Biasimo delle donne
Il biasimo delle donne, conosciuto anche come Giambo sulle donne o Frammento 7, è un componimento giambico satirico scritto in greco antico da Semonide di Amorgo nel sesto o settimo secolo a.C. Il giambo si basa sull'idea che Zeus abbia creato l'uomo e la donna in modo differente, e più specificatamente, che abbia plasmato dieci tipi diversi di donne basandosi su differenti specie di animali.[1] Il componimento si è conservato grazie alla sua inclusione nell'antologia di Giovanni Stobeo.[2]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Nel frammento vengono descritti dieci generi diversi della figura della donna, tra i quali nove sono additati come nocivi: la donna sporca deriva dal maiale, la donna astuta viene dalla volpe, la donna incessantemente curiosa e che ha bisogno di molte attenzioni ha origine dal cane, la donna pigra e apatica deriva dalla terra, la donna capricciosa e con sbalzi di umore dall'acqua del mare, la donna testarda ha la sua origine nel mulo, quella inaffidabile e incontrollabile dalla donnola o dalla puzzola (dipende dalla traduzione), la donna fiera oltre misura deriva dalla cavalla, e il genere peggiore e più brutto ha origine dalla scimmia.[3] Solo la " donna ape" è descritta come virtuosa. La citazione dell'ape viene considerata un omaggio al precedente poema di Esiodo intitolato Teogonia, il quale utilizza la metafora delle donne e degli uomini come api.[4]
Significato
[modifica | modifica wikitesto]Il frammento 7 di Semonide è considerevole per la sua lunghezza.[5] Con 118 versi, è l'esempio rivenuto più lungo della poesia giambica della Grecia antica. Insieme alla storia di Pandora di Esiodo, è uno dei primi testi che attestano la misoginia nell'antica Grecia.[6]
Il giambo fu probabilmente composto per essere esposto durante un simposio. È stato interpretato da Robin Osborne come un tentativo di rinforzare la figura maschile, la quale "dipendeva da, e [era] costantemente rinforzata, dall'abuso sulle donne."[5] Theresa Morgan nota, però, che nonostante il componimento ribadisca la struttura del sistema patriarcale, gli uomini nel frammento hanno sorprendentemente poco controllo sulle loro mogli, che sono in grado di comportarsi in malo modo.[7]
Il frammento è stato criticato dagli autori moderni, che lo hanno descritto come "abbastanza buono anche se privo di umorismo e carente di fascino nella presentazione".[8] È stato considerato importante in quanto in grado di dare una visione del pensiero dei modelli arcaici, mentre alcuni critici, come ad esempio Hermann Fränkel, hanno affermato che il frammento ha poco valore letterario.[8] Hugh Lloyd-Jones concorda sul fatto che Semonide non è un "gran poeta", diversamente da Archiloco,[9] nonostante Pat Easterling difenda il componimento di Semonide considerandolo un "poema vivo e interessante" con un "vivido uso di dettagli di utilizzo quotidiano". Anche Easterling concorda sul fatto che il poema sia "poco impegnativo".[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Morny Joy, Women and the Gift: Beyond the Given and All-Giving, Indiana University Press, 2013, p. 64.
- ^ Hugh Lloyd-Jones, Females of the Species: Semonides on Women, 1975, p. 102, ISBN 0-7156-0884-3.
- ^ Mary R. Lefkowitz, Review of 'Females of the Species: Semonides on Women' by Hugh Lloyd-Jones, in Signs, vol. 2, n. 3, 1997, pp. 690–92, DOI:10.1086/493398. URL consultato l'8 ottobre 2015.
- ^ John Peradotto e John Patrick Sullivan, Women in the Ancient World: The Arethusa Papers, SUNY Press, 1984, p. 46.
- ^ a b Robin Osborne, The Use of Abuse: Semonides 7, in The Cambridge Classical Journal, vol. 47, January 2001, pp. 47–64, DOI:10.1017/S0068673500000699.
- ^ Helen North, The Mare, the Vixen, and the Bee: Sophrosyne as the virtue of women in antiquity, in Illinois Classical Studies, vol. 2, 1977, p. 36.
- ^ Theresa Morgan, The Wisdom of Semonides Fragment 7, in The Cambridge Classical Journal, vol. 51, January 2005, pp. 72–85, DOI:10.1017/S1750270500000403.
- ^ a b Hugh Lloyd-Jones, Females of the Species: Semonides on Women, 1975, p. 22, ISBN 0-7156-0884-3.
- ^ Hugh Lloyd-Jones, Females of the Species: Semonides on Women, 1975, p. 24, ISBN 0-7156-0884-3.
- ^ Easterling e Knox, The Cambridge History of Classical Literature Volume I: Greek Literature, p. 156.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Biasimo delle donne
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Traduzione del poema, su msu.edu.
- (EN) Traduzione alternativa del poema (Diane Arnson Svarlien), su stoa.org. URL consultato il 19 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2009).