Gran Premio di Spagna 1994

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Spagna (bandiera) Gran Premio di Spagna 1994
553º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 5 di 16 del Campionato 1994
Data 29 maggio 1994
Nome ufficiale XXXVI Gran Premio Marlboro de España
Luogo Montmeló
Percorso 4,747 km / 2,966 US mi
Distanza 65 giri, 308,555 km/ 192,846 US mi
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Michael Schumacher Germania (bandiera) Michael Schumacher
Benetton-Ford in 1'21.908 Benetton-Ford in 1'25.155
(nel giro 18)
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Damon Hill
Williams-Renault
2. Germania (bandiera) Michael Schumacher
Benetton-Ford
3. Regno Unito (bandiera) Mark Blundell
Tyrrell-Yamaha

Il Gran Premio di Spagna 1994 fu corso sul Circuito di Catalogna di Montmeló il 29 maggio 1994. Fu il 553º Gran Premio nella storia del mondiale di Formula 1 e il quinto della stagione 1994.

La Williams ingaggiò in sostituzione del defunto Ayrton Senna lo scozzese David Coulthard, già collaudatore del team britannico. La Simtek sostituì Roland Ratzenberger con Andrea Montermini. La Sauber gareggia con il solo Heinz-Harald Frentzen e presenta una significativa novità sulla vettura: i bordi dell'abitacolo vengono notevolmente rialzati, a protezione del capo e del collo del pilota.

La esse Nissan, ritenuta troppo pericolosa, fu preceduta da una artigianale e provvisoria chicane realizzata con file di pneumatici. A partire dall'anno successivo tale curva verrà eliminata, ottenendo un rettilineo.

Qualifiche e prove

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Nel corso delle prove libere del sabato Montermini, alla guida della Simtek, si schiantò ad alta velocità contro le barriere di protezione dell'ultima curva prima del rettilineo principale, procurandosi la frattura della caviglia destra.[1] Niki Lauda, supervisore della GPDA, l'associazione dei piloti, accusò l'italiano di aver tenuto un comportamento dannoso, in quanto non era nelle condizioni ottimali per guidare una vettura.[2] L'incidente, pur non gravissimo, contribuì comunque ad aumentare ulteriormente la tensione nel mondo della F1, già scosso dagli eventi luttuosi di Imola e dall'incidente occorso a Montecarlo a Karl Wendlinger, ancora in coma.

Le qualifiche, poi, videro la pole position di Michael Schumacher, davanti a Damon Hill e al finlandese della McLaren Mika Häkkinen.

Pos Nome Squadra/Motore Tempo Distacco Griglia
1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Benetton-Ford 1:21.908 1
2 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Williams-Renault 1:22.559 +0.651 2
3 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Peugeot 1:22.660 +0.722 3
4 Finlandia (bandiera) JJ Lehto Benetton-Ford 1:22.983 +1.075 4
5 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Jordan-Hart 1:23.594 +1.686 5
6 Francia (bandiera) Jean Alesi Ferrari 1:23.700 +1.792 6
7 Austria (bandiera) Gerhard Berger Ferrari 1:23.715 +1.807 7
8 Regno Unito (bandiera) Martin Brundle McLaren-Peugeot 1:23.763 +1.855 8
9 Regno Unito (bandiera) David Coulthard Williams-Renault 1:23.782 +1.874 9
10 Giappone (bandiera) Ukyo Katayama Tyrrell-Yamaha 1:23.969 +2.061 10
11 Regno Unito (bandiera) Mark Blundell Tyrrell-Yamaha 1:23.981 +2.073 11
12 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Sauber-Mercedes 1:24.930 +3.022 12
13 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jordan-Hart 1:24.930 +3.022 13
14 Italia (bandiera) Michele Alboreto Minardi-Ford 1:24.996 +3.088 14
15 Italia (bandiera) Gianni Morbidelli Footwork-Ford 1:25.018 +3.110 15
16 Francia (bandiera) Érik Comas Larrousse-Ford 1:25.050 +3.142 16
17 Monaco (bandiera) Olivier Beretta Larrousse-Ford 1:25.161 +3.263 17
18 Italia (bandiera) Pierluigi Martini Minardi-Ford 1:25.247 +3.339 18
19 Francia (bandiera) Olivier Panis Ligier-Renault 1:25.577 +3.669 19
20 Francia (bandiera) Éric Bernard Ligier-Renault 1:25.766 +3.858 20
21 Brasile (bandiera) Christian Fittipaldi Footwork-Ford 1:26.084 +4.176 21
22 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Lotus-Mugen-Honda 1:26.397 +4.489 22
23 Italia (bandiera) Alessandro Zanardi Lotus-Mugen-Honda 1:27.685 +5.777 23
24 Australia (bandiera) David Brabham Simtek-Ford 1:28.151 +6.243 24
25 Belgio (bandiera) Bertrand Gachot Pacific-Ilmor 1:28.873 +6.965 25
26 Francia (bandiera) Paul Belmondo Pacific-Ilmor 1:30.657 +8.749 26
Vetture non qualificate
NQ Italia (bandiera) Andrea Montermini Regno Unito (bandiera) Simtek-Ford 1:31.111 +9.203 NQ

Nelle fasi iniziali della gara Schumacher costruì subito un buon margine su Hill e Hakkinen. Alesi partì bene e riuscì ad issarsi in quarta posizione, ma, avendo un assetto particolarmente scarico, non poté battagliare con i primi e, al contrario, finì per rallentare JJ Lehto e Coulthard, che rimasero bloccati dietro di lui.

