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Campionato europeo turismo

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Campionato europeo turismo
CategoriaVetture turismo
NazioneEuropa (bandiera) Europa
Prima edizione1963
Ultima edizione2005
Pilota campione
(2017)
Rep. Ceca (bandiera) Petr Fulín
Sito web ufficialewww.fiaetcc.com

Il campionato europeo turismo, spesso abbreviato in ETCC (dapprima European Touring Car Challenge, poi European Touring Car Championship[1]), è stato un campionato automobilistico di vetture derivate dalla serie organizzato dalla FIA. Ha avuto due incarnazioni, la prima tra il 1963 e il 1988, la seconda tra il 2000 e il 2004. Nel 2005 è stato sostituito dal Campionato del mondo turismo o in inglese World Touring Car Championship e a partire dallo stesso anno il titolo europeo (ora denominato European Touring Car Cup) è stato assegnato in gara unica da disputarsi a fine stagione agonistica[2], salvo poi espandere nuovamente la competizione su più prove.

A sinistra un'Alfa Romeo 2000 GTV del 1965 e a destra Alfa Romeo GTV del 1977 utilizzate nel campionato turismo

L'ETCC, come è conosciuto, è iniziato nel 1963 da Willy Stenger, che ha creato la serie con il consenso della FIA, permettendo la partecipazione ad una grande varietà di vetture nelle varie classi, dalle piccole Fiat 600 e Mini alle grandi Jaguar Mark II, Mercedes-Benz 300SE e Chevrolet Camaro.

BMW 3.0 CSL, una delle vettura più vittoriose del campionato turismo

Nel 1963 con corse o eventi su tracciati come Nürburgring, Mont Ventoux, Brands Hatch, Mallory Park, Zolder, Zandvoort, Passo del Rombo e persino in un parco a Budapest, il titolo fu vinto dal tedesco Peter Nöcker e la sua Jaguar.

Nel 1966, la FIA introdusse nuove regole per le vetture da turismo, il Gruppo 1 (per le auto da turismo standard o di serie non modificate) e il Gruppo 2 (per quelle modificate).

Nel 1968 le regole divennero più liberali e fu creato il Gruppo 5. Questa situazione durò per due anni, quando il Gruppo 2 e il Gruppo 4 furono riunite nella classe principale. Partecipavano vetture come BMW 2002 e 3.0 CS, Alfa Romeo GTA e Ford Escort e anche Porsche 911.

Il gruppo 5 durò sino al 1973, ma con la crisi energetica del 1973, le successive due stagioni hanno avuto poche auto debuttanti. Solo dal 1977 la situazione si è normalizzata con il ritorno delle principali case automobilistiche. Le regole modificate, ora concedevano solo al Gruppo 2 e al Gruppo 1B (o auto con omologazione nazionale) di competere assieme, con BMW 3.0 Coupé CSL e Capri RS che rimasero le più competitive, come nel comparabile campionato Deutsche Rennsport Meisterschaft.

Audi Coupe Quattro GT Gruppo 2 del 1981

Nel 1982, la FIA sostituisce il Gruppo 1 e il Gruppo 2 con le nuove denominazioni Gruppo N e Gruppo A. All'inizio il primo gruppo era snobbato dalle case automobilistiche, che prestavano più attenzione al secondo gruppo, quello dove il livello di elaborazione delle vetture era più elevato. BMW e Alfa Romeo prepararono regolarmente vetture per il campionato e l'Alfa Romeo riuscì ad ottenere il titolo costruttori assoluto per quattro anni consecutivi, dal 1982 al 1985, grazie all'Alfetta GT nella versione V6, ma fu il grande pilota e tecnico Tom Walkinshaw della Tom Walkinshaw Racing con Jaguar XJS e Rover 3500 Vitesse che sarebbe stato il più competitivo negli anni successivi, nella categoria piloti, gareggiando contro vetture turbo come Volvo 240 e Ford Sierra RS Cosworth, aggiudicandosi il titolo piloti nel 1984, poiché riuscì ad ottenere più vittorie tra le auto della Div.3, dove gareggiavano le auto di grossa cilindrata oltre i 3000 cm3, mentre l'assoluto costruttori torno all'Alfa Romeo.

Il campionato è stato cancellato dopo la stagione 1988 per i costi crescenti.

Mancando un vero titolo europeo, le migliori squadre del vecchio continente si affrontarono alla Macau Grand Prix's Guia Race, alla 24 Ore di Spa e alla 24 Ore del Nürburgring, che erano le uniche corse internazionali prestigiose durante quegli anni. Con il crescente successo e popolarità del Superturismo in vari campionati nazionali di "Classe 2", come il British Touring Car Championship e il Campionato italiano superturismo e l'interesse del pubblico per le vetture di "Classe 1" che correvano nel DTM, la FIA organizzò tra il 1994 e il 1996 una sorta di campionato mondiale turismo riservato a queste ultime, promosso con la collaborazione degli organizzatori del DTM, che avevano già avuto occasione di organizzare gare al di fuori della Germania nel loro calendario. Così nacque il Campionato Internazionale Turismo o International Touring Car Championship (ITC), ma ancora una volta l'aumento dei costi fece naufragare questo progetto, che durò solo due stagioni.

