Chiesa di Santa Maria Liberatrice al Foro Romano
Chiesa di Santa Maria Liberatrice al Foro Romano | |
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La chiesa in una stampa del Vasi | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Coordinate | 41°53′27.6″N 12°29′08.1″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Diocesi | Roma |
Architetto | Onorio Longhi |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | XIII secolo |
Demolizione | 1900 |
La chiesa di Santa Maria Liberatrice era un luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Campitelli, all'interno del Foro Romano. È stata demolita nel 1900 per riportare alla luce la chiesa paleocristiana di Santa Maria Antiqua.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Venne costruita nel XIII secolo sul luogo della precedente chiesa di Santa Maria Antiqua, nel Foro Romano, che a quell'epoca si era ridotta a un rudere e seminterrata per l'innalzamento del terreno. Il luogo dov'era sepolta la Chiesa di Santa Maria Antigua era nel medioevo un luogo inospitale, palustre, da dove si sprigionavano miasmi. La popolazione dell'epoca tramandava la leggenda che il luogo avesse ospitato un demone, l'uccisione del quale era legata al nome di Papa Silvestro I[1].
L'edificio sacro fu fondato XIII secolo e venne inizialmente intitolata San Silvestro in lacu[2], ritenendo che si trovasse in prossimità del Lago Curzio, poi successivamente fu anche chiamata Sancta Maria libera nos a poenis inferni.
Tale chiesa subì un restauro nel 1617 ad opera di Onorio Longhi che cancellò definitivamente ogni traccia superstite di Santa Maria Antiqua.
Nel 1900, nell'ambito dei lavori di scavo archeologico del fori, guidati da Giacomo Boni, fu infine decisa la demolizione della chiesa. Dalla documentazione dell'epoca sembra che i lavori di demolizione venissero ultimati già nel mese di febbraio [3]. Il titolo rimase e fu trasferito, assieme a diversi stucchi e a marmi policromi, all'omonima chiesa in costruzione nel rione Testaccio.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La chiesa prima della sua demolizione
-
La chiesa durante la demolizione
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La leggenda del drago vinto da San Silvestro, su specchioromano.it.
- ^ Giuseppe Carletti Romano, Memorie Istorico-Critiche della Chiesa e Monastero di S. Silvestro in Capite, Pilucchi Cracas, 1795, pp. 84,85.
- ^ J. Osborne, J. Rasmus Brandt, G. Morganti, santa Maria Antiqua al Foro Romano ceto anni dopo, Campisano Editore, 2000, pp. 13.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma 1891
- Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2000, p. 248, ISBN 978-88-541-1833-1.
- Alberto Manodori, Rione X. Campitelli, in collana I rioni e i quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton & Compton Editori, 2000, pp. 619-725.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Maria Liberatrice al Foro Romano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Santa Maria Liberatrice info.roma
- Un’immagine della chiesa nel catalogo della Fototeca Nazionale. [collegamento interrotto], su fototeca.iccd.beniculturali.it.
- Antica fotografia della chiesa, prima della sua demolizione, su flickr.com.
- La chiesa in un acquarello di Achille Pinelli, su flickr.com.
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