Vai al contenuto

Franco Fayenz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Franco Fayenz (Padova, 18 novembre 1930Milano, 26 ottobre 2022[1]) è stato un critico musicale, musicologo, giornalista e produttore discografico italiano.

Franco Fayenz nacque e crebbe a Padova, dove conseguì la laurea in giurisprudenza. Coltivò sin da giovane l'interesse per la musica e nella città natale diresse, negli anni 1950, il circolo Amici della Musica organizzandone i concerti.

Esordì come saggista nel 1961 con I grandi del jazz, volume pubblicato in una collana curata per l'editrice Nuova Accademia di Miano da Giulio Confalonieri. Seguirono numerosi testi sulla musica jazz e sui suoi protagonisti, come ad esempio Anatomia elementare del jazz, Musica per Vivere, Jazz & Jazz, Jazz domani, Storie di jazz per immagini e ricordi, Lennie Tristano, La musica Jazz. Inoltre curò l'edizione italiana della autobiografia di Duke Ellington intitolata La musica è la mia donna[2].

In qualità di critico musicale collaborò con quotidiani e riviste come Il Giornale, Il Foglio, Il Sole 24 Ore[3], Amadeus e Musica Jazz. Per molti anni seguì la manifestazione di Umbria Jazz[4] e per quasi due anni curò la programmazione del Jazz Power di Milano.

Curò e scrisse le note per le antologie musicali del Dizionario Enciclopedico del Jazz[5] pubblicato in edicola nel 1991 e 1992 da Armando Curcio Editore.

Dal 1998 al 2002 fu consulente presso il Ministero per i beni e le attività culturali.

Critico musicale

[modifica | modifica wikitesto]

L'interesse come critico musicale di Fayenz era principalmente rivolto alla musica jazz.

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 venne insignito dal Brass Group di Trapani, al Teatro all'aperto di Villa Margherita, del Premio "Una Vita per il Jazz". Nel 2006 il Blue Note di Milano ha premiato Fayenz per il suo significativo contributo alla diffusione e alla conoscenza della musica jazz.[9]

  1. ^ Morto Franco Fayenz, il critico che raccontò agli italiani i grandi del jazz, in Il Sole 24 Ore, 26 ottobre 2022. URL consultato l'11 novembre 2022.
  2. ^ Franco Fayenz (biografia), su ilsussidiario.net.
  3. ^ Franco Fayenz, Bergamo jazz, una rondine che fa primavera, in Il Sole 24 ORE, 28 marzo 2013. URL consultato il 24 aprile 2019.
  4. ^ Cinzia Guidetti, Franco Fayenz: l’orecchio critico di Umbria Jazz, su soundcontest.com, Associazione Culturale Altrisuoni, 29 settembre 2011. URL consultato il 24 aprile 2019.
  5. ^ Dizionario Enciclopedico del Jazz, su discogs.com.
  6. ^ Franco Fayenz, I grandi del jazz.
  7. ^ Franco Fayenz, Jazz domani.
  8. ^ Franco Fayenz, La musica jazz: un manuale per capire, un saggio per riflettere.
  9. ^ MUSICA: IL BLUE NOTE MILANO PREMIA FRANCO FAYENZ, su www1.adnkronos.com, Adnkronos, 14 marzo 2006. URL consultato il 24 aprile 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN23451990 · ISNI (EN0000 0000 7838 1860 · SBN CFIV105695 · LCCN (ENn80149891 · BNF (FRcb137704668 (data) · NSK (HR000577693