Funicolare di Vicenza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Funicolare di Vicenza
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàVicenza
Dati tecnici
Tipofunicolare
Stato attualesoppressa
Apertura1883
Chiusura1883
GestoreIng. Alessandro Ferretti
Percorso
Stazione a valleVicenza
Stazione a monteSantuario della Madonna di Monte Berico
Trasporto a fune

La funicolare di Vicenza era un pionieristico impianto sperimentale utilizzato nel 1883 dell'ingegner Alessandro Ferretti per acquisire esperienze con questo tipo di trazione, la cui tecnologia era allora agli albori.

Dopo la costruzione della funicolare del Vesuvio, promossa da Thomas Cook e attivata nel 1880, i primi esperimenti su campo per la messa a punto di questo tipo di tecnologie in Italia furono condotti da Alessandro Ferretti a Vicenza nel 1883, con un breve impianto di prova privo di binari in cui alcuni veicoli venivano mossi mediante trazione a fune.

Tale pionieristico "tramway funicolare", come era allora definito, fu realizzato dal Ferretti e presentato con una lettera sul quotidiano L'Eco di Bergamo, che aveva avviato un dibattito su questo tipo di soluzioni, quale possibile tecnologia da utilizzare per raggiungere il santuario del Monte Berico[1].

La sperimentazione faceva parte di un'ampia attività di studio rivolta ai diversi sistemi di questo tipo realizzati nel mondo, descritti nel suo articolo Le funivie aeree per passeggeri apparso Il Monitore Tecnico in cui il Ferretti descrisse il funzionamento di funicolari in Svizzera e Sud America, portando alla progettazione di un sistema con doppia fune di trazione[2].

  1. ^ Alessandro Ferretti pioniere delle funicolari a Bergamo Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., in ASiM - Archivi e sistemi multimediali, 30 marzo 2007. URL consultato nel luglio 2015.
  2. ^ Funicolari in Le voci della scienza. URL consultato nel luglio 2015.
  • Giovanni Cornolò e Francesco Ogliari, La funicolare di Vicenza (1883), in Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume primo (1880-1900), Arcipelago edizioni, Milano, 2004, pp. 72–75. ISBN 88-7695-261-6

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]