Chiese nazionali di Roma
Le chiese nazionali di Roma sono chiese cattoliche affidate ciascuna a una comunità nazionale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel medioevo, il sostantivo latino natio indicava i membri appartenenti a una determinata comunità "nazionale"; in questa accezione si ritrovava ad esempio nel lessico delle università medievali (ove le varie comunità studentesche erano dette nationes).
Le chiese nazionali di Roma risalgono al medioevo e furono ufficializzate a partire dal XV secolo. Esse erano legate a istituzioni caritative comprendenti ospedali, ostelli e servizi di varia assistenza ai pellegrini romei provenienti da una certa nazione; alla base di ogni chiesa nazionale e delle opere di assistenza ai pellegrini c'erano in genere delle confraternite, che si sostenevano grazie alle elemosine e alle rendite provenienti dai lasciti di benefattori appartenenti alla comunità nazionale di riferimento. Spesso le chiese nazionali erano anche collegate alle scholae (antenate dei seminari), dove si formavano i chierici. Le chiese e la loro ricchezza erano il segno dell'importanza della rispettiva nazione e dei prelati che le patrocinavano.
Molte di queste organizzazioni sopravvissero per tutta l'età moderna, ma varie furono sciolte ed espropriate dopo l'unione di Roma al Regno d'Italia con l'eversione dell'asse ecclesiastico del 1873. Tuttavia, nei decenni successivi, tramite vari accordi e da ultimo con i Patti lateranensi, i beni furono restituiti alla Chiesa cattolica. Alcune confraternite si trasformarono così in opere pie e successivamente in fondazioni, alcune delle quali sono attive ancora oggi (come ad esempio l'Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria o il Pio Sodalizio dei Piceni).
Chiese nazionali italiane (Chiese regionali)
[modifica | modifica wikitesto]Chiese storiche delle regioni italiane
[modifica | modifica wikitesto]- Campania: Chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani, dal 1572 sede della Confraternita dello Spirito Santo dei Napoletani e quindi chiesa nazionale del Regno di Napoli e dunque, oltre che della Campania, anche di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria[1]
- Corsica: Basilica di San Crisogono
- Emilia-Romagna: Chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Petronio (Bologna), dal 1582 sede della Confraternita dei Bolognesi[2]
- Liguria: Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi (Genova), dal 1533 sede della Confraternita di san Giovanni dei Genovesi[3]
- Lombardia:
- Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, dal 1471 sede della Confraternita dei Lombardi, (poi Arciconfraternita dei Santi Ambrogio e Carlo della Nazione Lombarda); la chiesa inizialmente era detta "San Nicola de Toffo in Campo Marzio"; venne poi mutata nel nome e ricostruita nel 1612[4]
- Chiesa dei Santi Bartolomeo e Alessandro dei Bergamaschi (Bergamo), dall'inizio del XVII secolo sede dell'Arciconfraternita dei Bergamaschi, già a San Macuto[5]
- Chiesa di Sant'Anna dei Bresciani (Brescia): venne costruita tra le epoche rinascimentale e barocca dalla Società dei Bresciani, assieme al vicino ospedale per i pellegrini. La chiesa venne distrutta per costruire il Lungotevere dei Sangallo nel 1888 circa.[6]
- Marche: Chiesa di San Salvatore in Lauro, dal 1633 sede della Confraternita della Santa Casa di Loreto (dal 1899 Pio Sodalizio dei Piceni), che assiste i marchigiani che per qualsiasi motivo risiedano in Roma[7]
- Piemonte: Chiesa del Santissimo Sudario dei Piemontesi, che dal 1537 è sede dell'Arciconfraternita dei Savojardi e Piemontesi o della Sacra Sindone e chiesa nazionale dei piemontesi, quindi, secondo l'accezione politica del tempo, anche di valdostani, nizzardi, savoiardi, sardi (dal 1720) e liguri (dal 1815); è la chiesa particolare di casa Savoia dal 1870[8]
- Sardegna: Basilica di San Crisogono
- Toscana:
- Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini (Firenze), sede dal 1509 circa dell'Arciconfraternita dei Fiorentini
- Chiesa di Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi (Lucca), dal 1631 concessa alla comunità dei lucchesi residenti in Roma[9]
- Sicilia: Chiesa di Santa Maria Odigitria, dal 1594 sede dell'Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani[10]
- Veneto: Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio: nel 1468 papa Paolo II ne fece la chiesa nazionale dei veneti, quindi, secondo l'accezione antica del termine, anche di trentini, friulani, giuliani e dalmati[11]
Chiese divenute regionali in epoca moderna
[modifica | modifica wikitesto]Si considerano "moderne" le chiese diventate punto di riferimento per alcune comunità regionali solo dopo la Seconda Guerra Mondiale:
- Abruzzo: Chiesa di Santa Maria Maddalena[12]
- Basilicata: Basilica di San Nicola in Carcere[12][13]
- Calabria: Chiesa di San Francesco di Paola[12][14][15]
- Dalmazia: Chiesa di San Marco Evangelista in Agro Laurentino[12]
- Lazio:
- Marche: Chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio (Camerino)[12]
- Puglia: Basilica di San Nicola in Carcere[12]
- Toscana:
- Umbria:
- Venezia Giulia: Chiesa di San Marco Evangelista in Agro Laurentino[12]
Chiese nazionali estere
[modifica | modifica wikitesto]Africa
[modifica | modifica wikitesto]- Repubblica Democratica del Congo: Chiesa della Natività di Gesù
- Eritrea: Chiesa di San Tommaso in Parione
- Etiopia: Chiesa di Santo Stefano degli Abissini[16]
America
[modifica | modifica wikitesto]- Argentina: Chiesa di Santa Maria Addolorata a piazza Buenos Aires
- Canada: Chiesa di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e dei Santi Martiri Canadesi
- Cile: Chiesa di Santa Maria della Pace
- Ecuador: Chiesa di Santa Maria in Via[17]
