Vai al contenuto

Combattimento di galli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un dipinto di inizio Ottocento sui combattimenti di galli a Londra
Combattimento tra galli in Tamil Nadu, India

Il combattimento di galli è una tradizionale attività ricreativa che mette di fronte due galli allevati a tale scopo. In alcuni paesi è ancora popolare ed appassiona soprattutto gli scommettitori, che investono i propri soldi su uno dei due galli. Il combattimento ha termine quando le ferite riportate sono tali da lasciare tramortito il gallo perdente, che spesso muore dissanguato.[1]

Da alcuni questa attività viene considerata un gioco,[2] e ne difendono la pratica adducendo motivi legati a tradizioni culturali o anche religiose.[3] Gli animalisti e i difensori dei diritti degli animali invece sostengono che sia una crudele forma di sfruttamento e che debba essere bandita.[4][5]

I metodi di allevamento dei galli combattenti comprendono l'asportazione di bargiglio e cresta, sia per la loro vulnerabilità nel combattimento sia per la tendenza di tali parti a ghiacciarsi nei climi freddi ed indebolire il gallo. La naturale aggressività di questi animali verso i propri simili viene accentuata sottoponendoli a dure condizioni di allenamento e di isolamento, nutrendoli con sostanze mirate che comprendono steroidi e vitamine.[4]

Combattimenti

[modifica | modifica wikitesto]

I proprietari mettono i loro galli uno di fronte all'altro all'interno dello spazio riservato al combattimento, che se è recintato viene chiamato gallodromo. Intorno a tale spazio si dispongono gli scommettitori e gli appassionati in genere. Prima della lotta, gli animali vengono tenuti fermi e stimolati a beccare l'avversario. Vengono poi lasciati liberi ed ha inizio il combattimento, che termina quando uno dei due muore o cade senza rialzarsi.

Scena di combattimento di galli affiancati dai loro padroni, Sarcofago romano del II sec. d.c.

Si suppone che il combattimento dei galli si svolgesse già nell'antica Persia nel 4000 a.C.[6] e che fosse uno dei passatempi al tempo della civiltà della valle dell'Indo (3300 a.C.-1500 a.C.).[7] Un'altra fonte sostiene che i galli si diffusero nella Valle dell'Indo più per i combattimenti che come alimento, e che intorno al 1000 a.C. assunsero anche un significato religioso.[8] Un'immagine risalente al VI secolo a.C. di un gallo da combattimento fu ritrovata durante gli scavi archeologici di Mizpah in Beniamino, vicino a Gerusalemme.[9]

Secondo la Encyclopædia Britannica, era popolare nell'antichità in India, Cina, Persia e altri Paesi asiatici; fu introdotto nell'Antica Grecia ai tempi di Temistocle (524 a.C.–460 a.C.). ed ebbe larga popolarità nella Roma Antica. In seguito si diffuse verso nord e tra il XVI ed il XIX secolo divenne uno degli spettacoli più di moda tra l'aristocrazia inglese. Ai tempi della Dinastia Tudor, il Palazzo di Westminster aveva un proprio "gallodromo di corte". I britannici esportarono i combattimenti nelle colonie americane, da dove si diffusero nell'intero continente. Alla metà del XIX secolo furono emanate le prime leggi che lo proibivano nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dopo le quali rimase clandestinamente attivo per lungo tempo.[1]

Variazioni regionali

[modifica | modifica wikitesto]
Speroni applicati alle zampe; Otavalo, Ecuador
Uno sperone viene legato alla zampa di un gallo da combattimento; Timor Est

Vi sono diverse aree del mondo in cui il combattimento è tuttora praticato e molto seguito, anche in paesi dove la legge lo ha proibito. In molti paesi, la cruenza dello scontro viene accentuata legando alle zampe dell'animale un'arma, che di solito è uno sperone appuntito metallico o un coltello, di dimensioni variabili. Si sono verificati casi in cui il gallo ha ferito a morte il proprietario con uno sperone artificiale.[10][11] Nei paesi in cui i galli non vengono dotati di armi, gli speroni vengono accuratamente appuntiti.