Dal 2000 la FIA promuove ancora un Campionato Internazionale Turismo, prendendo come esempio il Campionato italiano superturismo, che aveva avuto un buon successo. Nel 2002, questo si trasforma nel nuovo Campionato europeo Turismo, dominato da BMW e Alfa Romeo, ma molto popolare presso il pubblico per le appassionanti gare trasmesse dal canale satellitare Eurosport.

Dal 2005 in poi

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Nel 2005, la serie ETCC è stata trasformata in Campionato del mondo turismo o World Touring Car Championship (WTCC), mentre il titolo Europeo (che è stato rinominato ETCC - European Touring Car Cup) viene assegnato in un unico evento su doppia gara riservato ai migliori piloti dei campionati turismo nazionali[2] e tale formato si è protratto fino al 2009. Nel 2010 la Fia ha organizzato la European Touring Car Cup come un mini-campionato su 4 gare, ma a causa della cancellazione dell'evento a Oschersleben[3] per la concomitanza con alcune gare nazionali[4], i titoli europei "Super 2000", "Super Production", "Super 1600" e la "Coppa delle Nazioni" sono stati assegnati sui risultati delle rimanenti tre gare. Nel 2011 si è ritornati alla formula della gara unica[5], mentre nel 2012 la stagione si è sviluppata su quattro gare, concludendosi nel mese di giugno a Imola[6]. Il numero di gare annuali è via via cresciuto nelle stagioni successive[7][8], fino a includere sei gare nel 2015[9].

