Francesco Vitelli
Decio Francesco Vitelli arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto di mons. Vitelli ad opera di un anonimo umbro-romano del XVII secolo | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 30 agosto 1582 a Città di Castello |
Ordinato presbitero | 1612 |
Nominato arcivescovo | 16 agosto 1632 da papa Urbano VIII |
Consacrato arcivescovo | 21 settembre 1632 dal cardinale Federico Baldissera Bartolomeo Corner |
Deceduto | febbraio 1646 ad Urbino |
«..Riceva intanto Vostra Signoria Illustrissima nella dedicatione del libro la minima ispressione della mia osservanza, mentre humilmente le bacio la veste.»
Decio Francesco Vitelli (Città di Castello, 30 agosto 1582 – Urbino, febbraio 1646) è stato un religioso e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Decio Francesco Vitelli nacque il 30 agosto 1582, da Vincenzo Vitelli (figlio di Alessandro Vitelli) e Faustina Vitelli (figlia di Chiappino); apparteneva così alla nobile famiglia dei Vitelli, sia per parte di madre che di padre: infatti, Vincenzo era lo zio di Faustina. Ma Francesco non ebbe la possibilità di conoscere il padre, perché egli fu ucciso nel 1583 a Roma, dove era generale della Fanteria del Papa. Dopo aver studiato con molti risultati, fu nominato nel 1612 referendario da papa Paolo V, per essere poi nominato, da Gregorio XV governatore di San Severino Marche, prima di essere trasferito nella provincia di Ancona, per far fronte alla grave crisi che stava attraversando quella zona. Nel 1624 fu inviato invece nella provincia di Ascoli Piceno, per riformare il sistema di tasse del luogo. Nel 1625 fu quindi a Roma, dove fu nominato membro della Sacra Consulta, della Congregazione dei Confini e votante nel Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Raggiunta così una posizione di estrema importanza, fu nominato commissario più volte: nel 1630, per far fronte alla peste che minacciava lo Stato della Chiesa e nel 1632 per fare da diplomatico tra Ferrara e la Repubblica di Venezia; proprio nella Serenissima fu nunzio apostolico per circa 11 anni, e fu grazie ai suoi interventi che i veneziani non dichiararono guerra al Papa più volte. Il 7 giugno 1634 fu nominato da Urbano VIII amministratore apostolico di Terni, carica che mantenne fino al 1636; nel 1641 fu nominato arcivescovo di Urbino. Nel 1643, fu nominato prelato di fiocchetto, prima di morire nella città marchigiana nel 1646; fu sepolto a Roma, nella cappella Vitelli nella chiesa di San Marcello al Corso. Il Vitelli fu un uomo dalla grandissima cultura, autore di alcuni trattati politici e storici, occupandosi anche di tradurre alcune opere e di proteggere alcuni scrittori.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Marco Antonio Gozzadini
- Cardinale Federico Baldissera Bartolomeo Corner
- Arcivescovo Decio Francesco Vitelli
La successione apostolica è:
- Vescovo Gerolamo de Paduano, O.F.M. (1634)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Colucci, "Delle antichità picene", Fermo, 1794.
- Giovanni Muzi, "Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello", 1844.
- Guido Bentivoglio, "Relationi del Cardinale Bentivoglio al Mons.Francesco Vitelli", Venezia, 1636.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Francesco Vitelli, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 11152023712603311804 · ISNI (EN) 0000 0004 9899 3732 · BAV 495/362247 · CERL cnp01302035 · LCCN (EN) no2018025298 · GND (DE) 123001641 · BNF (FR) cb17812695c (data) |
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