Brughiere dell'Africa orientale
Brughiere dell'Africa orientale East African moorlands | |
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Piante nella valle del Bujuku nel Parco nazionale dei Monti Rwenzori a circa 3.700 metri slm | |
Dominio | Terrestre |
Ecozona | Afrotropicale |
Bioma | Praterie e boscaglie montane |
Ecoregione G200 | 104 |
Ecoregioni | vedi Ecoregioni nel testo |
Superficie | 6 000 km2 |
Conservazione | Relativamente stabile/intatta |
Stati | RD del Congo, Uganda, Ruanda, Tanzania, Kenya |
Posizione d'ecoregione globale in Africa | |
Scheda Global 200 |
Le Brughiere dell'Africa orientale sono una ecoregione globale che fa parte della lista Global 200 delle ecoregioni prioritarie per la conservazione definita dal WWF.[1] Appartiene al bioma delle Praterie e boscaglie montane della regione afrotropicale. Interessa l'area dell'Africa orientale. Lo stato di conservazione è considerato relativamente stabile.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La regione si estende per circa 6000 km² nell'area dell'Africa orientale compresa fra il ramo occidentale e quello orientale della Rift Valley. Il territorio interessa sette aree delle zone afromontane dei monti Ruwenzori, Virunga, del Monte Meru, del Kilimangiaro, del Monte Kenya, dei Monti Aberdare e del Monte Elgon. La cima più alta della regione è il Kilimangiaro, che, con i suoi 5895 metri s.l.m., è il monte più alto del continente africano.
Stati
[modifica | modifica wikitesto]L'ecoregione interessa 5 paesi:
Ecoregioni
[modifica | modifica wikitesto]L'ecoregione è composta da 2 ecoregioni terrestri:
- AT1005 - Brughiere montane dell'Africa orientale
- AT1013 - Brughiere montane dei monti Ruwenzori-Virunga
Flora
[modifica | modifica wikitesto]L'ecoregione supporta una notevole diversità di piante che mostrano un elevato endemismo. Specie caratteristiche della regione sono quelle dei generi Dendrosenecio e Lobelia.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]All'alto tasso di endemismi vegetali non fa riscontro una analoga ricchezza di specie tra i vertebrati.[2] L'ecoregione ospita poche specie di mammiferi, in massima parte visitatori occasionali. Più numerosa è invece la fauna avicola. Tra gli uccelli vi sono diverse nettarinie del genere Cinnyris, tra cui Cinnyris stuhlmanni, C. regius e C. rockefelleri. Altre specie di uccelli presenti sono il francolino nobile (Pternistis nobilis), il tordo pettirosso di Archer (Cossypha archeri) e la cincia pettostriato (Melaniparus fasciiventer).
Popolazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa regione è scarsamente abitata, sia per la sua altitudione che per il fatto che gran parte del suo territorio rientra in aree protette.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Lo stato di conservazione della regione è considerato relativamente stabile.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ East African Moorlands, su wwf.panda.org, WWF. URL consultato il 17 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2013).
- ^ Burgess et al., 2004, p.120.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rainer W. Bussmann, Vegetation zonation and nomenclature of African Mountains - An overview, in Lyonia, vol. 11, n. 1, giugno 2006, pp. 41-46.
- Neil Burgess et al., Terrestrial Ecoregions of Africa and Madagascar - A Conservation Assessment, Island Press, Washington, 2004.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- List of Global Ecoregions, su wwf.panda.org, World Wildlife Fund. URL consultato il 17 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
- Global 200 ecoregion: East African Moorlands, su taxonomicon.taxonomy.nl. URL consultato il 17 ottobre 2019.