Joaquín Navarro-Valls
Joaquín Navarro-Valls (Cartagena, 16 novembre 1936 – Roma, 5 luglio 2017[1]) è stato un giornalista, medico e accademico spagnolo.
È stato il primo direttore della Sala Stampa della Santa Sede dal 1984 al 2006, diventando una delle personalità più note del Vaticano durante il pontificato di papa Giovanni Paolo II.
Ha rassegnato le dimissioni l'11 luglio 2006. Papa Benedetto XVI ha nominato come suo successore il presbitero gesuita Federico Lombardi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha studiato presso la “Deutsche Schule” (Scuola Tedesca) della sua città natale, Cartagena; in seguito ha frequentato la facoltà di Medicina e Chirurgia presso le Università di Granada e di Barcellona, laureandosi in quest’ultima ‘‘summa cum laude’’ nel 1961. Ha continuato gli studi medici, specializzandosi in Medicina Interna e conseguendo il dottorato di ricerca in Psichiatria con una tesi dal titolo Trastornos psiquiátricos en los traumas craniale. Nel periodo degli studi universitari, ha inoltre ottenuto una borsa di studio dall’Università di Harvard. Successivamente, ha insegnato come assistente alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Barcellona. Attratto da sempre dal mondo della scrittura e della comunicazione, ha conseguito nel 1968 una seconda laurea in Giornalismo presso l’Università di Navarra, con sede a Pamplona, e una terza laurea in Scienze della Comunicazione nel 1980.
È stato sia corrispondente per Nuestro Tiempo, sia inviato estero per il quotidiano di Madrid ABC. È stato eletto membro del consiglio d'amministrazione (1979) e successivamente presidente dell'Associazione stampa estera in Italia (1983 e 1984).
Dal 1996 al 2001, è stato presidente del consiglio d'amministrazione della Fondazione Maruzza Lefebvre D'Ovidio Onlus per malati terminali di cancro.
Grazie al suo lavoro presso la Santa Sede ha presenziato alle conferenze internazionali delle Nazioni Unite al Cairo (1994), a Copenaghen (1995), a Pechino (1995), e ad Istanbul (1996) in qualità di membro della delegazione della Santa Sede. Grazie al suo lavoro in ambito medico e giornalistico, è stato ospite in diverse conferenze di psichiatria e comunicazione a livello nazionale e internazionale. Dal 1996 è stato professore visitante presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce a Roma.
È stato il trait-d'union con la stampa per gran parte del pontificato di Giovanni Paolo II. Ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi sei mesi del pontificato, quando la sua competenza di medico si è rivelata importante per comunicare alla stampa le condizioni di salute del papa.
Con l'elezione del cardinale Joseph Ratzinger, divenuto papa Benedetto XVI, e con l'approvazione del nuovo pontefice Navarro Valls ha continuato il suo lavoro per un altro anno, dopo il quale ha chiesto a Benedetto XVI di essere sollevato dal suo incarico. In seguito, ha collaborato con il quotidiano la Repubblica.
Nel 2007 diventa presidente dell'Advisory Board dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, e nel 2009 presidente della Fondazione Telecom Italia.
È stato un membro laico della prelatura personale dell'Opus Dei. Il suo impegno nella Prelatura risale agli anni 50 ma negli anni 1970-75, si trasferisce a Roma vivendo nella sede Romana dell'Opus Dei dove viveva con Monsignor Josemaría Escrivá, il fondatore dell'Opus Dei.
Come numerario dell'Opus Dei, ha preso l'impegno di vivere il celibato. Quando un giornalista gli ha domandato del suo voto ha risposto: La castità è un voto che riguarda i religiosi. Invece la mia è una scelta di vita e di comportamento. In ogni caso...non è stato difficile. Nella vita ogni scelta comporta la necessità di lasciarsi dietro qualcosa: ogni volta che si dice di sì a qualcosa si sta dicendo anche di no a tante altre. Quelli che vogliono tutto finiscono col non sposare mai una vera idea, rimanendo alla fine sterili".[2]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]È morto all’età di 80 anni il 5 luglio 2017 a Roma, a causa di un tumore al pancreas, ed è stato sepolto nel cimitero Flaminio.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione, Valencia, Spagna (2005)
- Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione, Napoli, Italia (2006)
- Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione, Varese, Italia (2006)
- Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza, Murcia, Spagna (2006)
- Laurea Honoris Causa in Lettere Umane, Virginia, USA (2007)
- Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione, Barcellona (2008)
- Laurea Honoris Causa in Scienze, New York (2010)
- Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione, Santiago del Cile (2012)
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La Manipulación publicitaria. Barcellona (1970)
- La familia y el mundo actual. Barcellona (1976)
- La familia y la educación. Caracas (1978)
- Fumata blanca. Ediciones Rialp, Madrid (1978), ISBN 8432119695
- A passo d'uomo. Mondadori, Milano (2009)
- Recuerdos y reflexiones. Random House Mondadori, Madrid 2010;
- La passion de l'homme: Souvenirs, rencontres et réflexions entre histoire et actualité. Parole et Silence, Paris 2010;
- Rzecznik Krok w krok za Janem Pawlem II. Fronda, Warszawa 2011;
- Begegnungen und Dankbarkeit. Aachen Mm Verlag, 2011
- Mis años con Juan Pablo II, 2023, ISBN 978-8467069211 (memorie postume).
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze spagnole
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Katia Riccardi, Morto Navarro Valls, fu portavoce di Papa Wojtyla. Burke: "La grazia sotto pressione", su repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 5 luglio 2017 (archiviato il 5 luglio 2017).
- ^ The Holy See to the Rhythm of the Tango: The Pope's Spokesman in His Own Words Archiviato il 23 luglio 2005 in Internet Archive.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
- ^ (DE) Elenco di tutti gli insigniti dell'ordine al merito della Repubblica austriaca dal 1952 al 2012 (PDF), in www.parlament.gv.at, 23 aprile 2012. URL consultato il 30 gennaio 2013.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Maria Vian, I ricordi di Navarro-Valls, il medico che "costruì" l'immagine di Wojtyla, in Domani, 23 aprile 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Joaquín Navarro-Valls
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joaquín Navarro-Valls
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, ES, IT) Sito ufficiale, su navarro-valls.info (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2005).
- Navarro-Valls, Joaquín, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (ES) Joaquín Navarro-Valls, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Registrazioni di Joaquín Navarro-Valls, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- "The Holy See to the Rhythm of the Tango: The Pope's Spokesman in His Own Words" Un'intervista esclusiva di Stefania Rossini a Joaquín Navarro-Valls (da L'Espresso numero. 27, 8-14 luglio 2005)
- Lode del Prof. María José Pou-Amérigo alla conferenza per il dottorato honoris causa conferito a Navarro-Valls dal cardinale Herrera-dell'università di Valencia, su zenit.org. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2007).
- Sul giornalismo e la comunicazione.
- Enciclopedia Treccani online
Controllo di autorità | VIAF (EN) 65283401 · ISNI (EN) 0000 0001 1068 0669 · SBN IEIV047446 · LCCN (EN) n79079085 · GND (DE) 140706968 · BNE (ES) XX1046631 (data) · BNF (FR) cb16206468h (data) |
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