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Cyanocorax chrysops

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Ghiandaia felpata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordineCorvida
SuperfamigliaCorvoidea
FamigliaCorvidae
GenereCyanocorax
SpecieC. chrysops
Nomenclatura binomiale
Cyanocorax chrysops
(Vieillot, 1818)
Areale

La ghiandaia felpata o ghiandaia occhidorati (Cyanocorax chrysops (Vieillot, 1818)) è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi[2].

Il nome scientifico della specie, chrysops, deriva dall'unione della parola greche χρυσος (khrysos/khrusos, "oro") col suffisso (anch'esso di origine greca) -ops, col significato di "dagli occhi dorati", in riferimento alla colorazione degli occhi di questi uccelli.

Esemplare nel parco nazionale dell'Iguazú.

Misura 32-35 cm di lunghezza, per 127-170 g di peso[3].

Si tratta di uccelli dall'aspetto tozzo e robusto, con grossa testa ovale e allungata munita di cresta frontale erettile (il piumaggio erettile, vellutato e soffice, si estende fino alla nuca, e ad esso la specie deve il proprio nome comune), becco forte e conico dall'estremità lievemente adunca, grandi occhi, lunghe ali digitate, coda piuttosto allungata e forti zampe artigliate.

Il piumaggio è di colore nero vellutato sulla testa, ad eccezione della nuca (che è di colore azzurro-biancastro), del sopracciglio e delle guance (che sono di colore azzurro-bluastro, il primo più chiaro rispetto alle seconde): il nero si continua nella parte superiore del petto, dove lascia il posto al bianco-crema, che è il colore anche di fianchi, ventre, sottocoda e punta della coda. Spalle, copritrici, remiganti e coda sono di colore blu-violaceo (quest'ultima con superficie inferiore più scura rispetto a quella superiore), mentre il dorso e il resto delle ali è di color grigio-bluastro con sfumature cannella-violacee.

Il becco e le zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi (come intuibile dal nome scientifico) sono di colore giallo ambrato.

Esemplare a Foz do Iguaçu.

La ghiandaia felpata è un uccello dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che passa la maggior parte della giornata muovendosi indifferentemente fra i rami di alberi e cespugli o al suolo, dedicandosi perlopiù alla ricerca di cibo.
Questi uccelli vivono da soli, in coppie o al più in gruppetti familiari, composti da una coppia riproduttrice e dai figli di una o due covate precedenti: sul far della sera, gli esemplari di un gruppo si riuniscono fra i rami di un albero, per passare la notte al riparo dalle intemperie e da eventuali predatori nel folto della vegetazione.

Si tratta di uccelli molto vocali, che si tengono in contatto fra loro mediante una gran varietà di richiami, piuttosto melodici: finora ne sono stati identificati 23[3], fra i quali il più comune è un richiamo di contatto vagamente simile al verso dei gabbiani.

Alimentazione

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Esemplare cerca il cibo al suolo.
Esemplare con una noce nel becco.

Si tratta di uccelli dalla dieta onnivora e opportunistica, comprendente sia cibo di origine vegetale che animale, a seconda della disponibilità del momento.

La componente animale pare maggioritaria nella dieta di questi animali, almeno nelle popolazioni brasiliane, costituendo più dei tre quarti della dieta totale (80% circa)[3]: di questa, la massima parte è rappresentata da insetti ed altri artropodi, comprendendo tuttavia anche altri invertebrati e larve, nonché piccoli vertebrati (topolini, piccoli rettili quali lucertole e gechi, anfibi, uova e nidiacei). La parte vegetale della dieta della ghiandaia felpata è invece composta perlopiù da bacche, frutta matura e da granaglie e frutta a guscio.

Due esemplari in natura.
Coppia in natura.

La stagione riproduttiva va da ottobre a dicembre: si tratta di uccelli monogami, nei quali le coppie collaborano sia nella costruzione del nido (una struttura a coppa costruita fra i rami di un albero intrecciando rametti e foderando l'interno con fibre vegetali più soffici), nella cova (che è appannaggio della femmina, col maschio che rimane di guardia nei dintorni, occupandosi inoltre di reperire il cibo per sé e per la compagna intenta ad incubare) e nell'allevamento dei nidiacei, i quali, ciechi ed implumi alla schiusa, sono pronti per l'involo a circa tre settimane dall schiusa, rimanendo coi genitori ancora per molto tempo prima di allontanarsi definitivamente dal territorio natio.
Similmente a molti corvidi, anche nella ghiandaia felpata è osservabile il fenomeno della riproduzione cooperativa. La coppia riproduttrice viene infatti coadiuvata nella costruzione del nido e nell'allevamento della prole da 2-3 individui, i quali generalmente sono figli di covate precedenti[3]: anche i giovani resisi indipendenti aiuteranno a loro volta i genitori nel portare avanti una nuova covata l'anno successivo.

Distribuzione e habitat

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Esemplare nel parco nazionale di El Palmar.
Coppia nella provincia di Formosa.

La ghiandaia felpata è un uccello nativo del Sudamerica centrale, del quale occupa un'area compresa fra il Brasile occidentale (estremità orientale dell'Amazonas e Rondônia, dalla sponda orientale del Rio Madeira[4]) al Mato Grosso, e da qui a sud fino all'Argentina settentrionale (a sud fino alle province del Chaco e di Entre Ríos nel nord-est, e a sud fino alla provincia di La Rioja nel nord-ovest), attraverso il basso corso del Tapajós[5], la Bolivia orientale (dipartimenti di Beni, Cochabamba, Santa Cruz, Chuquisaca e Tarija), Paraguay e Uruguay nord-occidentale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato da una vasta gamma di aree alberate, dalla foresta pluviale tropicale di pianura e pedemontana al pantanal e al cerrado.

Se ne riconoscono quattro sottospecie[2]:

Secondo alcuni, la ghiandaia occhidorati sarebbe conspecifica con la ghiandaia nucabianca: alcuni autori ascriverebbero a quest'ultima la sottospecie insperatus e l'ipotetica sottospecie interpositus dell'Alagoas, descritta in base all'osservazione di un singolo esemplare che potrebbe rappresentare una femmina subadulta di ghiandaia nucabianca[6].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Cyanocorax chrysops, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Plush-crested Jay (Cyanocorax chrysops), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  4. ^ Olmos, F.; Silveira, L. F.; Benedicto, G. A., A contribution to the ornithology of Rondônia, southwest of the Brazilian Amazon, in Rev. Bras. Orn., vol. 19, n. 2, 2011, p. 200–229.
  5. ^ Lees, A. C.; Davis, B. J. W.; Oliveira, A. V. G.; Peres, C. A., Avifauna of a structurally heterogeneous forest landscape in the Serra dos Caiabis, Mato Grosso, Brazil: a preliminary assessment, in Cotinga, n. 29, 2008, p. 149–159.
  6. ^ Santos, M. P. D.; Silveira, L. F.; Silva, J. M. C., Birds of Serra do Cachimbo, Pará State, Brazil, in Rev. Bras. Orn., vol. 19, n. 2, 2011, p. 244–259.

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