In Nicaragua, Venezuela, Colombia, Ecuador, Francia, Messico, Repubblica Dominicana, Filippine, Perù, Panama, Porto Rico, Spagna (ma solo in Andalusia e Canarie), Saipan e Guam vi sono gradinate attorno ai gallodromi.

America Latina

[modifica | modifica wikitesto]

A Cuba i combattimenti sono molto popolari e si tengono da novembre ad aprile, quando la temperatura mite consente ai galli prestazioni migliori. Vengono tagliati bargigli e creste e spesso vengono asportate le piume, soprattutto quelle del petto, del collo e delle cosce. Di solito viene limato uno degli speroni e ne viene applicato su ogni zampa uno non metallico di misure comprese tra i 22 e i 25 mm. Gli incontri vengono organizzati tra animali dello stesso peso con tolleranze fino a 30 grammi.

Gli incontri hanno il limite massimo di 30 minuti, ma più della metà termina nei primi 5 minuti. Il gallodromo si chiama valla ed è circondato da uno steccato attorno al quale si assiepano gli spettatori. Le scommesse sono proibite, chi viene scoperto viene espulso e diffidato dal presenziare ad eventi futuri.[12]

In Messico i luoghi deputati al combattimento si chiamano palenques e sono diffusi in tutto il territorio nazionale. Un'occasione speciale è rappresentata dalla Feria Nacional de San Marcos, una festa cattolica durante la quale si alternano i combattimenti e concerti musicali, in cui gli artisti si esibiscono dall'interno dei palenques.

In Perù i combattimenti si svolgono usando il becco o gli speroni, e si tengono in speciali gallodromi aventi la superficie sabbiosa. Oltre a quelli delle varie categorie di peso, vi sono incontri senza limiti di peso. I gallodromi più famosi si trovano nella Regione di Lima. Particolarmente apprezzato dagli appassionati è il tipico gallo peruviano navajero.[13]

Sudest asiatico

[modifica | modifica wikitesto]

I combattimenti di galli sono diffusi in tutto il sudest asiatico. Anche nel cattolico settentrione delle Filippine, sono stati vani gli sforzi dei locali sacerdoti per porre fine all'usanza, che rappresenta una forma popolare di culto della fertilità in tutto il sudest asiatico.[14] Nella Thailandia del Nord, una cerimonia religiosa in onore degli spiriti degli antenati, comprende un combattimento di galli che ha un significato metafisico.[15]

Tajen a Bali

Il combattimento dei galli, conosciuto a Bali con il nome tajen, è un'antica tradizione dell'Induismo balinese, come evidenziano le inscrizioni Batur Bang I (del 933) e Batuan (nell'anno 944 del calendario balinese)[16] È tuttora praticato secondo un antico rituale religioso volto ad espellere gli spiriti del male.[17] Diventa così una forma di sacrificio animale agli spiriti chiamato tabuh rah ("versamento di sangue"), che è presente in ogni cerimonia tradizionale balinese.[18] I combattimenti senza motivo religioso sono considerati giochi d'azzardo in tutta l'Indonesia e furono dichiarati illegali dal governo nel 1981, mentre quelli a sfondo religioso sono tuttora permessi.

In Giappone i combattimenti si svolgono senza l'ausilio di armi legate alle zampe e, malgrado siano ammessi dalla legge, i galli da combattimento sono stati inseriti tra le specie protette.[19]

India meridionale

[modifica | modifica wikitesto]
Combattimento a Kabul, Afghanistan

I combattimenti di galli sono chiamati Vetrukkaal seval porr (letteralmente: lotta a speroni nudi) in Tamil Nadu, Kodi Pandem in lingua telugu e Kori katta in lingua tulu e sono oggetto di scommesse. Sono molto diffusi soprattutto nelle regioni costiere di Andhra Pradesh, Dakshina Kannada, Karnataka e Tamil Nadu. In alcune zone si svolgono con lame che misurano dai 7 ai 10 cm fissate alle zampe ed in altre senza l'uso di alcuna arma.

