Eparchia di Sinferopoli e Crimea
L'eparchia di Sinferopoli e Crimea (in russo Симферопольская и Крымская епархия?) è una diocesi della Chiesa ortodossa russa, appartenente alla metropolia della Crimea.[1]
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]L'eparchia comprende i comuni di Alušta, Eupatoria, Saki, Sinferopoli e Jalta, e i distretti di Bachčisaraj, Belogorsk, Kirovskoe, Saki, Sinferopoli e Černomorskoe nella repubblica di Crimea nel circondario federale meridionale.[1]
Sede eparchiale è la città di Sinferopoli, dove si trova la cattedrale di Alexander Nevsky.
L'eparca ha il titolo ufficiale di «metropolita di Sinferopoli e Crimea».[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'eparchia fu eretta il 16 novembre 1859 per separazione dall'eparchia di Cherson.[1]
Con l'indipendenza dell'Ucraina agli inizi degli Anni Novanta del XX secolo l'eparchia è diventata parte della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca.[1]
L'11 novembre 2008 e il 20 dicembre 2012 ha ceduto porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione delle eparchie di Džankoj e di Feodosia.[1]
In seguito al trattato di adesione della Crimea alla Russia (18 marzo 2014), con decisione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, il 7 giugno 2022 l'eparchia è stata annessa al Patriarcato di Mosca e contestualmente è entrata a far parte della metropolia della Crimea.[1][2] Questa decisione non ha trovato il pieno consenso della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca[3], che continua ad elencare l'eparchia fra quelle dipendenti dalla propria autorità.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eparchia di Sinferopoli e Crimea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Sito ufficiale dell'eparchia
- (RU) Scheda dell'eparchia sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa