecnicamente equipaggiato allo stesso livello dell’industria cinematografica europea», alla fine del anni Dieci del Novecento e all'inizio degli agli inizi degli anni Trenta, in seguito «al successo commerciale ottenuto con lo sfruttamento in Brasile del primo film sonoro portoghese, A Severa di José Leitão de Barros[2], Augusto Fraga appartiene a quella generazione di cineasti il cui lavoro inizia dopo il successo dei film di intrattenimento degli anni trenta e quaranta e prima che si affermasse il Cinema Novo Portoghese degli anni Sessanta. È stato scritto che gli anni Cinquanta sono «i più grigi del cinema portoghese», [3] a tal punto da rischiare di perderne la memoria se non fosse per il fatto che la cinematografia portoghese possiede comunque un proprio carattere che « i rinnovati scenari postmediali ci invitano a ripensare in termini di possibili rilocazioni e rimediazioni».[4]

Qualche collegamento

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Riguardo alla generazione “perduta” dei cineasti degli anni Quaranta e Cinquanta in Portogallo, insieme ad Augusto Fraga, alla fine degli anni Ottanta, sono stati citati Armando de Miranda, Constantino Esteves, Henrique Campos, Perdigão Queiroga.[3] Nella prima metà del XXI secolo la situazione cambia. La visione storica del cinema portoghese diventa più globale e, grazie anche a internet, che dà possibilità di reperire tanto cinema di ogni epoca, è possibile studiarne i caratteri attraverso sempre nuove visioni. Augusto Fraga ha realizzato film musicali dedicati al Fado in Sangue Toureiro con Amália Rodrigues e alla musica leggera portoghese nel contesto internazionale in Uma Hora de Amor con António Calvário e Madalena Iglésias.

Lungometraggi

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Cortometraggi

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  1. ^ (PT) Joana Isabel Fernandes Duarte, Se não se podem ver filmes, leiam-se as revistas. Uma abordagem da imprensa cinematográfica em Portugal (1930-1960) (PDF), in Mestrado História da Arte, Património e Cultura Visual, II, Apêndices, Porto, U.Porto Faculdade de Letras da Universidade do Porto, Junho 2018, p. 12. URL consultato il 12 gennaio 2024.
  2. ^ Manoel de Oliveira, Premessa, in Portogallo "Cinema Novo" e oltre..., Venezia, Marsilio Editori S.p.a., giugno 1988, pp. IX-XII.
  3. ^ a b João Bernard Da Costa, Nuovo cinema portoghese: rivolta o rivoluzione?, in Portogallo "Cinema Novo" e oltre..., Marsilio Editori S.p.a., Venezia 1988, pp. 51-119
  4. ^ Federico Pierotti, Diorama lusitano. Il cinema portoghese come archeologia dello sguardo, n. 62, Milano/Udine, Mimesis/Cinema, 2018, pp. 17-18.

Collegamenti esterni

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