Discussione:Forni Avoltri

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Monitoraggio effettuato nel luglio 2008

Ciao Sebi1, posso chiederti se sei di Forni Avoltri? Io vivo a Udine, ma mia nonna era di Collina. Alpino friulano

si da parte di mamma...Sebi1

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Toponimo Forni Avoltri

L'affermazione "La toponomastica è legata a un documento datato 778 d.C. e riguardante una donazione del conte del Friuli Massellione (726-781) della stirpe di Carlo Magno, "Villam unam, quae sita est in montaniis, quae dicitur Furno", tratto da Gian Giuseppe Liruti, Notizie delle cose del Friuli, tomo III, Arnoldo Forni Editore, Udine MDCCLXXVII. In tale documento si fa riferimento alla possibilità di godere di ogni pertinenza e tra esse il ferro e il rame. Impropriamente tale documento è stato attribuito a Forni di Sopra (UD) poiché tale sito è "privo di qualche interesse giacimentologico", G. B. Carulli, Antiche miniere della Carnia, in Studi Tolmezzini, Arti Grafiche Friulane, 1981", riportata nel testo pubblicato è fondata su assunzioni non dimostrate, ed è in buona sostanza arbitraria e inesatta. Il documento originale della donazione fa menzione di "ferro & ramen" e della "Villam que sita est in Montanis, que dicitur Forno" (sic), ma non vi si fa alcuna menzione di "miniere": l'accostamento di ferro & ramen alle miniere è forse intuitivo ma arbitrario, ed è stato introdotto, insieme ad altre inferenze (la presenza di un "castello" e il diritto di "masnada"), da Gian Giusepe Liruti nell'opera citata. Il quale Liruti, peraltro, si limita ad affermare Castello di Forno con la Villa posta nelle nostre Alpi Giulie o Carniche e non altro: tant'è che, ben prima di Forni Avoltri, molti vi lessero i Forni Savorgnani o addirittura Forni di Sopra. Conseguentemente, l'assenza di "interesse giacimentologico" per i Forni Savorgnani è certamente annotazione del tutto credibile e fondata, ma altrettanto certamente non è di per sé elemento sufficiente a escludere i suddetti Forni dall'elenco dei "pretendenti" all'identificazione con la Villa della donazione dell'anno 778. Specularmente, la presenza in loco delle miniere nel tardo Medo Evo non è elemento probante a sostegno della "candidatura" di Forni Avoltri. Inoltre, già nel documento originale fra le caratteristiche della villa oggetto della donazione vi sono elementi sostanzialmente incompatibili con l'identificazione di Forni Avoltri nell'oggetto della donazione stessa. Infine, nello stesso testo dello studioso (Bernardo Maria de Rubeis) che per primo riscoprì il documento della donazione e lo pubblicò nel 1762, prima di Liruti, la stessa Villa que dicitur Furno è posizionata ben lontano da Forni Avoltri e dai Forni Savorgnani. Una trattazione estesa dell'argomento è pubblicata qui https://www.alteraltogorto.org/forni/forni-avoltri/i-toponimi-forni-in-carnia-e-le-fonti-storiche.html.

Saluti

Enrico Agostinis