Carlo Esterle
Carlo Esterle | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 14 dicembre 1914 – 7 settembre 1918 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Ingegnere |
Carlo Esterle (Trento, 1º novembre 1853 – Milano, 7 settembre 1918) è stato un ingegnere italiano.
Fu elevato al Senato del Regno il 16 ottobre 1913 e fu Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dal 13 aprile 1912.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Esterle, laureatosi in Ingegneria civile a Torino, coglie le potenzialità di sviluppo nel campo della produzione, del trasporto e della distribuzione dell'energia elettrica. Grazie ai buoni rapporti con la Banca Commerciale Italiana, viene chiamato a Milano nel 1896 alla Direzione della Società Edison, che trasformerà nella maggiore impresa elettrica nazionale.[1]
Nei primi decenni del secolo successivo, Esterle trasforma la società Edison in un potente organismo industriale e finanziario e conquista una posizione di notevole prestigio non solo all'interno del settore elettrico – di cui è ormai il leader indiscusso – ma anche nel più vasto ambiente imprenditoriale italiano, di cui promuove l’organizzazione e il coordinamento. Durante la Prima guerra mondiale, facilitato dalle prospettive di commesse statali per forniture belliche in un settore del tutto nuovo, Esterle decide di patrocinare anche finanziariamente l’iniziativa della Società per lo sviluppo dell’aviazione in Italia – la futura Caproni – di cui diventerà presidente.[1]
Il notevole incremento dei profitti registrato nel periodo bellico in tutti i comparti dell’industria italiana, che nel settore elettrico porta alla sostituzione di capitali nazionali al capitale tedesco, fornisce alla Società Edison nuovi, consistenti mezzi.
Inizia allora quel processo di concentrazione fra le imprese elettriche italiane, determinato dalla crescita della domanda, dal progresso tecnologico e dalle opportunità offerte dalle economie di scala, che nell'arco di pochi anni arriva alla formazione di ampi sistemi elettrici regionali: questo assetto resterà nel settore fino alla nazionalizzazione del 1962.[1]
In questa nuova fase, Esterle è tra i primi a cogliere le opportunità di uno sviluppo oligopolistico e dall'inizio della guerra è tra i fautori del blocco alla costruzione di nuove centrali idroelettriche.
Nel luglio 1918 Esterle viene infine nominato membro della sezione XV (Utilizzazione delle forze idriche ed elettriche) della Commissione per il dopoguerra; ma la morte, avvenuta a Milano nel settembre del 1918, gli impedisce di partecipare alla seduta inaugurale dei lavori.[1]
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]Documentazione relativa all'attività imprenditoriale di Esterle è sparsa in numerosi archivi pubblici e privati. I nuclei più importanti si trovano a Milano presso il Centro per la cultura d'impresa[2], nel fondo Edison - Archivio fotografico (estremi cronologici: 1930-1970)[3]; presso l’Archivio della Società Edison (Ase)[4], nel fondo Edison e consociate (estremi cronologici: 1895-1999)[5] e nell'archivio storico dell'ENEL[6], nel fondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Roma. Archivio storico Orso Mario Corbino (estremi cronologici: 1890-1999)[7], oltre che presso l'archivio della Banca commerciale italiana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Carlo Esterle, su SAN - Portale degli archivi d'impresa. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).
- ^ Centro per la cultura d'impresa, su LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi. URL consultato il 14 settembre 2018.
- ^ fondo Edison - Archivio fotografico, su LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi. URL consultato il 14 settembre 2018.
- ^ Edison spa - Gruppo Montedison, su LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi. URL consultato il 14 settembre 2018.
- ^ Edison e consociate - archivio storico-aziendale, su LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi. URL consultato il 14 settembre 2018.
- ^ ENEL. Archivio storico, su SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
- ^ fondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Roma. Archivio storico Orso Mario Corbino, su SIUSA - Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- ESTERLE, Carlo, su SAN - Portale degli archivi d'impresa. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Esterle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Pavese, ESTERLE, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- ESTERLE Carlo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Carlo Esterle, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- ESTERLE, Carlo, su SAN - Portale degli archivi d'impresa. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313558684 |
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