- Guatemala: Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio
- Messico: Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo
- Paraguay: Chiesa di Santa Maria della Luce
- Perù: Basilica di Sant'Anastasia al Palatino
- USA:
- Venezuela: Chiesa di Nostra Signora di Coromoto
Asia
[modifica | modifica wikitesto]- Armenia:[18]
- Corea: Chiesa dei Santi Martiri Coreani
- Filippine: Basilica di Santa Pudenziana
- Giappone: Chiesa di Santa Maria dell'Orto
- Libano: Chiesa di San Marone (rito antiocheno)
- Siria: Chiesa di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio (rito antiocheno)
- Siria, Libano, Israele, Palestina, mondo arabo:
- Chiesa di San Basilio agli Orti Sallustiani (di rito bizantino)
- Basilica di Santa Maria in Cosmedin (di rito bizantino-melchita)
Europa
[modifica | modifica wikitesto]- Albania:
- Chiesa di San Giovanni della Malva in Trastevere[19][20]
- Chiesa di Sant'Atanasio dei Greci (è la chiesa cappellania per gli italo-albanesi residenti nella città di Roma, di rito bizantino)
- Austria:
- Chiesa di Santa Maria dell'Anima
- Chiesa di Santa Maria della Pietà in Camposanto dei Teutonici
- Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano (è la chiesa della casata degli Asburgo e dell'Ordine teutonico)
- Belgio: Chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi
- Bulgaria: Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi (di rito bizantino)
- Croazia: Chiesa di San Girolamo dei Croati
- Danimarca: Chiesa di Santa Maria in Traspontina[21]
- Francia:
- Germania:
- Inghilterra:
- Irlanda:
- Lituania:
- Malta:
- Norvegia: Cappella di Sant'Olaf[24]
- Paesi Bassi:
- Polonia:
- Portogallo: Chiesa di Sant'Antonio in Campo Marzio
- Romania: Chiesa di San Salvatore alle Coppelle (di rito bizantino)
- Russia: Chiesa di Sant'Antonio Abate all'Esquilino (di rito bizantino)
- Scozia: Chiesa di Sant'Andrea degli Scozzesi (sconsacrata)
- Spagna:
- Svezia: Chiesa di Santa Brigida
- Svizzera:
- Ucraina:
- Ungheria:
Santuario degli Zingari
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2004, afferente al Santuario della Madonna del Divino Amore, è stato realizzato un luogo di culto all'aperto per le comunità romanì, dedicato al Beato Ceferino Giménez Malla, martire zingaro morto durante la Guerra civile spagnola e patrono del Popolo Rom, comunemente denominata Chiesa a Cielo Aperto o Santuario degli Zingari [27]. Nel luogo di culto si trova anche un riferimento alla memoria delle vittime del Porrajmos.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004 (pag. 377), edizione 1977 (pag. 239)
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 375
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 571
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 249
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 255
- ^ CHIESA dei Bresciani a Roma - Enciclopedia Bresciana, su www.enciclopediabresciana.it. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 1977, pagina 201
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 416
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 323
- ^ Copia archiviata, su odigitria.it. URL consultato il 25 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2021).
- ^ http://www.060608.it/it/cultura-e-svago/luoghi-di-culto-di-interesse-storico-artistico/cattolici/san-marco-evangelista-al-campidoglio[collegamento interrotto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Chiese regionali
- ^ [1]
- ^ Roma, della collana L'Italia del Touring Club Italiano, edizione 2004, pagina 311
- ^ Accogliendo l'auspicio della Conferenza Episcopale Calabra e confermando un'ormai lunga e consolidata tradizione, la Chiesa di S. Francesco di Paola ai Monti venne qualificata "CHIESA DEI CALABRESI" il giorno 18 ottobre A. D. 1999, festa di S. Luca Evangelista: vedi la pagina www.esicasmo.it/ESICASM/Paola/S2.htm
- ^ Nella Città del Vaticano.
- ^ Comunità ecuadoriana Chiesa di Santa Maria in Via, su Roma Multietnica, 30 giugno 2007. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ (EN) A Special Christianity, su web.archive.org, 3 giugno 2017. URL consultato il 23 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2017).
- ^ Chiesa S. Giovanni della Malva in Trastevere, su romamultietnica.it, Roma Multi Etnica.
- ^ San Giovanni della Malva in Trastevere, su libertaciviliimmigrazione.interno.it, Ministero dell'Interno (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
- ^ (EN) Michael Walsh, Every Pilgrim's Guide to Rome, Canterbury Press, 30 settembre 2015, ISBN 978-1-84825-618-7. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Nella Basilica di San Pietro in Vaticano, nella Città del Vaticano.
- ^ Nel Pontificio Collegio Lituano di San Casimiro.
- ^ Nella Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso.
- ^ Nella Città del Vaticano. Riservata alla Guardia svizzera pontificia.
- ^ Nella Città del Vaticano. Riservata al Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.
- ^ Santuario della Madonna del Divino Amore, su www.santuariodivinoamore.it. URL consultato il 4 maggio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raffaella Giuliani, Chiese dei cattolici nel mondo, in AA.VV., Pellegrini a Roma, Comitato Centrale per il Grande Giubileo dell'Anno 2000, Mondadori, 1999
- a cura di Carlo Sabatini, Le chiese nazionali a Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1979
- L'Italia - 2. Roma, Touring Club Italiano, Milano, 2004
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Baobab - lista completa delle comunità degli immigrati a Roma e delle loro chiese, su baobabroma.org. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- Churches belonging to a Country or to a Guild, su romeartlover.it.