Per alcuni sono un passatempo, un divertente intrattenimento o un modo appassionante di scommettere, mentre per altri è rimasta una cerimonia legata alla tradizione induista, tanto che vengono spesso organizzati all'interno dei complessi templari.[20]

Nonostante sia vietato, in Iraq il combattimento dei galli è largamente diffuso, e gli spettatori scommettono anche se ciò non è in linea con le direttive della religione islamica. Un gallo può costare fino a 8.000 dollari americani, i più costosi sono quelli della varietà Harati, di origine turca o indiana.[21]

Combattimento in Vietnam

L'attività è molto diffusa anche in Pakistan, dove gli scommettitori sono molti malgrado il divieto di scommettere sia in vigore dal 1977.[22] Le forze dell'ordine sono molto flessibili al riguardo e non applicano tale legge. I galli da combattimento pakistani sono apprezzati e i migliori sono i Sindhi Aseel, particolarmente alti e forti.

Combattimento a Davao, Filippine

I combattimenti di galli sono chiamati Sabong nelle Filippine, dove sono considerati legali solo quelli organizzati negli appositi spazi a cadenza settimanale. Quelli illegali si chiamano tupada o tigbakay, e si tengono in luoghi a cui le forze dell'ordine non riescono ad accedere. Alle zampe vengono fissati coltelli di misure variabili e con lama singola o doppia.[23] Due volte l'anno si tengono grandi competizioni legali a cui partecipano allevatori e galli provenienti anche dall'estero. L'attività fu introdotta nel paese dai colonizzatori spagnoli.

Nelle Isole Marianne della Micronesia, il combattimento dei galli fa parte della tradizione culturale locale fin da quando fu introdotto dagli spagnoli. L'immigrazione di filippini nel XX secolo lo ha reso ancora più popolare. Gli incontri hanno luogo a cadenza settimanale in un gallodromo autorizzato di Guam, e durante le festività dei patroni dei vari villaggi. Vengono importati galli appositamente dagli Stati Uniti, il cui prezzo arriva a 1.000 dollari cadauno. Nell'isola di Saipan, a nord di Guam, combattimenti autorizzati si svolgono diverse volte ogni settimana nel villaggio di Gualo Rai.

Aspetti legali

[modifica | modifica wikitesto]
Leggi sul combattimento di galli nel mondo.

     Divieto nazionale

     Divieto nazionale, salvo per alcune tradizioni locali

     Divieto in alcune regioni

     Legale

     Senza dati

In molti luoghi i combattimenti sono stati vietati.

In Italia i combattimenti tra animali sono vietati dalla Legge 20 luglio 2004, n. 189[24], secondo la quale chiunque organizza combattimenti tra animali è punito con la reclusione da un anno a tre anni e con la multa da 50000 € a 160000 €.

I combattimenti di galli sono generalmente vietati in Spagna ad eccezione dell'Andalusia e delle Isole Canarie. Le sedi locali dei movimenti animalisti ed alcuni partiti politici delle isole stanno cercando di farli mettere al bando.[25][26] Il governo locale li consente, ma sta cercando di farli terminare senza una legge apposita.[27] Curiosamente, al contrario del resto del paese, la corrida è vietata nelle Canarie.

I combattimenti di galli furono vietati in Inghilterra, nel Galles e nei territori britannici d'oltremare con una legge del 1835, mentre nel 1895 il divieto fu esteso alla Scozia.[28] Secondo un'indagine dell'organizzazione animalista RSPCA, i combattimenti di galli si tengono ancora in Inghilterra e Galles, anche se negli ultimi anni sono in diminuzione.[29]

Secondo la legge francese, i combattimenti di galli sono vietati in tutto il territorio nazionale ad eccezione di quei luoghi dove costituiscono, assieme alla corrida, un'ininterrotta tradizione. Sono quindi permessi nella regione del Nord-Passo di Calais, nella Francia metropolitana[30] e in alcuni villaggi della zona di Lilla.[31] Altri gallodromi si trovano nel dipartimento d'oltremare della Réunion.

America Latina

[modifica | modifica wikitesto]
Gallodromo di Porto Rico nel 1937.