Anno Pilota campione Auto Costruttore campione
1963 Germania (bandiera) Peter Nöcker Jaguar Mark II -
1964 Regno Unito (bandiera) Warwick Banks BMC Mini Cooper S -
Anno Campione divisione 3 Auto Costruttore campione divisione 3 Campione divisione 2 Auto Costruttore campione divisione 2 Campione divisione 1 Auto Costruttore campione divisione 1
1965 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Ford Mustang Stati Uniti (bandiera) Ford Regno Unito (bandiera) John Whitmore Ford Lotus Cortina Regno Unito (bandiera) Ford Paesi Bassi (bandiera) Ed Swart Abarth 1000 TC Italia (bandiera) Abarth
1966 Germania (bandiera) Hubert Hahne BMW 2000TI Germania (bandiera) BMW Italia (bandiera) Andrea De Adamich Alfa Romeo 1600 GTA Italia (bandiera) Alfa Romeo Italia (bandiera) Giancarlo Baghetti Abarth 1000 TC Italia (bandiera) Abarth
1967 Germania (bandiera) Karl von Wendt Porsche 911 Germania (bandiera) Porsche Italia (bandiera) Andrea De Adamich Alfa Romeo 1600 GTA Italia (bandiera) Alfa Romeo Germania (bandiera) Willi Kauhsen (Abarth 1000 TC) Italia (bandiera) Abarth
1968 Austria (bandiera) Dieter Quester BMW 2002 Germania (bandiera) BMW Regno Unito (bandiera) John Rhodes Morris Mini Cooper S Regno Unito (bandiera) BMC Regno Unito (bandiera) John Handley Morris Mini Cooper S Regno Unito (bandiera) BMC
1969 Austria (bandiera) Dieter Quester BMW 2002 Germania (bandiera) BMW Italia (bandiera) Spartaco Dini Alfa Romeo 1600 GTA Italia (bandiera) Alfa Romeo Italia (bandiera) Marsilio Pasotti Abarth 1000 TC Italia (bandiera) Abarth
Anno Pilota campione Auto Costruttori
1970 Paesi Bassi (bandiera) Toine Hezemans Alfa Romeo 2000 GTAm Germania (bandiera) BMW (divisione 2) Italia (bandiera) Abarth 1000 TC (divisione 1)
1971 Germania (bandiera) Dieter Glemser Ford Capri RS2600 Germania (bandiera) Ford (divisione 2) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 1)
1972 Germania (bandiera) Jochen Mass Ford Capri RS2600 Germania (bandiera) Ford (divisione 2) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 1)
1973 Paesi Bassi (bandiera) Toine Hezemans BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) BMW (divisione 2) Germania (bandiera) Ford (divisione 1)
1974 Germania (bandiera) Hans Heyer Ford Escort RS1600 Germania (bandiera) Ford (divisione 2) Germania (bandiera) Ford (divisione 1)
1975 Germania (bandiera) Siegfried Müller Sr.
Belgio (bandiera) Alain Peltier
BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) BMW (divisione 2-3-4) Germania (bandiera) Ford (divisione 1)
1976 Belgio (bandiera) Jean Xhenceval
Belgio (bandiera) Pierre Dieudonné
BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) Opel( divisione 3) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 2-1)
1977 Austria (bandiera) Dieter Quester BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 2) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 1)
1978 Italia (bandiera) Umberto Grano BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 2) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 1)
1979 Italia (bandiera) Martino Finotto
Italia (bandiera) Carlo Facetti
BMW 3.0 CSL Germania (bandiera) Audi (divisione 2) Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 1)
1980 Germania (bandiera) Helmut Kelleners
Germania (bandiera) Siegfried Müller Jr.
BMW 320 Germania (bandiera) Audi (divisione 2) Rep. Ceca (bandiera) Škoda (divisione 1)
1981 Italia (bandiera) Umberto Grano
Germania (bandiera) Helmut Kelleners
BMW 635CSi Germania (bandiera) Audi (divisione 2) Rep. Ceca (bandiera) Škoda (divisione 1)
1982 Italia (bandiera) Umberto Grano BMW 528i Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 2) Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 1)
1983 Austria (bandiera) Dieter Quester BMW 635CSi Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 2) Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 1)
1984 Regno Unito (bandiera) Tom Walkinshaw Jaguar XJS Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 2) Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 1)
1985 Italia (bandiera) Gianfranco Brancatelli
Svezia (bandiera) Thomas Lindström
Volvo 240 Turbo Italia (bandiera) Alfa Romeo (divisione 2) Germania (bandiera) Volkswagen (divisione 1)
1986 Italia (bandiera) Roberto Ravaglia BMW 635CSi Giappone (bandiera) Toyota (divisione 2) Giappone (bandiera) Toyota (divisione 1)
1987 Germania (bandiera) Winfried Vogt BMW M3 Germania (bandiera) BMW (divisione 2) Giappone (bandiera) Toyota (divisione 1)
1988 Italia (bandiera) Roberto Ravaglia BMW M3 Germania (bandiera) Ford (divisione 2) Giappone (bandiera) Toyota (divisione 1)
Anno Campionato Classe Indipendente (Michelin Trophy) Nome Serie
Piloti Costruttori/Teams Piloti Teams
2000 Italia (bandiera) Fabrizio Giovanardi (Alfa Romeo 156 D2) Nordauto Engineering N/A N/A European Super Touring Cup
2001 Italia (bandiera) Fabrizio Giovanardi (Supertouring)(Alfa Romeo 156 D2)
Paesi Bassi (bandiera) Peter Kox (Superproduction) (BMW 320i E46 SP)
Nordauto Engineering Italia (bandiera) Sandro Sardelli (Nissan Primera Mk3Gt D2) (Supertouring Amateur)
Germania (bandiera) Norman Simon (BMW 320i E46 SP) (Superproduction Under 25)
N/A FIA European Super Touring Championship
2002 Italia (bandiera) Fabrizio Giovanardi (Alfa Romeo 156 S2000) Alfa Romeo Italia (bandiera) Fabrizio Giovanardi N/A FIA Europe Touring Car Championship
2003 Italia (bandiera) Gabriele Tarquini (Alfa Romeo 156 Super 2000) BMW Paesi Bassi (bandiera) Duncan Huisman (BMW 320i E46 S2000) Alfa Romeo Autodelta FIA Europe Touring Car Championship
2004 Regno Unito (bandiera) Andy Priaulx (BMW 320i E46 S2000) BMW Paesi Bassi (bandiera) Tom Coronel (BMW 320i E46 S2000) AutoDelta Squadra Corse FIA Europe Touring Car Championship
  1. ^ European Touring Car Championship - Championships - Racing Sports Cars
  2. ^ a b (EN) YOKOHAMA SUPPLIER TO THE FIA ETC CUP, in FIA ETCC News Archive, www.fiaetcc.com, 11 luglio 2005. URL consultato il 1º agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2014).
  3. ^ (EN) Calendario dell'European Touring Car Cup, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 17 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2013).
  4. ^ (EN) ETCC EVENT IN OSCHERSLEBEN WAS CANCELLED, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com, 26 febbraio 2010. URL consultato il 17 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2015).
  5. ^ (EN) FIA ETCC archive 2011, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 1º agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2012).
  6. ^ (EN) FIA ETCC calendar 2012, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  7. ^ (EN) FIA ETCC calendar 2013, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2016).
  8. ^ (EN) FIA ETCC calendar 2014, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  9. ^ (EN) FIA ETCC calendar 2015, su fiaetcc.com, www.fiaetcc.com. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2016).

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