Discussione:Valle di Comino
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Personaggio Illustre di Casalattico e della Valle di Comino
[modifica wikitesto]Non ho certo l'autorità l'intenzione di impormi ma il Lord Charles Forte (nato Carmine Forte, di Casalattico) è stato per molti anni sul Guinnes dei Primati quale titolare della catena di alberghi "Trust House Forte" e poi avete come conferma, anche l'articolo della testata nazionale de La Stampa del 01-03-2007 recita:
== Forte, il Sir ciociaro Lord Charles Forte ==
Scomparso a 98 anni. Il suo impero: 800 hotel e 1000 ristoranti LONDRA
No, non si può proprio dire che Lord Charles Forte, morto ieri a 98 anni, corrispondesse al classico clichet dell’emigrato di inizio secolo. Dalla City alla Borsa, fino al giro più vicino alla Casa Reale, lo ricordano tutti come un imprenditore pieno di charme, un albergatore dotato di uno straordinario gusto dell’ospitalità, un italiano famoso che s’era fatto apprezzare per le sue qualità, tra le quali una straordinaria gentilezza e cordialità, che usava indifferentemente tanto con la Regina quanto con i camerieri dei suoi alberghi. Nato nel 1908 in un paesino della Ciociaria, Monforte Casalattico, approdato in Scozia - ad Alloa - a soli cinque anni al seguito di padre e madre, aveva cominciato come cameriere e doveva le sue prime fortune a un'intuizione, che non era proprio il fast-food, ma in qualche modo, visti i tempi, lo anticipava.
Forte aveva insomma importato nel Regno Unito, avvezzo a una rigida divisione tra pub, caffè e ristoranti e legato da sempre al servizio ai tavoli, l'idea della latteria italiana, del cappuccino, della prima colazione veloce ma confortevole. Il suo primo «milk bar», che fu l'inizio della sua fortuna, lo aveva aperto nel West End di Londra grazie a un prestito di 2000 sterline e a qualche contributo da parte della famiglia. Di lì in breve aveva costruito un impero globale di ristoranti e alberghi, dall'Inghilterra agli Usa, all'Europa, ai Carabi al Medio Oriente. L'altro colpo di genio, anche questo fondato sull'idea di pasti rapidi, veloci e a buon prezzo, erano stati gli autogrill: non i grandi mausolei delle superstrade americane, piuttosto un mix tra le classiche trattorie per camionisti italiane e la tradizione inglese del «bed and breakfast».
Ma per arrivare a realizzare il suo sogno, il primo bar ristorante da area di servizio dislocato a Newport Pagnell, sulla M1, aveva dovuto aspettare il 1959, quando era già proprietario del suo primo albergo. Gli andò così bene che in dieci anni, uno dopo l'altro, i suoi grill proliferavano su tutte le maggiori autostrade inglesi, e in breve Charles Forte acquisì una catena di motel americana. Per capire cosa può realizzare il talento imprenditoriale italiano, in un Paese come il Regno Unito che favorisce l'iniziativa privata, basta andarsi a rileggere le date e la storia della «Forte plc», la società del baronetto Charles. Dalla prima latteria, aperta nel 1935, a soli 23 anni, all'acquisto del famoso Cafè Royal nel 1954, alla nascita della sua società di catering per gli aeroporti di Heathrow e Gatwick a Londra, di Manchester, Glasgow e Birmingham nel '55, al suo primo albergo, «London Warldorf», nel '58, seguito da altri ventisette nel Regno Unito e in Irlanda, e in soli dodici anni da altri quindici nel resto del mondo.
Nel '73 Forte acquisisce «Little Chef», una catena di 270 ristoranti in Usa, e all'inizio degli Anni Ottanta è ormai padrone di un impero multimiliardario, che ha solide radici nel Regno Unito ma è ormai articolato nel resto del mondo e quotato in Borsa. In questo senso, la nomina a Lord di Ripley, nella contea del Surrey, nel 1982, per Charles Forte sarà il riconoscimento dei risultati del suo impegno imprenditoriale. Un impero imprenditoriale poi proseguito dal figlio, Sir Rocco, che dieci anni dopo prenderà la guida del gruppo, e dovrà far fronte a un difficile rovescio. Nel '96 infatti, la «Forte plc» è oggetto di un take-over ostile da parte del gruppo Granada, che ne ottiene il controllo sborsando quasi quattro miliardi di sterline (qualcosa come dodicimila miliardi di vecchie lire). A Rocco Forte toccherà sostenere una lunga battaglia giudiziaria, conclusa con la riconquista del marchio che contiene il nome della famiglia, e insieme una durissima opera di ricostruzione dell'impero turistico alberghiero, oggi tornato a una dimensione globale, con una forte presenza europea e italiana, oltre che inglese.
Lord Charles Forte era rimasto affezionato alla Scozia, la sua seconda patria, e negli ultimi anni amava molto vivere in campagna, ricevere gli amici e giocare a scopa, la sua grande passione. Oltre che ai figli e ai suoi familiari, era molto affezionato al piccolo esercito di suoi nipoti, a cui si era dedicato sempre nei ritagli di una vita frenetica; e in particolare, tipica debolezza italiana, a quello maschio che porta il suo nome, il quindicenne Charles nato da Rocco e dalla moglie romana Aliai Ricci. Da vecchio, il volto rugoso segnato da due folti baffi gli aveva restituito l'espressione tipica degli italiani meridionali del suo tempo: aveva scritte in faccia l'energia, la volontà, la testardaggine di quelli che sono abituati a farsi da sé.
Vostro, rsfusco@iol.it
Ha ragione, e certo l'articolo non è che una piccolissima fonte...Purché non si utilizzi il termine "ciociaro", essendo questo estraneo alla Val di Comino. Provvedo ad integrare il nome. Alla relativa biografia penseranno altri. Cordialmente,Almadannata 12:13, 13 gen 2008 (CET)
"ciociaria "storica" "?
[modifica wikitesto]scusate, ma siccome storicamente non esiste la "ciociaria" (che come ben spiegato in altre voci era un termine offensivo e non certamente un'area riconosciuta a livello istituzionale) come si fa a parlare di "ciociaria storica"? (e soprattutto come si fa ad applicarlo alla Valle di Comino?) Þiudamers (msg)