Vai al contenuto

Fathi Bashagha

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fathi Bashagha

Primo ministro della Libia[1]
ad interim
Durata mandato3 marzo 2022 –
16 maggio 2023
Capo di StatoMohamed al-Menfi
PredecessoreAbdul Hamid Mohammed Dbeibeh (contestato)
SuccessoreOsama Hammad

Ministro dell'interno
Durata mandato7 ottobre 2018 –
15 marzo 2021[2]
Capo del governoFayez al-Sarraj
PredecessoreAbdussalam Ashour
SuccessoreKhalid Mazen
Fathi Bashagha
NascitaMisurata, Libia (bandiera) Libia, 20 agosto 1962
Dati militari
Paese servitoLibia (bandiera) Libia
Forza armata Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Libiyya
Anni di servizio1984 - 1993
GradoSecondo tenente
Studi militariAccademia aeronautica di Misurata
voci di militari presenti su Wikipedia

Fathi Ali Abdul Salam Bashagha (in arabo فتحي علي عبد السلام باشآغا?; Misurata, 20 agosto 1962) è un politico ed ex militare libico.

È nato il 20 agosto 1962 a Misurata[3], in Tripolitania. Si è diplomato in aviazione presso il locale collegio militare nel 1984, rimanendovi poi come istruttore specializzato in aerei da caccia fino al congedo dall'Aeronautica militare libica nel 1993.[3]

Dopo lo scoppio della prima guerra civile libica è divenuto membro e portavoce[4] del Consiglio militare di Misurata. Successivamente è stato eletto alla Camera dei rappresentanti della città nel 2014 e il 7 ottobre 2018 è stato nominato Ministro dell'interno nel governo di accordo nazionale di Fayez al-Sarraj.[4]

Come Ministro dell'interno ha sottolineato le difficoltà del suo dicastero, denunciando una forte corruzione al suo interno e sostenendo che il budget di cui dispone, pari a circa 300 milioni di dinari, è "tenuto ostaggio dalle milizie locali", promettendo di ristrutturare il dipartimento governativo nell'arco di sei mesi a partire dal gennaio 2019.[3] È sopravvissuto a due tentativi di omicidio: il primo è avvenuto il 16 dicembre 2019 a Misurata[5] mentre il secondo è avvenuto il 21 febbraio 2021 nei pressi di Tripoli.[6] Il 28 agosto 2020 è stato sospeso dal suo incarico in seguito alla caotica gestione da parte del suo dicastero delle proteste cittadine[7], venendo reintegrato il successivo 3 settembre.[8]

Nell'ambito dell'elezione del nuovo governo di unità nazionale libico al Libyan Political Dialogue Forum nel febbraio 2021 si è candidato come Primo ministro nella lista di Aguila Saleh Issa, venendo sconfitto per pochi voti dalla lista di Mohamed al-Menfi e Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh.

  1. ^ Nomina contestata dall'Alto Consiglio di Stato e dal Primo ministro Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh.
  2. ^ Sospeso temporaneamente tra il 28 agosto e il 3 settembre 2020.
  3. ^ a b c (EN) Name in the News: Libya's outspoken interior minister Fathi Bashagha, su monitoring.bbc.co.uk, BBC, 17 gennaio 2019. URL consultato il 2 settembre 2024.
  4. ^ a b Bashagha, Fathi Ali Abdul Salam, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 settembre 2024.
  5. ^ (EN) Joanne Serrieh, Libya's GNA Interior Minister injured in assassination attempt, in Alarabiya News, 16 dicembre 2019. URL consultato il 2 settembre 2024.
  6. ^ (EN) Libya's powerful interior minister survives assassination attempt, in Al Jazeera, 21 febbraio 2021. URL consultato il 2 settembre 2024.
  7. ^ (EN) Libya interior minister suspended after gunmen fire on protesters, in Al Jazeera, 29 agosto 2020. URL consultato il 2 settembre 2024.
  8. ^ (EN) Libya's interior minister restored to post after GNA talks, in Al Jazeera, 4 settembre 2020. URL consultato il 2 settembre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]