HD 139139
HD 139139 | |
---|---|
Classe spettrale | G3/5V |
Distanza dal Sole | 351 ± 2 anni luce (107,62 ± 0,61 parsec) |
Costellazione | Bilancia |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 15h 37m 06,215s |
Declinazione | -19° 08′ 33,09″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 1,14 R⊙ |
Periodo di rotazione | 14,5 giorni |
Temperatura superficiale |
|
Luminosità | 1,29 L⊙
|
Età stimata | 1,5±0,4 Ga |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 9,84 |
Parallasse | 9,2966±0,0472 mas |
Moto proprio | AR: -67.594 mas/anno Dec: -92.516 mas/anno |
Velocità radiale | 16,36 km/s |
HD 139139 (noto anche come EPIC 249706694) è molto probabilmente un sistema binario di stelle di sequenza principale posto a circa 350 anni luce (110 parsec) dalla Terra nella costellazione della Bilancia.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La componente principale di HD 139139 è una stella a sequenza principale di tipo G, un po' più grande e più luminosa del Sole e ad una temperatura quasi identica. Ha una magnitudine apparente di 9,8. La stella compagna si ritiene essere una nana rossa K5-7 a 3" di distanza da HD 139139. È di circa tre magnitudini più debole e ha una temperatura compresa tra 4100 K e 4300 K. Entrambe le stelle hanno un moto proprio simile, il che significa che possono formare una coppia binaria gravitazionalmente legata.
HD 139139 mostra cali di luminosità simili a quelli causati dal transito di pianeti simili alla Terra[1]. Il telescopio spaziale Kepler ha osservato 28 abbassamenti di luminosità su un periodo di 87 giorni (23 agosto – 20 novembre 2017)[2][3]. I picchi discendenti di luminosità non sembrano essere periodici come ci si aspetterebbe se fossero dovuti a pianeti in transito [4][5][6].
Non si sa quale delle due stelle produca gli eventi di attenuazione[1]. Potenziali spiegazioni che sono state ipotizzate includono pianeti che transitano su una stella binaria, pianeti che si perturbano reciprocamente le orbite producendo grandi variazioni temporali nel transito, un pianeta distrutto, grandi asteroidi che producono polveri e macchie stellari a vita breve[1]. Secondo Andrew Vanderburg, uno dei ricercatori autore degli studi originali, In astronomia c'è una lunga storia di fatti che non comprendevamo, pensando che fossero dovuti ad alieni, e scoprendo poi che si trattava di qualcos'altro... Ci sono buone probabilità che anche questo caso sarà uno di quelli[6].
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]HD 139139 è stato identificato come un sistema insolito da due gruppi di osservatori indipendenti (scienziati amatoriali) che lavorano in collaborazione con astronomi professionisti. Poiché alcuni di questi sistemi sono troppo complessi e possono ingannare i computers, scienziati volontari analizzano i dati delle osservazioni del telescopio spaziale Kepler, sfruttando le capacità che ha il cervello umano di scoprire eventi insoliti. Nella primavera del 2018 alcuni di questi astronomi contattarono Vanderburg e gli dissero di controllare HD 139139, una stella simile al Sole a circa 350 anni luce di distanza[1][4].
HD 139139 fa parte dello 0,5% delle stelle in grado di osservare il transito della Terra, secondo Andrew Vanderburg[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) S Rappaport, A Vanderburg e M H Kristiansen, The Random Transiter – EPIC 249706694/HD 139139, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, 28 giugno 2019, DOI:10.1093/mnras/stz1772. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ (EN) Michelle Starr, Astronomers Found a Star That Dims So Erratically, They Have No Explanation For It, su ScienceAlert. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ (EN) Binary stars with unexplainable dimming pattern, su phys.org. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ a b (EN) Adam Mann, Astronomers Are Baffled by the Most Bizarre Star Yet, su Scientific American. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ (EN) Ryan F. Mandelbaum, Freaky Star Seems to Dim Randomly, and Astronomers Don't Know Why, su Gizmodo. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ a b (EN) Leah Crane, The weirdest stars we've ever seen have astronomers utterly baffled, su New Scientist. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ Event Horizon, The Mysterious Star HD 139139 with Dr. Andrew Vanderburg, 9 luglio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su HD 139139
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo EPIC presso MAST, su archive.stsci.edu.
- Video (8:57): HD 139139 summary & related, su YouTube.
- Video (30:36): The Mysterious Star HD 139139 with Dr. Andrew Vanderburg, su YouTube.
- Video (1:00): riepilogo HD 139139 / kgw, su kgw.com. URL consultato il 20 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2019).
- Perché il "Random Transiter" è ora la stella più misteriosa della Galassia, su hughosborn.co.uk.