Schumacher rimase in testa fino a quando la sua vettura cominciò ad avere problemi al cambio, subito dopo il primo pit stop. Stando a quanto affermato dal team, il tedesco perse tutte le marce ad eccezione della quinta e riuscì a limitare i danni solo cambiando stile di guida e utilizzando traiettorie diverse[3]. Hill e Hakkinen lo superarono senza difficoltà, ma il tedesco riuscì a mantenere prestazioni comunque discrete tanto da non perdere ulteriori posizioni fino alla fine del gran premio. Con il primo pit stop, Hakkinen sopravanzò anche Hill, portandosi in testa al gran premio. Intanto Coulthard finì nelle retrovie per un problema durante il cambio gomme (prima di ritirarsi qualche giro più tardi) e Alesi, rallentato dall'assetto estremo, perse diverse posizioni a favore di Lehto, Brundle e Blundell. Al 48º giro, pochi giri dopo il suo secondo pit stop, Hakkinen venne costretto al ritiro per la rottura del motore della sua McLaren e la stessa sorte toccò prima a Lehto e poi a Brundle a poche tornate di distanza l'uno dall'altro, mentre occupavano la terza posizione. Il gran premio, quindi, si concluse con la prima vittoria per Damon Hill e per la Williams in questa stagione. Schumacher, nonostante i problemi al cambio, riuscì a chiudere al secondo posto, mentre Blundell giunse terzo alla guida della Tyrrell. Al quarto posto la Ferrari di Alesi, quinto Martini su Minardi e sesto Irvine su Jordan a chiudere la zona punti. La Tyrrell tornò sul podio, per l'ultima volta, dopo 48 Gran Premi dal 2º posto di Stefano Modena al Gran Premio del Canada 1991.

I risultati del gran premio[4] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 0 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Williams-Renault 65 1:36:14.374 2 10
2 5 Germania (bandiera) Michael Schumacher Benetton-Ford 65 +24.166 1 6
3 4 Regno Unito (bandiera) Mark Blundell Tyrrell-Yamaha 65 +1:26.969 11 4
4 27 Francia (bandiera) Jean Alesi Ferrari 64 +1 giro 6 3
5 23 Italia (bandiera) Pierluigi Martini Minardi-Ford 64 +1 giro 18 2
6 15 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jordan-Hart 64 +1 giro 13 1
7 26 Francia (bandiera) Olivier Panis Ligier-Renault 63 +2 giri 19  
8 25 Francia (bandiera) Éric Bernard Ligier-Renault 62 +3 giri 20  
9 11 Italia (bandiera) Alessandro Zanardi Lotus-Mugen-Honda 62 +3 giri 23  
10 31 Australia (bandiera) David Brabham Simtek-Ford 61 +4 giri 24  
11 8 Regno Unito (bandiera) Martin Brundle McLaren-Peugeot 59 Trasmissione[5] 8  
Rit 6 Finlandia (bandiera) Jyrki Järvilehto Benetton-Ford 53 Motore 4  
Rit 7 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Peugeot 48 Motore 3  
Rit 12 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Lotus-Mugen-Honda 41 Testacoda 22  
Rit 14 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Jordan-Hart 39 Testacoda 5  
Rit 9 Brasile (bandiera) Christian Fittipaldi Footwork-Ford 35 Motore 21  
Rit 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard Williams-Renault 32 Elettronica 9  
Rit 34 Belgio (bandiera) Bertrand Gachot Pacific-Ilmor 32 Cedimento alettone posteriore 25  
Rit 28 Austria (bandiera) Gerhard Berger Ferrari 27 Cambio 7  
Rit 10 Italia (bandiera) Gianni Morbidelli Footwork-Ford 24 Elettronica 15  
Rit 30 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Sauber-Mercedes 21 Cambio 12  
Rit 20 Francia (bandiera) Érik Comas Larrousse-Ford 19 Radiatore 16  
Rit 3 Giappone (bandiera) Ukyo Katayama Tyrrell-Yamaha 16 Motore 10  
Rit 24 Italia (bandiera) Michele Alboreto Minardi-Ford 4 Motore 14  
Rit 33 Francia (bandiera) Paul Belmondo Pacific-Ilmor 2 Testacoda 26  
Rit 19 Monaco (bandiera) Olivier Beretta Larrousse-Ford 0 Motore 17  
NQ 32 Italia (bandiera) Andrea Montermini Simtek-Ford   Non qualificato    
  1. ^ Pino Casamassima, Storia della Formula 1, Calderini Edagricole, p. 610, ISBN 88-8219-394-2.
  2. ^ Alessandro Tommasi, E la F1 fa finta di essere normale, in repubblica.it, 30 maggio 1994. URL consultato il 19 agosto 2008.
  3. ^ Grand Prix flashback: Spain 1994 Archiviato il 21 maggio 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  5. ^ Martin Brundle è ugualmente classificato avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1994
 

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1993
Gran Premio di Spagna Edizione successiva:
1995
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