Galliavola
Galliavola comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Caterina Faedda (lista civica Natura E Paese) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°06′N 8°49′E |
Altitudine | 90 m s.l.m. |
Superficie | 8 km² |
Abitanti | 173[1] (31-8-2024) |
Densità | 21,63 ab./km² |
Comuni confinanti | Ferrera Erbognone, Lomello, Pieve del Cairo, Villa Biscossi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27034 |
Prefisso | 0384 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018066 |
Cod. catastale | D873 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | Galliavolini |
Patrono | San Lorenzo |
Cartografia | |
Posizione del comune di Galliavola nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Galliavola (Galiàula in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 173 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina meridionale, alla destra dell'Agogna, non lontano dalla riva sinistra del Po.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Certamente Galliavola, come la vicina Gallia (frazione di Pieve del Cairo), derivarono da tenute agricole romane appartenenti alla famiglia Gallius, con i nomi di Gallia e Galliabula. Fece parte del contado di Lomello passando nel 1164 sotto il dominio di Pavia. Ne ebbe la signoria la famiglia dei Capitani di Grumello, probabilmente originaria dell'antica località di Grumello, situata nel territorio di Galliavola. I Grumello furono confermati nei loro possessi nel 1464, e, divisi in più rami, rimasero feudatari fino al XVII secolo, poi il feudo passò ai Lambertenghi, uno dei quali, professo della Compagnia di Gesù, lo lasciò nel 1660 ai Gesuiti di Brera in Milano; dopo l'abolizione dell'ordine il feudo fu incamerato.
Nel XVIII secolo furono aggregati a Galliavola gli antichi comuni di Grumello e Schivanoia, che formarono sempre un solo feudo con Galliavola. Schivanoia (il cui nome indicherebbe un luogo di delizie, forse una villa di caccia) doveva avere ancora nel XVIII secolo un castello, ed esiste ancora come cascina. Grumello era un luogo importante tra Galliavola e Lomello, ma già nel XVIII secolo era ridotto a una minuscola cascina e da qualche tempo è del tutto scomparso.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune di Galliavola è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 25 febbraio 2008.[5]
«Di rosso, inquartato dalla croce diminuita di argento: nel primo, ai tre tortelli di azzurro, bene ordinati, caricati della croce patente d'oro; nel secondo, al giglio d'oro; nel terzo, alle due pianticelle di riso d'oro, nodrite nella pianura di verde; nel quarto, al leone illeopardito d'oro, sostenuto dalla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
La croce di argento ha la funzione di suddividere lo scudo ma potrebbe essere un riferimento allo stemma di Pavia. Il leone passante e i tortelli con la croce patente sono ripresi dallo stemma dei De Capitani di Grumello e Galliavola o Grumelli. Le piantine di riso ricordano l'economia e la vocazione agricola del paese.[6]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita del 75 %.
Abitanti censiti[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sindaco: Caterina Faedda
Assessori: Matteo Broglia, Laura Verona
Consiglieri Comunali: Luigi Borlone, Matteo Broglia, Paola Maria Broglia, Eugenio Broglia, Maurizio Attilio Cecconello, Giorgio Grassi, Franco Piumazzi, Rosa Valarioti, Marcella Valerioti, Laura Verona
Galleria d'immagini
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Castello di Galliavola
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Il municipio
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Il monumento ai Caduti
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Beata Vergine Addolorata allo Zerbaiolo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 346.
- ^ Galliavola (Pavia) D.P.R. 25.02.2008 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ Carletto Genovese, La provincia di Pavia. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, 2012, pp. 206-207, citato in Comune di Galliavola, su araldicacivica.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Galliavola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su galliavola.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 311187901 |
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