Blessed Are the Sick
Blessed Are the Sick album in studio | |
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Artista | Morbid Angel |
Pubblicazione | 5 luglio 1991[1] |
Durata | 39:31 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 |
Genere | Death metal[2] |
Etichetta | Earache Records Relativity Records |
Produttore | Morbid Angel |
Registrazione | gennaio-febbraio 1991 al Morrisound Recording di Tampa, Florida[2][3] |
Formati | CD, LP , MC |
Morbid Angel - cronologia | |
Blessed Are the Sick è il secondo album in studio del gruppo musicale death metal statunitense Morbid Angel, pubblicato nel 1991 dalla Earache Records in Europa e dalla Relativity Records negli U.S.A..[4]
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo delle canzoni è più lento rispetto al disco precedente.[4][5] Pur contenendo riff molto veloci, infatti, l'album rivela un sound più profondo e, per certi versi, paragonabile al doom, e riferimenti alla musica classica (il compositore principale, Trey Azagthoth, dedicò il disco a Mozart, da lui ritenuto una delle sue più grandi fonti di ispirazione).[6] Per l'alta qualità delle composizioni e per le numerose sfaccettature musicali il disco viene generalmente considerato una pietra miliare del death metal.[7][8][9][10][11][12]
Le canzoni Unholy Blasphemies Abominations e The Ancient Ones (col titolo Azagthoth) vennero precedentemente incise, in versione diversa, sul demo Abominations of Desolation, mentre la traccia Thy Kingdome Come apparve già nel 1987 sull'omonimo demo.[13]
La copertina dell'album è il dipinto Les Tresors de Satan, i tesori di Satana, realizzato dal pittore simbolista belga Jean Delville.[3][10] L'opera d'arte raffigura Caronte mentre traghetta le anime dei dannati tra le fiamme dell'inferno.[6]
Nel 2009 venne ristampato dalla Earache Records su CD in formato digipack con l'aggiunta di un DVD bonus. Quest'ultimo contiene un documentario con delle interviste alla band e a chi collaborò con loro per la realizzazione di questo lavoro.[11] Due anni dopo fu ristampato in edizione limitata, sia in CD (digipack) che in LP, con l'aggiunta di un poster in omaggio.[12]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La title track dell'album (traccia 7) è composta da due brani uniti, ovvero Blessed Are the Sick, un tipico pezzo death metal, e Leading the Rats, un'inquietante nenia medievale della durata di circa 20 secondi.[6] Questo pezzo si ispira a Il pifferaio di Hamelin ed è presente nella dissolvenza finale della traccia, suonata alla tastiera con un effetto flauto.[5][14]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di David Vincent, musiche di Trey Azagthoth eccetto dove indicato.
- Intro – 1:28 – (strumentale)
- Fall from Grace – 5:14
- Brainstorm – 2:35
- Rebel Lands – 2:42
- Doomsday Celebration – 1:49 – (strumentale)
- Day of Suffering – 1:54
- Blessed Are the Sick/Leading the Rats – 4:47
- Thy Kingdom Come – 3:25
- Unholy Blasphemies – 2:10 (testo: Azagthoth, Vincent)
- Abominations – 4:27 (testo: Azagthoth)
- Desolate Ways – 1:41 (musica: Richard Brunelle) – (strumentale)
- The Ancient Ones – 5:53 (testo: Azagthoth)
- In Remembrance – 1:26 – (strumentale)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- David Vincent - voce, basso
- Trey Azagthoth - chitarra, tastiera
- Richard Brunelle - chitarra
- Pete Sandoval - batteria
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ metalitalia.com, https://metalitalia.com/album/morbid-angel-blessed-are-the-sick/ . URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b (EN) Blessed Are the Sick, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b Morbid Angel - Blessed Are the Sick, su metal.it. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b (EN) The Top 30 Albums of 1991, su decibelmagazine.com, 5 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b Recensione: Blessed Are The Sick, su truemetal.it, 21 aprile 2012. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b c Morbid Angel, Blessed Are The Sick, 1991, su rockandmetalinmyblood. URL consultato il 31 gennaio 2017.
- ^ (EN) Chad Bowar, Morbid Angel Profile, su heavymetal.about.com. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
- ^ (EN) Greg Prato, Morbid Angel Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 26 gennaio 2017.
- ^ Morbid Angel: Video, Biografia e Testi, su mtv.it. URL consultato il 26 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2017).
- ^ a b Morbid Angel – Recensione: Blessed Are The Sick, su metallus.it, 27 agosto 2014. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b (EN) Morbid Angel's 'Blessed Are The Sick' To Be Reissued On DualDisc, su blabbermouth.net, 28 maggio 2009. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ a b (EN) Morbid Angel ‘Blessed Are the Sick’ Reissue Out Now, su metal-rules.com, 27 luglio 2011. URL consultato il 6 febbraio 2017.
- ^ (EN) Morbid Angel Blessed Are the Sick review, su metalmusicarchives.com, 24 febbraio 2011. URL consultato il 2 febbraio 2017.
- ^ (ES) Morbid Angel, su angelfire.com. URL consultato il 6 febbraio 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Blessed Are the Sick, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Blessed Are the Sick, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Blessed Are the Sick, su Encyclopaedia Metallum.