Cristoforo di Mitilene
Cristoforo di Mitilene (in greco Χριστοφόρος Μιτυληναῖος?, Christophoros Mitylenaios; fl. XI secolo) è stato un poeta bizantino della prima metà dell'XI secolo.
Scrisse vari poemi di argomento vario e quattro calendari.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Come Cristoforo stesso afferma in uno dei suoi calendari, nacque a Costantinopoli, e visse nella vicina Sphorakiou. Secondo la tradizione manoscritta[1] era un importante ufficiale, che deteneva cariche come quella di patrizio, protospatharios, e kritès (giudice) dei Themata di Armeniakon e Paflagonia.
Gli eventi descritti nei suoi poemi ci fanno supporre che iniziò a scrivere sotto il regno di Romano III Argiro (1028-1034), ma la maggior parte dei suoi poemi sono stati datati al regno di Costantino IX Monomaco (1042-1055), un imperatore che aveva promosso la cultura e la letteratura.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Vari versi (στίχοι διάφοροι) è il titolo dato all'unico manoscritto non perduto; è una raccolta di 145 poesie, di genere e argomento vario. La raccolta sembra avere un ordine cronologico, ed è in alcuni punti gravemente danneggiata.
Il metro della maggior parte delle sue poesie è il dodecasillabo bizantino, ma per alcune poesie Cristoforo usa l'esametro dattilico. Queste poesie sono scritte in un'altamente artificiale lingua omerica. Usa qualche volta anche il distico elegiaco e l'anacreontico.
Il contenuto di queste poesie è molto eterogeneo. La maggior parte di quelle notevoli sono satiriche. In queste poesie Cristoforo si prende gioco di perdenti guidatori di bighe, di mariti traditi, monaci ipocriti, pseudo-intellettuali, ecc. Altre poesie sono contro i topi che divorano i suoi libri, e un gufo che gli impedisce di dormire. Molte poesie sono epigrammi con contenuto religioso, che trattano di figure bibliche o festività religiose. Alcune delle poesie più lunghe sono orazioni funerarie per sua madre e sua sorella, o trattano di eventi storici, come la morte di Romano III, o una rissa popolare. La poesia più lunga è un encomio sul ragno. Completano la raccolta epitaffi, indovinelli, epigrammi dedicati.
Cristoforo compose anche quattro calendari in quattro differenti metri (esametro, dodecasillabi, stichera, e canoni), commemorando tutti i santi e le festività dell'anno liturgico ortodosso.
Le poesie di Cristoforo sono caratterizzate da un tono arguto, che raramente si trova nelle poesie bizantine. Il mix di elementi Cristiani e classici e l'elitarismo intellettuale sono elementi che lo distinguono da altri celebri poeti del suo tempo, come Giovanni Mauropo e Michele Psello.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cheynet J.C., Morrison C., Seibt W., Sceaux byzantins de la collection Henri Seyrig, Paris 1991, p. 138
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- E. Kurtz, Die Gedichte des Christophoros Mitylenaios, Leipzig, 1903.
- E. Follieri, I calendari in metro innografico di Cristoforo Mitileneo, I. Introduzione, testo e traduzione, II. Commentario e indici, Bruxelles, 1980.
- A. Kazhdan et al., The Oxford Dictionary of Byzantium, New York/Oxford, 1991.
- M. De Groote, "Christophori Mitylenaii Versuum uariorum Collectio Cryptensis", CCSG 74, (Turnhout, 2012), ISBN 978-2-503-54092-4.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cristòforo di Mitilene, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Cristòforo di Mitilène, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Cristoforo di Mitilene, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3849437 · ISNI (EN) 0000 0000 7969 6995 · SBN CUBV105982 · BAV 495/1752 · CERL cnp00165667 · LCCN (EN) n83135172 · GND (DE) 100939066 · BNF (FR) cb11989033n (data) · J9U (EN, HE) 987007463268205171 · CONOR.SI (SL) 221237859 |
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