In Brasile i combattimenti di galli si chiamavano rinha de galos ("tormento del gallo") e furono proibiti con la nuova Costituzione del 1934 promossa dal presidente Getúlio Vargas. Una sentenza della Corte Costituzionale basata su uno degli articoli della Costituzione li proibì espressamente, con la motivazione che "anche gli animali hanno diritto alla protezione legale contro i maltrattamenti e le sofferenze".[32]

A Cuba erano diffusi ovunque ai tempi della colonizzazione spagnola, e nel 1837 il governatore spagnolo emanò un decreto che li vietava nei giorni feriali. Nel 1844 fu vietato alle persone di colore di assistere agli spettacoli, mentre nel 1899 i combattimenti furono soppressi.[12] Nel 1909, il presidente cubano José Miguel Gómez li rese nuovamente legali.[33]

Nel 1968 furono proibiti dal regime castrista, che intese stroncare le scommesse, ma nel 1980 il divieto fu sospeso. Da allora si tengono diversi tornei ogni anno da gennaio ad aprile, organizzati da aziende governative. Agli eventi partecipano anche clienti di altri Stati caraibici, a cui su richiesta vengono venduti i galli.[12]

Club di combattimenti di galli a Porto Rico, 1937

Dal 2023, i combattimenti di galli sono illegali in tutti e 50 gli stati degli Stati Uniti, nel Distretto di Columbia e in tutte le regioni statunitensi. Lo stato più recente a introdurre una legge statale che vieta i combattimenti di galli è stato Louisiana; la Legislatura statale della Louisiana ha votato l'approvazione di un divieto nel giugno 2007,[34] che è entrato in vigore nell'agosto 2008.[35]

Al 2013:

Inoltre, il disegno di legge agricolo del 2014, firmato dal Presidente Obama, conteneva una disposizione che rendeva reato federale partecipare a un evento di combattimento di animali o portare un bambino di età inferiore ai 16 anni a un evento di combattimento di animali.[37]

Il divieto dei combattimenti di galli è stato ulteriormente esteso dalla legge federale per includere i territori degli Stati Uniti: Samoa americane, Isole Marianne Settentrionali, Guam, Porto Rico e Isole Vergini americane, con effetto alla fine del 2019, come stabilito dalla legge del disegno di legge agricolo del 2018 firmato dal Presidente Trump.[38] A Porto Rico, il combattimento di galli è popolare ed è stato considerato uno "sport nazionale" almeno dagli anni '50.[39] Secondo un rapporto del National Park Service, genera circa 100 milioni di dollari all'anno. Sull'isola ci sono circa 200.000 uccelli da combattimento ogni anno. La Commissione dei Combattimenti di Galli di Porto Rico regolamenta 87 club, ma esistono molte operazioni di combattimento di galli "clandestine" non autorizzate dal governo.[40] Il 18 dicembre 2019, stimando che il combattimento di galli dia lavoro a 27.000 persone e abbia un valore per l'economia di circa 18 milioni di dollari, Porto Rico ha approvato una legge nel tentativo di mantenere legale la pratica nonostante l'imminente divieto federale.[41] Nel 2021, il governatore Pedro Pierluisi ha annunciato che il governo avrebbe sostenuto uno sforzo legale davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti per annullare il divieto.[42] La Corte Suprema ha rifiutato di esaminare il caso, Ortiz-Diaz v. United States, nell'ottobre 2021, lasciando in vigore il divieto federale.[43]

L'Animal Fighting Prohibition Enforcement Act, una legge federale che rendeva reato federale trasferire strumenti per il combattimento di galli attraverso i confini statali o nazionali e aumentava la pena per le violazioni delle leggi federali contro i combattimenti di animali a tre anni di prigione, divenne legge nel 2007. Fu approvata dalla Camera dei Rappresentanti con un voto di 368-39 e dal Senato tramite consenso unanime ed è stata firmata dal Presidente George W. Bush.[44]

L'Animal Welfare Act è stato modificato nuovamente nel 2008 quando sono state incluse disposizioni nel 2008 Farm Bill (P.L. 110-246). Queste disposizioni hanno rafforzato i divieti sulle attività di combattimento di cani e altri animali e hanno aumentato le sanzioni per le violazioni dell'atto.[45]

