Bruno Retailleau
Bruno Retailleau | |
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Ministro dell'interno | |
In carica | |
Inizio mandato | 21 settembre 2024 |
Presidente | Emmanuel Macron |
Capo del governo | Michel Barnier |
Predecessore | Gérald Darmanin |
Presidente del Consiglio regionale dei Paesi della Loira | |
Durata mandato | 4 gennaio 2016 – 30 settembre 2017 |
Predecessore | Jacques Auxiette |
Successore | François Pinte (ad interim) Christelle Morançais |
Presidente del Consiglio generale della Vandea | |
Durata mandato | 31 ottobre 2010 – 1° aprile 2015 |
Predecessore | Philippe de Villiers |
Successore | Yves Auvinet |
Dati generali | |
Partito politico | LR (dal 2015) In precedenza: MPF (1994-2010) UMP (2012-2015) |
Università | |
Professione | Dirigente di società |
Bruno Retailleau (Cholet, 20 novembre 1960) è un politico francese, senatore e presidente del Consiglio regionale dei Paesi della Loira a seguito delle elezioni del 2015.
Primi anni di vita e istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un commerciante di cereali, è nato il 20 novembre 1960 a Cholet, Maine e Loira.[1]
Maggiore di una famiglia di 4 figli, è cresciuto a Saint-Malô-du-Bois, un villaggio nel bocage della Vandea, a 7 chilometri da dove sorgerà il parco storico a tema Puy du Fou.[2][3]
Retailleau si è laureato a Sciences Po nel 1985, dopo aver ottenuto un master in economia presso l'Università di Nantes.
Carriera professionale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1985, divenne vicedirettore generale della stazione radio locale Alouette, poi, dal 1987 al 1994, direttore generale della scuola di comunicazione Sciencescom, in seguito integrata nella business school Audencia.[4]
Quando venne creata la società Grand Parc du Puy du Fou, che gestisce il parco tematico associato alla "Cinéscénie", ne divenne il primo presidente del consiglio di amministrazione.[5]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Inizi
[modifica | modifica wikitesto]Membro del Movimento per la Francia (MPF) fino al 2010, Retailleau è diventato consigliere generale della Vandea per il cantone di Mortagne-sur-Sèvre nel 1988, carica che ha mantenuto fino al 2015.
Deputato all'Assemblea nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Retailleau divenne membro dell'Assemblea nazionale per la quarta circoscrizione della Vandea nel 1994 in seguito all'elezione di Philippe de Villiers come europarlamentare (MEP), carica che non rimantenne dopo le elezioni del 1997, poiché De Villiers si candidava per il suo vecchio seggio.[6]
Senatore
[modifica | modifica wikitesto]Retailleau, divenne senatore nel 2004, al Senato fu presidente del gruppo I Repubblicani a partire dal 2014. Nel 2010, è succeduto a De Villiers come presidente del Consiglio generale della Vandea. Nel 2012, ha aderito all'Unione per un Movimento Popolare (UMP).
Primarie di destra
[modifica | modifica wikitesto]In vista delle elezioni primarie dei Repubblicani nel 2019, Retailleau annunciò che si sarebbe candidato alla carica di presidente del partito. Rinunciò alla sua candidatura nell'agosto 2021.[7]
Alla convention nazionale dei Repubblicani del dicembre 2021, Retailleau faceva parte del comitato di 11 membri che ha supervisionato la selezione del candidato del partito per le elezioni presidenziali del 2022.[8]
Candidato alla presidenza dei Repubblicani
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 settembre 2022, Retailleau ha annunciato la sua candidatura alla presidenza del partito I Repubblicani. Nella votazione interna,[9] è stato infine sconfitto da Éric Ciotti l'11 dicembre 2022.[10]
Ministro dell'interno
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 settembre presta giuramento come ministro dell'interno nel governo guidato da Michel Barnier, succedendo così a Gérald Darmanin[11]. Tra le prime dichiarazioni da ministro, Retailleau ha dichiarato di voler ridurre l'immigrazione "con qualsiasi mezzo" e di voler riformare l'Aiuto sanitario di Stato, ovvero il sussidio destinato a coprire le spese mediche degli stranieri irregolari in Francia[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Les confidences de François Fillon à l'heure de passer le témoin à Bruno Retailleau, in Le Figaro, 17 novembre 2017. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Jean-Louis Beaucarnot, Le tout politique 2022 : [origines, cousinages, personnalités] : [la face cachée de nos politiques], Nouvelle édition, Paris, l'Archipel, 2022, ISBN 978-2-8098-4338-5, OCLC 1319654805.
- ^ (FR) Le guide des mardis de l'Essec (PDF), su lesmardis.fr.
- ^ (FR) Histoire de la radio locale Alouette, su schoop.fr.
- ^ (FR) Bruno Retailleau, du Puy-du-Fou, à la tête des sénateurs UMP, su lepoint.fr, 2 ottobre 2014. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Une élection législative partielle M. Retailleau succède à M. de Villiers en Vendée, in Le Monde, 29 novembre 1994. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Présidentielle 2022 : Bruno Retailleau renonce à sa candidature, su lepoint.fr, 27 agosto 2021. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (FR) Ludovic Vigogne, Congrès LR: après le oui de Bertrand, les choses sérieuses commencent, in L'Opinion, 12 ottobre 2021. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Marion Mourgue, Bruno Retailleau: "Je serai candidat à la présidence des Républicains", in Le Figaro, 2 settembre 2022. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Romain Herreros, Éric Ciotti élu face à Bruno Retailleau à la présidence de LR, su huffingtonpost.fr, 11 dicembre 2022. URL consultato il 9 settembre 2024.
- ^ (FR) Nouveau gouvernement: de nombreuses réactions aux différentes nominations, su BFMTV. URL consultato il 26 settembre 2024.
- ^ (FR) AFP, « Expulser plus, régulariser moins » : Bruno Retailleau veut réduire l’immigration « par tous les moyens », su La Voix du Nord, 23 settembre 2024. URL consultato il 26 settembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bruno Retailleau
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su brunoretailleau.fr.
- (FR) Bruno Retailleau, su Sycomore, Assemblea nazionale.
- (FR) Bruno Retailleau, su senat.fr, Senato francese.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 224761816 · ISNI (EN) 0000 0003 6239 7114 · LCCN (EN) n2020038030 · GND (DE) 1183423322 · BNF (FR) cb135045374 (data) |
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