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Foresteria

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Una foresteria è l'insieme dei locali adibiti all'alloggio di persone di passaggio o che devono temporaneamente dimorare in un certo luogo. Dal concetto, se ne è desunta poi una tipologia di contratto d'affitto detto "a uso foresteria" o più propriamente "contratto di locazione di natura transitoria"[1]. Questo tipo di affitto si realizza quando il proprietario di un immobile non lo usa per sé stesso, ma ne concede l'utilizzo a terze persone per loro dimora temporanea.

Il termine deriva dal latino "foris", che significa "fuori", cioè proveniente da un altro territorio; da qui il latino volgare che l'ha modificato in "foristarius", forestiero, straniero[2].

Foresteria conventuale

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La foresteria è uno degli ambienti di solito presenti nei conventi. In particolare era dedicato all'alloggio e alla permanenza degli ospiti, detti forestieri appunto, che potevano essere sia ospiti, sia persone di passaggio (pellegrini, viaggiatori, viandanti). Se accoglieva persone povere o bisognose in genere si parla di Spedale, Ospedale o Ospitale. La zona riservata ai monaci o alle monache era invece quella delle celle chiuse, cioè la clausura, a chi non appartiene alla comunità.

Foresteria in casa di riposo

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In qualche casa di riposo vi è uno spazio riservato a una assistenza temporanea (ovvero foresteria) per gli anziani, chiamata anche modulo sollievo.

Foresteria in circoli sociali

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Camere da letto a disposizione dei soci del circolo.

  1. ^ Art. 5 della Legge 9 dicembre 1998 n. 431: Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo Testo della legge Archiviato il 28 gennaio 2008 in Internet Archive.
  2. ^ Dizionario Etimologico Hoepli, 2000

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