Importanti operazioni di polizia contro il combattimento di galli sono avvenute nel febbraio 2014 nello Stato di New York (quando sono stati sequestrati 3.000 uccelli e nove uomini sono stati accusati di animal-fighting di reato grave nell'operazione "Operation Angry Birds", il più grande blitz contro il combattimento di galli mai effettuato nello stato)[46][47][48] e nel maggio 2017 in California (quando il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles ha sequestrato 7.000 uccelli da combattimento in un ranch a Val Verde, California, uno dei più grandi blitz contro il combattimento di galli nella storia degli Stati Uniti).[49][50] Nel 2014, la Principessa Irina di Romania si è dichiarata colpevole in tribunale federale di aver gestito un anello di combattimento di galli nell'Oregon.[51][52]

Riferimenti nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b (EN) Cockfighting., Enciclopedia Britannica
  2. ^ (EN) gamecock., dizionario on-line Merriam-Webster
  3. ^ (EN) Keys, Janette, Cock Fights / Peleas de Gallos, su colonialzone-dr.com, Colonial Zone Dominican Republic.
  4. ^ a b (EN) Cockfighting (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012)., American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA)
  5. ^ (EN) CockfightingOC: A blood sport for roosters (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012)., In Defense of Animals USA (IDAUSA)
  6. ^ (EN) History, su aseellovers.20m.com (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  7. ^ (EN) Sherman, David M. (2002). Tending Animals in the Global Village. Blackwell Publishing. 46. ISBN 0-683-18051-7.
  8. ^ (EN) Crawford R.D.: Poultry Breeding and Genetics - Roy D. Crawford - Google Books[collegamento interrotto]. Poultry Breeding and Genetics], Elsevier Health Sciences, 1990, pag. 11
  9. ^ (EN) Tell en-Nasbeh: Biblical Mizpah of Benjamin, su arts.cornell.edu, The College of Arts and Sciences, Cornell University.
  10. ^ (EN) Cockfighting bird stabs, kills man., New York Post, 6 febbraio 2011
  11. ^ (EN) Champion rooster slashes its owner's throat for being asked to fight once too often. Daily Mail, 22 gennaio 2011]
  12. ^ a b c (ES) Agustín Pupo Domenech, El Gallo Fino Cubano, 151 pp. Editorial SI-MAR, S.A., La Habana, Cuba 1995 (ISBN 959-7054-05-1).
  13. ^ (ES) Crónica Sobre el Gallo Navajero/, su gallosnavajeros.com (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2016).
  14. ^ (EN) Using Spirit Worship to Infuse Southeast Asia into the K-16 Classroom, su tuninst.net, Tun Institute of Learning (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2012).
  15. ^ (EN) Marti Patel, Trance dancing and spirit possession in Northern Thailand, su sanuksanuk.wordpress.com.
  16. ^ (EN) Bali, cockfighting tradition lives, su thejakartapost.com. URL consultato il 12 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).
  17. ^ (EN) Jean Couteau: Bali Today: Love and social life, pagg. 128-129, Kepustakaan Populer Gramedia, 2005
  18. ^ (EN) Fred B. Eiseman: Bali, Sekala and Niskala: Essays on society, tradition, and craft, pag. 240, Periplus Editions, 1990
  19. ^ (EN) Tatsuya Sakamoto: Fighting cocks embody Tosa spirit., The Daily Yomiuri
  20. ^ (EN) The Hindu, su thehindu.com, 10 gennaio 2008.
  21. ^ (EN) Cockfighting in Iraq: a different kind of battle, su yourmiddleeast.com. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
  22. ^ (EN) Cockfight signifies cruel culture, su pakistantoday.com.pk, 26 luglio 2012.
  23. ^ (EN) Emergency: 'Sentensyador', su gmanews.tv (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).
  24. ^ Legge 20 luglio 2004, n. 189, articolo 1, in materia di "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate."
  25. ^ (ES) ¿Tradición o salvajismo?, su laopinion.es.
  26. ^ (ES) Los Verdes solicitan al Parlamento europeo que prohíba las peleas de gallo, su lavozdelanzarote.com. URL consultato il 12 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
  27. ^ (ES) Legge 8/1991 per la protezione degli animali, su gobiernodecanarias.org.
  28. ^ (EN) Collins, T., Encyclopedia of Traditional British Rural Sports, Routledge, 2005, ISBN 978-0-415-35224-6.
  29. ^ (EN) Kate Hilpern, What lies behind the rise in animal fighting?, in Independent, Londra, 20 ottobre 2007.
  30. ^ (EN) Foggo, D. & Campbell, M., British fans flock to French cockfights, in The Times, London, 22 gennaio 2006. URL consultato il 22 febbraio 2008.
  31. ^ (FR) Le Guide bu Nord de Pas de Calais, su guide-nord-pas-calais.com, Region Nord Pas de calais (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2008).
  32. ^ (EN) Alex P., Brazilian animal law, su joinuniverse.com. URL consultato il 25 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).
  33. ^ (ES) Reglamento para las lidias de gallos, Ayuntamiento de Holguín, Cuba 1909
  34. ^ Approvato divieto dei combattimenti di galli alla Camera legislativa statale della Louisiana, su wafb.com, 4 febbraio 2014. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2009).
  35. ^ Legislatori della Louisiana approvano il divieto di combattere i galli, su azcentral.com, 27 giugno 2007.
  36. ^ a b c d Scheda informativa: Combattimento di galli: Leggi statali (PDF). URL consultato il 20 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016)., Humane Society degli Stati Uniti (aggiornato ad aprile 2013).
  37. ^ HSLF, Il disegno di legge agricolo rafforza la legge sui combattimenti di animali e mantiene le leggi statali di protezione degli animali da fattoria, su humanesociety.org, Humane Society degli Stati Uniti, 4 febbraio 2014.
  38. ^ "Public Law 115 - 334 - Agriculture Improvement Act of 2018", GOVinfo., 5 marzo 2021.
  39. ^ Combattimento di galli a Porto Rico, in Townsville Daily Bulletin (Qld. : 1907–1954), 4 maggio 1953. URL consultato il 29 ottobre 2019.
  40. ^ Meredith Hoffman, Combattimento di galli: l'industria più resiliente di Porto Rico., Vice (16 febbraio 2016).
  41. ^ Ray Sanchez, Porto Rico sfida il divieto federale sul combattimento di galli; probabile battaglia legale, su CNN, 19 dicembre 2019. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  42. ^ (ES) Il governo si unisce come amico della corte nel caso delle lotte dei galli [Il governo si unisce come amico della corte nel caso delle lotte dei galli], su El Vocero, 12 luglio 2021. URL consultato il 12 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2021).
  43. ^ La Corte Suprema mantiene il divieto di combattimento dei galli a Porto Rico, in Associated Press, 12 ottobre 2021. URL consultato il 25 agosto 2022.
  44. ^ H.R. 137: Animal Fighting Prohibition Enforcement Act of 2007, su govtrack.us. URL consultato il 22 febbraio 2008.
  45. ^ Archived copy (PDF), su nationalaglawcenter.org. URL consultato il 4 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2013). L'Animal Welfare Act: Antecedenti e legislazione selezionata di Tadlock Cowan - Analista delle Risorse Naturali e dello Sviluppo Rurale - 9 settembre 2010
  46. ^ Antonio Antenucci, 70 arrested in NY's largest cockfighting bust, in New York Post, 10 febbraio 2014. URL consultato il 10 febbraio 2014.
  47. ^ Haimy Assefa, New York cockfighting bust uncovers 3,000 birds and yields 9 arrests, CNN, 10 febbraio 2014. URL consultato il 10 febbraio 2014.
  48. ^ NY AG: 3,000 Birds Rescued in Cockfighting Bust, in ABC News, 10 febbraio 2014. URL consultato il 10 febbraio 2014.
  49. ^ Matt Hamilton, 7,000 birds seized in largest cockfighting bust in U.S. history, L.A. County authorities say, in The Los Angeles Times, 16 maggio 2017. URL consultato il 17 maggio 2017.
  50. ^ Cockfighting Bust in LA County Town Nets 7,000 Birds, NBC Los Angeles, 16 maggio 2017. URL consultato il 17 maggio 2017.
  51. ^ Justin Moyer, Una principessa rumena si dichiara colpevole di combattimento di galli. Come?, in Washington Post, 17 luglio 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.
  52. ^ Teresa Carson, La principessa rumena ammette di gestire un anello di combattimento di galli in Oregon, in Reuters, 16 luglio 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 26503 · LCCN (ENsh85027606 · BNF (FRcb11934855x (data) · J9U (ENHE987007284052005171